Cos’è la SEO e come funziona

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

SEO è l’insieme di pratiche e strategie per migliorare visibilità e posizionamento di un sito web all’interno dei risultati di ricerca organici dei motori di ricerca. L’obiettivo dell’ottimizzazione SEO è aumentare il traffico organico.


Con il termine SEO – acronimo di search engine optimization – ottimizzazione per i motori di ricerca – definiamo il miglioramento di un sito web sui motori di ricerca. È diviso in tre aree – ottimizzazione on-page, off-page e on-site – e influenza il ranking organico.

Come fare SEO
Iniziamo a fare SEO?

Può bastare questa come definizione di SEO. Però quando si parla di ottimizzazione del posizionamento organico c’è sempre confusione. Perché la materia la visibilità su Google, la possibilità di ottenere vantaggi concreti dal ranking in prima pagina.

Quella che consente di lavorare bene e di guadagnare online. Ma di cosa si tratta veramente? Cos’è e come funziona la SEO e l’ottimizzazione di una pagina web? Ecco tutto quello che devi sapere per migliorare il posizionamento su Google.

Cos’è la SEO: definizione dell’acronimo

Definizione tecnica dell’acronimo S.E.O. Questa è la sigla di Search Engine Optimization, ottimizzazione per i motori di ricerca. Con questo termine si intende tutto ciò he viene fatto per migliorare il posizionamento di una risorsa web nella SERP.

Devi conoscere i trucchi Google per apparire in alto nella serp? No, il posizionamento SEO non è semplice, non c’è un manuale ufficiale. Inoltre con gli ultimi update (tipo Google BERT) diventa sempre più superfluo il lavoro schematico sulle parole chiave.

Il lavoro di keyword density è ormai inutile da tempo (lo è mai stato?) e non si ragiona neanche più su correlate, sinonimi e altre evoluzioni della SEO semantica. devi scrivere per le persone e ottimizzare cercando il beneficio. Ecco alcune domande e risposte:

Quanto tempo ci vuole per fare SEO?

I primi risultati si vedono dopo 6 mesi ma non ci sono tempi netti. Ma nel migliore dei casi possibili, in realtà non esiste un tempo definito. La SEO è un percorso complesso e con tempi indefiniti, ci possono essere strategie che durano semestri, a volte anni.

Quanto costa fare SEO seriamente

Qui è difficile dare prezzi specifici perché tutto dipende dal professionista. Ci sono analisi che ruotano intorno ai 2.000 euro e progetti che raggiungono cifre molto più alte, tipo la SEO per ecommerce. Il prezzo della SEO dipende da cosa e per cosa vuoi ottimizzare.

C’è la possibilità di fare SEO fai da te?

Sì, con un progetto semplice ci sono buone possibilità di ottenere risultati con la SEO in autonomia. Soprattutto se segui le regole SEO di Google per ottimizzare un sito web. D’altro canto le possibilità di fare danni aumentano sensibilmente.

Dizionario e glossario SEO: vocabolario

  • Spider: crawler o robot, programma che scansiona pagine web.
  • Query: ricerca svolta dall’utente sui motori di ricerca.
  • SERP: acronimo di Search Engine Results Page su Google.
  • Snippet: singolo risultato nella pagina della serp.
  • Robots.txt: file che comunica ai motori di ricerca impostazioni.
  • Nofollow: attributo link per non far passare rilevanza SEO.
  • Meta tag: contenuti che permettono di comunicare con Google.
  • Backlink: link in ingresso inseriti verso un dominio specifico.
  • Anchor text: il testo che fa da ancora per l’inserimento di un link.
  • Black hat SEO: attività SEO non conforme alle regole.

Quali sono le attività SEO importanti?

La SEO si divide in due sezioni fondamentali: ottimizzazione on-page e off- page. Il lavoro di search engine marketing per ottenere risultati organici e traffico si basa qui.

La prima sezione riguarda il miglioramento nella pagina web rispetto a determinate esigenze e di stringhe particolari come tag title, meta description, link interni e titolo H1. Senza dimenticare una generale ottimizzazione dei contenuti e del codice HTML.

Poi c’è la fase off-page, l’ottimizzazione che permette a un dominio di ricevere dei collegamenti da siti web attendibili e correlati. Questo è uno dei passaggi decisivi per migliorare il posizionamento di un sito su Google. Ma ci sono anche dei rischi.

posizionamento Seo sui motori di ricerca
Vuoi posizionarti su Google?

Dei rischi collegati a un uso fraudolento dell’attività sui link. In alcuni casi si può giungere anche a un caso di penalizzazione per acquisto o vendita di link.

Come funzionano i motori di ricerca?

Prima di capire come posizionarsi sui motori di ricerca è giusto dare chiarimenti sul funzionamento di Google, vale a dire il partner principale di questo lavoro. Le fasi essenziali che permettono al tuo sito di essere presente sono tre:

  • Crawling o scansione – Il software che si occupa di scoprire nuove risorse (vale a dire il crawler o spider) analizza il dominio in questione e individua pagine utili.
  •  Indicizzazione o indexing – La fase in cui il motore di ricerca inserisce nel proprio archivio i contenuti che ha individuato attraverso l’opera di scansione e crawling.
  • Posizionamento o Ranking – L’opera che consente a Google di individuare il risultato migliore per una determinata query, in modo da restituire il miglior risultato possibile.

