Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il
Per creare e scrivere un articolo ottimizzato SEO devi partire da una keyword research, individuare una parola chiave con buone potenzialità e usare questo termine nel tag title, nell’H1, nell’URL e nei testi. Senza fare keyword stuffing.
Sembra difficile dare una risposta concreta a questa domanda. Come scrivere un articolo SEO friendly? Per ottenere un buon risultato nel ranking devo, prima di tutto, capire cosa voglio dire con queste parole. Google non ha dato indicazioni del genere.
Spesso si sottolinea l’assurdità del SEO Copywriting e dell’esistenza di professionisti specializzati in scrittura SEO oriented. Perché si scrive per le persone, si accontentano le esigenze del pubblico. Non quelle dei motori di ricerca che non esistono.
Questo è un punto di partenza. Poi c’è la pratica, con la scrittura quotidiana e l’ottimizzazione SEO (Search Engine Optimization) on page da mettere in campo.
Chi se ne occupa? Il web writer ha competenze per ottenere l’obiettivo? Ma, soprattutto, qual è il risultato? Ecco come scrivere un articolo ottimizzato SEO.
Indice dei contenuti
Cos’è la scrittura SEO friendly?
Prima di spiegare come scrivere un articolo ottimizzato SEO devo rispondere a questo primo interrogativo. Di cosa stiamo parlando esattamente? Cos’è la scrittura in ottica SEO? Da un punto di vista accademico non esiste, non ci sono temi degni di nota: è sbagliato tirare in ballo una scrittura per i motori di ricerca.
La pratica ci suggerisce l’abilità di comprendere le esigenze delle persone che vuoi raggiungere per poi mettere su carta digitale un testo degno di nota.
Capace di rispondere nel modo giusto, di soddisfare le domande e le curiosità del pubblico individuare da un’analisi SEO. Il percorso nel web copywriting inizia qui. Inizia da una buona ricerca. Ma ci sono persone più brave per scrivere un articolo ottimizzato SEO.
Io sono un web writer. Così ho chiesto una mano a Jacopo Matteuzzi che si occuperà proprio di questo: analisi delle parole chiave per capire il vero intento di chi cerca.
Da leggere: i migliori libri di SEO copywriting
Un esempio di testo ottimizzato SEO
Nella grafica di Moz questo discorso è chiaro: ci sono tutte le tecniche della scrittura in chiave SEO, ma anche aspetti legati all’usabilità, ai meta data, al responsive design. Senza dimenticare il valore della scrittura, del testo online.
In questo punto si trovano la ricerca delle fonti, la leggibilità, il buon uso della grammatica e della sintassi per presentare le tue tecniche di scrittura SEO, le immagini di qualità. Perché anche questo conta nel risultato finale.
Poi c’è l’attenzione al tag title, ai vari dettagli che ti permettono di interfacciarti con Google. Per approfondire questi argomenti puoi dare uno sguardo alla guida dedicata al SEO copywriting. Ma la sintesi è semplice: devi sempre creare contenuti utili.
Come scrivere un articolo ottimizzato SEO
Ripeti con me il mantra del web writer: scrivere per gli umani e non per Google. Qual è il principio chiave della scrittura online? Mettere al centro il lettore. Guai a scrivere per i motori di ricerca: non esiste web writer disposto a dire il contrario.
Analisi SEO per definire l’intento
Non puoi scrivere un articolo in ottica SEO se non sai cosa ottimizzare. Il SEO copywriting, in quanto tale, non esiste. Non c’è un modo di scrivere per i motori di ricerca che sia diverso dal creare contenuti di qualità per i lettori online.
SEO copywriting vuol dire scrivere bene conoscendo le regole di Google. Ma soprattutto significa fare un’analisi delle parole chiave, dell’intento di chi cerca.
Spesso le persone che si approcciano alla SEO si concentrano sulle buone pratiche di ottimizzazione di una pagina web che sono uguali per tutti: come dobbiamo scrivere il title, la meta description, l’URL, il tag H1 da usare in ogni pagina. Queste realtà sono identiche per qualunque progetto. Ciò che cambia la parte analitica.
Devo sapere, prima di tutto, quali sono le esigenze del target. Cosa significa in termini di posizionamento sui motori di ricerca? La SEO non esiste senza un’analisi, e questa consiste prevalentemente nel saper scegliere le parole chiave.
Non focalizzarti troppo sui SEO Tool
Attenzione, saper scegliere le parole chiave non vuol dire solo usare i SEO tool. Il problema è che tutti questi strumenti – SEOZoom, Keyword Planner di AdWords, SEMRush, Google Trends, Ubersuggest, Majestic SEO e tantissimi altri – per quanto evoluti e per quanto ben fatti sono “stupidi”. Attenzione, sono ottimi strumenti.
Ma li dobbiamo usare con intelligenza: i tool ci danno dei volumi, ci dicono quante volte gli utenti cercano una determinata parola chiave. Ma non sanno a cosa serve, qual è il progetto, che cosa stiamo vendendo e che cosa stiamo proponendo.
Ci sono parole chiave che possono avere volumi molto più bassi di altre. Ma per noi possono essere più importanti, e questo nessuno strumento lo può sapere. Per fare un’analisi delle keyword bisogna prima di tutto partire dall’intento di ricerca.
Individua i vari tipi di ricerche
Le persone non cercano sempre con le stesse intenzioni. Possiamo raggruppare le intenzioni di ricerca in 3 famiglie: di tipo informativo, commerciale e navigazionale.
Questi intenti sono molto diversi. Se io cerco “come fare SEO” il mio è un obiettivo informativo, io sto cercando informazioni generiche sull’ottimizzazione per i motori di ricerca (che cos’è, quali sono i concetti, esempi di testi SEO, etc.)
Se cerco “servizi SEO” ho un intento diverso, di tipo commerciale. Se digito “servizi SEO Studio Samo” è un altro caso ancora. Quando cito un brand o sito specifico è una ricerca navigazionale. Ovvero faccio una ricerca ma so già l’indirizzo.
Per un progetto SEO, prima di guardare i volumi e altri numeri, bisogna conoscere questa distinzione. Ci servirà anche per costruire l’alberatura del nostro sito.
Consigli SEO per chi usa WordPress
Chi usa WordPress ha già la distinzione tra pagine e articoli. Questa è una differenza che può sembrare, per certi versi, inutile. Spesso mi chiedono il motivo di questa distinzione dal momento che si tratta in entrambi i casi di pagine.
Questa distinzione ci aiuta a impostare correttamente il sito in base all’intento di ricerca. Gli articoli, che sono la parte del blog integrato nel sito, intercettano le ricerche informative. Le pagine, invece, incrociano le ricerche commerciali.
E devono essere studiate per massimizzare i risultati. Vendiamo sempre qualcosa (direttamente o indirettamente). Hai un blog professionale? Lo puoi usare per far conoscere i prodotti o servizi. Non bisogna però cadere nell’errore tipico: usare gli articoli del diario per andare a presidiare delle parole chiave commerciali.
Se io voglio posizionarmi con “servizi SEO” non devo creare un articolo, ma una pagina. Il blog mi servirà invece per posizionarmi con parole chiave informative.
Questo è molto importante perché le ricerche informative sono più numerose (si parla dell’80% circa delle ricerche) ma lontane dalla conversione, l’obiettivo del sito.
Usa il search intent fare SEO Copywriting
Compreso l’intento di ricerca, bisogna mettere a fuoco il progetto. Non posso fare una corretta analisi, ad esempio, sulle piscine se non conosco il settore. Ma anche – nel caso si debba svolgere l’attività per un cliente – l’azienda e il tipo di prodotto.
Devo sapere quali sono le parole importanti per un progetto. Come dicevo prima, una keyword può avere un volume significativo, ma può essere inutile per il progetto.
Conoscere l’intento di ricerca e il progetto sono le prime cose necessarie per la riuscita di un’analisi delle parole chiave. L’insieme delle conoscenze porterà poi a definire tutta la parte operativa. Con questi due concett, possiamo fare seeding.
Ovvero possiamo prendere lo strumento preferito e inserire le parole più significative. Se aggiungiamo le keyword giuste otteniamo le risposte necessarie. Se inseriamo le parole sbagliate, lo strumento – che non sa cosa vendiamo – non potrà aiutarci.
Il risultato è un elenco di parole chiave che poi dovremo controllare. È necessario fare pulizia tra quelle che ci interessano e quelle che non sono necessarie, e utilizzare come riferimento per articoli del nostro blog e pagine dei prodotti o servizi.
