Come mettere un indice su WordPress?

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

Per creare un indice dei contenuti WordPress puoi utilizzare un plugin come Easy Table of content o utilizzare le ancore interne. I sommari oggi sono ancora più facili da inserire grazie alle funzioni avanzate di WordPress Gutenberg.


Come creare un sommario su WordPress.

Per curare la leggibilità degli articoli puoi creare un indice dei contenuti negli articoli e consentire all’utente di raggiungere ogni punto del post. Non sempre siamo interessati a ogni sezione della pagina, e inserire le ancore interne può essere la soluzione.

L’obiettivo che i blogger cercano: soddisfare il lettore non solo dal punto di vista del contenuto. L’ottimizzazione SEO presa come esperienza singola è debole, il bisogno di confrontarsi con tutto ciò che circonda l’esperienza dell’utente è un dovere.

Cos’è un indice (sommario): definizione

L’indice dei contenuti delle pagine web fa parte di un miglioramento generale della user experience. In cosa consiste questo elemento specifico? In un box che racchiude link con una funzione particolare: collegare sezioni differenti del documento.

Un collegamento ipertestuale unisce due pagine interne o esterne. In questo frangente, invece, le ancore svolgono una funzione diversa: aiutano a navigare una pagina. Creare un indice dei contenuti può essere superfluo, in altre rappresenta una salvezza.

O comunque in una soluzione efficace per ottenere buoni risultati in termini di soddisfazione dell’utente e attenzione da parte dei motori di ricerca. Allora, ti ho convinto? Vuoi creare anche tu un indice WordPress per i tuoi articoli?

Da leggere: come creare una buona struttura della pagina

Perché creare un indice su WordPress

Prima di arrivare al nocciolo ti propongo di approfondire un aspetto dell’architettura di una pagina web. E ti suggerisco questa domanda: perché creare un sommario? Il motivo si riscontra nel primo monito lasciato da Jackob Nielsen nel 1997.

How Users Read on the Web? They don’t. People rarely read Web pages word by word. Instead, they scan the page, picking out individual words and sentences.

I lettori saltano da una parte all’altra della pagina alla ricerca di informazioni, di microcontenuti capaci di suggerire all’occhio (e poi al cervello) che il browser è atterrato sulla risorsa giusta. A questo punto inizia la vera lettura.

Per agevolarla puoi usare una buona formattazione, puoi sfruttare gli header e aggiungere dei titoli per indicare quale sarà il tema di una determinata sezione.

Migliora la comunicazione del blog

L’indice online facilita la comunicazione con il pubblico perché suggerisce gli argomenti affrontati. E lo fa all’inizio del post, quando l’attenzione del lettore è alta.

Il blocco composto da titolo, sottotitolo, immagine e primo paragrafo si arricchisce di un elemento: lista di ancore interne che consentono al pubblico di avere un’anteprima dei punti sviluppati. In questo modo ho una visione chiara.

Migliora la comunicazione con il lettore

Guarda dove rimane l’attenzione: above the fold, nella prima parte del post. L’indice aiuta a individuare i temi del post e a bypassare approfondimenti inutili.

Hai dedicato spazio ai SEO tool ma il tuo lettore vuole un approfondimento solo sugli strumenti per trovare le parole chiave? Perché deve leggere tutto se ha bisogno solo di una sezione? Agevola queste necessità. L’indice WordPress è perfetto in questi casi.

Table of content e benefici SEO

I benefici lato search engine optimization sono indiretti, ma in qualche caso decisivi. Il punto essenziale è questo: Google riconosce la presenza di un sommario.

Individua una struttura linkata e navigabile. Se la query corrisponde a una voce dell’indice con ancora interna la estrapola e la inserisce come sitelink, scorciatoia nella serp, prima della meta description e sotto il tag title. Ecco un esempio concreto.

sitelink serp
I sitelink dello snippet.

Tutto questo senza dimenticare la soddisfazione dell’utente. Si sottolinea un punto: le azioni (ad esempio velocizzare il caricamento della pagina) non devono essere fatte perché imposte da Google, ma per avvantaggiare il pubblico. Per dare qualcosa in più.

