5 modi per sfruttare Mention, il social media tool per le menzioni

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

Mention è un tool che i professionisti conoscono bene. Chi si occupa di social media marketing, digital PR e blogger outreach lo usa ogni giorno. Mention è perfetto per monitorare una parola chiave sul web pubblicata su diverse piattaforme.

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Quali sono le soluzioni di Mention?

Non dal punto di vista SEO, per questo ci sono altre realtà. Mention elenca gli aggiornamenti con una determinata combinazione di consonanti e vocali.

Cos’è Mention, come funziona

Mention è una piattaforma di social media monitoring per una o più keyword. Sul web le persone parlano del tuo brand, dei tuoi prodotti o servizi, dei tuoi competitor, di un argomento utile. Le persone parlano di te.

E tu devi partecipare alla conversazione. Ignorare queste discussioni, che possono essere positive o negative, non vuol dire farle sparire. Ecco i primi punti del Cluetrain Manifesto: i mercati sono conversazioni, i mercati sono fatti di esseri umani, le conversazioni tra esseri umani suonano umane. Quindi devi monitorare quello che è importante per te, per il tuo cliente, per la tua azienda. Esatto, anche se fai blogging hai bisogno di un potente strumento per scandagliare il web e ricevere avvisi quando qualcuno pubblica un post.

Vale a dire un contenuto interessante per te. Mention fa al caso tuo, ed ecco 5 modi intelligenti (secondo me) per inserire questo tool nella tua blog strategy.

Da leggere: i migliori social media marketing tool

Perché scegliere Mention?

Perché è uno strumento diverso dagli altri tool di monitoraggio. Con Google Alert puoi rintracciare le pagine web che pubblicano una parola (e i risultati non sono così precisi). Lo stesso vale per Hootsuite e Tweetdeck: monitori con precisione solo Twitter. Con Mention, invece, riassumi diverse fonti. Ecco una sintesi:

“We don’t monitor just the web, or just Twitter, or blogs, or any one channel. We have our ears everywhere – from websites, blogs, and news to Facebook, Twitter, and YouTube. Get these mentions from billions of sources in real time”.

Con Mention hai tutto su un unico profilo. E puoi contare su un algoritmo capace di scendere in profondità, e di riportare tutte le menzioni pubbliche. Ovviamente quelle che avvengono in forma privata non vengono riprese. La precisione di Mention è collegata anche alla sua capacità di filtrare i contenuti di qualità dal resto.

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Aggiungi ed escludi keyword per migliorare i risultati di Mention.

Nelle impostazioni di ogni keyword da monitorare indichi le fonti (Facebook, Twitter, news, blog, video, forum, immagini, web) e la lingua. Soprattutto, aggiungi o elimini parole per filtrare termini troppo generici. In questo modo puoi evitare flussi abnormi di menzioni. Ti sembrano buoni motivi per scegliere Mention? Ecco i miei.

1. Monitora il tuo brand

Puoi usare Mention per monitorare il brand. Ovvero inserire nelle ricerche il tuo nome e cognome, oppure il nome della tua azienda. O quello del tuo blog. In questo modo puoi ricevere (anche via email) una lista dei contenuti che ti citano.

Mention ti permette di riassumere in un unico luogo le citazioni che arrivano da ogni parte del web. Quindi hai una copertura degna di questo nome.

Individuati gli aggiornamenti, puoi decidere cosa fare: ignorare, ringraziare, difendere o giustificare un comportamento, rispondere a una domanda. Il customer care è importante, e con questo tool puoi essere sempre presente.

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Sto assegnando il tweet di Valentina.

Una nota importante: selezionando un aggiornamento nell’elenco si apre il dettaglio. Qui hai una serie di strumenti che ti permettono di svolgere delle azioni.

In questo caso può essere utile assegnare un aggiornamento a un altro componente del team: questo tweet riguarda l’argomento Facebook? Può essere gestito nel miglior modo possibile da un esperto di social media marketing.

2. Fai comment marketing

Ho deciso di monitorare un argomento che mi interessa. Ad esempio “fare blogging” perché rappresenta il nome del mio libro, ma anche una particella usata da chi lavora nel mio settore. Quindi posso utilizzare Mention per trovare nuovi blog.

E fare comment marketing. Questo vuol dire trovare piattaforme legate al mio topic e lasciare dei contributi utili alla mia causa. I commenti non sono semplici apprezzamenti, ma veri e propri guest post in coda all’articolo originale. Sono dei contributi che aggiungono valore, e che soprattutto posizionano il mio brand. Sono un esperto del settore, e ogni commento diventa una prova tangibile.

Non si fa comment marketing per ottenere link. Questo è un aspetto marginale: il comment marketing aiuta il tuo nome, ti permette di far conoscere il brand. E Mention ti permette di scoprire nuovi blog per ottenere buoni risultati sul tema.

3. Crea relazioni virtuose

I commenti non servono solo a far conoscere il tuo brand, ma anche a creare relazioni virtuose. Mention individua blog, discussioni sui forum e account Twitter che affrontano un argomento caro a me. Io possono lasciare dei commenti articolati.

Ma soprattutto posso creare una discussione con persone amiche. Persone che posso trasformare in potenziali lettori del mio blog e questo è un dato positivo.

I contenuti di qualità sono importanti. Aiutano a far crescere un blog, ma alla base di tutto ci sono le persone. Se non crei relazioni solide con chi dovrà leggere i tuoi contenuti stai ignorando un passaggio decisivo per il successo del tuo blog. E Mention può essere una risorsa decisiva per creare connessioni.

4. Seleziona nuove fonti

Stesso discorso per il comment marketing. Attraverso il monitoraggio di una keyword legata al mio argomento posso scoprire nuovi blog. Blog che posso usare per pubblicare commenti, ma che posso inserire nel mio Feedly. Perché sai bene che il lavoro di un blogger migliora grazie alle fonti che seleziono e linko nei vari post.

Mention nella tua blog strategy
Decido dove inviare il tweet di Valentina.

Ho trovato un articolo interessante: cosa faccio? Sempre grazie alla barra degli strumenti posso condividere il post su Facebook, oppure inviare il link via email.

Per poi archiviarlo in un secondo momento. In alternativa posso aprire un contenuto in una nuova tab o aggiungerlo a Buffer. Io preferisco archiviare le fonti che mi interessano per poi smistare a fine giornata su Feedly o Evernote.

5. Trova gli influencer

Con Mention puoi lavorare anche su questo fronte. Puoi individuare gli influencer, puoi definire le persone utili alla tua attività. Attraverso un punteggio che il tool restituisce, è facile individuare gli influencer della tua nicchia.

E creare un rapporto virtuoso che inizia con la condivisione dei contenuti, continua con la conversazione su Twitter e si evolve con uno scambio di email. Quindi Mention ha un influencer Score, ma come funziona? Ecco le parole ufficiali:

“Our new Influencer Score makes it easy to identify the mentions that matter most. You’ll be able to see the score for mentions from any source except Facebook, image, or video (…). Beyond scores on individual alerts, we’re also giving you an easy way to view all your top influencers”.

Puoi identificare l’influencer score dell’account, puoi anche avere una lista degli account più influenti (divisi per siti e account Twitter) che parlano dell’argomento inserito negli alert. In questo modo puoi avere tutto sotto controllo.

Trova gli influencer con mention

C’è una differenza tra Mention gratuito e a pagamento? Chiaro, la differenza è nei numeri. Gli account gratuiti non possono accedere alle statistiche, così come non possono sfruttare le funzioni del lavoro in team. Un account free è utile per sfruttare le funzioni principali di Mention, ma se vuoi il massimo devi puntare all’upgrade.

Per approfondire: come individuare e selezionare le fonti del mio blog

E tu come usi Mention?

Mention è uno strumento indispensabile. Se vuoi ottenere il massimo dalla tua attività di digital PR  è il tool definitivo. Ma oggi hai qualche soluzione anche per migliorare la tua attività di blogging. Io lo sfrutto tutti i giorni, però voglio arricchire questo articolo con la tua opinione: come usi Mention? Vuoi aggiungere qualche consiglio?

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Strumenti per blog

7 commenti su “5 modi per sfruttare Mention, il social media tool per le menzioni”

  1. Ciao Riccardo,
    Questo post é così interessante che anche il team qui a Mention può imparare qualcosa leggendolo! Grazie mille per averlo messo insieme e postato,ci fa davvero piacere. Semmai dovessi avere qualche domanda non esitare a farcelo sapere.

    Patricia
    Customer Success @Mention

    1. Riccardo Esposito

      Ciao!

      Mi fa piacere che sia piaciuto anche a voi. Io di solito cerco di aggiornare i post con consigli e idee, quindi se ci sarà qualcosa di nuovo ripubblicherò l’articolo su Twitter con menzione. Se avete qualche consiglio per migliorare l’experience di Mention in ottica blogging sono a vostra disposizione!

  2. Appena finisco di commentare corro subito a vedere a provare. Sto iniziando a capirci qualcosa di questo mondo, utilizzando al meglio gli strumenti che suggerisci. Avevo iniziato ad usare Feedly ma ci avevo messo dentro di tutto. “Formattato” e iniziato da capo. Adesso riesco a stargli dietro. Hootsuite nella versione free è limitatissimo, però per adesso va bene così. Buffer non l’ho ancora capito del tutto. Di Pocket sono cintura nera, mentre a Evernote ultimamente sto preferendo One NOte.

    1. Riccardo Esposito

      Hootsuite è il punto di partenza per tutti noi, e Feedly è al centro della mia strategia di blogging: archivio i blog da seguire, quelli utili per fare comment marketing e per trovare i lettori giusti da portare sul mio blog. Evernote? Conservo tutto quello che mi serve nei block notes.

  3. Ciao Riccardo. Commento un articolo di qualche anno fa, ma credo che lo strumento in questione sia ancora attuale. Mi capita spesso di leggere articoli, sia di piccoli blog sia di testate importanti, in cui vengono citate come fonti ricerche varie di università o enti(a volte con link di collegamento, a volte no). Ogni volta che li leggo mi viene da chiedermi: come hanno fatto a trovare questa fonte?

    Per questo ti domando: Mention può essere utile allo scopo? Qualche altri metodi si possono utilizzare per trovare delle fonti “inedite”?

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