E basta parlare solo di questi ROI, SEO, SEM! Togliamoci queste giacche inamidate e rendiamoci conto che i social network sono la nuova droga. Ma impariamo a viverli anche in maniera easy, tranquilla, come farebbe un figlio dei fiori.
Sto esagerando, vero? In effetti mi sono rimangiato tutto quello che ho portato avanti in questa vita. Però non posso farci niente: Patrick Moberg è stato fantastico nel paragonare 8 social network ad altrettante pratiche anti-inibizione!
La lista
Chiaramente questa è una soluzione che prende come riferimento solo una parte dei social network, e soprattutto non quelli recenti.
Questa infografica che riunisce un confronto tra social network e principali droghe o dipendenze è stata creata diversi anni fa.
Ma credo che sia ancora divertente e utile per mettere in risalto alcune caratteristiche dei social network. Sei d’accordo? Dai uno sguardo alla lista.
Tumbrl
Quindi Tumblr è simile a una buona bottiglia di vino sorseggiata in compagnia di amici. Magari durante una serata passata a raccontare vecchie storie nostalgiche.
Twitter viene paragonato alla cocaina a causa della propensione alla rapidità e alla velocità. Qui tutto si muove in fretta e devi imparare subito il meccanismo.
YouTube
YouTube viene paragonato a uno o più shot di Tequila perché uno tira l’altro! D’altro canto me lo puoi confermare. Quante volte ti è capitato di continua re a bere/vedere?
Vimeo
I social network sono la nuova droga? Perfetto, allora Vimeo è l’acido. Tutti qui sono simpatici e rilassati, non c’è la frenesia che trovi altrove. Magari su Twitter.
Un drink alla Vodka. Facebook è un lubrificante sociale, uno strumento pensato per migliorare i rapporti tra le persone e rendere una chiacchierata più semplice.
Digg
Lo paragoniamo a una pipa per fumare erba. Proprio quella che si usa quando si intavolano discussioni impossibili come quelle che a volte caratterizzano Digg.
Gmail
Come le capsule di caffeina. Questa piattaforma per la gestione delle email è pensata per aumentare la produttività e il lavoro online, per evitare di procrastinare.
Basta, non ti anticipo altro, ma ti assicuro che questi parallelismi – affiancati dalle illustrazioni dello stesso Patrick – sono veramente pertinenti. Non trovi?
Aha non male davvero :P. Twitter è pericoloso però…
Beh… non è il solo lì in mezzo ad essere pericoloso. Anche My Space non scherza…
La nuova guida ai social che hai linkato è fantastica! 🙂