Per dare il massimo, però, devi fare particolare attenzione alla scelta dei titoli che compongono l’indice, ovvero i vari H2 e H3. In questo caso il concetto di SEO copywriting coincide con le attenzioni nei confronti dei lettori: usa stringhe comprensibili, keyword chiare e utili, capaci di comunicare con immediatezza il contenuto del paragrafo.

C’è un altro punto interessante che riguarda la SEO in relazione al sommario: la capacità di quest’ultimo di diventare un riferimento per i featured snippet.

Come ben sai questi elementi sono delle estrapolazioni che Google fa in casi specifici, quando vuole dare una risposta sintetica e anticipata a una domanda. In questo caso il link viene spostato nella posizione zero che garantisce un buon CTR.

come creare un indice
Il featured snippet nasce dal sommario.

Cosa prende Google in questi casi? A volte testo, a volte tabelle o semplice testo. In qualche caso ci sono anche le liste puntate che possono combaciare con l’indice WordPress. Non è una regola ufficiale e può essere considerato un caso (ma non isolato).

Quando creare un indice dei post

Questa soluzione funziona con i tutorial, gli articoli tecnici, le guide, i cornerstone content e i pillar article. L’indice rappresenta un punto di riferimento per organizzare la lettura degli articoli lunghi e ricchi di paragrafi, sottoparagrafi, approfondimenti.

Ci sono articoli che non hanno bisogno di questo elemento. Perché sono brevi, o magari vogliono lavorare su un piano differente. Ad esempio quello emotivo.

Non c’è bisogno di anticipare o di raggiungere una sezione in questi casi. Se ad esempio punto sullo storytelling, l’indice dei vari titoli e sottotitoli può essere addirittura controproducente perché boicotta il mio lavoro sulla fabula e sull’intreccio.

Come inserire un indice HTML

Con ancore HTML aggiunte manualmente. Per ottenere il risultato, quindi usare dei link interni (segnalibri) per raggiungere sezioni specifiche della pagina, devi lavorare sul codice e creare due riferimenti: il punto di partenza con anchor text e quello di arrivo.

<a href="#nome">Nome del blog</a>
<a name="heading">Heading</a>

La prima stringa è quella che serve a creare il testo, il link da cliccare. La seconda, invece, è il punto di arrivo, il riferimento ultimo. La destinazione, ecco. Ricorda che puoi creare i salti di pagina anche con l’editor WordPress Gutenberg. Come? Aggiungendo l’ancola nella voce della sidebar, nella voce Avanzate del blocco.

In questo modo, invece di creare un indice base puoi sfruttare il CMS e portare avanti una navigazione interna semplice. Senza usare plugin WordPress per lo scopo.

Plugin per creare un indice WordPress

Con questi strumenti puoi creare sommari interne con l’HTML ma in realtà non conviene se vuoi aggiungere sempre queste liste dei contenuti sui tuoi articoli WordPress. Spesso, infatti, è meglio optare per un plugin semplice ed efficace: Table Of Content Plus.

creare un menu interno
Scegli cosa leggere nel post.

Table Of Content Plus ti dà tutte le soluzioni per personalizzare il sommario, offre una serie di indicazioni per personalizzare e migliorare l’esperienza utente in base alle tue necessità. Io uso questo plugin e ho scelto di non attivarlo automaticamente.

Molti preferiscono evitare questo plugin storico. Personalmente io lo uso senza problemi, ma mi rendo conto che può essere un azzardo. Quindi l’alternativa è semplice: Easy Table Of Content. Questo plugin è praticamente perfetto.

Da leggere: come si scrive un articolo su WordPress?

Il tuo blog ha l’indice nei post? Funziona?

Spero di sì, questa soluzione è decisiva per organizzare i testi e creare un blog efficace. Una lettura che deve essere coccolata, monitorata e ascoltata. Non puoi pensare sempre al tuo mondo, alla tua scrittura. Se non prendi sul serio la leggibilità rischi.

Sto esagerando? Sto dando troppa importanza all’indice? Questo elemento può aiutarti a raggiungere l’obiettivo. Sei convinto? La pensi anche tu così?

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: WordPress

40 commenti su “Come mettere un indice su WordPress?”