Quale differenza tra indicizzazione e posizionamento su Google? Nel primo caso c’è l’inserimento della pagina nel database, nel secondo si prende una decisione rispetto al posto nella serp. Quindi, un sito web può essere indicizzato ma posizionato male.

come funziona google

Attraverso la SEO gli specialisti cercano di posizionare i siti dei clienti per raggiungere le posizioni migliori. E aumentare i profitti. Ecco perché la SEO è centrale per il concetto di inbound marketing. Ma non basta, approfondiamo alcuni temi.

Evoluzione SEO: aggiornamenti dell’algoritmo

Uno degli aspetti della strategia SEO: l’evoluzione della materia. L’ottimizzazione per Google non è mai stata statica, c’è sempre bisogno di osservare il miglioramento di un algoritmo che forse non è perfetto. Ma detta le regole del motore di ricerca.

Qualche esempio concreto? Prima per indicizzare un sito dovevi aspettare anche qualche settimana, dopo Google Caffeine i tempi hanno registrato un calo pazzesco.

La link building si faceva con comunicati stampa, article marketing, directory e Dmoz, scambio link e campagne SEO basate su guest post selvaggi. Poi è arrivato Google Penguin con le penalizzazioni. Lo stesso ha fatto Google Panda con i thin content.

“Panda rappresenta un fattore che ottimizza il ranking filtrando i contenuti di scarsa qualità, piuttosto che un nuovo algoritmo di ranking”.

Wikipedia

La differenza è arrivata con Google Hummingbird, non un aggiornamento ma una vera rivoluzione del core del motore di ricerca che introduce due pilastri:

  • Knowledge Graph
  • Semantic Search

All’interno di Hummingbird ci sono i parametri per iniziare un percorso legato alla ricerca semantica, vale a dire capace di andare oltre il concetto di keyword.

Per ogni query non c’è solo il tentativo di comprendere il reale significato delle parole, ma anche di creare una sintesi con relative connessioni. Ecco un esempio.

Knowledge Graph
Ecco Knowledge Graph all’opera nella serp.

Dalla keyword density si passa alla SEO semantica e al latent semantic indexing. Il motore di ricerca capisce la connessione semantica tra documenti e query. Così capita che in una serp ci siano risultati che non presentano nel tag title la keyword principale.

Questo non perché non sia più valida una delle principali regole dell’ottimizzazione SEO on-page, Google è in grado di capire che c’è qualcosa di utile in quella pagina. A prescindere dall’uso, più o meno eccessivo, delle parole chiave.

Come iniziare a fare SEO e lavorare nel settore

Vuoi lavorare in questo mondo e diventare un esperto SEO? Oppure vuoi acquisire le competenze per dare visibilità al sito su Google? Bene, devi studiare tanto. Ma il punto è questo: non esiste un percorso stabilito per diventare un professionista SEO affermato.

Ti serve un esperto SEO?

In primo luogo non c’è un’università di riferimento. Esistono dei percorsi di studio per chi vuole lavorare come SEO specialist. Può far comodo avere una base solida di informatica e programmazione, ma conosco bravi SEO che lavorano senza avere titolo di laurea.

Quindi mi voglio limitare a consigliare tre percorsi di base che ti aiuteranno sempre se vuoi imparare la SEO e mettere a frutto le attività per iniziare a ottimizzare siti web, blog ed e-commerce. Ecco come iniziare per diventare SEO manager.

  • Studia temi generali e specifici cercando di rimanere aggiornato, leggendo libri di web marketing e blog di SEO expert. Non ti dimenticare webinar e corsi.
  • Sporcati le mani, inizia dal basso a lavorare come SEO junior. Cerca di apprendere, collabora con le persone più brave di te. Lo dico senza paura: se devi imparare lavora gratis e ruba il lavoro a quelli più bravi di te. L’esperienza è indispensabile.
  • Fai test e tentativi su progetti personali. Per imparare devi fare delle prove, e portare al limite le regole SEO che tutti seguono. ma non farlo con i clienti, ti prego.

A questo punto devi scegliere: meglio aprire una partita IVA per lavorare come SEO freelance o puntare all’essere dipendente? Io ti consiglio di iniziare in un’agenzia, una realtà nella quale puoi fare esperienza. Poi, se ce la fai, cammini con le tue gambe.

Che lavoro fa il SEO?

Un SEO manager lavora per migliorare la visibilità di un sito web nei motori di ricerca e aumentare il traffico organico. Il lavoro di un esperto SEO coinvolge una varietà di attività e responsabilità. Tra cui la ricerca delle parole chiave, la link building e la SEO tecnica.

Il consulente SEO si occupa anche della rimozione delle penalizzazioni. Deve identificare eventuali penalizzazioni o problemi di conformità con le linee guida dei motori di ricerca e lavorare per risolverli al fine di ripristinare o migliorare la posizione del sito.

Quanto si guadagna con la SEO?

