Aumentare le visualizzazioni di pagina per ogni visita è un’esigenza concreta che si lega a un’altra metrica che forse hai già sentito nominare: il bounce rate.
La frequenza di rimbalzo (bounce rate) è una percentuale registrata da Google Analytics che racconta un comportamento ben preciso del pubblico. Vale a dire l’abbandono del sito dopo aver visitato un’unica pagina a prescindere dal tempo.
Ma come descrive queste visualizzazioni di pagina? Ecco un approfondimento sul tema con una precisazione: 4 plugin WordPress per risolvere il problema.
Cosa sono le visualizzazioni di pagina online
Gli argomenti del post
Con questo termine s’intende una metrica di Google Analytics che registra ogni volta che un utente vede una risorsa web. Se arriva su una landing page, poi va nella home e infine in un articolo hai 3 visualizzazioni di pagina.
E se, ad esempio, entra dalla pagina principale, va nelle sezione about me e ritorna sul primo accesso? Sempre 3 visualizzazioni e lo stesso vale per i refresh di pagina: contano come un nuovo passaggio dell’utente. Può sembrare una metrica poco chiara, vero? Non è così.
Da leggere: i punti della guida SEO di Google
A cosa servono le visualizzazioni di pagina?
Alcuni business hanno un grande interesse nel misurare e aumentare le visualizzazioni di pagine per utente. Sto parlando dei siti con le pubblicità.
Tipo la vendita di banner o l’uso di spazi pubblicitari come quelli di AdSense. Anche le affiliazioni possono avere benefici quando si aumentano le pagine visualizzate: più occasioni di click vuol dire aumentare le possibilità di guadagnare online.
Come aumentare le visualizzazioni di pagine
Per aumentare le pageview devi scrivere bene, velocizzare WordPress, assicurarti che il blog sia ben visibile da mobile, curare la leggibilità, inserire link interni ed eliminare i banner invadenti. Questo è simile ai consigli per diminuire il bounce rate.
Ma poi? Ecco una serie di plugin WordPress che puoi usare per portare le persone verso altre risorse. E migliorare il numero di pagine visualizzate. Senza dimenticare il motivo: non basta migliorare questo parametro, devi monetizzare.
Contextual related post
Gli articoli correlati sono un classico che non può mancare alla fine di ogni post che si rispetti. Ben definiti possono fare molto per il blog. E con Contextual Related Post bastano pochi click per inserirli, e lo puoi fare scegliendo e usando l’ID dei post.
Quindi creando correlazioni ponderate, non seguendo la semplice decisione di tag e categorie. Questo passaggio è importante per gestire le informazioni, catturando l’interesse del pubblico e completando il lavoro di ottimizzazione SEO della pagina.
UpPrev: fly-out or fade box
Questo plugin ti permette di inserire una piccola slide alla base dei tuoi post per consigliare post che parlano di argomenti simili. La slide di UpPrev è poco invasiva, a scomparsa, e c’è spazio anche per link dedicati ai post correlati e alla categoria.
Shortcode Ultimate Plugin WordPress
Il plugin decisivo per creare bottoni con call to action per portare il pubblico sulle tue landing page, ma anche per determinare box con link interni e sezioni specifiche.
Qui puoi mettere con tab e altri elementi grafici. Se vuoi mettere qualcosa in evidenza, come un link o una chiamata all’azione, questo è il plugin adatto ai tuoi scopi. Lo trovi qui: wordpress.org/shortcodes-ultimate.
Inline Related Post
Un plugin perfetto per creare delle call to action all’interno dell’articolo, ma anche delle tab con liste di link e decine di combinazioni per attirare lo sguardo del lettore.
Ovviamente su collegamenti utili al tuo scopo. Cosa puoi fare con quest’estensione? Inserisci automaticamente i tuoi post correlati in caselle e box circondati dal testo, aggiungi banner e bottoni call to action con link e tanto altro ancora.
Da leggere: come creare un blog WordPress
Vuoi ridurre la tua frequenza di rimbalzo?
Bastano i plugin WordPress per diminuire la frequenza di rimbalzo? No, per abbassare il bounce rate devi lavorare sull’usabilità e sui contenuti.
Questi plugin possono darti una mano, e ho preferito elencare solo questi perché alcune soluzioni le ho trovate troppo invasive. Ormai è passato il tempo dei pop up e dei banner che interrompono la lettura, giusto? Sei d’accordo?
Io come plugin per gli articoli correlati ho abbandonato YARPP per Efficient Related Posts: molto meno pesante e più veloce del primo.
Anche io usavo Efficient Related Posts ma con questo tema non funzionava!
Io invece uso WordPress Related post che lavora tramite i tag però proverò questi che usate voi.
Bene, ti assicuro che i risultati sulla frequenza di rimbalzo sono evidenti.