Di Riccardo Esposito | Pubblicato il
L’ errore 404 è un messaggio visualizzato quando si tenta di accedere a una pagina web che non esiste. Questo codice di stato HTTP indica che il client ha comunicato con il web server che non è stato in grado di trovare la risorsa.
Quante volte hai cliccato un link su una pagina web o, peggio ancora, nella SERP di Google e ti sei trovato di fronte a una pagina non esistente? Questo è il classico caso di codice di errore 404, la risorsa non è disponibile. Ma in passato lo è stata, vero?

Un sito web va incontro a tanti tipi di errore e il Not Found, non trovato, è uno di questi. Non a caso ogni tema WordPress ha anche una pagina 404 personalizzata e pensata per questa evenienza. Ma questo non significa che tu debba ignorare questa evenienza. Anzi, in alcuni casi è imprescindibile correggere gli errori 404. In che modo? Te lo spiego.
Indice dei contenuti
Cos’è un errore 404, che significa
Il codice error 404 not found, noto anche come errore HTTP 404, è uno status code standard appartenente alla famiglia dei 4XX che indica un problema di connessione relativo al sito web. Significa che l’utente ha cercato di raggiungere la risorsa.

Ma, nonostante il buon funzionamento del server e della connessione, questa risorsa non è disponibile. L’errore Not Found può riguardare qualsiasi tipo di risorsa web, dalla pagina statica al post del blog fino alla home page. E questo diventa un bel problema.
Da leggere: cosa sono e a cosa servono i dati strutturati
Come riconoscere un HTTP 404 Not Found?
Nel momento in cui cerchi di accedere si presenta una pagina che ha lo stesso layout del sito web ma comunica l’impossibilità di accedere. I messaggi possono essere differenti: “The requested URL was not found on this server” è uno dei più comuni
Ma trovi anche “We can’t find the page you’re looking for.” L’errore 404 di Google, ad esempio, mostra la dicitura “The requested URL / was not found on this server. That’s all we know”. Un’alternativa è il messaggio “The page cannot be found”.
La differenza tra 410 e not found error 404
Sono due status code differenti che spesso vengono confusi. La pagina 404 indica una risorsa non trovata mentre 410 Gone suggerisce la presenza di una risorsa completamente cancellata. Per Google è indifferente trattare una 404 o una 410.
Il codice di stato HTTP 410 Gone (andato) indica che la risorsa richiesta esisteva sul server, ma non è più disponibile e non ci si aspetta che torni in futuro. In altre parole, è un’indicazione in più per suggerire che quella pagina non tornerà mai più.
L’unica differenza per il motore di ricerca è che non verranno fatti altri tentativi per cercare la risorsa. Inoltre, per mettere una pubblicazione in 410 bisogna aggiungere una stringa nel file .htaccess mentre per il not found c’è una pagina 404 già pronta.
Cos’è invece un errore soft 404?
Gli errori soft 404 sono una condizione intermedia: restituiscono uno stato 200 (OK) lato server, invece di un avviso con pagina non trovata, ma il contenuto corrisponde a un messaggio di errore 404. Attualmente – parola di Google – meglio avere un errore 404.
Un errore soft soft 404 si verifica quando un URL che restituisce una pagina che comunica all’utente l’inesistenza della pagina di interesse e anche un codice di stato 200 (success). In alcuni casi si tratta di una pagina senza contenuti principali o vuota.
developers.google.com/soft-404-errors
Infatti, il motore di ricerca può interpretare erroneamente le risorse soft 404 e restituirle come pagine valide, includendole nei risultati di ricerca. Anche se il contenuto non è pertinente. Ciò può influire negativamente sul posizionamento del sito nei risultati SEO.
Perché devi correggere gli errori 404?
I motivi che ti dovrebbero spingere a risolvere gli errori 404 sul tuo sito web riguardano due macro aree: UX e SEO. Ma prima ricordiamo che non tutti gli error Not Found di pagina sono un problema, in alcuni casi posso essere io a scegliere di cancellare una pagina. Che potrebbe essere messa in 410 gone se sono sicuro di non ripubblicare.
Problema UX
Se non ho deciso personalmente di mettere una pagina in 404, quindi di cancellarla dal CMS, ci sarà un danno in termini di user experience. Le persone raggiungeranno quella risorsa e troveranno una sezione inutilizzabile. Una buona 404 può risolvere con:
- Link interni.
- Barra di ricerca.
- Informazioni extra.
Resta il problema: le persone non amano navigare sul blog o sul sito web e ritrovarsi su un errore 404. Quindi, se la tua risorsa ha ancora del traffico, sia in entrata che interno, conviene adottare delle azioni per affrontare il danno e recuperare le visite.
Problema SEO
Affronteremo con attenzione i motivi per cui l’errore 404 e la SEO vanno di apri passo. Questo perché se una pagina è stata cancellata per errore – o spostata su un altro indirizzo – ma continua ricevere traffico, a posizionarsi su Google e a essere linkata.
Stai perdendo delle occasioni importanti. Dopo i primi passaggi del crawler, Google registrerà l’errore 404 e tu perderai ranking. Quindi ne risente il posizionamento del sito web su Google. D’altro canto questo problema può essere risolto facilmnete.
Le cause di un not found error 404
Hai provato a raggiungere la tua pagina web principale e ti trovi una schermata bianca con la scritta errore 404 page not found? Ci sono diverse ragioni per cui potrebbe presentarsi un problema del genere su un portale. Principalmente ne contiamo tre.
- La pagina è stata rimossa o spostata.
- Errore nella digitazione dell’URL.
- Problemi di linking.
Se il proprietario del sito ha eliminato la pagina o l’ha spostata in un’altra posizione cambiando il permalink, senza fornire un reindirizzamento 301, si può verificare un errore 404. Altra possibile causa del Not found di una pagina web: l’errore dell’utente.