Organizza le keyword nel piano editoriale
L’analisi SEO individua gli argomenti da sviluppare con gli articoli. Ma ora ritorna in campo la strategia del blogger: per avere tutto sotto controllo devi incrociare le ricerche svolte con il piano editoriale, l’anima del blog. In questo documento elenchi
- Obiettivi.
- Target.
- Concorrenza.
- Tone of voice.
E poi? Devi creare una mappa mentale dei contenuti. Devi organizzare tutto quello che è emerso dall’analisi SEO nei nodi del documento che rappresentano i temi da affrontare. In questo modo hai uno schema per creare il calendario editoriale.
Esempio. La keyword “come installare WordPress” è interessante per il tuo progetto, ma cosa significa? Come trasformare tutto questo in articolo? Devi creare un file, un foglio di calcolo con i titoli da sviluppare. Qui ci trovi la data di pubblicazione, ma anche le correlate. Ovvero le query che ruotano intorno all’intento di ricerca.
Come scrivere un articolo SEO? Mi sto avvicinando. Hai scelto al keyword più utile? Perfetto, crea una headline efficace e usa le correlate per approfondire l’argomento con un criterio. Seguendo le esigenze del pubblico, delle persone.
Non esiste il SEO copywriting in termini assoluti ma la scrittura per le persone che prende spunto dai motori di ricerca per dare al pubblico ciò che vuole.
Ignora il concetto di keyword density
La percentuale della keyword più importante rispetto alle altre parole del testo. In nome della keyword density sono stati commessi i peggiori crimini linguistici.
È una sofferenza leggere testi che barattano la buona scrittura con un vantaggio SEO che in realtà non esiste. E che non è mai esistito secondo Enrico Altavilla:
Il concetto è semplice da cogliere: secondo te basta ripetere una parola all’infinito nel testo per avere un buon posizionamento? Allora vince chi riesce a inserire più volte una determinata keyword. Mi sembra un limite impossibile da ignorare.
La keyword density è una metrica inutile. Non devi scrivere per Google ma per le persone, e per rispettare questa regola puoi usare la forza di Mountain View. Esatto. Il paradosso è questo: la macchina ti aiuta a creare un prodotto migliore per l’uomo.
Come e dove inserire le keyword
Questo è uno degli aspetti più interessanti del lavoro di ottimizzazione SEO dei testi: come e dove inserire le parole chiave. Allora, lo dico subito: mai puntare su testi studiati intorno al concetto di keyword density. Non esiste, è un concetto inutile.
Il lavoro del SEO copywriter riguarda, dal mio punto di vista, la scrittura pensata per gli umani e migliorata attraverso le ricerche. Un minimo di attenzione all’uso delle parole chiave, però, è indispensabile per suggerire a Google l’argomento.
Quindi il tag title è decisivo, deve descrivere subito l’argomento del testo. Io qui inserisco la keyword più importante. Lo stesso vale per meta description, permalink e testo alternative dell’immagine. Quante keyword inserisco nel testo?
Il numero necessario per fare in modo che l’articolo risulti chiaro. Ecco una sintesi, come scrivere un articolo ottimizzato SEO con un occhio alla leggibilità:
- Scrivi bene, non ripetere parole a caso.
- Usa le keyword nel tag title.
- Cura il permalink.
- Definisci H2 e H3.
- Inserisci una buona meta description.
- Aggiungi link interni.
- Ottimizza le immagini.
- Aggiungi le keyword nell’H1.
Il passaggio da chiarire: se voglio scrivere un testo che si posizioni con la query “esempio testo SEO” non forzerò il testo con questa combinazione. Potrebbe andare bene per un tag title ma non per una scrittura fluida e comprensibile.
Puoi parlare di “esempi di testi in chiave SEO” o di “buoni esempi di testi ottimizzati per la SEO”, Google è abbastanza intelligente per capire cosa stai dicendo.
I migliori SEO tool gratis per web writer
Ok, è chiaro il rapporto tra scrittura SEO e strumenti per trovare le keyword. Adesso però tutti vogliono sapere quali sono le soluzioni migliori, gli attrezzi del mestiere che un bravo web writer deve usare per capire, scoprire e studiare le parole.
