Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il
In questo articolo voglio creare una guida base per spiegare a te cosa non deve fare un blogger. Qui desidero indicare gli errori comuni del web writing e del blogging che io ho fatto personalmente e voglio evitare che tu commetta.
Ecco cosa non deve fare un blogger: ignorare l’importanza dei contenuti utili per il lettore. Ma sembra piuttosto semplice chiuderla in questo modo, non credi?
In realtà il blogger deve fare altro, ma altrettante sono le strade da non seguire per evitare il fallimento. Il rischio di chiudere il blog per scarse visite o mancati obiettivi è alto. Ecco i miei consigli: cosa non deve fare un blogger di successo?
Indice dei contenuti
Ritrovarti senza argomenti
Il motivo più semplice: gli argomenti si assottigliano. Capita quando affronti un contenuto verticale, ma non solo. Non devi per forza aprire un blog dedicato alla SEO rivolta ad alberghi in Islanda per avere problemi.
Soprattutto se hai un’attività di web writer che supera i 5 anni. Nessuno può combattere l’assenza dei contenuti: questo è un dramma che riguarda tutti.
Anche i portali. Spesso per andare oltre devi ampliare la mappa dei temi. In parole povere, devi lavorare sul piano editoriale per trovare nuove headline.
Ignorare la SEO tecnica
Bastano poche attenzioni ai post e alle categorie (senza dimenticare i tag) per avere buoni risultati. O almeno per iniziare a fare un buon lavoro. Devi ottimizzare:
Poi c’è un minio di attenzione da portare verso la Search Console dove puoi caricare la sitemap.xml. Il resto è parte della SEO on-page avanzata. Ma la base è questa.
Da leggere: quali sono gli errori di un blog aziendale?
Non pubblicare la qualità
Quante volte ho letto queste domande: perché condividere quello che conosco, perché dare in pasto agli sconosciuti i miei segreti, le mie conoscenze, i miei tesori.
Perché questo è il blogging. Pensi sul serio che la gente ti segua perché sei di bella presenza? Apri un blog, pubblichi la notizia del giorno e via con il traffico.
Troppo facile. Devi condividere qualcosa che solo tu conosci: devi condividere quello che nessuno ha ancora avuto il coraggio o la forza o la capacità di pubblicare.
Questo è fare veramente blogging. Questo vuol dire fare la differenza e diventare una fonte unica. Vuoi sapere cosa non deve fare un blogger? Ignorare l’importanza della qualità e dell’esclusività quando si scrive un nuovo articolo su internet.
Far finta di non sbagliare mai
Pubblica case study, racconta i tuoi successi, mostra la strada. Anche quella da non seguire. Non limitarti agli errori altrui: tutti sanno puntare il dito. Racconta il tuo errore.
Se riesci a rispondere a queste domande con esempi chiari stai dando un contributo utile al lettore. Stai creando valore. Un valore che nasce dall’esperienza personale, quindi irripetibile. Nessuno può replicare quello che stai facendo, appartiene solo a te.
Devi continuare a sbagliare, ma non con indolenza. Non per scarso impegno. Devi sbagliare con il cuore. Devi fallire cercando di raggiungere obiettivi superiori. E poi devi raccontare. Devi superare il blocco che ti spinge a nascondere l’errore.
Lanciare comunicati stampa
Non accetto situazioni del genere. Non ce la faccio più a mandare nello spam persone che mi inviano comunicati stampa da pubblicare sul mio blog. E non ce la faccio a spiegare gli effetti di un comunicato stampa sul tuo blog personale.
Il comunicato stampa è la morte del blogging: un testo asettico, distaccato, senza personalità e capace di distruggere qualsiasi propensione al dialogo. No, non puoi dire al blogger di accettare un comunicato stampa. Io non lo faccio, soprattutto quando è stato mandato a 10.000 siti differenti. Senza dimenticare la stampa locale.
Pubblicare recensioni a pagamento
Magari anche fare due o tre foto con i vestiti. Ma c’è un segreto che voglio confidarti: i blogger non sono dei mendicanti che puoi pagare con un piatto di minestra e con un giro in agriturismo. Travel, fashion, food o tech blogger: non fa differenza.
Ognuno deve sudare per raggiungere i risultati: chi si accontentare della merce che recensisce – ma anche di pochi euro ad articolo – non sta lavorando nella direzione giusta. Anzi, non sta lavorando. Sta usando il blogging per arrotondare, per passare il tempo. Nel frattempo sta danneggiando la propria immagine su internet.