Il reddito per chi fa SEO può variare notevolmente a seconda di diversi fattori: esperienza, posizione geografica, competenze specifiche, dimensione e complessità dei progetti gestiti e il tipo di impiego. Quindi è difficile dare una somma precisa.

Cosa studiare per diventare SEO?

Per studiare la SEO io suggerisco, in primo luogo, di puntare sulle basi che ogni professionista dovrebbe conoscere a memoria. Le risorse ufficiali secondo Google sono quelle che ti permettono di ottenere una base indispensabile per lavorare come SEO

Suggerisco anche di seguire corsi SEO tenuti da professionisti del settore. In questo caso io posso suggerire, proprio perché conosco bene il tipo di formazione, il master di Studio Samo con un’ampia sezione in aula dedicata proprio allo studio della SEO.

Migliori libri SEO

Oltre a questi documenti gratis puoi acquistare SEO e SEM. Guida avanzata al web marketing di Marco Maltraversi, Manuale di SEO Gardening di Francesco Margherita e The Art of SEO tradotto in italiano da Jacopo Samo Matteuzzi e Flavio Mazzanti.

Manuale di SEO Gardening è un libro scritto da Francesco Margherita, un professionista molto stimato nel settore. SEO Audit avanzato, SEO per e-commerce e SEO & Journalism sono altri libri che approfondiscono specifici aspetti della SEO.

Blog SEO da seguire

Ci sono tanti blog dedicati alla search engine optimization. Di sicuro in Italia suggerisco il Tagliablog, di Davide Pozzi. Quali sono altri nomi da ricordare? Ecco i migliori blog SEO che ti permetteranno di ottenere le informazioni aggiornate e le notizie utili.

  • Moz.
  • Backlinko.
  • Search Engine Journal.
  • Search Engine Land
  • Hubspot.

Inoltre suggerisco di seguire il blog del Google Webmaster Center e la rubrica video tenuta da John Mueller riguardo alle domande e alle curiosità legate alla SEO.

Che differenza c’è tra SEO e SEM?

La SEO si concentra sull’ottimizzazione del sito web per migliorare la sua visibilità nei risultati di ricerca organici, il SEM comprende anche l’uso di annunci a pagamento (SEA) e di altre tattiche di marketing sui motori di ricerca per ottenere visibilità immediata .

Prima di procedere è giusto considerare alcune differenze di base. Se la SEO è l’ottimizzazione di ricerca non si può ignorare il concetto di SEA. Vale a dire tutte le attività di gestione delle sponsorizzazioni per sponsorizzare link a pagamento.

Il concetto è semplice: con la SEO puoi posizionare il tuo sito web in base ai meriti qualitativi, con la SEM lavori sul pagamento del giusto prezzo per apparire in alto nella serp. Questo circuito può essere messo in campo con Google Ads (ex AdWord).

SEO, SEM e SEA
Ecco un esempio di risultati pay per click.

Parliamo del programma per sponsorizzare i contenuti commerciali e che ti consentono di creare un flusso di conversioni virtuoso. Se unisci SEO e SEA cosa ottieni? Il concetto più importante, il SEM. Search Engine marketing, la promozione sui motori di ricerca.

Per ottenere il dominio della pagina dei risultati sul motore di ricerca è giusto integrare. E avere un posizionamento organico, senza dimenticare le sponsorizzazioni. Qui puoi fare il native advertising delle sponsorizzazioni su Google ADS, il circuito PPC.

L’idea è questa: si lavora con la SEO per il posizionamento organico su Google, si spingono i contenuti commerciali per portare traffico profilato sulle landing page e le risorse che ti aiutano a guadagnare online. Mai ragionare senza visione d’insieme.

Perché fare SEO, perché conviene investire

Investi per aumentare il traffico organico. La SEO migliora la visibilità del tuo sito web nei risultati di ricerca organici. Con posizioni elevate nella SERP per parole chiave rilevanti aumenti il traffico sul tuo sito web portando utenti interessati sulle tue landing.

Inoltre fai SEO anche per aumentare credibilità e fiducia: i motori di ricerca come Google sono un punto di riferimento. Essere ben posizionati nei risultati di ricerca organici può contribuire a costruire la credibilità al tuo sito web e creare fiducia tra gli utenti.

Quali sono gli strumenti per fare SEO?

Ci sono diversi strumenti per fare analisi SEO, e per ottenere dei risultati chiari in termini di keyword. Quali sono i SEO tool? Ecco la mia lista, quella che mi aiuta ogni giorno a ottenere le informazioni giuste per scrivere testi efficaci sui motori di ricerca.

Semrush

SEO tool per trovare e scegliere le keyword. In realtà questa soluzione rappresenta un aiuto concreto per qualsiasi attività di search engine optimization avanzata.

Semrush seo
Esempio di risultato Semrush.

Dalla keyword research all’analisi della concorrenza si internet, fino all’ottimizzazione SEO on-page con relativo lavoro di miglioramento dei meta tag e del crawl budget. Insomma, con Semrush puoi dare una mano concreta al tuo business.

Ubersuggest

Uno dei migliori software SEO per ottenere informazioni sulle correlate, vale a dire le keyword che descrivono argomenti connessi a quelli della keyword principale. Qui puoi ottenere informazioni preziose anche su PPC e volume di ricerca delle query.

Ma non solo. Da quando è stato acquistato da Neil Patel, Ubersuggest dà la possibilità di monitorare altri passaggi. Ad esempio puoi scoprire i link di un sito, osservare il posizionamento di un sito e individuare le pagine che portano più traffico.

Non basta avere volume di ricerca e costo per click di una keyword, devi scoprire anche la stagionalità delle ricerche. Vale a dire quando si effettuano le query.

Questo aiuta la gestione dei un buon calendario editoriale. Ed ecco che Google Trends diventa essenziale per ottenere dei risultati concreti e attendibili. Magari per organizzare pubblicazioni attinenti, utili. E gestire un piano editoriale SEO.

Answer The Public

Riferimento per chi vuole lavorare in modo strategico con le long tail keyword e le query informazionali. Su Answer The Public trovi un patrimonio di ricerche per il piano editoriale, e dare vita a un blog aziendale capace di aumentare il traffico del sito.

Come usare Answer The Public.

Ci sono altri SEO tool per ottenere le ricerche. Puoi usare Seozoom, Ahrefs (SEO internazionale) e Majestic che sono delle suite professionali, a pagamento. Qui hai tutti i dati necessari per fare una buona attività di ottimizzazione per Google.

Keyword Everywhere

Ottimo add-on del browser che consente di estrapolare e mostrare in serp sia le keyword correlate che quelle del box People Also Search For che indica le richieste digitate dal pubblico nella query intorno a un determinato argomento. Molto utile!

Pagespeed Insight

Io suggerisco di avere sempre a portata di mano Pagespeed Insight Google: misura la velocità del sito web e suggerisce modifiche per ottimizzare i tempi di caricamento della pagina. Un fattore che è decisivo per la buona usabilità delle risorse e il posizionamento nella SERP. Alternative per l’ottimizzazione SEO/UX: Gtmetrix, Lighthouse di Google.

WordPress SEO by Yoast

Per fare un buon lavoro di ottimizzazione SEO WordPress non puoi ignorare questo plugin. Si tratta di un’estensione perfetta per modificare i meta tag di ogni singola pagina. Inoltre puoi indicare quali archivi indicizzare e come affrontare le tassonomie.

Search Console

La Search Console: un esperto SEO deve usare questo tool gratuito per l’ottimizzazione sui motori di ricerca al meglio per risolvere problemi, valutare il crawl budget del sito, individuare link interni ed esterni che restituiscono pagine 404 e altri grattacapi.

Approfondimento SEO di Giorgio Tave.

La Search Console di Google è lo strumento per indicizzare un sito WordPress, valutare il ranking e scoprire errori. Ma soprattutto consente di monitorare penalizzazioni SEO: qui arrivano le segnalazioni nel caso in cui il sito web non sia più in regola con le indicazioni di Mountain View. Ricorda che esiste la piattaforma webmaster per la SEO di Bing.

Screaming Frog

Un altro tool che consiglio a tutti gli addetti ai lavori: Screaming Frog. Con questo strumento puoi scansionare un sito web e simulare l’azione di un crawler per individuare pagine indicizzate che portano visite (vedi il video in alto), immagini senza tag alt, tag title mancanti, redirect 301, problemi di tag canonical e altro ancora.

Come fare SEO di un sito, tecniche e strategie

Scegli parole chiave pertinenti al tuo business. Ottimizza il tuo sito web, inclusi titoli, meta tag e URL. Crea contenuti di qualità con parole chiave strategiche. Assicurati che il tuo sito sia facilmente navigabile e veloce da caricare. E ottieni link di qualità (backlink).

Basta questo per fare SEO? da altri siti web. Devi anche monitorare e analizzare le performance del tuo sito web o dell’e-commerce sfruttando strumenti come Google Analytics. Continua ad aggiornare e migliorare il tuo progetto. Vuoi approfondire?

Fai un’analisi di concorrenza e obiettivi

Prima di iniziare qualsiasi attività SEO bisogna sempre considerare la necessità di individuare gli obiettivi strategici. Il posizionamento è inutile se non sai cosa seguire e come posizionarti. Inutile seguire la keyword che fa più traffico se non porta clienti

La SEO è uno strumento per guadagnare e a volte conviene puntare sulle long tail keyword, le parole chiave a coda lunga che fanno riferimento a nicchie profittevoli che ti fanno guadagnare di più con uno sforzo minore (ma non gratis, questo mai).

Dopo aver identificato gli obiettivi si passa all’analisi della concorrenza: chi si posiziona meglio di te? Per quali keyword? Quali sono i siti dai quali prendono i link? Una buona benchmark analysis può rispondere a queste domande fondamentali.

Punta sulla keyword research (parole chiave)

Per avere una buona ottimizzazione SEO devi investire in una strategia di marketing adeguata per inserire il posizionamento in un flusso organico con obiettivi chiari. Infatti, fare SEO è inutile se poi non si capisce perché posizionarsi su Google.

keyword seo

Subito dopo c’è un’altra fase di analisi, vale a dire la keyword research. Sto parlando della ricerca delle parole chiave in modo da ottenere una pianificazione chiara di cosa usare per raggiungere le persone. Alla base c’è il content marketing:

  • Contenuti scritti.
  • Immagini e foto.
  • Video.
  • Prodotti.
  • Mappe.
  • Schede attività local.

Insomma, la keyword research è decisiva per capire cosa creare. Ma, soprattutto, per identificare le query utili al tuo progetto. In questo caso abbiamo ricerche informazionali, transazionali e navigazionali. La differenza la trovi qui, continua a leggere.

Le ricerche navigazionali sono quelle che contengono il nome brand, e che si riferiscono a un intento ben chiaro di chi cerca le risorse di un determinato marchio online.

Transazionali

Quelle transazionali sono relative a un’azione da svolgere online: descrivono un fare qualcosa che può essere strettamente commerciale. Come l’acquisto di un prodotto o una prenotazione, o magari il download di un contenuto per fare lead generation.

Informazionali

Le ricerche informazionali, invece, riguardano una domanda. Un’informazione. Spesso qui troviamo keyword long tail, le parole chiave a coda lunga con un search intent – l’intento di ricerca, ciò che l’utente vuole veramente da te – non commerciale.

ricerche su Google
Le varie ricerche su Google.

Qui le persone cercano risposte, le query non sono direttamente commerciali ma possono rappresentare un’ottima occasione per intercettare il pubblico giusto. Da non dimenticare, però, che le query informazionali sui motori di ricerca sono circa l’80%.

SEO on-site: struttura del sito internet

La SEO on-site riguarda ciò che consente di migliorare il crawling, l’indicizzazione e il posizionamento dell’intero portale. Questa soluzione lavora sulla struttura del sito, sul miglioramento tecnico del prodotto, e prende spunto da una serie di attività preliminari che permettono a chi si occupa della SEO di lavorare nella direzione giusta.

Scelta del CMS per fare SEO

Fare SEO con WordPress è più semplice dato che è uno dei CMS (content management system) adatti a fare search engine marketing per aumentare il traffico organico. La semplicità e la pulizia del codice aiutano l’esperto SEO che vuole ottenere risultati. Qualche consiglio extra per fare una buona ottimizzazione, oltre quello già detto?

  • Scegliere subito una struttura URL SEO friendly.
  • Curare la SEO delle immagini con attenzione.
  • Usare un tema semplice e leggero per il blog.
  • Se possibile usare integrazione con dati strutturati?

La base di partenza è sempre il plugin WordPress SEO by Yoast che consente di editare tag title e meta description di tutte le pagine web, ma permette anche di gestire nofollow e noindex. Senza dimenticare che può generare la sitemap in autonomia.

Velocità delle pagine web

Oggi è impossibile fare SEO senza valutare la velocità di caricamento delle pagine web. Google ha indicato con chiarezza la presenza di questo elemento nei fattori di posizionamento. Quindi è tuo preciso dovere lavorare in questa direzione.

Ad esempio riducendo il peso delle immagini con i vari tool per comprimere foto online, o magari scegliendo un hosting WordPress di qualità. Io ho fatto una scelta ben precisa su questo fronte e da anni uso sempre lo stesso provider: il ben noto Serverplan.

Implementazione HTTPS

Da qualche tempo Google consiglia a tutti di implementare il certificato SSL sui siti e sui blog per la SEO. Questo vale soprattutto per chi ha un ecommerce, ma non solo.

https seo
Oggi è importante avere l’HTTPS.

Avere un certificato HTTPS consente di avere un vantaggio in termini di ranking su Goolge, ma anche l’user experience ne guadagna. Questo perché le persone devono poter navigare in completa sicurezza, senza dimenticare che Google Chrome mostra l’etichetta Non Sicuro sulla barra degli indirizzi quando un sito non ha l’HTTPS.

Indicizzazione del sito

Prima di posizionarsi, il sito web deve essere in grado di accogliere il crawler (o robot) nel miglior modo possibile. Quindi devi essere in grado di indicizzare un sito su Google e su altri motori di ricerca, evitando colli di bottiglia e blocchi indesiderati.

Per agevolare l’indicizzazione delle pagine di un sito web, e dell’intero progetto, puoi aggiungere una sitemap.xml nella search console. Questo file, che puoi creare con WordPress SEO by Yoast, lascia a Google e a Bing i link a tutte le pagine del sito che vuoi indicizzare. Questa pratica è indicata per i siti che si aggiornano costantemente.

Ottimizzazione del crawl budget

Ogni sito web ha un crawl budget, che potrebbe essere tradotta come l’attenzione che Google ti riserva. Se sei autorevole il tuo crawl budget aumenta ma comunque non lo devi sprecare: la buona struttura del sito deve essere pensata per costringere lo spider a passare dove serve, e non su pagine inutili con cannibalizzazione di keyword.

Struttura e navigazione dei contenuti

Il menu di navigazione aiuta a definire uno step essenziale: cosa vale la pena mostrare come risorsa più importante. Questo mette all’attenzione del pubblico e di Google determinate tassonomie e sottocategorie, ma anche pagine fisse, categorie e tag.

Accessibilità e usabilità

Il tuo sito web deve essere semplice da navigare, senza problemi di caricamento e di user experience. Il concetto è chiaro: Google restituisce siti web di qualità, e questo punta passa anche attraverso il rispetto di elementi essenziali:

  • Sito mobile friendly.
  • Buona struttura di link interni.
  • Cura dei link rotti ed errori 404.
  • Leggibilità dei testi online.
  • Etichette di navigazione.

Tutto questo viene pensato in ottica user friendly, in modo da trasformare il sito in una casa accogliente e sicura per il pubblico. Oggi è importante lavorare in modo da unire SEO e user experience. Devi fare in modo che il sito sita pulito ed efficace.

Ma anche sicuro. Con un occhio di riguardo al punto: non devi usare la SEO per posizionare il sito, ma per guadagnare e permettere al tuo progetto di emergere.

Core web vitals

Oggi è impossibile fare un lavoro SEO senza considerare i Core Web Vitals. Ovvero un insieme di misure per valutare esperienza utente fornite da Google. Sono elementi importanti per determinare la qualità complessiva dell’esperienza di navigazione.

SEO on-page: fattori per la visibilità

La SEO on-page si focalizza sull’ottimizzazione della singola pagina. In linea di massima si tende a non fare differenza tra SEO on-page e on-site, ma può essere utile definire con quest’ultima l’azione sulla struttura e abbracciare nella prima definizione il lavoro di ottimizzazione della pagina web. Un lavoro che comprende il SEO copywriter:

Tag title

Elemento più importante della pagina web, suggerisce a Google il topic. Dovrebbe essere lungo massimo 60/65 parole per evitare di essere troncato nella serp.

Meta description

Questo meta tag di Google permette di aggiungere una descrizione. Non viene usata ai fini del posizionamento ma può influenzare il comportamento del pubblico.

Tag H1

Vale a dire il titolo principale della pagina. Puoi dividere il testo in header per migliorare la leggibilità e comunicare i temi affrontati, ma c’è in ogni pagina un header H1 principale. Regola SEO utile: mettere un H1 per ogni pagina web, non di più e non di meno.

H2, H3 e altri header

Con gli altri header puoi dividere in paragrafi e sotto-paragrafi. In questo modo migliori la leggibilità del testo e comunichi il contenuto che hai deciso di approfondire. Mai utilizzare H2 e H3 come elemento di formattazione della pagina web.

Url SEO friendly

Questo micro-contenuto rappresenta un fattore decisivo per comunicare a Google e al pubblico il contenuto della pagina. L’URL deve essere breve, immediato, semplice. Meglio utilizzare il trattino basso per gli indirizzi delle pagine internet che crei.

Scrittura testi

In questo equilibrio entra in gioco anche la struttura stessa del testo vale a dire ciò che scrivi per soddisfare le esigenze del pubblico. Il valore di ciò che fai viene valutato anche in base alle parole che usi per comunicare con il pubblico.

Diventa indispensabile operare con il SEO copywriting per fare in modo che le persone trovino ciò che serve. Quindi è importante lavorare con keyword:

  • Principale
    • Esempio: SEO
  • Secondarie
    • Esempio: SEO on-page, SEO off-page
  • Correlate
    • Esempio: ottimizzazione pagina web

Poi c’è tutto ciò che riguarda l’approccio semantico, in questo percorso diventa decisivo scegliere le keyword per fare SEO copywriting nel modo giusto. E creare delle pagine web in grado di rappresentare la risposta giusta per quella query.

alberatura di un sito web
La struttura di un sito web.

Questo è un esempio di alberatura da strutturare per un ecommerce. Da qui puoi prendere un riferimento utile per capire un punto chiave: ogni pagina può e deve essere pensata per rispondere a un’esigenza. Cercando di rispettare lo standard:

  • Home page: nome brand, ricerche navigazionali.
  • Categorie e tag: termini generici, transazionali.
  • Schede prodotto: query specifiche, transazionali.
  • Articoli del blog: ricerche informazionali.

Per il tuo diario online su WordPress ci sono delle differenze specifiche, ad esempio tag e categorie non rappresentano delle occasioni ghiotte per monetizzare ma sono comunque delle pagine che ti consentono di aumentare le visite del blog. Ovviamente se fai un buon lavoro di ottimizzazione SEO per le categorie.

È importante per la SEO aggiungere dei collegamenti interni (hyperlink) quando servono. Scegli un anchor text descrittivo per far capire subito il contenuto della risorsa. E aggiungi i breadcrumbs per creare un percorso di navigazione coerente.

SEO delle immagini

Impossibile pensare alle tecniche SEO senza una buona ottimizzazione delle foto. Qui però devi lavorare anche in ottica di peso, le immagini devono essere leggere. Ricorda di utilizzare anche immagini in formato WebP per snellire il peso del file.

Altri elementi dell’ottimizzazione S.E.O.

Mai dimenticare l’importanza dei dati strutturati per presentare al meglio i risultati sul motore di ricerca. In questo modo puoi generare i rich snippet, vale a dire i risultati nella serp con contenuti aggiuntivi. Questa realtà è molto importante.

Per fare un lavoro SEO sulle pagine devi ottimizzare le immagini per il web, e usare i migliori tool per ridurre il peso delle foto prima dell’upload. Senza dimenticare che ci sono plugin WordPress come Smush Image che semplificano il lavoro.

SEO
Guida all’ottimizzazione del copywriting.

Come scrivere un articolo in ottica SEO? Il primo punto da rispettare: devi fare in modo che ci sia una ricerca di base per capire cosa scrivere e come soddisfare il pubblico. Ti interessa questo tema? Continua a leggere per approfondire il SEO copy.

La SEO off-page racchiude tutte quelle attività che danno al sito web la possibilità di intercettare link di qualità e menzioni. Questo avviene perché uno dei fattori di posizionamento Google più importanti riguarda proprio l’ottenimento di collegamenti ipertestuali sul sito. Senza dimenticare le menzioni e le citazioni.

Poi ci sono i segnali social. Per quanto indiretti, questi elementi fanno parte di una strategia SEO per aumentare la visibilità su Google e altri motori di ricerca. Aumentare le visite vuol dire far scoprire il brand. E ottenere link in entrata (backlink).

Ecco il punto. Come ottenere link in ingresso per il proprio sito? D’altro canto se i collegamenti sono così importanti sarà difficile lavorare in questa direzione. In realtà l’opera di chi si occupa delle strategie di link building lavora su fronti differenti:

I link sono decisivi per ottenere un buon posizionamento nella serp, ma non bastano. Ci sono tanti settori che riguardano elementi specifici, ovvero la web analysis, la local SEO e la programmazione. Ma i link restano degli elementi essenziali per una strategia.

Spesso si parla di questo confronto, meglio fare link building o earning? In quest’ultimo caso l’attenzione si sposta sulla capacità del progetto editoriale di guadagnare i link per meriti. Proprio come suggerisce la guida di Mountain View:

Qualsiasi link mirato a manipolare il PageRank o il posizionamento di un sito nei risultati di ricerca di Google può essere considerato parte di uno schema di link e costituisce una violazione delle Istruzioni per i webmaster di Google. Ciò include qualsiasi comportamento che manipoli i link al tuo sito o i link in uscita dal tuo sito.

Google

Quindi, mentre la link building si basa soprattutto sulla costruzione di collegamenti ipertestuali in maniera sistematica (un esempio su tutti è quello dei PBN, private blog network), la link earning punta sul content marketing e sulla gestione delle relazioni.

  • Creo un’infografica.
  • La pubblico su una pagina del blog.
  • Cerco persone interessate.
  • Le contatto proponendo di linkare la risorsa.

Questo è un esempio di link earning che fa capire uno snodo: è difficile lavorare su una strategia di link building. Ed è sempre più importante lasciar spazio a una visione d’insieme, non per forza sedimentata sull’una o sull’altra soluzione.

Local SEO e search engine marketing

Questa particolare area del posizionamento per i motori di ricerca riguarda l’analisi delle keyword local e l’ottimizzazione delle pagine web per apparire il ricerche geolocalizzate. Con risultati sia nelle serp che nelle mappe. Ad esempio, SEO a Milano è una query che impone a Google risultati local. Ecco una serp:

serp seo local
Esempio di risultati con mappa.

La local SEO riguarda il SEO copywriting e l’ottimizzazione on-page – inserendo nome città o paese nei vari tag title, meta description e tag H1 – ma anche la link building. Inoltre è importante il lavoro svolto con Google My Business che consente di migliorare l’inserimento nelle mappe e nella scheda di Knowledge Graph.

Voice search e SEO per la ricerca vocale

In un articolo di www.searchenginejournal.com ho trovato le indicazioni di John Mueller rispetto all’ottimizzazione SEO per Google Voice Search. Secondo Mueller non devi esagerare con i tentativi di migliorare il sito e i testi per Google Voice Search.

if you write naturally and you write in a clear kind of language that’s consistent across the type of queries you want to target then that’s the type of information that we could pick up for voice as well.

Quanto detto porta a una conclusione interessante prima ancora di elencare le situazioni utili per ottimizzare un articolo in ottica Google Voice Search. Se scrivi in modo semplice e lineare non ci sono problemi, queste sono le informazioni necessarie. Ma poi?

Usa i dati strutturati

Usa i dati strutturati giusti per permettere a Google di comprendere al meglio cosa si trova in una pagina. Già da tempo i capi di Google incoraggiano i webmaster a usare nel modo giusto, senza sovraottimizzare, ciò che viene pubblicato in questo senso. Per maggiori informazioni puoi consultare la risorsa di Google dedicata ai structured data.

Scrivi come parli

Qualcuno menziona le keyword conversazionali, Mueller sottolinea l’importanza di pensare al come sarebbe un voice snippet, un risultato raccontato a voce. Quello che si ritrova in questo punto è chiaro: devi restituire la risposta come se ci fosse una conversazione in atto. Il cambiamento, secondo Search Engine Land, è questo:

“Your keyword strategy must now be more conversational in nature and mimic how real people talk and ask questions verbally. Start thinking about the types of questions you get when customers call you on the phone to ask questions about your business”.

Non pensare più alla singola keyword, ma a una domanda naturale. Fatta con la voce e non con la tastiera che potrebbe portare a una sorta di economia delle parole (scrivere meno). Quando fai una domanda con la voce ti esprimi in modo diverso.

lunghezza query
Come cambia la lunghezza della query – Fonte immagine

Ecco perché si parla di una particolare attenzione sulle long tail. Certo, non si tratta di vera e propria rivoluzione ma come suggerisce anche il grafico di sulla lunghezza massima c’è sempre una ricerca vocale che supera quella digitata a tastiera.

Pesaci, perché le persone dovrebbero essere predisposte a scrivere con la tastiera dello smartphone quando può usare la voce? Se a questo aggiungi che c’è il solito aumento di penetrazione del mobile che aumenta il numero di persone che usa lo smartphone per fare qualsiasi tipo di ricerca la soluzione è servita.

Attenzione ai Featured Snippet

Spesso i featured snippet vengono utilizzati per i risultati delle ricerche vocali e le attività di Google Assistant. Di conseguenza non devi sottovalutare questo passaggio, ecco come ottenere i risultati zero. O almeno come puoi tentare.

Punta sulla leggibilità

Questo è un aspetto interessante, che però dovrebbe essere già nelle tue corde di web writer. Per ottimizzare un testo in ottica Google Voice Search dovresti puntare sulla leggibilità del testo. Quindi creare dei contenuti con alcune caratteristiche:

  • Divisione in paragrafi.
  • Frasi brevi e semplici.
  • Parole di uso comune.

Passaggi ben noti a chi si occupa di scrittura online da tempo. Elenchi puntati e tabelle non sono il massimo se vuoi che il tuo contenuto venga preso in considerazione. Perché rispondono a una logica di organizzazione visuale e non discorsiva. Non puoi esprimere a parole una griglia di informazioni o una lista di numeri incasellati.

Pensa a una buona FAQ

Una buona idea per intercettare ricerche vocali: creare una buona pagina FAQ dedicata alle domande che le persone fanno sul web intorno a un argomento.

Se è vero che tabelle e liste puntate non sono il massimo per questo scopo puoi pensare a una risorsa discorsiva e basata solo sulle necessità di chi cerca risposte.

answer the public

In questo caso la creazione di una pagina FAQ (domande comuni) può essere interessante. Dove trovo gli argomenti e le keyword per costruire questa risorsa?

Uno strumento ce l’hai già, è uno dei SEO Tool più affermati: Answer The Question. Questo strumento ti consente di individuare le domande che ruotano intorno a una keyword: basta una ricerca per avere tutto il materiale utile.

Approfondimenti per la SEO on-page

Il posizionamento SEO secondo te

Qui trovi una guida SEO di base, una sintesi dei punti più importanti. Questa, almeno, è la mia esperienza. Tu hai già avuto modo di lavorare con l’ottimizzazione per i motori di ricerca? Ti concentri sulla local SEO o su un altro aspetto specifico?

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Ottimizzazione siti

7 commenti su “Cos’è la SEO e come funziona”

  1. Ciao Riccardo, davvero complimenti, un articolo che riassume da solo ciò che richiederebbe libri per essere spiegato compiutamente. Grazie per tutte le info contenute, ne farò tesoro!
    Un Saluto
    Andrea

  2. Ciro Bocchetti

    Veramente esaustivo, bello. Grazie.
    Ma…c’è un ma! L’ultimo aggiornamento di Google!!! Il muro contro cui i seo specialist stanno sbattendo la testa quest’estate.
    Il fantomatico Medic Update. Che ne pensi?

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Ciro,

      Allora, ti dico l’idea che mi son fatto dell’ultimo update di Google. Secondo me, opinione personale, c’è stato un semplice adattamento alle esigenze del pubblico. purtroppo come esperti SEO guardiamo elementi che non sempre corrispondono a ciò che veramente vogliono le persone.

      Lavoriamo sodo per dare alle pagine qualità e user experience, ottimizziamo tag title e meta description. puntiamo sul SEO copy. Poi velocizziamo le pagine, attiviamo AMP e HTTPS. Scegliamo hosting performanti, ottimizziamo crawl budget e riduciamo il peso delle immagini. lavoriamo sulla struttura del sito.

      Ma poi? Cosa cercano le persone? Autorevolezza? Contenuti brevi, semplici e diretti? Difficile dirlo, forse Google ha solo messo in pratica tutte le osservazioni fatte in anni di tracciamento. Studiare la serp è la cosa migliore da fare adesso, non improvviserei azioni.

  3. Grande Guida Riccardo, la metto tra i preferiti! Hai ragione quando chiedi Ma poi? Cosa cercano le persone? Sta tutto lì ed è vero, osservare le SERP è ancora il miglior modo per capire quale strategia attuare.

  4. Davvero un articolo esaustivo e ben fatto… complimenti! Hai saputo spiegare i concetti di SEO in modo semplice, chiaro e coinvolgente, rendendo l’argomento accessibile persino ai neofiti del marketing digitale (alias, molti dei miei clienti che non sanno nemmeno la SEO dove è di casa). Forse per il prossimo pezzo potresti aggiungere qualche aneddoto personale o esempio pratico per rendere il tutto ancora più vivace!

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