Come si usano le virgolette basse (caporali) in italiano?

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

Le virgolette basse, note anche come virgolette caporali o francesi, sono un segno di punteggiatura utilizzato per indicare citazioni, dialoghi o conversazioni. Sono tipiche della lingua italiana e tedesca e si scrivono con i simboli « e ».


L’uso delle virgolette nella lingua italiana è fondamentale per gestire al meglio diversi tipi di testo. Ad esempio, le virgolette alte si usano nelle citazioni e nell’uso delle fonti anche sul web. Mentre quelle basse sono fondamentali nei dialoghi, nelle conversazioni.

virgolette basse

Per ottenere il miglior risultato possibile, e comunicare con i lettori senza fraintendimenti, è importante imparare la differenza tra virgolette caporali (o basse) e quelle alte. In modo da poter usare quelle giuste al momento opportuno. Iniziamo dalle definizioni.

Cosa sono le virgolette basse o caporali

Le virgolette basse – note come caporali o sergenti a causa della somiglianza con i gradi militari – sono dei simboli che rientrano nella punteggiatura italiana. E si usano per includere un discorso diretto. Quindi hanno un ruolo fondamentale in narrativa.

In realtà, spesso le virgolette basse si usano anche per inserire delle citazioni brevi nel testo. Su questo tema, anche l’Accademia della Crusca è abbastanza elastica: virgolette alte e basse si usano indifferentemente per un discorso diretto o per le citazioni.

Da leggere: come usare punto e virgola nella grammatica italiana

Differenze tra virgolette alte, basse e apici

Il passaggio fondamentale per capire come usare le virgolette basse: definire le differenze con gli altri simboli tipografici di questo tipo. Quindi, di base abbiamo quattro soluzioni differenti per svolgere il lavoro di citazione, menzione ed evidenza:

  • Basse doppie («…»).
  • Basse singole (‹ ›).
  • Alte doppie (“…”).
  • Alte singole (‘…’).

Le virgolette basse doppie – note come virgolette francesi o uncinate – si possono usare per fare delle citazioni, evidenziare un termine e definire un discorso diretto. Quelle alte doppie – virgolette italiane o doppi apici – possono svolgere le stesse funzioni. L’importante è gestire le norme redazionali e rispettarle per l’intera stesura del testo.

Differenze tra virgolette alte, basse e apici

Le virgolette basse singole sono rare, si utilizzano soprattutto in Svizzera mentre quelle semplici o apici hanno il compito specifico di sottolineare un termine.

In sintesi, virgolette basse o alte doppie svolgono le stesse funzioni (citazioni, dialoghi, parole in evidenza); gli apici riguardano solo la necessità di circoscrivere espressioni.

Quando si mettono virgolette caporali (con esempi)

Come abbiamo visto, le virgolette basse e alte si mettono in determinati casi. Si usano per evidenziare una parola che risulta fuori contesto o che ha un doppio senso.

Oppure si sfruttano per le citazioni di frasi o per definire i dialoghi. Approfondiamo le varie opzioni facendo esempi chiari su quando si mettono le virgolette in un testo.

Dialoghi

Il primo utilizzo comune delle virgolette basse o uncinate nel testo: delineare i dialoghi, il discorso diretto. Quindi, le interazioni tra i vari personaggi di un testo narrativo o un romanzo o ancora una novella. O magari una fiaba. Dove c’è discorso ci sono virgolette.

Che possono essere alte o basse, dipende dalle norme redazionali. Come anticipato, l’importante è mantenere la coerenza nel testo. Le virgolette si aprono dopo i due punti che introducono il turno di conversazione: «Hai sentito le ultime notizie?» chiese Marco.

In alcuni casi, per dare dinamicità al testo, si può utilizzare l’inciso per collocare il discorso nel contesto. Ecco un esempio chiaro: «Non è ancora il momento» disse Marco con fermezza «perché c’è ancora del lavoro da fare». Ecco altri casi concreti:

«Vuoi venire?» chiese Elisa, ma Luca scosse la testa: «No!»
«Non so se posso fidarmi,» disse Maria, «ma voglio crederci.»

In alcuni casi puoi utilizzare la lineetta emme (quella lunga) al posto delle virgolette basse o alte. In questo caso, si mette un solo segno all’inizio del testo e poi si chiude con un punto fermo. Esempio: ― Sono stanca, ― ha detto Sara ― ora vado a casa.

Allusioni

Uno dei modi per usare le virgolette basse: indicare dei termini che per qualche motivo sono fuori contesto o che vuoi far emergere in quando poco chiari o con un doppio significato sottinteso. Ad esempio: “Oggi ho fatto una «passeggiata» di 5 chilometri.

C’è da dire che l’uso dei caporali in questo caso è poco comune. Di solito, l’uso delle virgolette alte uncinate o di quelle singole (gli apici) è più diffuso nella lingua italiana. Ma, come sempre, è sempre una questione di condivisione delle norme che si vogliono usare. L’importante è rimanere coerenti con un determinato stile nel testo.

Titoli

Se stai citando il titolo di un libro, di un film o di una rivista nel testo puoi decidere di utilizzare le virgolette basse (ma anche quelle alte) per mettere in evidenza questo elemento. oppure puoi usare il corsivo. Difficilmente si usano insieme questi elementi. Esempio: Stavo leggendo l’ultimo capitolo del libro «Il Nome della Rosa».

Citazioni

Anche nel caso delle citazioni puoi utilizzare virgolette basse o alte, in base alle tue esigenze o alle caratteristiche del testo. Puoi usare i caporali o sergenti per citare piccole porzioni di testo all’interno del paragrafo. Di solito, quando parliamo di sezioni più ampie si usa mettere la parte citata in un blocco a parte (block quote).