Non mettere link in uscita
I quotidiani ragionano in questo modo. I quotidiani italiani – nella maggior parte dei casi – non inseriscono mai link in uscita di approfondimento. Perché?
Non hanno bisogno. Vogliono che l’utente resti sulla pagina per cliccare su quelle assurde pubblicità che invadono lo schermo. Con una user experience vergognosa.
Il link è un dono: è un modo per dare il giusto valore alla fonte, ma anche per arricchire i tuoi articoli. Un link non è una via di uscita per il lettore, ma un motivo in più per tornare sul tuo blog. A patto che i link inseriti siano di qualità.
Ignorare la buona scrittura
So cosa stai pensando. Un webwriter ha sposato la causa della buona scrittura, deve rispettare la lingua italiana. È un nostro dovere, me ne rendo conto.
La lingua è in continua evoluzione e non possiamo chiuderla in una gabbia di norme.
Ci sono regole che dobbiamo rispettare, la grammatica è importante, è una componente fondamentale nella professionalità di un web writer.
La qualità e gli errori di grammatica sono due poli opposti. Per questo devi curare ogni singolo dettaglio e seguire anche le regole della punteggiatura.
Tradire il pubblico storico
Vuoi aumentare le visite del sito. Pur di guadagnare visite e puntare verso query interessanti (in termini di volume di ricerca corposo) sei disposto a tradire i lettori.
E ad andare oltre gli interessi del pubblico storico. Ma il tuo blog non deve crescere sempre. Ma non per forza così. Puoi posizioni interessanti nella serp per aumentare i click senza tradire il pubblico, basta lavorare bene sul calendario editoriale.
Ignorare vecchi contenuti
Forse non devi scrivere sempre nuovi articoli, ma puoi trovare link di qualità per migliorare il posizionamento a prescindere dai testi. O magari devi puntare su quello che hai già fatto. Gli articoli che hai pubblicato sono importanti.
Puoi ottimizzare i testi che sono online da tempo per ottenere due risultati differenti: migliorare articoli che non riescono a posizionarsi, assicurare ai post più remunerativi in termini di visite una buona user experience. E un percorso interno.
Sì, stai lavorando con l’inbound marketing. Questo significa che il blog è una porta per fare lead generation, e come puoi vedere da questo grafico di Hubspot la maggior parte dei contatti arriva da post già pubblicati. Stesso discorso vale per le visite.
Questo significa che devi mettere da parte il calendario editoriale e non pubblicare nuovi post? No, devi equilibrare le risorse. ecco come migliorare vecchi post.
Abbandonare i social network
Questa è la strada per inaridire i tuoi account social. Facebook, Twitter e LinkedIn non sono amplificatori del blog ma dei media dove trovare contenuti di qualità.
La condivisione non è merce di scambio ma occasione per dare all’utente qualcosa in più. Ragionare in termini di “condivido solo se mi condividono” non porta a niente.
Una sana condivisione, invece, ti permette di migliorare l’account social e di attirare l’attenzione di persone che potrebbero essere interessate ai tuoi aggiornamenti.
Ignorare i colleghi blogger
La frustrazione è potente. Il blog è online ma nessuno commenta, pubblichi articoli ma nessuno lascia la propria opinione. Parli bene tu – lo so, lo stai pensando – che hai decine di commenti. Sai quanti commenti ricevevo all’inizio del mio percorso?
Ero un blogger senza commenti. Poi mi sono fatto conoscere e ho iniziato a lasciare traccia, senza pensare a un ritorno ma seguendo i principi del comment marketing.
Visito il tuo blog e lascio un commento. Ed è probabile che il proprietario del blog sia propenso a commentare, così come possono commentare i sui lettori.
Condizione essenziale: arricchire, contribuire. Non devi lasciare un commento mediocre (ciao, bel post) ma devi farti notare, devi essere pertinente e prezioso. Devi essere, ecco, generoso per arrivare ad aumentare i commenti del blog.
Da leggere: come portare traffico verso le landing page
Inseguire solo le visite
Le visite non sono un mito, racchiudono un risultato. Ma tu paghi il prosciutto con le visite? No, tu devi aumentare il fatturato. Vuoi guadagnare con un blog? Devi usarlo per portare clienti verso le tue landing page, non per collezionare visite.
Ma i tuoi sforzi non devono essere diretti verso l’inutilità: avere tante visite e poche fatture non vuol dire essere felici. Stai buttando il tuo tempo, le tue risorse.
Certo, alcuni progetti possono avere dei benefici da questa logica. Ma la qualità delle visite deve essere sempre contemplata e messa al centro di ogni singola azione. Cosa significa questo? Devi impegnare le risorse verso gli obiettivi giusti.
