Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il
Organizzare il lavoro freelance implica la pianificazione e la gestione efficace delle attività indipendenti, comprese la ricerca di progetti, la gestione del tempo, la comunicazione con i clienti e la contabilità. Questo coinvolge la creazione di una struttura lavorativa flessibile e l’utilizzo di strumenti digitali.
Come organizzare il lavoro freelance? Devi fatturare, combattere contro tasse e commercialista, gestire le email, rispondere a telefono. E poi, ovviamente, devi lavorare. Senza dimenticare i preventivi. Non è facile dare il massimo nel tuo lavoro.
Ma perché non migliorare la qualità delle ore lavorative con regole di buon senso? La risposta a questa domanda la trovo prendendo spunto dalla mia esperienza. Ecco 10 consigli (anche su infografica) per migliorare il tuo lavoro freelance.
Indice dei contenuti
Usa i social per la promozione online
Esatto, devi usare i social per spingere il tuo nome. Non per avviare continue attività di spam o liti furiose con chi non la pensa come te.
Parlo di quelle conversazioni che nascono per gioco su Facebook e poi diventano delle vere e proprie risse virtuali che non portano ad alcun risultato. Si sviluppa un circolo continuo di accuse e commenti velenosi.
E tu sempre a controllare: cosa dice questo? E cosa dice quello? Mentre tu perdi tempo il lavoro aspetta. E la deadline si avvicina.
Crea una cartella per ogni cliente
Creare una cartella con tutti i documenti (contratto, lavori, scheda, fattura) è il primo passo per trovare tutto, sempre, senza perdere tempo. Il mio consiglio: usa Google Docs per il tuo lavoro freelance, è la piattaforma ideale per condividere con un click tutti i file. Ecco il mio post di approfondimento: 8 motivi per sposare Google Drive.
Da leggere: guida al lavoro freelance
Rispondi alle email con il reply
Un dettaglio per migliorare il lavoro freelance: rispondi direttamente alle email. Così hai una discussione completa, il botta e risposta da archiviare nelle cartelle. Inviare ogni volta una nuova email vuol dire frammentare la conversazione.
Controlla l’email 3 volte al giorno
Ancora argomento posta elettronica. Controllare l’email ogni 5 minuti vuol dire interrompere il lavoro di continuo, per questo devi fissare degli step quotidiani dedicati alle email. E basta (questo vale anche per notifiche Facebook, Twitter, LinkedIn). Per approfondire questo argomento ti consiglio la guida di Leo Babauta.
Cresci e fai formazione continua
Non hai bisogno di 20 pause per verificare una nuova email. Ma c’è grande necessità di formazione. Ogni guida al lavoro freelance conferma questo punto.
Spesso chi decide di lavorare in azienda si adagia alla staticità dell’impiego quotidiano. Ci sono dei compiti da svolgere, dei compiti che conosci bene.
Tutto appare semplice, immediato. In realtà il web si evolve in continuazione e tu devi affilare le tue conoscenze con una formazione continua. Investi il tuo tempo (e il tuo denaro) in libri, seminari, eventi, congressi, webinar: solo così potrai presentarti come un vero professionista. Il freelance deve essere competente, lo sai.
Ritaglia uno spazio per i feedback
Hai definito uno spazio per i tuoi messaggi email? Bene, fai la stessa cosa per i commenti del tuo blog. A volte diventa un vero e proprio lavoro parallelo, e interrompere il tuo lavoro ogni 2 minuti può essere una soluzione non produttiva.
Usa Skype quando puoi e devi
Quando puoi accorcia le distanze con clienti e collaboratori con un contatto vocale. Ci sono passaggi che possono diventare critici da affrontare con le email, e che possono trovare soluzione in 5 minuti con una telefonata o una call su Skype. Pensaci.
Chiedi ai clienti un’email dettagliata
Il lavoro freelance non è uno scherzo. Ci sono dettagli che puoi tranquillamente organizzare a voce, senza ulteriori notifiche. E ci sono decisioni che devi avere su carta digitale per tutelare la tua persona. Quando ci sono scelte importanti io chiedo ai miei clienti di inviare una email con tutti i dettagli. Verba volant, scripta manent!
Definisci i punti del contratto
Non essere avaro di dettagli: nel preventivo precisa tutto, nelle email specifica tutti i punti utili per giustificare le tue scelte professionali. Vuoi guadagnare di più online?
Vuoi far fruttare il lavoro freelance? Impara a definire ogni punto del tuo preventivo per comunicare il valore della tua attività: se non lo evidenzi nessuno lo noterà.