Come si mettono le virgolette basse per citare un testo? Semplice, apri i due punti, metti uno spazio e apri le virgolette per introdurre il testo. Una volta finito, chiudi e prosegui. Puoi continuare con la frase o mettere un simbolo di punteggiatura.

Se uso le virgolette basse per le citazioni, devo aggiungere anche il corsivo? Dipende sempre dalle norme redazionali scelte e dalla routine di scrittura che preferisci, però di base le citazioni si mettono in corsivo e tra apici alti. Un esempio concreto?

La verità l'ha detta Dante: «Fatti non foste a viver come bruti».

In una citazione si mette sempre la maiuscola dopo la virgoletta bassa di apertura. Lo stesso vale per i dialoghi nel discorso diretto. L’unico caso che fa eccezione è il prossimo.

Come usare le virgolette basse: le regole di base

Le virgolette basse sono preferite nei testi formali come articoli accademici o libri. Sono precedute e seguite da uno spazio mentre all’interno non vogliono l’inserimento della barra spaziatrice. Inoltre, eventuali segni di punteggiatura situati dopo non pretendono spazio. Ecco un esempio di come si mettono le virgolette:

Marta ha detto: «Vieni domani», e poi ha riattaccato.

A proposito di punteggiatura: si mette dentro o fuori le virgolette basse? In realtà, anche per quelle alte o gli apici la regola è la stessa: se i segni di interpunzione appartengono al contesto vanno dentro le virgolette. Altrimenti si posizionano fuori. Esempi:

«Hai visto il film?» chiese Marco. 
Ho letto l’articolo intitolato «Ritorno al futuro».

Dove si mette il punto prima o dopo le virgolette? Prima se fa parte del discorso o della citazione, dopo se rientra nella struttura della frase. Ma la punteggiatura nelle virgolette è variabile, spesso si inserisce un secondo punto fermo dopo quello all’interno delle virgolette. Ecco un esempio: Riccardo ha detto: «Sono stanco, basta.».

Come fare e inserire le virgolette con la tastiera

Ora ti stai chiedendo: come si digitano le virgolette basse sulla tastiera Mac o da PC (quindi con sistema operativo Windows) dato che non c’è alcun segno sui tasti?

Al massimo abbiamo le virgolette basse singole ma in realtà sono simboli di minore e maggiore, non sono neanche segni di interpunzione. Ecco, quindi, le scorciatoie della tastiera per computer Apple e PC in grado di inserire questi caratteri speciali.

Mac

  • Apertura: option ⌥ + 1
  • Chiusura: option ⌥ + shift + 1

Windows

  • Apertura: Alt + 0171
  • Chiusura: Alt + 0187

Calcola che c’è un altro modo semplice per sfruttare la tastiera e inserire il simbolo delle virgolette basse nel testo: copia e incolla. Ovvero, selezioni i caporali altrove e digiti command + C (o control da PC). Per poi incollare le virgolette basse dove servono.

Inserire virgolette basse con Word, Pages e Docs

Iniziamo a valutare l’inserimento delle virgolette basse sui vari programmi di videoscrittura. Su Pages, il software del tuo Mac, puoi fare le virgolette a caporale con la classica combinazione di tasti della tastiera. Lo stesso vale sul software Google Docs.

Come inserire le virgolette in Word per i dialoghi.

Infatti, su questi due programmi l’elenco dei simboli non supporta le virgolette basse sergenti o generali. Se invece lavori su Word tutto sarà più semplice: vai su inserisci, scegli i simboli e qui troverai le virgolette basse note anche come francesi.

Altra ipotesi: stai scrivendo un articolo su WordPress, come procedere? Anche in questi casi puoi fare copia e incolla anche perché da tempo WordPress ha eliminato il pulsante per inserire i simboli. Puoi recuperare queste funzioni con il plugin Advanced Editor Tool, già utilizzato per ripristinare il sottolineato e il testo giustificato.

Uso combinato delle virgolette uncinate e apici

La possibilità di utilizzare più tipi di virgolette (ad esempio sergenti e apici o uncinate) può essere utile nel momento in cui dobbiamo gestire allusioni, espressioni particolari con un linguaggio singolare o citazioni all’interno di altre citazioni. Ad esempio:

Luca mi ha detto: «Guarda, è una situazione molto 'cool'».

Bisogna ricordare che, di solito, si scelgono gli apici come virgolette all’interno di un testo virgolettato (che sia citazione o dialogo). Probabilmente per il minor impegno da un punto di vista grafico. Ma non c’è una regola ben definita, dipende dalle scelte.

Domande e risposte sull’uso delle virgolette basse

Come si usa la punteggiatura con le virgolette?

La virgola è interna se conclude una parte del discorso diretto ma la frase continua. Esempio: «Ci vediamo domani,» disse Paolo. Se il discorso diretto conclude la frase, il punto è interno. Esempio: Maria rispose: «Non sono sicura.»

Come si mettono le virgolette dopo l’apostrofo?

La regola generale è semplice: l’apostrofo e la virgoletta si accostano senza lasciare spazi. Esempio corretto: Nell'”arte” moderna, le sperimentazioni sono frequenti.

Che differenza c’è tra virgolette alte e basse?

In generale, le virgolette basse sono più utilizzate per le citazioni dirette e i titoli, mentre le virgolette alte possono essere usate per sottolineare parole o espressioni particolari all’interno di un testo. Ma non esiste una regola netta.

Quando si usano le virgolette e quando il corsivo?

Le virgolette, sia alte che basse, si utilizzano principalmente per citazioni dirette, titoli brevi, termini specifici. Il corsivo, invece, è solitamente utilizzato per titoli lunghi, nomi propri, parole straniere, termini tecnici.

Riccardo Esposito

Sono un senior copywriter e un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Scrivere

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