Non devi crescere per forza, non devi per aumentare le visite a tutti i costi. Ma devi sempre migliorare le conversioni, trovare nuovi clienti e ottimizzare i flussi interni per portare le persone giuste sulle pagine che contano.
13 errori del blog da evitare
Quali sono i principali errori del blog da non fare? Riguardano solo la SEO e la struttura del blog? Ecco la lista dei principali sbagli che minano il lavoro di blogging.
- Scrivere contenuti inadatti al blog.
- Scegliere hosting e dominio a caso.
- Il sito web o il blog è troppo lento.
- Non metti nome autore e data.
- Pubblichi contenuti per vendere.
Ma sono solo questi? In realtà no, c’è ben altro da aggiungere a questo elenco che comunque racchiude la base. Ti lascio le indicazioni che non puoi ignorare.
Thin content, contenuti poveri
Cosa non deve fare un blogger? Mettere da parte la fretta quando decidi di pubblicare i tuoi articoli e i tuoi contenuti migliori. Non puoi pubblicare online articoli miseri, rischi di produrre thin content. Ovvero? Pagine inutili, con poco contenuto.
Ciò non significa che bisogna per forza pubblicare tanto e riempire le pagine di testo. Tra gli errori del blog c’è proprio questo: una scarsa valutazione della densità dell’informazione necessaria per soddisfare un search intent (intento di ricerca).
Da leggere: come gestire i contenuti duplicati sul blog
Errori blog e permalink post
Tra gli errori più comuni commessi sul blog aziendale o aziendale: non si impostano i permalink nel modo giusto. Questo significa evitare soluzioni con data o codice ID. Il miglior slug per creare un URL SEO friendly? Punta sempre verso la semplicità.
Di sicuro la struttura composta solo da titolo post che puoi modificare e ottimizzare anche con WordPress SEO by Yoast. Ricorda di impostare questo permalink prima di pubblicare il primo post sul blog. Questo è uno degli errori più diffusi del blogging ma rischi di rimetterci l’intero progetto per effettuare poi i vari redirect 301.
Dimenticare dominio e hosting
La partenza è decisiva per chi vuole aprire un blog. Non si sfugge da questi passaggi, sai? Fa parte della tua strategia. Prima di evitare gli errori blog è giusto ricordare i punti essenziali per avere subito una buona base per il tuo progetto su WordPress:
- Come scegliere il nome del blog
- Registra un nome dominio efficace
- Scegli un hosting WordPress di qualità
Acquistare un hosting di bassa qualità è uno degli errori principali di chi non sa come gestire un blog. Pensa che si tratti di una spesa inutile e invece rappresenta la base per creare un blog di successo. Io, ad esempio, scelgo Serverplan.
Sito web o blog troppo lento
Cosa non deve fare un blogger? Scegliere il content marketing su WordPress peggiorando la velocità. Basta riuscire a valutare con attenzione i tempi di caricamento delle pagine. Google ha dato indicazioni chiare, ci vuole un WordPress veloce.
E ben allineato con le necessità del mobile friendly. Tra i principali errori di un blog o un sito web c’è la scarsa attenzione verso i tempi di caricamento e i Core Web Vitals.
Dimentichi nome autore e data
Vuoi scrivere sul blog contenuti senza mettere il proprietario, chi ha firmato il post? Pubblicare articoli senza nome è un errore che mette in discussione la tua autorevolezza come blogger e lo stesso vale per la data di lancio.
Il lettore deve sempre sapere quando è stato pubblicato un contenuto, magari anche quando è stato aggiornato. E da chi. Non fare questi errori da principianti.
Errori del blog e paura
Tutti hanno paura di sbagliare. Anche le persone che hanno preso decisioni al posto tuo avevano paura di sbagliare. Ma questa non è una scusa per non agire.
Non iniziare perché hai paura di sbagliare vuol dire perdere in partenza. L’errore è in agguato, l’ombra del fallimento non ti lascerà mai: non puoi limitare le tue azioni.
Soluzione: accetta la tua imperfezione. Migliorati, cerca di ottimizzare i tuoi articoli, leggi e rileggi, informati e fai formazione. Ma soprattutto accogli l’errore del blogging.
Errori del blog e competenze
No, questa non la posso accettare. Per iniziare a pubblicare hai bisogno di poco, veramente poco. Se non vuoi tentare la strada self hosted puoi iniziare con WordPress.com, una piattaforma che ti permette di aprire un blog in 5 minuti.
