I peggiori titoli di Libero

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

È un piacere parlare degli esempi virtuosi ma fa bene affrontare anche i casi negativi. Tanto per capire quali sono gli errori da evitare. Ecco i peggiori titoli di Libero.

I peggiori titoli di Libero
Ci sono titoli da evitare.

Molti quotidiani oggi sanno scrivere un articolo di giornale. Ma riescono a creare anche headline ridicole, offensive e poco professionali. Vuoi qualche esempio?

Ti lascio la mia selezione. Si tratta di una scelta personale e di un giudizio altrettanto individuale. Questa è la mia idea e non pretendo che possa essere estesa al mondo intero. Forse funzionano. Forse no. però io non sono d’accordo con questo stile.

titolo libero contro greta
Libero contro Greta.
titoli libero
Un confronto valido secondo te?
titolo libero quotidiano
Giochi di parole discutibili.
titoli sbagliati
Correlazione di un titolo molto spinto.
titolo headline
Gioco di parole nel titolo.
titoli libero
A chi si riferisce?
islam libero
L’ultimo titolo sull’Islam.

Qui ho raccolto i peggiori titoli di Libero. Quelli che ti consentono di fare una buona differenza tra una headline efficace, comunicativa, e un elemento capace di attizzare l’above the fold in modo (a mio parere) violento e provocatorio.

Ma è solo provocazione?

Potrebbe essere questa la spiegazione. Non si vuole colpire sul personale, solo attirare l’attenzione su temi importati. Fa parte delle dinamiche di uno stile giornalistico estremizzato. Che a volte funziona, fa centro.

Però qui si cade nell’offensivo. Non ci sono altri commenti da fare, ed è inutile dire  quanto sia esasperata questa linea nel piano editoriale di un quotidiano. L’unica cosa che posso dirti è di allontanarti il più possibile da questo modo di scrivere.

Da leggere: quanti tipi di giornalismo esistono

I peggiori titoli di libero

Meglio evitare questo stile. Un consiglio che vale per il web ma anche per la carta stampata. Una testata attira l’attenzione del pubblico, fa in modo che ci sia una buona comunicazione dell’argomento senza sbavature, chiasso e scalpore.

Forse è poco efficace questo punto, c’è un effetto click baiting ridotto. Ma a me piace comunicare e scrivere così. A te, invece? Secondo te questi titoli sono accettabili?

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Scrivere

9 commenti su “I peggiori titoli di Libero”

  1. Quando il cattivo gusto regna sovrano.

    Tanti anni fa, ricordo di un titolo giornalistico che giocava col cognome del politico Rocco Finocchio. E ci giocava con un doppio senso poverissimo (del tipo “Entra Uomo esce Finocchio”). Non ricordo il nome dell’altro politico, ma era Uomo, o Maschio o qualcosa del genere…

    Anche lì, quel giornalista ha davvero, davvero toccato il fondo con una bic.

    1. Fa parte dello sciovinismo voltagabbana di questi quotidiani. O semplicemente non hanno più gli strumenti per vendere copie, e si giocano la carta del titolaccio ad effetto. Ma la qualità è sotto zero.

  2. Agghiacciante… ma perchè quello che titolava “Li abbiamo fatti neri” l’hai visto???
    Non ho parole… ormai è davvero la fiera del giornalista che voleva fare il copy sfigato e mancato.

    Sob…!

    1. Riccardo Esposito

      La headline “Li abbiamo fatti neri” è del torinese Tuttosport. Poi c’è la Gazzetta dello Sport con il parallelismo Balotelli-King Kong.

  3. I servi Belpietro e Sallusti si allineano al linguaggio del loro padrone! Così facendo lo fanno passare per “normale”. Agghiacciante.

  4. Benedetto Motisi

    Ogni tanto mi piace citare uno di questi bellimbusti che, qualche anno fa, mi disse : ” voi giovani del web ci rubate il lavoro !” (cit.)

    LOL, a loro i tesserini plastificati come le carte, a noi la professionalità.

    No, decisamente non ruberei mai il loro “lavoro”.

    1. Io ho lavorato in un’agenzia stampa e ho alcuni amici con il tesserino.

      Ci sono persone che lo meritano con tutto il cuore, altri che farebbero meglio a cambiare mestiere. Il giornalista può essere una delle persone più grette sulla faccia della terra, e questi titoli ne sono la dimostrazione tangibile.

  5. Ottimo articolo Riccardo. L’imbarbarimento del linguaggio smuove -al peggio- l’opinione pubblica e ne consegue una società più chiusa, più violenta e incivile, una società meno prossima al confronto e più povera. È la vittoria del pensiero debole e del giudizio feroce. Se vuoi aggiungere un ulteriore titolo all’orrendo elenco di Libero, il titolo di oggi recita così: “Sbarca a luglio, stupra ad agosto”.
    Ma un premio Pulitzer al titolista no?
    Sono solo miserabili giocolieri di parole e fomentatori di odio.

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