  1. Articolo Interessante Riccardo! Penso che adotterò anche io questo sistema nei miei nuovi articoli. Secondo te è opportuno inserire il menu interno anche nei vecchi articoli? Grazie

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Stefano,
      Io aggiorno spesso gli articoli vecchi e quando posso inserisco il table of content. Quando al struttura dell’articolo lo consente è una gran cosa, non credi?

    2. Una cosa che viene spesso dimenticata è quella di riprendere i vecchi articoli e cercare di migliorarli, in termini di struttura, contenuto (aggiornandoli o espandendoli), linkandoli ad altre risorse o, ancora meglio, ad altri articoli interni al tuo blog. Ho migliorato le Serp per alcune keywords semplicemente in questo modo.

      1. Riccardo Esposito

        Ma questo è un metodo molto efficace, io ho diminuito la pubblicazione di nuovi post per lavorare proprio in questa direzione. Con ottimi risultati.

  2. Stavo giusto pensando di utilizzare un menu interno per il mio prossimo post, quando mi sono imbattuta in questo utilissimo articolo. Non ho mai usato un menu interno prima d’ora e vorrei sperimentarlo. Grazie mille per averne scritto. 🙂

  3. Giuseppe Tavera

    Io ho inserito TOC+ su un paio di siti dove scrivo articoli belli corposi. Mi piace fare le cose fatte bene, ordinate, pulite. Quando poi rispondi alla domanda dell’utente nel modo migliore, insomma, si vince tutti 🙂

  4. Ciao Riccardo come sempre un ottimo articolo, anche io utilizzo Toc per i miei cornerstore article, hai notato la spunta che Yoast seo fa comparire quando si scrive un articolo di tipo cornerstore content ? quasi come se volesse la conferma da parte dell’autore o l’autorizzazione a qualche settaggio particolare della pagina. Tu cosa ne pensi ?

    1. Riccardo Esposito

      Bah, onestamente questa cosa di WordPress SEO By Yoast non l’ho capita. Nel senso, a cosa serve quella spunta? A volte quel plugin rischia di diventare pura speculazione.

  5. Ciao Riccardo, grazie per l’ottima guida e per la dritta, avevo in mente di inserire dei menù interni nei miei articoli, che spesso sono molto lunghi ed elaborati, ma spaventava la mole di lavoro da fare ogni volta… invece TOC+ è stata una bellissima scoperta. Secondo la tua esperienza dopo quanto Google si accorge di questa nuova introduzione?

    1. Riccardo Esposito

      Se pubblichi un articolo con il table of content lo vede subito. Altrimenti devi aspettare la prossima volta che lo spider passa sopra alla pagina.

  6. Ciao Riccardo,
    prima di tutto ti ingrazio per l’articolo.

    Voglio chiederti 2 cose. Ho già inserito da tempo in alcuni post menù interni con ancore HTML e installando il plugin devo eliminarle per non farle interferire? Ho visto anche che l’ultimo aggiornamento del plugin “Table Of Content Plus” risale a più di un anno fa e la compatibilità testata è fino alla versione 4.4.10 di WordPress. Ti ha mai dato problemi con le versioni successive?

    1. Riccardo Esposito

      Se metti il plugin non automatico, quindi da inserire con lo shortcode, il menu non appare in automatico. Quindi puoi decidere tu quali post implementare con il menu interno ed evitare quelli che sono già serviti dalle ancore html. Il plugin non è aggiornato, ma per ora non dà problemi. Quindi per ora lo lascio, non saprei cosa fare senza.

  7. Ciao Riccardo..
    Vorrei renderlo anche fixed questo menu cosi da ritrovarmelo sempre anche se scrollo la pagina.
    Esiste qualche plugin in merito?

    1. Riccardo Esposito

      Di default è possibile inserire il table of content plus in un widget della sidebar. A questo punto basta avere il plugin per fissare i widget wordpress.org/plugins/q2w3-fixed-widget/ per completare il tutto.

    1. Riccardo Esposito

      Certo, devi impostare il table of content disabilitato per tutti i contenuti. Poi basta inserire lo shortcode dove preferisci per inserirlo.

  8. ciao! vedo che il plugin suggerito non risulta più aggiornato da parecchio. Tu usi ancora questo o hai trovato plugin alternativi? L’indice di questo articolo e il relativo styling l’hai fatto con esso? Ciao

    1. Riccardo Esposito

      Allora, io lo uso ancora dato che l’ho installato da tempo. Non garantisco niente, però funziona e non dà problemi. Per ora.

  9. Ciao Riccardo, articolo davvero interessante, c’è una cosa che non capisco. Senza averne consapevolezza, ho utilizzato un menu interno per dar maggior chiarezza in un articolo, ma poi è Google che sceglie se farlo visualizzare nella ricerca, esattamente come avviene per gli snippet? Perché a me non appare sotto la meta descrizione e l’articolo in questione è anche abbastanza datato, un anno circa.

  10. Ciao Riccardo, cosa ne pensi dell’utilizzo di ancore direttamente nel main menu per scrollare in una posizione della homepage dove sono presenti i link alle pagine business ? Può preservare juice oppure può rivelarsi una scelta rischiosa ? Grazie

    1. Riccardo Esposito

      Io ti faccio un’altra domanda: secondo te quelle sono soluzioni performanti lato conversioni? Non avere una landing page dedicata a un servizio è la vera soluzione?

  11. Ciao Riccardo, bell’articolo semplice e chiaro.

    Prima di pubblicare il mio sito avevo già in mente di inserire il TOC in quanto lo trovo estremamente utile e lato SEO dovrebbe appunto dare un’aiutino. Avevo fatto caso ad es. a come Google mostrava i risultati di Wikipedia che ha praticamente un TOC per ogni articolo 🙂

    Per chi come me non usa CMS opensource, io uso Tinymce come editor e me lo customizzo a seconda delle esigenze.

    C’è il plugin anchor che consente l’inserimento di ancore in maniera facile e veloce.

    1. Riccardo Esposito

      Se non sbaglio TinyMCE Advanced ha le ancore interne. Dovresti capire se la versione che usi può supportare l’avanced.

  12. ciao Riccardo, grazie dei tuoi consigli! Ho appena installato il plug in e sto facendo delle prove per vedere se mi va a genio. Credo proprio di si! Se ti capita, ti andrebbe di vedere il mio blog per avere un tuo parere personale sull’impiego che faccio del menù interno? Grazie mille per i tuoi preziosi articoli e consigli.

  13. Se l’articolo è molto lungo e diviso su più pagine, però, Easy Table of Contents non riconosce i tag che capitano sulle pagine successive. Come superare questo problema?

    1. Riccardo Esposito

      In effetti credo che questo sia un problema, devi chiedere a uno sviluppatore ma la vedo dura organizzare un table of content in questo caso.

  14. Stefano Vaccaro

    Condivido tutto, l’unica cosa almeno personalmente non mi piace creare un’esatta corrispondenza tra testo di ancoraggio =link e titoletto del paragrafo = punto d’arrivo.. Trovo più strategico e interattivo per coinvolgere l’utente usare come ancoraggi (e quindi come sommario introduttivo) una serie di call to action.. A quel punto il compromesso tra visibilità leggibilità e interattività (conversione) raggiunge a mio avviso il top!

  15. Ciao Riccardo, grazie dell’articolo. Ho provato ad inserire il menù interno con il plugin easy toc ma inserisce i menù in tutti gli articoli che hanno headings indistintamente. C’è un modo per inserirlo manualmente solo dove si ritiene opportuno? grazie mille!

    1. Riccardo Esposito

      Certo, è possibile aggiungere il plugin e lasciarlo disattivato. Per poi attivarlo con l’aggiunta di uno shortcode. Basta andare in impostazioni, TOC e togliere la spunta a tutte le voci presenti nella sezione “Auto insert for the following content types”

  16. Ciao Riccardo,
    complimenti per l’articolo. Ho installato TOC+ e funziona benissimo!
    Ti chiedo una cosa: di default la lista numerata viene SENZA il puntino “.”, come invece hai tu qui. Come si fa a mettere il puntino?
    Grazie mille

      1. Grazie Riccardo. Tra l’altro sono passato anche io a RTC perchè l’altro plug-in creava problemi con il tema e da comportamenti anomali.

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