Elimina le chat e le email inutili
Sintetizza le conversazioni. Certo, c’è anche il momento per fare public relations, per stringere amicizie con collaboratori e clienti. Fa parte del tuo lavoro freelance.
Ma ti voglio lasciare un consiglio: evita le chiacchiere inutili. E non scaricare le tue frustrazioni (magari anche qualche frase sibillina) sulla bacheca di Facebook.
Da leggere: come affrontare la vita freelance
Dai spazio alle attività promozionali
La promozione fa parte della tua attività professionale. Per questo devi dedicare una parte della tua settimana alle attività che ti permettono di far viaggiare il tuo nome online insieme a contenuti di qualità. E per contenuti intendo articoli, ma anche:
- webinar
- interventi
- video
- infografiche
- presentazioni.
La formazione ti aiuterà a migliorare ma hai un problema: nessuno ti conosce. Hai chiuso la pratica laurea, hai beccato un tirocinio nella web agency e hai iniziato a farti le ossa. Hai fatto esperienza, conosci il tuo lavoro, ma nessuno conosce te.
Devi far girare il tuo nome, e non devi iniziare quando il lavoro sarà andato: inizia subito a fare network e comment marketing, partecipa alle conversazioni, fatti conoscere come un professionista del settore. Da leggere: 6 consigli per il tuo brand.
L?articolo non finisce qui: lascia nei commenti le tue domande e le tue curiosità legate alla tua attività di freelance. Proviamo ad approfondire i dubbi.
Mentre lasci il tuo commento puoi dare uno sguardo a questa mappa che Diego Mozzo ha creato per sintetizzare i punti del post. Apprezzo tanto, sul serio.
Categoria: Lavoro online
Ciao Riccardo. Quello che ti sto per chiedere ha sicuramente bisogno di venir trattato in maniera più approfondita di quanto non si possa fare attraverso dei commenti. Come sai perfettamente, su Internet si incontrano spesso persone che ti chiedono di lavorare per loro in qualità di freelancer e poi finiscono col dissolversi nel nulla senza pagare. In altri casi invece si ha a che fare con persone che si dimostrano parzialmente soddisfatte del tuo lavoro e pretendono di pagarti una cifra minore rispetto a quella concordata. Molto in breve, come sarebbe meglio comportarsi in queste situazioni? Possibilmente evitando le vie legali, in quanto costituirebbero una perdita comunque non indifferente sempre dal punto di vista economico. Grazie per l’articolo!
Ciao Marco,
Approfondirò con un bel post dedicato. Ma è capitato a te? Hai qualche dettaglio in più?
No, per fortuna non mi è mai successo. Però ho avuto modo di conoscere (sempre attraverso Internet) qualcuno a cui sia capitata una situazione del genere e mi sono reso conto che, se non vengono prese determinate precauzioni, il rischio che ciò accada è sempre presente. Sicuramente vedrò di affrontare un argomento del genere anche nel mio blog, in ogni caso rimango in attesa del tuo post dedicato, che sarà sicuramente molto più interessante e ricco di consigli utili. Buon lavoro!
Come promesso… mysocialweb.it/2014/06/17/cliente-che-non-paga/
Ottimi suggerimenti e la inbox controllata poche volte al giorno (magari mantenuta a zero!) può salvarti la vita!
Io uso anche la tecnica del pomodoro per tenere traccia di quanto lavoro a ogni singolo progetto durante la giornata e mi è di stimolo per mantenere la concentrazione e non fare più cose insieme.
La tecnica del pomodoro è fondamentale per organizzare il lavoro dei freelance ma anche del lavoro dipendente in ufficio.
Aggiungerei anche la buona abitudine di imporsi degli orari di lavoro. Che poi verranno regolarmente sforati, ma che comunque aiutano a tenere sotto controllo il flusso delle attività e la propria gestione del tempo (e, nei limiti del possibile, a cercare di mantenere una vita quasi normale).
Ciao, grazie per il tuo consiglio: quello dell’orario è un passaggio fondamentale quando si ragiona in termini di smart working e remote working da casa.
Complimenti Riccardo per i tuoi consigli, mi hai dato una marcia in più!
Speriamo che siano realmente un aiuto per te e per tutti i freelance!
Complimenti davvero un ottimo articolo 😉 Io non sono freelancer ma un programmatore che sta pensando di diventarlo e leggere sul tuo blog mi è davvero d’aiuto 😉
Ti ringrazio. Il mio consiglio: inizia a trovare i clienti prima di diventare freelance, e pensa bene alle tue azioni. Sempre. Le decisioni sono importanti e possono fare la differenza.