Cos’è un body copy e come si scrive: esempi e consigli

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

Il bodycopy è il testo principale di un documento, un articolo, una pubblicità, una pagina web o qualsiasi altro tipo di materiale scritto. Nel design, nella tipografia e nella pubblicità, body copy indica il testo principale all’interno di un layout.


Scrivere un body copy (traduzione: corpo del testo) nel mondo della pubblicità è la sfida per un copywriter. Tutti si concentrano su sfide più elevate, come la creazione di un claim o del naming, ma è nella stesura del testo centrale che si vedono le qualità.

body copy
Il cuore di un annuncio pubblicitario.

Qui non devi colpire ma spiegare e argomentare. Mantenendo il lettore sull’annuncio pubblicitario. Che può essere su carta o in una landing page, non fa differenza.

Vuoi leggere una spiegazione chiara e studiare un esempio di body copy efficace? Magari qualche regola per scrivere questo contenuto come un vero copywriter? Ecco quello che devi sapere per la tua pagina pubblicitaria.

Cos’è il body copy, ecco la definizione

Il body copy è il testo descrittivo di un annuncio pubblicitario. Rappresenta il corpo argomentativo, si trova dopo headline e baseline, si sviluppa in modo da definire la promessa lasciata dal titolo.

Per creare una pagina pubblicitaria di successo devi scoprire un buon equilibrio nella struttura. Mentre gli elementi centrali e più evidenti come il titolo puntano a mettere in evidenza la main promise, la promessa che hai lasciato all’utente in una pagina pubblicitaria offline ma anche online (landing page).

Quanto deve essere lungo un bodycopy?

Il necessario per razionalizzare l’headline per pubblico e prodotto/servizio. La lunghezza del testo non ha una misura definita, dipende da cosa e a chi vuoi vendere.

Dove si trova il testo argomentativo?

Sotto al titolo. Il body copy può dividersi in più colonne o rimanere in un blocco. Si consiglia di lasciare sempre la formattazione giustificato a bandiera, molto leggibile.

Chi crea e scrive il bodycopy?

Il copywriter si occupa dei testi di una pagina pubblicitaria. Lavora insieme all’art director che opera sul visual. Quindi posiziona e sceglie il packshot in base al brief.

Da leggere: definizione di payoff e differenze con headline

Esempi di body copy vincenti ed efficaci

Voglio puntare su questo aspetto: bisogna elencare una serie di esempi per far capire subito qual è il ruolo del body copy nelle pagine pubblicitarie dei grandi brand.

barilla
Esempio di pubblicità con body copy della Barilla.

Come puoi vedere nel caso della Barilla (o meglio, Mulino Bianco) il testo viene introdotto da una headline con un font importante e chiuso da un payoff conclusivo che riassume in modo convincente e ammiccante. Guarda il prossimo esempio.

nike
Esempio di body copy della Nike.

In questo caso il testo utilizzato dall’agenzia pubblicitaria, e dal copywriter, per argomentare il titolo è lungo, con un font importante. Lo stile minimalista impone alla pagina di ridurre elementi: packshot (immagine), headline, bodycopy e logo.

Caratteristiche e relazione con il visual

In una pagina pubblicitaria ci sono diversi elementi, questo è chiaro. E negli esempi di ADV ho messo il body copy in evidenza proprio per far capire qual è il ruolo di questo testo. Ma quali sono le sue qualità? E le caratteristiche essenziali?

  • Ha un font più piccolo.
  • Aiuta il lettore a capire.
  • È razionale, concreto.
  • Non è per forza prolisso.
  • Si muove verso l’azione.

Nel corso degli anni il body copy è diventato più breve. Anche se esistono ancora pubblicità che usano del testo per spiegare e argomentare la promessa del titolo, in media si nota una diminuzione del volume a favore di slogan e visual più importanti.

Come scrivere un body copy per vendere

Ecco il classico equilibrio: l’immagine cattura, il titolo colpisce, il testo spiega. In che modo questo avviene? Per scrivere un contenuto efficace devi prendere coscienza del suo ruolo: deve illustrare e razionalizzare. Come scrivere un body-copy efficace?

Semplifica il body copy

Togli tutto quello che non serve. Poi preferisci parole semplici, brevi e che fanno parte del vocabolario del target. Devi spiegare senza complicare. Il body copy non è un esercizio di metafore, iperbole e altre figure retoriche: è il perché devono sceglierti.

