Oggi, nel settore del web marketing, bisogna riflettere sulle caratteristiche del formatore. Perché il tema è in continua evoluzione, ci sono novità da affrontare e basi da approfondire. Il mondo del lavoro online appare come una moderna Eldorado per molti ragazzi, per chi si reinventa, per gli imprenditori.
Risultato? Le persone si bruciano, fanno esperienze drammatiche e ritornano a casa con una pessima idea. Sul web non si guadagna, non si fanno affari, non si trova lavoro. Certo, se credi che tutto si riduca ad aprire una pagina Facebook e un account LinkedIn sei votato al fallimento.
Ecco perché devi accompagnare il tuo ingresso nel mondo del web – dalla SEO al social media marketing – con una sintesi costante di studio ed esperienza. Devi conoscere la teoria e la devi mettere in pratica. Per fare tutto questo hai bisogno di formazione, e di persone capaci di guidarti.
Non è facile vestire questo ruolo. Spesso si dice: “Chi può fa, non può insegna”. Soluzione simpatica per mettere in luce chi non è in grado di trasmettere conoscenze. Perché di questo sto parlando: comunicare sapere. Lavoro in questo campo da qualche anno, faccio corsi di blogging e consulenze per imparare a scrivere online. E ho capito, a mie spese, quali sono le caratteristiche del formatore.
Cosa fa il formatore?
Gli argomenti del post
Il formatore si occupa della conoscenza: è diverso dal professore perché si specializza sul campo, punta a un aspetto specifico di una materia che viene applicata sul campo. E che sarà utile per il lavoro futuro. Il formatore può organizzare dei corsi in aula, può occuparsi di singoli o di piccoli gruppi. E lo può fare su Skype o in azienda.
È definito su una nicchia
Quando parli di SEO stai affrontando una serie di argomenti che hanno delle caratteristiche uniche. Si passa dall’ottimizzazione on-page a quella off-page, fino ad arrivare alla local. Un formatore può avere una conoscenza base, oppure può approfondire il singolo tema. E specializzarsi.
Questo meccanismo ti porta a ragionare in termini di target: chi vuoi raggiungere? A chi vuoi fare la formazione? Le tue conoscenze ti permettono di modellare il corso, e di scegliere le persone giuste. Le caratteristiche del formatore comprendono questa capacità: definire la propria nicchia.
Non devi parlare a tutti, non sei in grado di affrontare ogni tema dell’argomento per ogni profilo di utente. Puoi specializzarti sui basic o sugli avanzati, puoi concentrarti su un topic specifico. In ogni caso devi fare chiarezza su cosa puoi offrire e quali clienti vuoi raggiungere.
Per approfondire: come trovare nuovi clienti online
Punta sulla chiarezza
Legato al punto precedente. Tra le caratteristiche del formatore c’è la sua capacità di lavorare sulla chiarezza, di scegliere i supporti migliori per quel pubblico. Non per tutti, non deve essere un divulgatore scientifico. Il formatore ha deciso di parlare a chi sta muovendo i primi passi nel mondo del blogging? Deve farsi capire da quelle persone. Vuole organizzare un corso SEO avanzato? Cambio registro, la chiarezza ha un altro significato.
Lavora sulla teoria
Un punto di partenza banale ma giusto? Tra le principali caratteristiche del formatore c’è la conoscenza teorica sull’argomento. Questo significa che è in grado di definire i confini della sua materia, che può avere una competenza generale su tutti i punti e degli approfondimenti su un tema specifico.
Chi fa formazione deve avere una base. Deve studiare i pilastri della sua materia e scandagliare sempre di più la conoscenza. Lo può fare in orizzontale o in verticale, ovvero ampliando la materia fino a raggiungere temi confinanti o approfondendo il più possibile il tema di partenza. In ogni caso deve avere basi solide per dare le giuste risposte alle persone che lo scelgono per fare formazione.
Punta alla formazione continua
Chi fa formazione deve fare formazione: è la base per chi vuole fare questo lavoro. Non puoi insegnare se non hai lo sguardo rivolto verso il futuro, se non riesci a migliorare le tue conoscenze nel tempo. Le materie cambiano alla velocità della luce, il SMM si evolve di giorno in giorno. Il copywriting anche, per non parlare della SEO. Le caratteristiche del formatore prevedono anche l’umiltà e la consapevolezza di avere bisogno di un collega.
