Ancora oggi affronto discussioni che mettono in gioco la validità di investire nel blog personale. Io parto da un presupposto: rispettare le idee altrui. Al tempo stesso, però, credo il blog sia uno strumento eccellente per fare personal branding.
Cioè per farsi conoscere dai potenziali clienti e mostrare le proprie caratteristiche. Freelance, dipendenti, direttori, quadri aziendali: tutti possono apprezzare le caratteristiche di un blog, ognuno può trovare buoni motivi per investire.
Come investire nel blog personale
Gli argomenti del post
La base di partenza: niente piattaforme gratuite, tema professionale ma non troppo, contenuti di qualità per riempire la home page: ogni titolo deve diventare una porta aperta per i potenziali clienti, il calendario editoriale deve essere studiato per catturare le persone giuste.
In questo modo il blog diventa un perno della tua vita professionale, non è solo una spesa in termini di tempo e risorse cognitive ma un investimento. Per trovare nuovi clienti online puoi lavorare sull’advertising e mettere sul banco una somma di denaro mensile. Discorso simile con il blog: non è solo un passatempo.
È uno strumento per raggiungere obiettivi diversi. Ecco, devi fare blogging inteso come investimento. Non puoi ottenere tutto, non puoi ricevere senza dare. Nel blogging metti sul piatto della bilancia tempo e conoscenze per ricevere.
Da leggere: esempi vincenti di blog personali
Quanto investire nel blog personale
Quanto devo investire in un blog per avere dei risultati? La risposta non la conosco, ed è sbagliato porla in questi termini: non esiste un tempo certo nel blogging perché i fattori in gioco sono troppi. Dipende dalla concorrenza, dal settore, dall’impegno.
Non puoi pretendere miracoli dal tuo lavoro se pubblichi un articolo a settimana di poche parole, senza aggiungere qualità e sostanza rispetto ai competitor.
5 motivi per operare in questa direzione
Prima di iniziare la tua avventura nel mondo del blogging ti consiglio di mettere da parte idee strane: puoi guadagnare con il blog, ma non bastano pochi mesi per ottenere risultati. Vuoi un motivo per seguire questa direzione? Io te ne suggerisco 5.
Hai una proprietà privata
Il primo motivo per investire in un blog personale: è tuo, solo tuo. Non ci sono regole da accettare e organi superiori che controllano il lavoro. Lavorare con un CMS come WordPress e creare contenuti attraverso pagine web, questa è indipendenza.
Qui è importante avere dei punti fermi sul web. Il blog personale, con un dominio proprietario, è uno di questi. Mai dimenticare l’importanza di un blog intestato a te, capace di seguire le tue scelte e non quelle del Mark Zuckerberg di turno.
Sfrutti i motori di ricerca
Perché investire in un blog personale? Per me la risposta è semplice: è il modo migliore per farsi trovare sui motori di ricerca e per intercettare le persone che hanno bisogno di informazioni su un argomento specifico. Questa è la logica inbound marketing: farsi trovare nel momento giusto. Anzi, farsi trovare dai customer.
Soprattutto quando cercano qualcosa di utile. Senza blog questo ragionamento non può essere applicato, e non mettere subito in gioco la soluzione LinkedIn Pulse.
Questo surrogato non lavora bene sui motori di ricerca, ha un buon risultato sulla piattaforma ma per trovare nuovi clienti online su Google vincono WordPress e il codice pulito. Senza dimenticare le tecniche di scrittura SEO applicate al blogging.
Ti fai un curriculum online
Quante volte hai pensato di creare il curriculum definitivo, il documento per trovare lavoro senza muovere un dito? Forse non esiste qualcosa di simile, o almeno non nella forma classica. Ovvero un foglio di carta immobile nel tempo. Un consiglio: sostituisci il curriculum con un blog personale, è la soluzione migliore.
Hai una pagina about me per presentarti, una sezione portfolio per mostrare i lavori svolti e un form contatti per permettere alle persone di lasciare messaggi.
E poi hai gli articoli: perle di conoscenza che ti permettono di portare – attraverso un buon lavoro SEO e di social media marketing – le persone giuste sulle tue pagine.
Generi nuove competenze
Sai perché ho iniziato a fare blogging? Per imparare. Quando devi mettere le mani in pasta hai solo una strada davanti a te: capire come funzionano le cose. E il blogging è un’ottima scuola, ti permette di imparare in modi differenti.
Il primo è quello pratico. Per fare blogging devi conoscere WordPress, devi approfondire l’HTML e devi iniziare a lavorare con i social. Poi devi affrontare il SEO copywriting: cosa significa, ha ancora senso scrivere per i motori di ricerca?
Come affrontare il tema della scrittura online? Tutto questo è conoscenza pura. Poi c’è l’approfondimento che ogni giorno porti avanti per scrivere i tuoi contenuti.
Non puoi partire da zero, hai bisogno di fonti valide e di studio. Pubblicare articoli sul tuo blog personale diventa il momento giusto per apprendere, per migliorare.
Crei relazioni virtuose
Un buon motivo per investire nel blog personale? Ti lascio la mia opinione personale: le relazioni virtuose che ho creato nel tempo. Ho conosciuto gente favolosa, contatti che si sono trasformati in clienti e in amici. E tutto questo è successo grazie al blog, uno strumento che non è solo marketing: in queste pagine c’è passione, ci sono idee.
Da leggere: come fare un piano editoriale per il blog
Tu vuoi investire nel blog personale?
Stai investendo in questo strumento? Io credo che un blog personale sia uno strumento decisivo, non puoi fare a meno di questa realtà: tutte le realtà social di questo mondo – da Snapchat a Facebook – seguono delle regole imposte dall’alto.
Con il blog tu sei l’editore della piattaforma che stai sviluppando. Ed è questa la grande fortuna di un blog personale: non ci sono superiori o filtri, ci sei tu e c’è il pubblico con il quale vuoi comunicare. Allora, sei pronto? Vuoi investire?
Bell’articolo Riccardo!Il futuro per tutti noi manager e imprenditori sarà caratterizzato dall’identità digitale soprattutto nell’aspetto comunicazionale e di marketing.
Un abbraccio,
Salvatore Rosania
Soprattutto i manager dovrebbero raccontarsi attraverso un blog. Dovrebbero rendere note le difficoltà, i piaceri, le gioie e i dolori di questo lavoro. Forse il mondo sarebbe migliore, non credi?
Bell’articolo, chiaro e motivante, in linea con la mia stessa idea di indipendenza e lavoro freelance. La regola la facciamo noi e siamo noi, non si tratta di sogno o utopia ma di lavoro, studio, pratica e miglioramento continuo…per se stessi e per gli altri. Ti seguo 😀
Grazie Ilaria,
Interessante notare che questo articolo è valido per i freelance ma anche per i dipendenti. Anzi, direi soprattutto per quei dipendenti che si sentono pronti per fare qualcosa di diverso.
Ottimo articolo! Grazie!
Grazie a te, Angelo.
Capita a fagiolo come si suol dire… Ho appena aperto un mio blog e mi chiedevo , dopo L entusiasmo delle prime settimane, a che pro??? Ovviemente le motivazioni di base sono quelle che citi tu. Quindi confermano che erano giuste 🙂 grazie
Le prime settimane sono sempre difficili, non temere. Devi avere la forza e la costanza di superare la fase più difficile. La mia convinzione è questa: la costanza è la prima virtù di un blogger. È sempre stato così.