Gli errori nel social media marketing si sprecano. Stiamo parlando della promozione di contenuti declinata secondo i nuovi media, i contenitori di informazioni che circolano nel web 2.0 Tutto qua! Eppure in questo campo è facile sbagliare.
Un fisiologico legame con gli umori del pubblico e la sua natura mutevole lo rendono un terreno scivoloso, quasi impossibile da schematizzazione. Gli errori sono sempre dietro l’angolo con il social media marketing, voglio individuare i più comuni.
Gli argomenti del post
- Creare mille profili su tutti i social
- La stessa strategia per ogni canale
- Non curare i propri account social
- Sei un social media manager snob
- I follower e i fan si sovrappongono
- Mancato monitoraggio dei click
- Troppa attenzione sui Follower
- Confondere spam con promozione
- Ignorare il monitoraggio delle KPI
- Mettere da parte la propria essenza
- Bruciare le tappe
- Errori nel social media marketing?
La prima cosa che fai è aprire una Facebook Fan Page, poi un profilo Twitter e un account LinkedIn. È facile farsi prendere la mano con i Social Media: sono tanti, e ognuno si presenta come la soluzione a tutti i tuoi problemi.
La verità è che non tutti ti servono. A meno che tu non sia affetto dalla mania di presenzialismo.
Questo per quanto riguarda la tua strategia di social media marketing per aziende. Poi è chiaro che per studiare una piattaforma ti iscrivi. E cerchi di capire quanto sia utile esserci. Ma per il tuo brand è meglio lavorare solo su ciò che puoi curare veramente per ottenere risultati concreti.
La stessa strategia per ogni canale
Ogni Social Media, ogni piattaforma di comunicazione che stai utilizzando per interagire con il tuo pubblico, ha delle regole ben precise. Per essere incisivo in ogni ambiente devi conoscere le sue regole, le dinamiche di interazione e le strategie.
Vale a dire quelle operazioni che coordinano le operazioni e ti porteranno a diventare un punto di riferimento per le audience. Tutto questo si traduce in due parole: tempo e impegno. Fin troppo comodo per un social media manager prendere:
- Contenuti.
- Idee.
- Tecniche.
- Dinamiche.
- Risposte.
Che usi per uno qualsiasi dei tuoi canali social per fotocopiare il tutto in un’altra realtà. Ho una brutta notizia per te: non funziona così. Non per i lavori fatti bene.
Ogni canale ha la sua dose d’impegno dedicati determinato. Alcune cose – tone of voice, calendario editoriale – si possono condividere. Ma non tutto, non sempre.
Da leggere: migliori libri di social media marketing
Spesso capita proprio a chi ha mille account sparsi per il web, ma anche a chi non ha idee da condividere o tempo per farlo nel migliore dei modi. Sei giustificato?
No, un account poco curato non è un bel vedere. E non è un buon biglietto da visita per il tuo brand. I principali errori di social media marketing in questi casi:
- Profilo non completo
- Informazioni non aggiornate.
- Immagini di scarsa qualità.
- Contenuti inutili o imbarazzanti.
- Critiche lasciate senza moderazione.
Questo è un problema. Non lo penso solo io, ma anche gli utenti che capiteranno sul tuo profilo. Tanto vale non esserci proprio! La soluzione migliore? Curare gli account social per un buon lavoro di brand awareness. Non per forza estremo.
A volte basta poco per dare un buon contributo. Puoi iniziare creando una buona immagine copertina Facebook, un visual accattivante con Canva, una bio efficace su Twitter. Insomma, basta poco per farsi notare positivamente dal pubblico.
Vuoi puntare solo sui numeri e aumentare follower di Instagram, migliorare la platea di Twitter, far salire i fan di Facebook per lavorare su vanity metric?
Puoi farlo tranquillamente, è un tuo diritto, ma è un classico errore nel social media marketing. Meglio creare una sana interazione con i contatti, i clienti che ti chiedono informazioni e i lettori che ti fanno i complimenti.
Non peccare di presunzione, i numeri non ti aiuteranno. E non camminare con la puzza sotto il naso: i social media si chiamano così proprio perché sono sociali.
I follower e i fan si sovrappongono
Probabilmente (a me succede spesso) il numero di persone che seguono il tuo account Twitter ci sono molti utenti che ti seguono anche su Facebook.
E in un’eventuale conteggio dei contatti puoi anche sorvolare su questo punto, ma sai bene che se una persona clicca sul link che hai passato su Twitter molto probabilmente ignorerà lo stesso link passato attraverso gli altri canali.
L’unico suggerimento che posso dare è quello di indagare sul numero di sovrapposizioni di reti, ricavare il numero di contatti unici che hai per ogni Social Network e riflettere un secondo la prossima volta che decidi di fare il buffone.