Se digita un URL in modo errato o incompleto, il server non sarà in grado di trovare la pagina corretta e restituirà un errore 404. Lo stesso vale se il blogger o il webmaster utilizzano un link interno o in uscita digitando male lo slug, ovvero il permalink.
In sintesi, per evitare errori 404 sul tuo sito web assicurati di non cancellare pagine senza un motivo e di non cambiare né il singolo URL, né le impostazioni generali di questi parametri. Il rischio è quello di attivare una serie di errori 404 a cascata.
Come scoprire e monitorare le pagine Not Found
Esistono diversi modi per scoprire e verificare gli errori The page cannot be found. Il più accreditato e comodo, anche perché gratuito, è la Search Console di Google. Nella sezione dedicata alle coperture puoi scoprire eventuali problemi di 404.
L’aspetto interessante è che Search Console ti invia anche delle notifiche per avvisarti che c’è un cambiamento nella struttura del sito web e sono state registrate Page Not Found. Questa funzione è utile perché una modifica al sito potrebbe portare pagine 404 non preventivate e con questo alert puoi monitorare sempre la situazione.

Come sottolinea anche questo articolo del blog ufficiale, spesso la Search Console individua una marea di errori 404 di pagine mai esistite sul sito web. Questo non è un problema perché il motore di ricerca segue informazioni che arrivano da fonti diverse.
Anche se un utente ha digitato un URL sbagliato nel browser o lo ha inserito di un link si creano questi errori. Googlebot genera questi file not found seguendo collegamenti trovati in file JavaScript, Flash o che esistono soltanto in una Sitemap. Google sta cercando di evitare questo tipo di errore di scansione che non influenza il tuo sito.
Puoi utilizzare che un altro tool per scoprire i file 404, ovvero Screaming Frog. Basta lanciare una scansione per ricevere una lista di pagine con tutte le caratteristiche, compreso lo status code HTTP. Quindi puoi avere tutte le risorse che restituiscono 404.

