9 cliché della scrittura da abbandonare subito

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

Qualcuno (una persona affidabile, uno dei tanti esperti che segui) ti ha suggerito di aprire un blog aziendale. E tu hai seguito il consiglio perché con WordPress non è difficile essere online. Ma basta un attimo per cadere nei cliché della scrittura.

cliché della scrittura
I luoghi comuni della scrittura.

Leggi i testi: scorrono, sono piacevoli. Ma c’è qualcosa che non va. C’è una frizione che limita, stride, frena la buona riuscita del testo. All’improvviso l’illuminazione: stai collezionando luoghi comuni. Come evitare i cliché nel tuo copywriting?

Cosa è un cliché

Leggo la definizione del vocabolario Treccaniespressione priva di originalità, spesso ripetuta, e perciò fastidiosa; frase fatta, stereotipata, abusata; concetto o giudizio ormai cristallizzato. Questo è il cliché.

Il cliché è la scorciatoia di chi non sa cosa dire, è la soluzione che usi quando ti mancano le parole. O quando non hai voglia e stai scrivendo solo per inerzia: perché devi o credi di dover pubblicare. Ma un copywriter professionista sa come risolvere il problema.

Da leggere: come scrivere una lettera

9 cliché della scrittura?

La scrittura su un blog non è mai obbligata: pubblichi quando hai qualcosa di importante da comunicare. Certo, il blogger freelance viene pagato per scrivere e pubblicare. Ma questa figura dovrebbe evitare i cliché. Io ne conosco molti.

Azienda giovane e dinamica

Inizio con un evergreen. L’azienda giovane e dinamica è l’incubo di ogni web writer. Tormenta il sonno del copy costretto a scegliere questa formula dal dirigente. Un dirigente che crede di trasformarsi in Peter Pan con il semplice aiuto delle parole.

Vasta gamma di prodotti

Buoni per tutte le stagioni. Questo è un jolly da evitare nel blog aziendale. Ovvero in un luogo che dovresti usare per parlare con i clienti, e non per convincerli a comprare prodotti o servizi. Devi regalare experience, non devi fare mercato.

Azienda leader del settore

In realtà tutte le aziende sono leader del settore. Interrogo Google e trovo solo aziende leader del settore. Chi comanda non ha bisogno di dirlo: comanda e basta.

cliché
Anche tu sei leader del settore?

Chi, invece, ha bisogno di sottolineare questo punto ha un problema di ego. E quelli che scrivono azienda lider del settore hanno anche un altro dramma…

Panorama mozzafiato

Ciao travel blogger. Sì, parlo con te. Sei in montagna, in collina, in riva al mare. Sei ospite di un albergo affacciato sul blu del Mediterraneo. E cosa scrivi? La suite offre un panorama mozzafiato. Dai, il web ne ha abbastanza di questa descrizione.

Cortesia e affidabilità

Le combinazioni: sicurezza, cortesia e affidabilità è una delle più gettonate. Poi c’è qualità, cortesia e affidabilità ma anche convenienza, cortesia e affidabilità.

Orientamento ai risultati

Che significa? Sul serio. Che significa “orientamento al risultato”? Vuol forse dire che l’azienda in questione punta ai risultati e non prende in giro il cliente facendo pagare ore di consulenze a vuoto? Mi sembra un’ottima cosa, ma è necessario?

Tecnologie più avanzate

Anche il tuo concorrente usa le tecnologie più avanzate. Tutti usano le tecnologie più avanzate. Ma perché nessuno le mostra? Perché le foto presenti sul blog sono quelle di un banale sito di stock immagini? Il lettore apprezza prima di tutto la verità.

Professionalità ed esperienza

Show, don’t tell. Il blog aziendale è fatto per dimostrare professionalità ed esperienza. Inutile ritornare su questo punto: non piegarti al cliché. E soprattutto non peggiorare le cose con “professionalità ed esperienza al tuo servizio”.

Stock immagini e cliché della scrittura

L’ultimo punto non riguarda la scrittura ma le immagini, elemento chiave per la creazione di contenuti di qualità. Molti blogger hanno un abbonamento ai siti stock.

Sono archivi fotografici. Ottima soluzione, ma a volte le immagini sono veramente banali: basta yuppie che saltano dalla sedia di fronte al grafico che si impenna.

Da leggere: come scrivere un articolo di giornale

Come evitare i cliché?

Con esercizio, consapevolezza, un’attenzione in più al testo. Ma soprattutto con un approccio meno egocentrista. I cliché riflettono un bisogno di conferma

Sottolineano la qualità di un bene o di un servizio attraverso una formula esausta, inflazionata. La mia ricetta: non parlare della tua azienda, parla ai tuoi clienti.

Usi cliché della scrittura?

Spero di no ma immagino di sì. Non è un dramma ma dobbiamo risolvere. Sei d’accordo? Vuoi aggiungere un cliché alla lista? Oggi ho bisogno del tuo contributo.

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Scrivere

10 commenti su “9 cliché della scrittura da abbandonare subito”

  1. Bell’articolo, divertente in superficie, drammatico nello specifico per chi ha provato a convincere dirigenti e imprenditori che tutti, e sottolineo tutti, i punti suddetti erano da evitare. Ce ne sarebbero altri da aggiungere, come porre fantomatici premi sulla prima di copertina di brochure e qualunque altra forma di campagna pubblicitaria intrapresa, senza nemmeno spiegare cosa sia. Indimenticabile in tal senso il premio “Ercole d’oro” posto in modo più evidente del logo di un’azienda. Premio, per chi non lo sapesse (credo tutti), conferito alle aziende che più si erano distinte nell’ambito dell’innovazione. Innovazione! Fantastico! Si…Nel 1975. E la pubblicità era del 2014. Il resto della campagna comprendeva tutti i punti trattati nell’articolo e molti altri. Questi sono casi clinici.

  2. Parole sante le tue! e i tuoi esempi sono perfetti. Spesso si confonde l’elemento vitale di un blog con la classica comunicazione istituzionale. Ma l’ultima frase è perfetta per ricordarci il vero live motive..

  3. Questo articolo lascia il tempo che trova. Mi spiego.
    Ti sei limitato a stilare una serie di cliché, un paio di nominalizzazioni(“esercizio” e “consapevolezza”; che dicono “tutto” e niente) e un paio di ovvietà(“attenzione in più al testo” e “non parlare della tua azienda, parla ai tuoi clienti”; Cose che in teoria i lettori del tuo blog dovrebbero già sapere) e fine. Tutto qui!
    Domani è un altro giorno e nulla si è mosso.

    Va bene far gasare i superficialotti che esultano a ogni rutto, ma a chi si aspetta qualcosa di più, potresti almeno suggerire COME mettere in discussione e smontare un cliché per poterne creare poi uno inedito che funzioni. Qualche tecnica in particolare da suggerire? xD

    1. Riccardo Esposito

      Ciao,

      Darò voce alle tue richieste, sarà un vero piacere. Solo una cosa però: porta rispetto per le persone che leggono questo blog. Sono pronto a lasciare qualsiasi approfondimento, ma pretendo rispetto per chi commenta in modo diverso da te.

      1. Mi sono posto in modo poco garbato, e hai fatto bene a riprendermi, nulla da obbiettare. Pardon. 🙂
        Quanto al contenuto però, non posso rivedere il significato più profondo. Nessuno si pone domande, e come ho scritto sopra domani avranno già dimenticato tutto. xD
        Vabbuò, ciao.

        1. Riccardo Esposito

          Mi fa piacere aver riportato la conversazione sui binari giusti 😀 pubblicherò con piacere approfondimenti (la settimana prossima).

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