Di Riccardo Esposito | Pubblicato il
Il retargeting (o remarketing) è una tecnica di advertising online che consente di inviare annunci pubblicitari agli utenti che hanno già visitato il tuo sito web. E che hanno mostrato interesse per un prodotto o servizio su internet.
La strategia di remarketing advertising è fondamentale per la tua azienda: è un’attività che consente di portare persone che già hanno visitato il tuo sito sulle stesse pagine. Lo stesso su può dire del retargeting che può avere anche dei dei vantaggi SEO.
Più traffico (di qualità) verso il tuo sito equivale ad avere più possibilità di raggiungere i tuoi obiettivi. Qui entra in gioco il retargeting marketing o remarketing. Ma qual è la definizione? Ecco qualche indicazione utile per il tuo lavoro online di ADV.
Indice dei contenuti
Cos’è il retargeting: significato e a cosa serve
Il retargeting è un tipo di pubblicità online per mostrare sponsorizzate a persone che hanno già visitato il tuo sito web o hanno interagito con la tua azienda online.
Questa strategia viene spesso utilizzata per raggiungere clienti che hanno mostrato interesse per i tuoi prodotti o servizi, ma che non hanno ancora effettuato un acquisto.
Utilizzando il retargeting, puoi mostrare annunci mirati mentre navigano su altri siti web (display retargeting) o utilizzano i social media. L’obiettivo di questa strategia di pubblicità online: convincere gli utenti a tornare sul tuo sito web e completare l’acquisto.
Da leggere: cos’è la pubblicità comparativa?
Remarketing Vs retargeting, cosa cambia?
C’è una differenza tra le campagne retargeting e il display remarketing: le prime sono rivolte a ciò che puoi fare con le pubblicità online che tracciano il comportamento dell’utente, il secondo punto riguarda la possibilità di raggiungere gli utenti con le email.
Con il retargeting sfruttiamo cookie e pixel di tracciamento per creare delle pubblicità su Google e Facebook in grado di raggiungere utenti che già hanno interagito con noi.
Con il remarketing online facciamo lo stesso ma grazie all’email marketing. Parlando a coloro che hanno già avuto interazioni e proponendo up selling o cross selling.
Perché è importante fare campagne di remarketing
Semplice, il remarketing Ads funziona: le persone cliccano su questi annunci pubblicitari. Questo tipo di attività è fondamentale per recuperare clienti potenziali che hanno mostrato un interesse ma non hanno portato a termine attività utili alla conversione.
La maggior parte dei potenziali clienti non conclude un acquisto al primo accesso. Uno studio pubblicato da Compass sulle performance degli e-commerce evidenzia:
- Tasso medio di conversione da visitatore a cliente pari a 1.4%.
- Bounce rate medio pari al 54%.
- Tasso medio di acquisti successivi pari al 9%.
Molti utenti hanno bisogno di visitare il sito dalle 2 alle 4 volte prima di essere sicuri di concludere una transazione e premere il tasto “compra”. Tutto ciò si traduce nella necessità di far tornare le persone dopo che hanno lasciato il tuo online store.
Infatti, quest’attività pubblicitaria spesso si usa per recuperare carrelli abbandonati su uno shop online. In questi casi però puntiamo verso un’attività specifica. Vale a dire quella del remarketing dinamico in cui si riesce a mostrare l’ADV del prodotto specifico.
Attualmente la percentuali di oggetti abbandonati nel carrello è elevata. Ecco perché è così importante effettuare uno studio accurato delle varie attività, sia per fare display remarketing che per investire nel lavoro di retargeting advertising.
Differenza tra retargeting statico e quello dinamico
La sintesi è chiara: il retargeting statico mostra sempre lo stesso annuncio pubblicitario agli utenti, quello dinamico punta su ADV personalizzate in base ai prodotti o servizi che i potenziali clienti hanno visualizzato nell’arco della visita sul sito web.
Quindi, se imposto un programma di dynamic retargeting ADS creo annunci mirati per i visitatori che hanno già visualizzato un prodotto o una pagina del portale internet.
Il layout di questi annunci è creato durante la definizione della campagna di remarketing, ma il contenuto web (immagini, prezzi) sono aggiunti dinamicamente alla sponsorizzata.
Come fare remarketing con le campagne email
Come suggerito, il remarketing sfrutta soprattutto l’email marketing per raggiungere gli utenti. Nello specifico quelli che hanno già interagito con il tuo sito web o la tua attività online. Ci sono diversi modi per fare remarketing Ads con le campagne email.
Ad esempio puoi sfruttare queste dinamiche per inviare dei reminder a proposito dei carrelli abbandonati e recuperare dei clienti che non hanno portato a termine l’acquisto.
Inoltre con il remarketing online è possibile puntare sul cross selling e sull’up selling. Vale a dire tutto ciò che ti consente di vendere prodotti correlati o di fascia superiore. Per ottenere tutto ciò devi, in primo luogo, alimentare il tuo database di contatti.
Lo puoi fare offrendo agli utenti la possibilità di iscriversi alla tua newsletter durante la loro visita sul tuo sito web o all’e-commerce. Qui puoi chiedere, offrendo dei vantaggi, di aprire un profilo utente e recuperare in modo ancora più semplice l’email da contattare.
Tuto questo deve essere correlato al tracciamento delle azioni svolte sul tuo sito internet. Ad esempio, devi sempre verificare quali prodotti sono stati acquistati o messi nel carrello prima di abbandonare il checkout. Queste informazioni sono oro puro per te.
Perché così puoi inviare messaggi personalizzati. Puoi mandare un’email di follow-up per incoraggiare i clienti che non hanno terminato l’acquisto a completare il percorso o suggerisci altri beni per avere una suite completa. Condizione essenziale per fare tutto ciò: un programma di email marketing avanzato come Mailchimp, Mailup, Sendinblue.
Come fare retargeting con Facebook e Google
Facebook e Google sono le principali piattaforme per fare retargeting Ads. Ad esempio, se il tuo cliente ha lasciato articoli in un carrello online puoi recuperarlo con pubblicità dinamiche. I pixel di tracciamento sul tuo sito web raccolgono dati sull’acquirente.
Questi dati vengono sincronizzati con la tua sponsorizzata: il cookie di tracciamento registra chi ha visitato il portale e come ha interagito con le sue risorse online.
Così quando lascia la pagina senza aver acquistato o concluso la conversione puoi pubblicizzare il tuo brand a quell’utente riprendendo le stesse risorse visitate. Come è possibile tutto ciò? Partiamo dagli elementi fondamentali di questa pubblicità.
Su Google Ads, per creare una campagna di annunci dinamici è necessario il feed con i prodotti insieme ai dettagli di ogni singolo articolo come l’ID, il prezzo, l’immagine. Questi dati vengono estratti e inseriti negli annunci. Poi hai bisogno del tag di tracciamento.
Qualcosa di simile impone anche Facebook per creare delle campagne di retargeting Ads. Sembra facile portare avanti un progetto di questo tipo? Non farti ingannare, basta un attimo per rovinare tutto. Gli errori del remarketing da evitare sempre e comunque?
Imposta obiettivi utili
Quando si gestisce una campagna di retargeting efficace non bisogna dimenticare questa voce, un punto essenziale della tua attività online. Gli obiettivi SMART sono:
- Specifici.
- Misurabili.
- Raggiungibili.
- Rilevanti.
- Definiti nel tempo.
La campagna di marketing potrebbe essere un flop se non consideri questi parametri prima di lanciarla: “Voglio convertire il 3% dei visitatori che hanno abbandonato il carrello a giugno durante il prossimo periodi di saldi”. Definisci un obiettivo.
Monitora sempre il ROI
Monitorare con cura il ROI (Return On Investment) è necessario per comprendere l’efficacia della campagna, per calibrare e ottimizzare le attività future. Mi dispiace, non puoi procedere se non sai cosa stai raccogliendo dal remarketing online.
Rileggi le sponsorizzate
Scrivere un annuncio non è facile, la cosa migliore è affidarsi a un’agenzia specializzata. Vuoi fare tutto da solo? Fai sempre attenzione agli errori di battitura.
Anche quando fai remarketing, sono il modo migliore per perdere credibilità di fronte ai potenziali clienti. Ecco perché devi puntare su un’attenta rilettura del testo.
Usa immagini di qualità
Non basta scegliere immagini di qualità: devono incuriosire, creare empatia e invogliare al click. Utilizzare la stessa foto stock per annunci multipli è indice di poca serietà e annoia il pubblico. Le persone se ne accorgono, non è il massimo.
Ricorrere a una agenzia specializzata che sappia coniugare immagini, colori e testi in modo armonico risulta la scelta vincente rispetto al fai da te. In alternativa puoi lavorare con contenuti CC0 di qualità: ecco centinaia di immagini gratis per te.
Verifica tutto
Gli utenti che hanno abbandonato il carrello lo hanno fatto per un motivo: non vogliono comprare da te. Questo può accadere perché sono stati attirati e, al momento dell’ordine, hanno scoperto che il costo di spedizione è troppo alto.
Hanno acquistato da un’altra parte. Oppure, dopo aver cliccato sul tuo annuncio, non sono arrivati sulle offerte, ma sulla homepage del tuo store online. E tu li costringi a cercare quell’offerta in mezzo a una miriade di pagine. Risultato? Abbandono.
Da leggere: tutti gli elementi di una pagina pubblicitaria
TL;DR: cosa sapere sul remarketing/retargeting
Il remarketing è una tecnica di ADV digitale che propone annunci specifici ai visitatori di un sito web che hanno già mostrato interesse per i prodotti o servizi offerti dall’azienda. Ciò avviene tramite il tracciamento dei visitatori del sito che avviene con pixel e cookie.
Personalizzare gli annunci aumenta le probabilità che i clienti effettuino un’azione utile al business dell’azienda, sia che si tratti del primo acquisto che di uno successivo. Basando tutto questo su data drive marketing e automatismi è possibile ottenere ottimi risultati.
Questo tipo di advertising online serve a personalizzare le campagne di email marketing , migliorare la brand awareness, aumentare le vendite online e, di conseguenza, il fatturato.
Categoria: Marketing