Non dimentica la pratica
La teoria non deve mancare, ma sai cosa fa la differenza tra le caratteristiche del formatore? La pratica. Chi lavora in questo campo deve sempre mantenere un piede nella realtà quotidiana, deve essere un professionista che opera tutti i giorni. E che ha occasioni di confronto con i colleghi.
Non sono un estremista, non credo solo nella teoria o nella pratica. C’è la giusta via di mezzo: chi investe in formazione ha bisogno di risposte chiare, ma anche nozioni concrete. Formulate da chi si sporca le mani tutti i giorni e fa esperienza sul campo. Risolvendo problemi e portando risultati.
Comprende limiti e possibilità
Il bravo formatore, secondo me, è umile. Nel senso che sa rifiutare un lavoro, è capace di ringraziare e rifiutare un’offerta. Perché si richiedono delle competenze che non rientrano nelle sue capacità e sa bene quanto possa essere drammatica l’esperienza di una formazione inefficace. però è anche in grado di valutare eventuali possibilità, approfondendo argomenti per poi rivenderli ai suoi clienti.
Si diverte ed è imprenditore
Tra le caratteristiche del formatore c’è la capacità di divertirsi. E di trarre conoscenza dal suo lavoro. Chi fa questo lavoro deve avere una passione per la comunicazione, deve essere in grado di divertirsi nel momento in cui trasferisce nozioni. La generosità è un vantaggio competitivo.
Chi fa formazione si diverte mentre insegna, ma al tempo stesso impara. Prende spunto dalle domande di chi segue i corsi e migliora l’esposizione nel tempo. In buona sintesi, il formatore è sinceramente appassionato del suo operato. Non lo puoi fare senza gioia, senza entusiasmo.
Le caratteristiche del formatore secondo te
Queste sono le mie idee rispetto al mondo della formazione. Sono i punti che seguo tutti i giorni quando faccio consulenze a chi vuole fare blogging o definire le competenze per scrivere online. Però sono sicuro che il confronto è indispensabile per migliorare questo articolo, quindi lascio la parola a te: quali sono i punti da rispettare per fare una buona formazione?
Buongiorno Riccardo. Innanzitutto complimenti per l’articolo.
Volevo porti una semplice domanda.
Secondo te, il formatore è una figura che potenzialmente “tutti” (intendo veri professionisti e non fuffa) potrebbe ricoprire (dopo ovviamente tanta gavetta) oppure formatori “si nasce”?
Grazie per la tua attenzione.
Buona giornata a tutti i lettori.
Luca
Si nasce.
Te lo dico con la felicità di chi prova soddisfazione nel momento in cui riesce a comunicare con la persona di fronte. Puoi migliorare l’esposizione, puoi creare delle slide efficaci, puoi perfezionare la dizione. Ma la passione per la trasmissione della conoscenza è innata.
Secondo me.
D’accordo sul si nasce, e soprattutto sul fatto che non si può restare puramente “teorici”, bisogna sporcarsi le mani quotidianamente con la SEO 😀
Non puoi fare diversamente. Un formatore deve essere in grado di comunicare la teoria, ma anche di gestire le esigenze di chi vuole fare pratica. Una buona via di mezzo, ecco.
Ottime annotazioni. Sa dirmi se esiste un questionario che valuti la soddisfazione del formatore?
Esistono dei modelli per valutare la qualità della formazione e del formatore. Uno dei più famosi è il modello Kirkpatrick https://www.linkedin.com/pulse/teorie-dellapprendimento-kirkpatrick-il-modello-della-marco-coinu/
Io cercavo un questionario da somministrare ai formatori interni, per capire il loro grado di soddisfazione nell’erogare corsi ai colleghi…
Ho bisogno di capire quanto vivono questo ruolo come un onere e quanto li appaga realmente
Ok, non conosco. Vediamo se altri lettori possono aiutarti.
un formatore quando ti dice che non va bene e cerca il pelo nell uovo, e ti martella fino all esaurimento,lo fa perche ci tiene o per altro?
Bella domanda, si dovrebbe conoscere meglio il formatore.