Mancato monitoraggio dei click
Molti siti di e-commerce utilizzano Twitter e Facebook per indirizzare traffico e sono molto soddisfatti dei risultati. O almeno credono di essere molto soddisfatti.
Perché in realtà sono in pochi (strano ma vero) a generare delle statistiche che indichino il numero di click generati dai Social Network. Inviano semplicemente tweet su tweet zeppi di URL ma non si chiedono se serve veramente a qualcosa.
Puoi utilizzare un programma professionale di statistiche e un servizio di accorcia – URL come un tempo faceva Goo.gl per tenere traccia dei click. Ora puoi usare ga-dev-tools.appspot.com/campaign-url-builder per seguire tutto su Google Analytics.
Troppa attenzione sui Follower
Ogni volta che si misura l’attività on-line dei Social Network ci si concentra sul numero più facile da ottenere: i followers. Il problema è che questo valore è ingannevole perché non tiene conto delle caratteristiche del mezzo.
Fare clic su un pulsante che consente di seguire un contatto è molto facile e un utente medio non ci perde niente a diventare tuo amico (da qui si capisce che la concezione di amicizia nel web non è tanto diversa dalla realtà).
È difficile determinare se qualcuno è diventato tuo fan perché è interessato a quello che dici e vuole interagire con te, o se è stato spinto solo da un capriccio.
Il numero di followers/fan/amici può salire, ma questo non significa necessariamente che hai creato un buon valore. C’è anche questo tra gli errori da evitare sui social.
Confondere spam con promozione
Hai creato l’account Twitter, Facebook e quant’altro per dare una scossa al tuo business o semplicemente per diffondere i contenuti del tuo blog. Mi sembra giusto!
Bada bene, però, a non trasformarti in uno spammer, in uno di quei personaggi che inviano mille volte lo stesso contenuto e che si dimenano solo in proclami.
Cerca di comportarti con naturalezza e di condividere risorse valide. Anche se non sono le tue (citando ovviamente). La content curation è stata inventata per questo: non ti limitare ad arricchire e non usare i social solo per condividere i tuoi link.
Trova ciò che serve al pubblico, poi modifica e migliora. Per poi distribuire attraverso i canali di social network per fare in modo che non diventino solo rappresentazione del tuo brand ma risorsa capace di condividere contenuti utili.
Ignorare il monitoraggio delle KPI
Lavori bene con i social. Hai ottimi rapporti con i contatti, riesci a farti retwittare 1.000 volte al giorno e nessuno ti ha cacciato dalla cerchia di amici virtuali.
Ma hai mai pensato di misurare i tuoi progressi? Sì, so bene che la misurazione dei Social Media risulta ancora difficile da concretizzare, ma la rete offre una serie di strumenti abbastanza precisi per monitorare la tua presenza in questo universo.
Perché non usarli sul serio? Definisci dei key performance indicator realmente utili per il tuo progetto, osserva, valuta e prendi decisioni. Sei un social media manager, giusto? Ecco un esempio banale, ma illustrativo, di KPI un attimo più avanzati.
Brand awareness | Like, impression, reach | Follower sul profilo ufficiale |
Engagement | Post like, commenti, share | Coinvolgimento sui tweet |
Lead generation | Iscrizioni alle liste proposte | Iscrizione alle liste proposte |
Mettere da parte la propria essenza
Non siamo più dei bambini, e gli strumenti del Social Media Marketing perdono quella loro patina quando vengo utilizzati come strumenti per raggiungere un terzo fine. Ma questo non vuol dire che la tua presenza debba essere votata al dovere.
Anche se condividi contenuti di qualità, e lo fai con il giusto timing, ti consiglio ogni tanto di dare segni di un’umanità che vada oltre la semplice operatività e l’esecuzione del mezzo. Praticamente ti sto dicendo di lasciar trasparire un po’ di te stesso!
Bruciare le tappe
La fretta è la madre di tutti i mali, è sempre stato così. E uno degli errori più grandi che puoi fare è pretendere di raggiungere numeri da superstar dopo poche settimane di presenza sui Social Media. In questo mondo nulla è dato per certo.
A meno che tu non sia Bill Gates che arriva su Twitter, devi concedere un po’ di tempo alla tua azione. Se dopo un anno ancora nessuno si interessa a quello che dici forse è tempo di cambiare strategia di content marketing o di engagement.
Da leggere: come mettere il pixel su Facebook
Sì, ce ne sono. In questa lista ho elencato quelli che, secondo me, sono i punti principali da evitare. Ma come puoi immaginare la lista potrebbe ampliarsi. Secondo te esistono altri errori nel social media marketing? Ti aspetto nei commenti.