Nonostante la validità di questi mezzi, uno dei più efficaci dal mio punto di vista è il plugin Redirection. Oltre a facilitare l lavoro di redirect 301, senza dover passare personalmente sul file .htaccess, ha una sezione per monitorare e raggruppare gli errori.
Errore 404 e SEO, quale correlazione?
Molti (o forse la maggior parte) degli errori 404 non influiscono negativamente sull’indicizzazione o sul ranking del tuo sito. Queste sono le parole di Google. Allora perché spesso le attività di ottimizzazione SEO on-page si concentrano sugli errori 404?
Perché una pagina 404 diventa un problema nel momento in cui, prima di diventale tale, generava traffico e aveva un ranking. Se hai decisa tu di cancellare la risorsa devi prima Assicurarti che non ci siano posizionamenti utili: li perderai. Meglio riscrivere il contenuto, aggiornarlo o migrarlo altrove. Questo vale anche per eventuali backlink.

A volte basta che poche pagine di un sito web vadano in 404, magari per un cambio URL non gestito con il redirect, per avere un crollo di viste. Los tesso vale se cambiamo la struttura degli URL, magari togliendo la data di pubblicazione. In questo modo generi una marea di errori 404 che creano anche tanti link rotti nella pagine web.
La presenza di una pagina 404 per gestire gli errori è una cosa buona. Se però viene linkata nel tuo sito web porta dei problemi in termini di user experience e SEO. Disperdi l’attenzione del cliente e aumenti il bounce rate, l’abbandono delle risorsa.
Inoltre disperdi il link juice. L’errore 404 non è il male assoluto ma deve essere gestito bene, reindirizzato se necessario e non linkato nelle pagine web con status code 200. Altrimenti diventa un broken link, un collegamento ipertestuale rotto da correggere.
Come risolvere gli errori 404 sul sito web
Non sempre un errore 404 deve essere risolto. Se ho dei contenuti duplicati che si cannibalizzano decido di cancellare quello che ha zero visite per lasciare emergere quello principale. Oppure, metto in 404 una serie di news che non hanno motivo di esistere.
File not found significa che il browser non ha trovato la pagina richiesta. Per porre rimedio al problema, quando è tale, hai diverse opzioni. Quindi, come gestire gli errori 404 e correggere le pagine che mostrano il messaggio Non trovato nel browser?
Crea una pagina 404 adeguata
Il primo modo per gestire gli errori 404: devi creare una pagina adeguata. Attenzione, qualsiasi tema professionale ha già questa risorsa e tu puoi solo valutarla e gestirla al meglio. Ad esempio, puoi creare una pagina 404 personalizzata su WordPress.
Ripubblica il contenuto cancellato
Può capitare che le pagine 404 si palesino a causa di un errore operativo. Ad esempio cancelli una o più risorse. In questo caso, se i contenuti ti servono ancora e hanno un ruolo nel tuo lavoro, puoi semplicemente ripristinarli. Devi scoprire poi se questa cancellazione dei contenuti è opera tua o c’è qualche problema.
Fai un redirect 301 su errore 404
Crea un redirect 301 verso una pagina simile a quella cancellata. Così risolvi anche la digitazione errata di un permalink, in queste circostanze potresti creare un redirect per evitare di perdere le visite e backlink. Quindi i reindirizzamenti sono utili se:
- Cambi URL di una pagina che fa traffico.
- Modifichi la struttura permalink del sito web.
- Fondi due contenuti simili per evitare cannibalizzazioni.
- Cancelli pagine che hanno ancora traffico, ranking e/o backlink.
Se si tratta di una pagina eliminata e non esiste una pagina sostitutiva o equivalente, ma neanche un motivo valido per mantenere quella risorsa, puoi lasciare il 404. O impostare un 410 per velocizzare l’assorbimento della condizione da parte di Google.
Questo è un modo per gestire gli errori 404: li risolvi solo se c’è una risorsa attinente e un interesse da parte del pubblico e di Google verso quella pagina. Non tutti i Not Found devono essere sistemati con un redirect 301, soprattutto se sei tu a deciderli.
Da leggere: come verificare la posizione SEO su Google
Cosa evitare per gestire un errore 404?
Non creare contenuti inutili all’economia del progetto per occupare un URL che va in 404, non fare redirect di massa alla home page e non utilizzare il file robots.txt per bloccare gli errori 404. Per Google questi sono metodi poco ortodossi che creano difficoltà alla lettura del sito web e rischiano di generare i già citati errori soft 404.
Categoria: SEO