Chiedi a un parente, chiedi a un amico, chiedi a un collega o semplicemente affronta le difficoltà e sporcati le mani. C’è sempre una soluzione per superare le difficoltà.
Non ne ho bisogno del blog
Questa la dobbiamo analizzare con cura. Non hai bisogno del blogging? Vero, non ti serve. Hai già abbastanza clienti, hai già visibilità con il sito e con Facebook.
Ma soprattutto hai già trovato il modo per parlare con i clienti. Non hai bisogno di dare voce alla tua azienda e di creare un rapporto privilegiato con i clienti, vero?
Analizza la situazione con calma. I vantaggi del blogging sono evidenti e non puoi ignorarli solo perché ti fa comodo, solo perché non vuoi metterti in discussione.
Errori del blog e promozione
Per ottimizzare il blog aziendale o personale c’è un punto: scrivere contenuti informativi, non devi solo cercare di vendere. Perché anche questo è importante: il blog deve essere un aiuto, un contributo per il lettore. Non semplice pubblicità.
Per fare blogging devi mettere da parte i freni che bisbigliano pessimismo: è inutile, non riuscirai a raggiungere i tuoi risultati, nessuno leggerà, fallirai e non troverai nuovi clienti.
Ma chi lo dice? Non puoi presentarti con le stesse idee che si rincorrono online. E devi avere uno stile personale, fresco. Il vero nemico sei tu, sei l’unico freno.
Il più pericoloso. Ogni decisione rischia di diventare uno stop, come la scelta del nome o dell’estensione dominio. Certo, sono aspetti delicati e hai bisogno di una riflessione attenta. Ma a un certo punto devi andare, devi accettare i rischi.
Impazienza nel pubblicare
Vuoi aumentare le visite del blog? Forse non esiste un blogger che non sia mai stato impaziente, ma la verità è che per crearti un’audience devi avere pazienza ed essere costante perché quasi nessuno parte in quarta con un blog.
Se dopo 6 mesi ancora non hai trovato un pubblico devi porti un paio di domande: esiste un’audience per il mio argomento? Sto chiedendo troppo rispetto a quello che sto dando? Sono tagliato per questo topic? Ecco cosa non deve fare un blogger.
Assenza di sostanza reale
L’arte del blogging non è come la pubblicità tradizionale: non basta investire denaro per raggiungere migliaia di bulbi oculari. Se il tuo contenuto è carente non riuscirai mai a decollare; se, invece, il tuo contenuto è valido avrai un pubblico fidelizzato.
Hai aperto un blog per emulare le gesta dei grandi personaggi della blogosfera? Non c’è nulla di male, ma se vuoi avere successo devi trovare la tua strada, devi imporre il tuo stile a chiare lettere. Prendere spunto dai migliori non è un peccato.
Cosa non deve fare il blogger? Copiare contenuti. Basta l’ispirazione semplice e poco invadente. erto, non sempre è possibile (da un punto di vista professionale), ma se stai muovendo i primi passi in questo mondo devi prendere spunto dalle tue esperienze.
Soluzione: racconta, non aver paura di guardare dentro di te e di portare su carta digitale il tuo punto di vista. Questo è il modo migliore per scrivere su un blog.
Da leggere: come creare un blog anonimo
Errori del blog e insensibilità
Fai bene a mettere personalità in quello che scrivi: i tuoi lettori devono sapere che oltre il CMS c’è un essere umano, ma non tutti sono attratti da post ricchi di aneddoti completamente irrilevanti. Individua un argomento e analizzalo al meglio.
E crea contenuti capaci di rispondere alle domande del tuo target. Non scrivere solo per te, ma pensa alle necessità del pubblico. Usa i vari SEO tool per intercettare le domande e crea grandi articoli, contenuti di valore per fare la differenza. per approfondire:
Quali sono gli errori di un web writer?
Gli errori di un web writer riguardano soprattutto il modo di scrivere online, la presenza di refusi nel testo ma anche l’incompatibilità tra il proprio stile e il target di riferimento. Bisogna sempre ragionare sul tone of voice quando si scrive. Eppure non è sufficiente.
C’è sempre qualcuno più bravo di te: questa è una lezione che ho imparato per scrivere senza errori. E tentare di piacere a tutti. Sei un web writer professionista: non puoi permetterti sbavature solo per soddisfare la tua competitività. Guarda a chi si trova un gradino sopra con interesse. E impara a scrivere senza errori come un web writer.
Bisogna accettare le critiche
Il web writer dirà che è pronto ad accettare le critiche e a fare un passo indietro davanti alle tue obiezioni. In realtà il suo orgoglio di scrittore sta scalciando.