Questo lavoro – che può essere svolto in tandem con il SEO – comprende dei tool molto raffinati come SEMrush, SEOzoom, Majestic e diverse soluzioni. Quali sono?
Keyword Planner
Ti permette di individuare i volumi di ricerca e il costo per click di una parola chiave, e delle varianti. Un tempo era molto più preciso, oggi dà solo delle stime se non hai una campagna Google Ads attiva. In ogni caso resta un buon punto di partenza.
Answer the public
Answer the public sta rivoluzionando il mondo della scrittura online. Con questa realtà puoi individuare tutte le domande che ruotano intorno a un termine.
Ma anche a una frase, un topic. Attraverso la visualizzazione grafica a raggio tutto appare più semplice, nella mia lista preferita di SEO tool gratis ATP c’è sempre.
Ubersuggest
Questo strumento consente di organizzare, attraverso una soluzione alfabetica, tutte le correlate di una determinata parola chiave. Dà il massimo se lo abbini con Supermetrics. Alternativa a Ubersuggest: il tool di Riccardo Mares, SuggestMrx.
Correlate di Google
È una funzione del motore di ricerca: consente di individuare – con il completamento della digitazione o con i link nel footer della serp – le ricerche correlate a quella che hai digitato. Indispensabile per capire cosa cercano le persone.
Google Suggest
Chi si occupa di web writing deve usare Google Suggest. Ovvero la possibilità di completare le ricerche dopo le prime parole della query. Il bello del completamento automatico? Ti suggerisce la ricerca in base alla frequenza della ricerche.
Google Suggest completa la frase prendendo spunto dalle ricerche delle altre persone. Ti permette di sapere cosa cercano gli utenti su Google. Grazie a questa funzione puoi scrivere per gli umani, non per i motori di ricerca.
La puoi usare per decidere il topic del tuo articolo dopo aver verificato la sua bontà con Semrush, Seozoom o Keyword Planner (guarda l’esempio pubblicato su Moz).
Ma io lo uso anche per completare un articolo e per affrontare argomenti correlati che potrebbero interessare il lettore. Quindi Google Suggest è uno strumento decisivo per la scrittura online. Questa è la mia opinione.
Google Trends
Un altro strumento messo a disposizione da Mountain View. Con Google Trend puoi ottenere il massimo in termini di analisi delle tendenze temporali e geografiche di una parola chiave. Utile per scoprire le tendenze di ricerca, i periodi migliori.
Mai dimenticare l’ultimo tool: la testa. Senza una continua contestualizzazione è inutile parlare di strumenti SEO. Puoi trovare tutte le correlate e le chiavi pertinenti, ma se non riesci a capire cosa vuoi per il tuo articolo rischi di fare un buco nell’acqua.
Per approfondire: tecniche di ottimizzazione SEO per WordPress
Scrivere per Google e per i motori di ricerca
Ti dicono che devi scrivere per Google e per i motori di ricerca se vuoi emergere e ottenere risultati con il blog. Però c’è un problema: spesso il lavoro di SEO copywriting viene frainteso. E la community soffre.
Scrivere per Google vuol dire muovere i passi giusti e usare le keyword con intelligenza. Ma spesso le tecniche SEO diventano la base di partenza per mandare in fumo il tuo lavoro sulla community. Vuoi evitare questo? Perfetto, continua a leggere.
Perdere l’appoggio del pubblico fedele
Questa è la condanna peggiore: scegli gli argomenti che portano più traffico ma dimentichi cosa cercano le persone che ti hanno scelto. Quelle che hanno portato le prime visite al tuo blog. E ti hanno permesso di capire, analizzare, monetizzare.
I lettori fedeli non cambiano le sorti di Google Analytics, però ti permettono di diventare autorevole nella tua nicchia. Così puoi raggiungere lo status di un esperto.
Come diventare un influencer? Lavorando e rispettando sempre per il pubblico. Quando innesti temi che non rientrano nel piano editoriale LinkedIn, o lo allarghi a tal punto da risultare innaturale, rischi di diventare qualcosa di diverso per chi ti ha sempre letto. Con un risultato preoccupante: tante visite, poche interazioni vere.
Dimenticare l’importanza delle relazioni
Un bel problema: continui a scrivere e a creare grandi contenuti. Pubblichi tutto quello che ti serve per essere sempre sulla cresta dell’onda. Ma dimentichi la cosa più importante: le persone. Anzi, le relazioni con le persone che amano il tuo blog.
