Come si usa piuttosto che? Ha valore disgiuntivo o avversativo in una frase?

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

“Piuttosto che” significa anziché. Si usa con valore avversativo, per dare una preferenza rispetto a due o più alternative in una frase, e non con intento disgiuntivo. Quindi, è scorretto usare “piuttosto che” al posto di oppure.


L’uso del “piuttosto che“, nella grammatica italiana, ha attirato l’attenzione di diverse riflessioni anche nelle pagine dell’Accademia della Crusca. Come si usa? Ha un significato solo avversativo o può essere utilizzato anche per creare un’alternativa?

Come si usa piuttosto che? Ha valore disgiuntivo o avversativo in una frase?

La prassi quotidiana ci ha abituati a una serie di evoluzioni che non sono allineate con le regole ufficiali della buona scrittura. In alcuni casi il costrutto viene utilizzato con il significato di “oppure”, in altri come “inoltre”. Qual è la soluzione utile e corretta?

Che significa piuttosto che?

Per capire l’evoluzione di questa formula dobbiamo analizzare l’origine dell’avverbio piuttosto. Qual è la sua etimologia? Il significato di questo termine deriva dalla soluzione disgiunta che ha come etimologia originale – e ormai in disuso – di “più presto”.

La risposta farem noi a Chirón costà di presso: mal fu la voglia tua sempre sì tosta.

Dante, Inferno, Canto XII

Nel tempo, il piuttosto ha preso significato di preferenza e lo sfruttiamo come più spesso o volentieri. Il piuttosto nella lingua italiana viene utilizzato anche come sinonimo di abbastanza o alquanto. Ad esempio: “fa piuttosto freddo per essere luglio”.

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Come si usa piuttosto che

Corretto usare “piuttosto che” al posto di “anziché” e non come sinonimo di “oppure”. Quindi, è giusto l’uso avversativo e non quello disgiuntivo secondo la grammatica.

Diciamo basta utilizzato come sinonimo di “o/oppure”.

Nel parlato comune si sono diffuse delle pratiche che si distaccano dall’uso corretto di questa locuzione congiuntiva – quindi che unisce due parti della stessa frase. Per descrivere queste tendenze ci occupiamo di due grandi filoni utili a spiegare il processo.

Avversativo

Questo è l’uso corretto di “piuttosto che”, ovvero quando viene utilizzato al posto di termini per indicare un’opposizione e non un’alternativa. Quindi, ad esempio, funziona bene al posto di “anziché” “rispetto a” concordando una preferenza tra elementi.

Disgiuntivo

Sarebbe la soluzione errata per usare “piuttosto che” in una frase. In questo caso la congiunzione viene sfruttata per creare – come suggerisce il nome stesso – un’opposizione tra due elementi. Quindi assume valore di “oppure”, “o”, “in alternativa”.

Esempi di uso errato e corretto

Facciamo qualche esempio per capire meglio come si usa “piuttosto che”. Nel secondo caso, quello errato, dobbiamo utilizzare la formula “oppure” per dare il giusto senso alla frase. Infatti, con questa condizione si può pensare che il primo elemento è migliore.

  • Giusto: preferisco il cornetto alla marmellata piuttosto che quello alla cioccolata.
  • Sbagliato: devi sceglierne uno, il cornetto alla crema piuttosto che quello alla fragola.

Ancora un esempio: “mangio mele piuttosto che pere ma va bene uguale”. Ipotizziamo che la locuzione congiuntiva può essere sostituita con “oppure” e la frase ha lo stesso significato. Ma non è così dal punto di vista grammaticale, si tratta di un errore.

Senza dimenticare questo: in alcuni casi la formula crea diversi fraintendimenti. Ad esempio: “mangiamo pesce piuttosto che carne”. Chi usa questo elemento in formula errata intende l’alternativa, chi lo interpreta nel modo giusto vede esclusione.

Perché si è diffuso tutto ciò?

Ora ti starai chiedendo come mai siamo arrivati a elencare alternative usando il piuttosto che al posto di oppure. Secondo l’Accademia della Crusca il problema è il linguaggio televisivo e quello dei mass media in generale. Le origini sono del Nord:

Tra i giovani del ceto medio-alto torinese il piuttosto che nel senso di o si registrava già nei primi anni Ottanta. È un fatto che questa formula è generalmente ritenuta di provenienza settentrionale (il che già contribuisce, presso molti, a darle un’aura di prestigio).

Ornella Castellani Pollidori, Accademia della Crusca.

Quindi, bypassare il significato avversativo usato come sinonimo di “anziché” o “invece di”, è un’abitudine nata in passato. Tendenzialmente al Nord. In ogni caso è una tendenza che crea confusione e resta sempre un errore da evitare.

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Scrivere

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