Hai deciso di dare frivolezza al testo che hanno consegnato. E tu questa lama la stai spuntando con bizantinismi e parole morte che hanno un unico obiettivo: far perdere la calma al web writer. Un web writer orgoglioso. Ma non troppo per scrivere bene.
Mai cadere nel confronto testi
Ok, tutti hanno paura del confronto. Sai che novità. Però il content manager deve affrontare il giudizio delle persone capaci di scrivere il proprio nome e cognome.
Tutti sanno scrivere, pochi lo sanno fare in modo che gli articoli pubblicati online risultino facili da leggere su un web ricco di distrazioni, capace di rubare in un attimo l’attenzione del lettore. Il confronto è positivo, ma non tutti i web writer lo accettano.
Non si scrive sulle scadenze
La fretta è cattiva consigliera e un errore per il web writing: chiudo il punto in un secondo. Riesco a scrivere sui treni, con la musica accesa, con Pippo Baudo impegnato a presentare il Festival di Sanremo. Ma non riesco a lavorare con tempi limitati.
Ci sono le emergenze, è vero, ma sono eccezioni (e le eccezioni si pagano). Devi pretendere i tempi giusti per lavorare nel migliore dei modi: scrivi, fai una pausa, ritorna sul pezzo, rileggilo. Trova gli errori nel web writing e le strade giuste per migliorarlo.
Mai scendere a compromessi
Un botta e risposta via email: “Per 3 articoli a settimana facciamo XYZ euro al mese”. “Ah, pensavo meno. Ma quanto ci vuole per scrivere un articolo? Butta giù qualche riga. Risparmiamo sulla qualità…” Alt! Questa conversazione è durata troppo.
Il tuo nome vale più di qualche euro racimolato a destra e a manca. Quando il prossimo cliente vedrà il tuo nome legato a un articolo di 4° ordine cosa penserà?
Poca praticità nella scrittura
Qui si va al sodo, non c’è spazio per ghirigori e concessioni poetiche. Il superfluo deve essere eliminato, o almeno ridotto ai minimi termini per non intralciale la buona lettura. Il motto è sempre quello: emozioni e informazioni, tutto il resto è fuffa.
No, non voglio svilire la lingua italiana. Ma è inutile annoiare il lettore con rime baciate ed esercizi per copywriter quando sta cercando una ricetta semplice e veloce.
Scrivere senza pianificazione
E tutte quelle chiacchiere sull’importanza di un fare un piano editoriale? Avere un punto di riferimento che ti permetta di trovare la bussola delle pubblicazioni è fondamentale.
Perché non pianifica? Calma. Ho detto che non pianifica sempre. C’è tanta organizzazione nel lavoro del web editor e del blogger, ma la scrittura non è solo arte: si nutre di schematizzazione e chi la ignora fa un errore. Su questo punto non arretro.
Eccessivo carico di scrittura
Sì, l’ingordigia è un peccato capitale anche per i web writer. L’attenzione si concentra sul numero, sulla quantità: più clienti, più articoli a settimana, più battute.
L’obiettivo deve essere la qualità non la quantità. Come si ottiene questo? Diminuisci i ritmi e lavora sui dettagli: pochi clienti remunerativi (per un servizio fatto ad arte), meno articoli ma scritti bene, ogni post con il giusto numero di battute.
Scrivere all’ultimo minuto
Gli errori di un web writer alle prime armi? Termini i lavori qualche ora prima della consegna. In una manciata di giorni fai il lavoro di un mese ma hai poco tempo.
Cosa fai se arriva l’imprevisto? Meglio distribuire il lavoro per gradi, e affrontare uno step alla volta. Usa Google Calendar per organizzare l’opera e non perdere il ritmo: questo sistema funziona se segui la tabella di marcia prefissata.
Categoria: Blogging
Bellissimo e utilissimo come sempre
Grazie per il tuo commento, cara!
Sono d’accordo in linea di massima, ma ritengo che il risultato massimo da ottenere sia la conversione e queste arrivano – per mia esperienza – principalmente con le condivisioni del propio lavoro e i contatti indiretti mirati (posta e social).
Sono piuttosto scettico, ora come ora, sulle comunità dei blogger e sulla qualità dei commenti sotto i post che lasciano la maggior parte dei lettori, molti blogger sono poco assertivi e tendono ad abbassare il livello pur di compiacere e alla fine la qualità anche mia non migliora con questo tipo di rapporto
Per quanto riguarda il discorso della community sono d’accordo, almeno in parte: è sempre più difficile fare un buon lavoro di community ma ce la possiamo fare se coltiviamo i nostri lettori.