Sto parlando delle chiacchierate nei commenti, dei confronti fiammanti nei social, degli scambi via email. L’essenziale è invisibile agli occhi: scrivere per Google non può essere un motivo per ignorare le relazioni virtuose con chi ti legge.
Creare titoli noiosi, ripetitivi e monotoni
Altro problema di chi sacrifica la community sull’altare della SEO: titoli così noiosi da far addormentare il pubblico più legato a te. Però funzionano nel tag title perché puntano sulle keyword più importanti, rientrano nei limiti delle 65 battute e magari mettono la parola chiave all’inizio per dare più importanza al topic.
Le regole per creare un titolo: deve essere SEO friendly, persuasivo e informativo. Il tag title resta l’elemento più importante per l’ottimizzazione dei motori di ricerca.
Ma per assecondare un calendario editoriale basato solo sulla SEO rischi di diventare una lista di stringhe funzionali. Ma prive del brio persuasivo che si nota nei blogger più smaliziati. Questo è utile per creare una headline su LinkedIn efficace.
Scrivere pensando di far felice Google
Spesso la scrittura per i motori di ricerca diventa semplice ripetere keyword, sinonimi e correlate nel testo. E poi nella description, nel tag H1 e nella URL. Senza dimenticare tutto ciò che riguarda la SEO per le immagini. Molti pensano:
Cerco la keyword più importante, la metto nel tag title, cerco le correlate e creo gli H2. Questo è il segreto per il posizionamento SEO.
Chiaro, questo è un buon modo di procedere. Non basta, però, inserire le parole chiave nei titoli. È il contenuto a fare la differenza. Scrivere per Google, puntare sul SEO copywriting, non si limita a mettere la keyword nell’H2 per farsi trovare.
Significa sviluppare quel paragrafo nel modo in cui nessuno ha mai fatto. Ma sempre per rispondere a quell’esigenza specifica. Ti lascio qualche articolo indispensabile per lavorare al meglio sul posizionamento Google:
Come ottimizzare questi passaggi? Semplice, pensa alla comunicazione semplice ed efficace. L’URL deve essere un manifesto di chiarezza: la leggo e capisco qual è il tema centrale del post. La meta description può puntare alla scrittura creativa e il tag title deve unire i tre punti citati: SEO, scrittura persuasiva e informazione.
Scrivere per Google o per il lettore?
Bel dubbio, cosa devi fare? Devi scrivere per le persone, mi sembra ovvio. L’idea di inserire un certo numero di keyword nel testo è superata da anni. Non funziona così, e non serve neanche inserire i famosi sinonimi nel testo.
O meglio, funziona nella misura in cui usi questi elementi per rendere il testo piacevole da leggere. Scrivere per Google – scegliere argomenti che portano traffico e osservare i principali punti per ottimizzare una pagina web – è un passo utile nel momento in cui riesce a convivere con la community, con il pubblico.
Come scrivere un articolo ottimizzato SEO?
Questa è la strada. Come scrivere un articolo ottimizzato SEO? Partendo dall’analisi, organizzando il tutto con il piano editoriale e le mappe mentali, utilizzando le keyword nel modo giusto. Ora voglio rivolgere a te questa domanda: cosa significa per te puntare sulla scrittura SEO oriented? Lascia la tua opinione nei commenti.
Categoria: Ottimizzazione siti
Bell’articolo! Non troppo tecnico, ma che traccia una linea guida importante. Capita, a volte, di avere mille idee nella testa, ma di non riuscire ad organizzarle in un testo. Il rischio di perdersi o di bloccarsi è molto alto.
Hai segnato con estrema semplicità i passaggi fondamentali che ci aiutano ad evitare questo. Complimenti Riccardo 😉
Ciao Nello,
L’idea era questa: dare delle indicazioni chiare su cosa fare. Riguardo alla tecnica di scrittura SEO: è proprio questo il punto, non esiste. O meglio, una volta individuato l’intento di ricerca del pubblico devi solo scrivere nel miglior modo possibile. Toccando i punti essenziali per le persone.
Bell’articolo Riccardo, chiaro e dettagliato, ottimo sia per neofiti ma anche per chi lavora sul web da diversi anni 😉
Ciao
Michele
Questo era l’intento, grazie per aver letto questo post!
Infatti! Ma per quanto risulti un concetto semplice, quello di scrivere per soddisfare l’intenzione del pubblico, non è altrettanto semplice arrivare a capire come farlo. In molti libri, corsi, eccetera si parla sempre di soddisfare l’intento di ricerca, ma bisogna innanzitutto capire qual è questo intento. E non lo si può capire senza un’analisi preliminare. 😉
Esatto, questa è la base. La verità è semplice: senza un riferimento iniziale e una strategia di partenza non puoi fare niente. Pensa alla struttura del sito web o ai link interni: se hai uno studio hai anche una strategia keyword da ottimizzare per spingere un determinato contenuto nella struttura del sito.
Ciao Riccardo, è molto utile questo articolo, non conoscevo né Ubersuggest né Answerthe public. Non scrivo esclusivamente epr vendere il mio libro, ma per teniere un dialogo con i lettori sui temi che mi stanno a cuore. Così trovo molto utile, soprattutto per l’ideazione del titolo dell’articolo, questi suggerimenti. Un buon titolo è molto importante, per farsi leggere, per la seo, per la diffusione sui social
Oggi è impossibile parlare di trucchi SEO per copywriter o altre cose del genere. Una buona analisi di partenza, una ricerca delle keyword usate dal cliente, una serie di attenzioni nei compi cruciali: questo è il punto. Il resto è buona scrittura.
Complimenti, articolo molto utile per chi vuole comprendere le basi della seo nel copywriting.
Grazie Luca, l’ottimizzazione SEO di un articolo non è frutto di grandi segreti. Per me tutto nasce dall’osservare ciò che le persone cercano e scrivere su carta tutto ciò che permette di rispondere in maniera chiara e sensata. Il vero nodo sta nel capire le intenzioni di ricerca, ecco.
Ciao Riccardo, vorrei farti i complimenti per l’articolo (anche se in ritardo), lo trovo davvero chiaro e utile! Consente di trarre numerosi spunti per chi si appresta a fare questo bellissimo mestiere.
Ho letto tanti altri tuoi articoli e, devo dire, li trovo sempre molto interessanti!
Grazie cara, spero che questo articolo ti aiuti a lavorare bene con keyword e ottimizzazioni seo per i tuoi articoli.
Ottimo articolo complimenti 🙂 Però ho un dubbio e tu spero possa chiarirmelo.Recentemente ho creato un articolo che si è ben posizionato..Ha una discreta concorrenza tipo aranzulla, studiosamo, te, Sono riuscito ad entrare in 2° pagina, però quello che non capisco perchè per la kw più importante sono finito in 15° posizione, mentre per la sua long-tail che ha lo stesso identico intento di ricerca (e solo più specifica)e nonostante io abbia ottimizzato principalmente per la longtail sono più sotto,tipo 25° posizione…In teoria le long-tail non erano più facili?
Sì, in teoria. Però dipende da tanti fattori. Anche dal tipo di concorrenza che hai per quella long tail. Però senza esempio pratico difficile dare dei riferimenti chiari. Vuoi lasciare nei commenti le keyword in questione?
Si, nessun problema la keyword è “come indicizzare un sito” sono 14° per questa keyword e “come indicizzare un sito web” sono 25°. La concorrenza è identica, l’intento e identico… Posso capire per “come indicizzare un sito su google”, poichè magari il mio articolo parla anche degli altri motori di ricerca.. ma le prime 2 sono identiche….
Uso delle keyword nel testo? Tag title? Mi lasci anche il link della pagina in questione?
Altra domanda: cosa fa più volume di ricerca? E CPC?
Si certo
come indicizzare un sito 390 $1,34
come indicizzare un sito web 30 $ 1.89
Capirai, son ben contento che mi si posiziona la key più grossa, e adesso ho notato che avevo caricato una versione più ottimizzata per la key più grossa (eh eh eh faccio dei test ogni tanto), pero non capisco comunque perche mi premi quella più importante 😛
Guarda, difficile dare la risposta. O almeno per per me è difficile. Quello che mi viene da pensare è una questione di pertinenza della keyword, più precisa e meno ambigua. Magari nel tag title non era specificato (ora sì). Quindi hai fatto bene ad aggiungere il “web”. Però monitora anche l’altra, non vorrei perderla. Anche se il CPC della seconda ci comunica che c’è molta gente che investe su un volume molto inferiore: forse il motivo è questo.
Eh eh eh…i misteri del web…Vabbeh, dai a me va meglio cosi’ ^-^…Grazie comunque per l’interessamento.
E figurati
Ho letto attentamente il post e la ringrazio per la sua chiarezza. Tuttavia io devo realizzare un lavoro per Mylittlejobs utilizzando una scrittura del testo SEO da dove comincio? Non ho mai fatto nulla del genere. Grazie mille
Devi fare una buona ricerca delle parole chiave per capire cosa cercano le persone su Google.
Ciao Riccardo,
ho un quesito da porti: mi trovo a dover scrivere dei testi SEO ottimizzati per un sito ancora in costruzione e per il quale non è ancora stata definita la struttura. In questi casi è consigliabile ottimizzare testi lunghi e organici con il maggior numero di keyword o testi brevi con poche keyword molto generiche?
Grazie
Io ti dico questo: pensa a una pagina come un documento per rispondere a un’esigenza. Cosa puoi dare alla persona che cerca delle informazioni? Rispondere alla tua domanda non è facile, ci vorrebbe un’analisi specifica. però posso dirti questo: se devo spiegare come guadagnare con un blog mi devo prendere uan certa quantità di testo per farlo. Se devo spiegare, invece, come guadagnare con un blog che usa Adsense il testo sarà comunque considerevole. Ma focalizzato. Specifico.
Complimenti, articolo davvero utile per chi vuole comprendere il copywriting e le basi della SEO. Mi piace il fatto che poni l’enfasi sul creare contenuti di qualità per rispondere alle esigenze degli utenti.
Ciao Elvis, grazie a te per aver lasciato un commento. I contenuti di qualità sono la base di ogni testi scritto in ottica SEO, quindi continuiamo a lavorare in questa direzione.
Buonasera Riccardo ma, tu cosa ne pensi dei contenuti SEO Oriented?? Possono ancora definisrsi cosi?? Ha un senso chiamarli Seo Oriented? Sai dirmi qualcosa a riguardo?
Grazie
Posso dirti che la scrittura SEO è in parte attenzione a dettagli come tag title, H1 e URL. Ma nella maggior parte dei casi devi sfruttare le informazioni che recuperi dai vari SEO tool per scrivere contenuti in grado di soddisfare le esigenze del pubblico.
Sono un neofita, sto leggendo voracemente queste argomentazioni per ipossessarmi della chiave di apprendimento di questo linguaggio per produrre un contenuto degno di un blog
Gli ostacoli maggiori sono alcune sigle che non conosco: capisco è un linguaggio simbolico per introdotti, per fortuna il signor esposito possiede un innata capacità comunicativa, per cui tra i geroglifici si intravede una buona capacità di trasmettere il senso stretto dell’ argomento trattato
Complimenti, vorrei approfondire la conoscenza di questo strumento per comunicare in rete e per il momento dico: grazie!
Ciao Stefano. Sono a tua disposizione per chiarire. Se hai domande lasciale pure qui.
Ciao Riccardo, premetto di essere una neofita e anche se la scrittura è la mia passione mi rendo conto che da alcuni punti di vista scrivere per il web sia tutt’altra cosa. Nei commenti precedenti qualcuno citava Aranzulla che è considerato uno dei guru di questa materia. Senza nulla togliere alla sua bravura, però, noto nei suoi testi un uso strabordante della/e keywords tanto che a volta la lettura è quasi fastidiosa, ovviamente sempre a mio parere. Eppure Google non penalizza questa tecnica, anzi, è non capisco proprio perché. Da inesperta potrei sbagliarmi, ma la ripetizione compulsiva delle keywords non Sarebbe il primo errore da evitare ?! Grazie
Ciao Erica. Pensa, forse quella ripetizione non è pensata per Google ma per il target. per ribadire al pubblico quel passaggio. Senza timore di far perdere il filo. potrebbe essere questo il motivo?
Complimenti Riccardo per la professionalità e la chiarezza. Sto scoprendo tante cose nuove su un tema davvero importante e in continua evoluzione.
Dobbiamo essere sempre aggiornati sulla scrittura SEO, grazie per aver letto il mio articolo.