Cos’è uno yes man?

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il

In ambito lavorativo, uno yes man è una persona che conferma continuamente l’idea del superiore. Non contrasta mai la sua opinione neanche quando è palesemente errata. Questo diventa un problema per il buon procedere dell’attività.

Cos'è uno yes man?
Definizione di questa figura lavorativa.

Lo Yes Man accetta il potere del superiore: è un operatore passivo senza forza o nerbo, capace di eseguire un compito e di accettare qualsiasi cosa pur di fatturare. O di portare a casa lo stipendio. Questo avviene anche seguendo decisioni errate.

Cosa significa Yes Man

Con questa espressione, tradotta dall’inglese come “uomo che dice sempre sì”, intendiamo una persona che è abitua a confermare sempre l’opinione del superiore. Anche quando va contro i suoi interessi, quelli dell’ufficio o dell’azienda, quelli del team.

Essere Yes Man vuol dire andare sempre d’accordo con il potere e non contraddire mai. Per questo l’espressione è usata in modo dispregiativo e canzonatorio, in modo da etichettare con un tono poco simpatico i colleghi di lavoro che tendono verso questo modo di comportarsi.

Ricorda che Yes Man è anche il titolo di un film interpretato da Jim Carrey in cui il protagonista deve dire sì a ogni offerta proposta dalla vita e tutto cambia in modo positivo riuscendo a raggiungere grandi risultati.

Traduzione in italiano

Oltre alla traduzione letteraria – uomo che dice sempre sì – il concetto di Yes Man viene inteso come lecchino, leccapiedi o tirapiedi. In realtà non è la stessa cosa perché questi elementi hanno un’attenzione specifica verso l’aspetto servile.

Quello di yes man, invece, riguarda soprattutto l’aspetto professionale di chi non contesta mai e in questo modo danneggia l’azienda stessa perché permette di portare avanti scelte non utili all’insieme ma solo all’ego di chi le prende in considerazione.

Quali problemi porta

Cosa vuol dire essere uno yes man per l’azienda? È un modo per danneggiare la crescita delle competenze e la possibilità di prendere decisioni oggettivamente utili. Si segue solo il potere, si elogia il singolo. Che però può sbagliare.

yeas man
Immagine presa dal film di Jim Carrey – Wikipedia

Un buon superiore dovrebbe evitare di circondarsi di persone accondiscendenti e prediligere i collaboratori che sanno giudicare in modo onesto le proprie scelte. Non contestando sempre e comunque ma neanche accettando in modo passivo.

Da leggere: perché rinunciare al posto fisso?

Si diventa yes man?

In alcuni casi si decide di diventare una persona accondiscendente perché l’ambiente di lavoro è ostile e le persone tendono a stigmatizzare chi la pensa diversamente. In altri, invece, si tratta di un atteggiamento che fa parte dell’indole del singolo.

D’altro canto, anche seguendo la buona psicologia del lavoro, un superiore non dovrebbe mai agevolare questo processo ma spingere verso una genuina crescita.

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Lavoro online

4 commenti su “Cos’è uno yes man?”

  1. Ciro Bocchetti

    È una lotta quotidiana! Però è bello scoprire che il tuo lavoro di cesello permette l’apertura della mente (o del cranio) del cliente!

  2. Secondo me quella trattata in quest’articolo è una questione molto delicata che riguarda sia i dipendenti di un’azienda che i liberi professionisti. Purtroppo in questo impiego lo stretto contatto col cliente è fondamentale ed, essendo un lavoro molto soggettivo e poco tangibile, emergono quotidianamente problematiche in tal senso difficili sia da valutare che da affrontare. E personalmente non ho ancora trovato una soluzione in merito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto