Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il
Creare URL SEO friendly significa strutturare gli slug del tuo sito web in modo che siano ottimizzati per Google. Ciò aiuta il motore di ricerca a comprendere il contenuto delle tue pagine e migliorare la tua visibilità nei risultati, nella SERP.
Cosa significa creare un URL SEO Friendly? L’Uniform Resource Locator ha un ruolo fondamentale nella struttura della pagina web, è l’elemento che comunica al motore di ricerca (Google) e al lettore l’indirizzo della risorsa che si sta consultando.
È importante che questo fattore di posizionamento mantenga alcune caratteristiche: meglio creare URL parlanti, brevi, chiare e con le keyword URL più importanti. Ma basta questo? Ecco come si ottimizzano le URL in chiave SEO e per l’utente.
Indice dei contenuti
Perché ottimizzare l’URL del sito e del blog
Perché puntare sull’ottimizzazione SEO friendly dell’URL? La risposta è semplice: rappresenta un fattore di posizionamento secondo Google. La stessa guida ufficiale consiglia di creare degli indirizzi URL parlanti, semplici da scannerizzare su internet:
Un altro motivo per migliorare le URL delle pagine web: l’user experience. Devi semplificare la vita delle persone. In primo luogo nella serp: c’è prima il tag title, poi l’URL e infine la meta description. Devi comunicare nel miglior modo possibile.
- URL ottimizzata: www.mysocialweb.it/ottimizzazione-SEO
- URL non ottimizzata: www.mysocialweb.it/?p=1234
Quale dei due permalink sei portato a cliccare? Senza ombra di dubbio il primo, è ovvio. Questo riguarda anche la condivisione dei link sui social, nelle chat, nelle email. Il punto è questo: le persone devono capire dove sono dirette.
- Punta sui sottodomini solo se sono necessari.
- Usa parole semplici per cartelle e pagine.
- Aggiungi parole chiave nell’URL (ma con moderazione).
- Gli URL devono essere parlanti, brevi, diretti, sintetici.
- Meglio avere URL simili ai titoli delle pagine.
- Evita caratteri strani non ASCII e maiuscole nell’URL.
- Non aggiungere directory a caso, evita cartelle inutili.
- Separare le parole con trattini alti, non bassi.
Questa è la base dell’URL SEO friendly. Come scegliere un dominio efficace? Deve essere semplice, facile da leggere e da scrivere: lo stesso vale per uno slug creato in ottica SEO. Approfondiamo? Iniziamo dalle regole base dell’ottimizzazione URL.
Da leggere: cosa sapere sulla sitemap SEO
Come creare URL SEO Friendly
Deve essere un URL parlante. Cosa significa? Semplice, comunica da solo. Non c’è bisogno di cliccare per scoprire il contenuto. Però esistono dei consigli da rispettare. Ecco come fare un buon lavoro di ottimizzazione SEO dello slug e dei permalink.
Semplifica gli URL e rendili leggibili
URL formati numeri e lettere senza senso sono un riferimento poco chiaro per crawler e utenti che accedono a un sito. Quindi creano diversi problemi dal punto dell’ottimizzazione SEO della pagina web. Ecco un esempio di URL SEO friendly:
Semplifica sempre. L’URL (Uniform Resource Locator) viene usato per rendere leggibile l’indirizzo numerico che il computer usa per comunicare con il server.
La mia regola base: usa questo spazio per indicare il topic principale che affronti in una pagina. Evitando strutture URL simili a quelle di altre pagine. Ad esempio:
www.mysocialweb.it/URL
www.mysocialweb.it/URL-1
La seconda soluzione, che indica un secondo articolo dedicato all’argomento URL SEO è sbagliata: poco chiara, simile alla precedente ma senza una valutazione chiara del contenuto che veicola. Meglio aggiungere altre keyword URL. Ad esempio:
www.mysocialweb.it/URL
www.mysocialweb.it/ottimizzazione-SEO-URL
In questo modo comunico in modo cristallino il contento delle pagine, le differenzio in modo da rendere chiaro l’intento, non creo fraintendimenti tra le due pagine.
Valuta bene la lunghezza dell’URL SEO
Secondo le regole del protocollo HTTP non dovrebbero esserci limiti al numero di caratteri negli URI. Si inizia con i parametri delle direttive RFC 2616, ecco:
Quindi il protocollo HTTP non pone limiti alla lunghezza di un URI. I server devono gestire qualsiasi stringa se fornita con moduli basati su metodi di richiesta GET.
Se c’è qualche problema un server dovrebbe restituire errore 414 (Request-URI Too Long). Vuol dire che l’URL è troppo lungo per il client, non può essere gestito.
Questo parametro è stato dichiarato obsoleto e sostituito da RFC 7230. Dove si sottolinea che, nella pratica, alcune limitazioni potrebbero esserci. Ma mittenti e destinatari HTTP, quindi client e server, devono sostenere 8.000 ottetti.
La lunghezza degli URL parlanti per la SEO
Prima di dare indicazioni sulla lunghezza massima e ideale dell’indirizzo è giusto suggerire un punto: l’ottimizzazione SEO delle pagine ama URL parlanti e brevi.
La guida SEO Google suggerisce di creare URL brevi e descrittivi. Con poche keyword URL facili da riconoscere e non stringhe di lettere e numeri. Questo è anche uno dei motivi per cui, appena apri un blog con il CMS WordPress, devi cambiare struttura permalink per evitare che si generi un indirizzo basato solo sull’IP.
Quindi un URL SEO friendly, ottimizzato per i motori di ricerca, non ha un numero minimo o massimo di keyword da inserire ma qualche regola da rispettare:
- Utilizza quando possibile URL corti.
- Non inserire parole chiave inutili.
- Evita un numero infinito di directory.
- Togli stop world non necessarie.
- Non inserire caratteri speciali.
- Usa solo caratteri alfanumerici.
- Punta su SEO URL parlanti.
Non mi fossilizzerei troppo a trovare il modo per ridurre in ogni modo possibile il numero di caratteri. Ciò che serve è eliminare le parole – anche keyword extra – che non aiutano le persone a capire il contenuto della pagina.
C’è un limite URL per i vari browser?
La lunghezza dell’URL, l’indirizzo di una pagina web? Meglio rimanere sotto i 2.000 caratteri. Questa è la misura da seguire per fare in modo che una risorsa sia sempre visibile e raggiungibile. Su qualsiasi combinazione di browser e server.
Nel caso dei software Windows le direttive sono chiare: per Internet Explorer ogni URL dovrebbe avere massimo 2.083 caratteri. Che nella pratica diventano 2.048. Chrome non ha limiti definiti a priori, lo stesso vale per Firefox, Safari e Opera.
Lunghezza URL per i motori di ricerca
Bing supporta una lunghezza di 2.047 caratteri, Google meno: 1.855. In ogni caso John Mueller ha dato informazioni interessanti su questo punto. Nel 2019, in un webinar, ha sottolineato che gli URL dovrebbero rimanere sotto i 1.000 caratteri.
Da leggere: migliori tool per accorciare URL online
Togli le stop word dalle URL SEO friendly
La solita questione: devo mettere o meno le stop word, le congiunzioni e gli articoli che non danno grande valore al significato? Non è importante inserirle nell’URL.
Ma non è neanche un obbligo cancellare ogni preposizione. Può aiutare a rendere un URL più breve e leggibile, questo è chiaro. Non esiste una regola, la SEO è anche capacità di decidere in base al contesto (io di solito tolgo quello che non serve).
Scegli la migliore struttura URL per la SEO
Quando crei il tuo blog con WordPress devi indicare subito il tipo di permalink dei tuoi post. Puoi scegliere tra diverse soluzioni, c’è anche quella che prevede solo numeri e lettere a caso. O meglio, è la combinazione con id dell’articolo lanciato sul blog
La soluzione peggiore. Il CMS imposta facilmente questo parametro nelle impostazioni generali, sezione permalink. Come scegliere il miglior URL SEO per WordPress? Qui ti conviene usare la soluzione categoria/titolo o solo titolo (quindi headline).
Non fare il mio errore, non usare la data nell’URL: sarà un problema quando vorrai aggiornare completamente un post e cambiare mese e giorno di pubblicazione.
A proposito di struttura SEO delle URL di un sito web: meglio directory o sottodominio? Di sicuro puoi rendere tutto più semplice e lineare per l’URL SEO friendly se una sezione come il blog la metti in una cartella del dominio principale. Quindi conviene www.esempio.it/blog
e non blog.esempio.it
.
Canella catene di redirect nelle URL SEO friendly
Fare un reindirizzamento può essere la soluzione a diversi problemi, ciò che devi evitare sono le catene di redirect che possono creare dei loop e dei rallentamenti pericolosi. Se l’URL A reindirizza a B e poi a C meglio arrivare direttamente da A a C.
Modifica l’URL di default sui post WordPress
Dopo aver scelto la struttura base dell’URL puoi modificare il permalink (la parte dell’indirizzo che identifica la pagina web) prima della pubblicazione del contenuto.
In principio avevo impostato la mia piattaforma per richiamare automaticamente il titolo del post e la data (/%year%/%monthnum%/%day%/%postname%/
), ma poi ho deciso di concentrarmi sull’ottimizzazione SEO degli URL. Vuoi farlo anche tu?
La struttura SEO URL è importante. Io uso la funzione permalink, sulla destra dell’editor, di WordPress per eliminare i termini inutili, lasciare le keyword e ottenere URL SEO friendly. Puoi fare lo stesso con il plugin WordPress SEO By Yoast.
Evita eccesso di keyword nelle URL SEO friendly
Matt Cutts ha suggerito che le keyword nell’URL possono dare qualche beneficio, ma anche che un uso eccessivo non è la soluzione. In buona sintesi, non pensare che se inserisci 30 parole chiave nell’URL uscirai in prima pagina per le query.
Se utilizzi una sola keyword per distinguere i permalink forse non stai utilizzando al massimo l’URL. E stai ignorando la possibilità di trasformarla in perla di chiarezza per dare delucidazioni rispetto all’argomento affrontato. Osserva:
http://www.nomeutente.it/SEO-blog
http://www.nomeutente.it/SEO-scrivere-online
Quale delle due utilizzeresti per il tuo prossimo post che illustra come fare SEO copywriting? L’aspetto è ancora più interessante se consideri che l’URL SEO friendly appare nella serp. Quindi è un manifesto per chi clicca sui risultati, per i lettori.
Implementa rich snippet e breadcrumbs
Un URL ottimizzato SEO aiuta a contestualizzare lo snippet. In realtà con i rich snippet dei breadcrumbs puoi ottenere un risultato diverso: la serp sintetizza il permalink e crea un percorso che prende come riferimento la categoria di appartenenza. Questa soluzione è particolarmente apprezzata su mobile.
Per questo è utile anche creare un percorso intelligente delle pagine web. Evita cartelle inutili, directory superflue, e nomina i vari percorsi in modo logico.
Usa trattino alto per separare keyword (no underscore)
Meglio mettere il trattino alto o quello basso? Il buon Matt Cutts fece chiarezza sulla diatriba sottolineando che trattino basso e alto sono la stessa cosa per Google.
Sono entrambi dei separatori di keyword. Però io non trovo nessun motivo per abbandonare il vecchio trattino alto che, tra l’altro, ti conviene utilizzare al meglio.
Ad esempio, credi che sia meglio http://www.nomeutente/parolachiave
oppure http://www.nomeutente/parola-chiave
? Io preferisco il secondo URL. In realtà anche una guida più recente di Google preme per il trattino alto.
È importante separare le parole in modo da far capire con maggior chiarezza che sono due termini differenti e non un’unica parola all’interno dell’URL SEO.
Evita caratteri speciali, maiuscole, punteggiatura
I CMS come WordPress traducono i caratteri speciali. Ma altri casi tendono a generare risultati balordi. La parentesi aperta diventa %28, le virgolette %22… Lo stesso vale per lo spazio HTML che può creare diversi problemi a un URL SEO friendly.
Il problema non è nelle parole accentate ma, ad esempio, con l’apostrofo. Prendi l’abitudine di strutturare le tue URL in modo da evitare i caratteri speciali.
Io evito ciò che può sporcare l’URL, facendo attenzione a maiuscole e hashtag. Ecco un esempio dei caratteri che hanno bisogno e non della codifica in un URL.
Tipo | Esempio | Codifica |
---|---|---|
Caratteri sicuri | Alfanumerici (a-z 0-9) | NO |
Unreserved | – . _ ~ | NO |
Reserved | : / ? # [ ] @ ! $ & ‘ ( ) * + , ; = | Sì |
Non sicuri | spazio ” < > % { } | \ ^ ` | Sì |
Gestisci bene URL statiche e URL dinamiche
Questa disputa non è nuova e trovo ancora dei coni d’ombra sulla faccenda. Sono d’accordo con le conclusioni di questa discussione sul Forum Giorgiotave:
- Statico è meglio che dinamico, nelle URL in tutta la struttura pagina.
- Google non indicizza le URL dinamiche? Falso, ma è più difficile.
- Limitare numero di parametri è bene (anche per URL statiche).
- Attenzione, non generare contenuti duplicati SEO con le URL.
Se ne vuoi sapere di più sull’argomento, ti consiglio di dare uno sguardo al post pubblicato il 22 settembre 2008 sul Webmaster Central Blog. A proposito, cosa dice la guida ufficiale di Mountain View sull’argomento URL dinamiche?
Non badare al numero di keyword, non fare stuffing di parole chiave. Rendi l’URL semplice da leggere e focalizzata sull’argomento che affronti nella pagina.
Fa’ in modo che le persone capiscano l’argomento centrale del contenuto. Questo basta per essere in linea. Se hai altre esigenze leggi la risorsa di Google.
Ottimizza le URL SEO canoniche nel sito web
Qual è la home page del tuo blog? Google ne può considerare 2 o 3 (www.nomeutente.it – nomeutente.it – www.nomeutente.it/index.html) e complicarti la vita con penalizzazione per contenuti duplicati. Meglio usare URL canoniche.
Per chi utilizza il All in One SEO Pack deve spuntare l’opzione Canonical URLs Per il resto del mondo basta aggiungere il tag rel="canonical"
nella sezione head. Se non lo sai fare ti consiglio di parlare con un SEO o un webmaster per evitare danni.
Non mettere categorie e date per creare permalink
La struttura SEO URL deve valutare questo punto. Quando scegli un permalink per la pagina ricorda di eliminare eventuali date. Ad esempio, se sai che questa pagina sarà ripetuta nel tempo meglio non aggiungere in questo parametro l’anno.
www.mysocialweb.it/corso-seo-2018
www.mysocialweb.it/corso-seo
Questo è l’esempio. Se ho un corso SEO in cantiere che si ripete ogni anno l’URL della pagina non ha bisogno della data. Altrimenti a ogni edizione devo fare un cambio URL o creare una pagina nuova. In questo modo perdo o limito pesantemente tutti i vantaggi ottenuti dai segnali social e dai link in ingresso. Un vero dramma.
Senza dimenticare il problema del pubblicare in continuazione pagine che diventano inutili l’anno successivo o del fare continui redirect 301 per cambiare URL.
Data nell’URL e possibili errori SEO
Per rispettare l’idea di mantenere una struttura SEO URL parlante puoi pensare di eliminare data e categoria da URL. Tutto questo, però, può diventare un problema in corso d’opera: ci sono plugin e impostazioni che ti consentono di fare questo.
In realtà rischi di creare una marea di errori 404, per questo devi sapere cosa stai facendo e devi saper usare l’htaccess molto bene. Quello che posso dirti: una struttura URL pulita è sicuramente un bene. In ogni caso ti dà il vantaggio di poter cambiare data e categoria senza cambiare permalink e questo è bene.
Ma se cuoi cambiare tutto questo rivolgiti a un SEO professionista per valutare vantaggi, svantaggi e azioni. Non si scherza con questi punti, sul serio.
Meglio mettere le categorie del blog nell’URL?
Dipende. Nel senso che ci sono alcune motivazioni che ti consentono di puntare verso gli URL con categorie nella struttura. E sono delle sfumature molto tecniche che riguardano soprattutto il lavoro di analisi. Per approfondire ti lascio questo podcast 🙂
Ascolta “URL e SEO: meglio con o senza tassonomia? – EVSEO Podcast #5” su Spreaker.
Se il lavoro di tassonomia è fatto bene può essere una buona implementazione alla struttura dell’indirizzo. Spesso dipende da impostazioni iniziali che poi dovrebbero essere corrette con dei redirect poco convenienti se si tratta di grandi portali.
Da leggere: come affrontare i caratteri speciali nell’URL
URL SEO Friendly: domande e risposte
L’ottimizzazione SEO on-page ha bisogno di attenzioni in merito e tu devi accontentare gli utenti. Ma anche i motori di ricerca. L’URL soddisfa quest’esigenza. Sei d’accordo? Lascia la tua opinione nei commenti, affrontiamo insieme la situazione.
URI (Uniform Resource Identifier) e URL (Uniform Resource Locator): cosa sono e in cosa differiscono? La prima si riferisce solo a risorse in grado di identificare, gli URL permettono anche di localizzare un elemento da raggiungere suinternet.
Massimo 1.000 battute. Mueller ha dichiarato che Google è in grado di indicizzare pagine con URL superiore ai 1.000 caratteri ma non è per forza una buona idea.
Deve essere semplice, breve e comunicativo. In altre parole, devo capire immediatamente di cosa si tratta. Un URL ottimizzato non lascia spazio ai dubbi.
Categoria: Ottimizzazione siti
Ottimo articolo 🙂 penso possa essere molto utile a chi sta iniziando a ottimizzare il proprio blog ^^
Grazie, sempre importante puntare su una buona ottimizzazione URL in ottica SEO.
Hai mai pensato ai permalink con le emoji?
URL con emoji… sai che le ho viste solo su WhatsApp e poche altre cose? Secondo me sono poco usabili, però se vuoi provare questa possibilità ti consiglio questo tool: xn--vi8hiv.ws/ Una sorta di short URL dedicato ai simboli.
Ciao Riccardo, al di là del seo, credi che l’URL possa avere un grosso impatto sul CTR? Lo utilizzeresti più per fare SEO o per far capire esattamente di cosa parla il tuo articolo (non è detto che non si possano ottenere entrambi i risultati)? Ciao e ancora complimenti per il tuo lavoro.
Ciao Gina Luca,
In realtà le due cose vanno di pari passo. Non devi puntare solo sulla SEO, anzi: devi essere semplice e diretto. Parli di SEO copywriting? L’URL sarà /come-fare-seo-copywriting/ Senza grandi passaggi e riflessioni: devi far capire qual è il tema.
Ciao Riccardo e a tutti
leggo nell’articolo di non utilizzare la data nelle URL ma vedo anche che negli ultimi articoli hai mantenuto l’impostazione con data.
Lato SEO trovo ottima la tua indicazione: “devi far capire qual è il tema”.
Sto però cercando di semplificarmi la vita anche lato Analytics, la mia domanda quindi è, in una Url useresti: anno/categoria/titolo oppure categoria/titolo?
Sono orientato per la seconda soluzione ma ho ancora il dubbio sull’anno (o data completa). Posso avere una tua opinione?
Grazie mille, Alessandro
Se potessi tornare indietro userei solo titolo del post nell’url. Neanche la categoria. A meno che non sia un sito di news reputo inutile avere la data, il mio è stato un errore di gioventù 🙂
Grazie per il suggerimento, ottimo articolo e bello anche il tuo libro. Davvero interessante 😀
Ma grazie a te Alessandro!
Ciao Riccardo.
Intanto grazie mille per i tuoi contenuti utili e ben chiari. Ho un problema. Mi viene riscontrato ancora un URL del mio blog di wordpress unfriendly, ed è la pagina che wordpress dedica alla perdita e reimpostazione della password. Non sto trovando proprio il modo per poterla rendere friendly. Hai delle dritte da darmi.
Grazie infinito,
Andrea Torrisi
Qual è l’url in questione?
Questo qui: andreatorrisi.com/wp-login.php?action=lostpassword
Seositecheckup me lo bolla appunto not friendly.
Ok, ascolta: io non sono un esperto SEO. però ti dico questo: a volte i tool dicono cose strane. Ti dico questo: l’URL SEO friendly è il pezzo di un puzzle, ovvero di una pagina ottimizzata per una determinata ricerca. Ora questa pagina per cosa si dovrebbe posizionare? Mi sembra una pagina di servizio, giusto? A cosa serve una URL SEO friendly?
Si certo, è marginale. Solo che se faccio un check up completo mi segnala questo aspetto negativo. Comunque grazie mille dell’ascolto, sei stato gentilissimo. Complimenti per i tuoi contenuti
Ti ripeto, non sono un SEO expert quindi le mie considerazioni devono essere prese con la giusta cautela. Però ottimizzare quella pagina è un eccesso. Non sempre i SEO tool dicono cose giuste, se non altro perché seguono schemi rigidi.
Ho fatto lo stesso errore e sulle url dei miei post compare la data. Tempo fa mi sono detta di voler correggere la cosa e c’è chi mi ha suggerito dei plugin per un redirect generico di tutte le pagine del blog… sinceramente non ho avuto il coraggio di provare, ma questa data mi è indigesta e preferirei un titolo del post e stop che comunque mi sembra molto più chiaro.
C’è un modo per correggere l’errore di gioventù oppure, è meglio lasciar stare così come è… visto che anche te vedo che preferisci lasciare la data in vista?
Io ho tolto la data dall’URL con redirection. Il lavoro è abnorme, se non hai le spalle solide e sai cosa fai meglio lasciare il mondo come sta.