Devi essere chiaro

In primo luogo usa un linguaggio attivo. Punta verso i verbi e la concretezza, definisci in modo semplice e diretto. Non hai bisogno di tanto testo ma di contenuto capace di dare una spiegazione concreta della magia usata nel titolo principale.

Usa il tuo tone of voice

Non dimenticare chi sei. In un body copy efficace devi usare lo stile comunicativo che ti caratterizza. Hai bisogno del tone of voice, quello che usi per il tuo brand.

Metti il lettore al centro

Usa la seconda persona singolare, dai del “tu” a chi legge. Guarda il tuo potenziale cliente e usa argomenti che può capire. Non scrivere per la tua azienda.

Devi essere autorevole

Un aspetto importante: usa i numeri e le statistiche. I dati danno scientificità a ciò che scrivi, magari puoi appoggiare le dichiarazioni ai testimonial. In ogni caso non dimenticare il potere dei numeri e delle statistiche nel bodycopy.

Il testo argomentativo nel web marketing

Il body copy non è una tendenza relativa solo alla pubblicità cartacea, anche il web ha sfruttato la grande tradizione dell’advertising generando delle pagine per vendere. Sto parlando delle landing page, quelle pensate per le conversioni.

La relazione tra testo argomentativo online e offline è uguale, quantomeno simile. In entrambi i casi parliamo di contenuto capace di spiegare e affrontare il tema in modo da far sì che la magia si manifesti. E l’utente prenda una decisione.

C’è una differenza: il testo di una landing page può essere organizzato diversamente e il long copy è avvantaggiato, soprattutto per i beni più complessi e costosi, dalla possibilità di fare scrolling. Quindi l’utente può scegliere cosa leggere.

Per approfondire: usare il teaser pubblicitario per vendere

La tua esperienza con questa descrizione

Hai già scritto un body copy per i tuoi clienti? Secondo te è un’attività complessa o più semplice da affrontare rispetto ad altre sfide come la creazione di una tagline o di un naming? Lascia le tue opinioni e le domande nei commenti.

Fonti e articoli per approfondire

Riccardo Esposito

Sono un senior copywriter e un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Scrivere

3 commenti su “Cos’è un body copy e come si scrive: esempi e consigli”

  1. Andrea Mentasti

    Breve, conciso, compendioso.
    Non una semplice spiegazione del prodotto/servizio, ma un testo che parli dei vantaggi in relazione a quanto dice l’head.
    Qualcuno sosteneva addirittura che body e head devono dire l’uno il contrario dell’altra. Sì, se l’head è una provocazione o una domanda retorica.No, se l’head ha bisogno di qualche supporting evidence.
    La chiusura del body è ancora più importante dell’apertura: a volte deve contenere una buona CTA, a volte rivelare quello che nella head è solo accennato, a volte dire il contrario della head quando questa è una provocazione negativa.
    E’ più importante perché il compito di invitare alla lettura del testo spetta al titolo.
    Il ritmo deve essere incalzante, mai soporifero, mai noioso, mai insistente.
    le reason why deboli devono essere nascoste o solo accennate, quelle forti messe in risalto.
    Ogni promessa deve avere la sua reason why, ogni sequenza logica deve essere immediata, senza fronzoli, comprensibile in un attimo.
    Ogni supporting evidence deve essere misurata sull’empatia verso il target.
    Sì ai numeri: sono una certezza.
    No alle cifre sparate a caso: non è difficile controllarne la veridicità.
    Più risposte che domande.
    Nessuna regola sul TU o sul VOI: dipende dal tono, dal target, dal posizionamento.
    Attenzione all’eccessiva confidenza col lettore: ci sono target che non la sopportano.

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Andrea, questa è una vera lezione di copywriting per i lettori di My Social Web e ti ringrazio. ma secondo te è vero questo avere nostalgia del vecchio copywriting sottolineando che oggi non ci sono più i body copy di una volta?

  2. Salve Riccardo.
    Sono incappato in un’esercitazione che chiedeva la scrittura di un bodycopy per contenuti social, nello specifico per post statici o caroselli. Con bodycopy è possibile anche riferirsi quindi alle didascalie dei dei post sulle varie piattaforme? io mi ci son sempre riferito ad essi chiamandoli solo copy.

    Grazie mille in anticipo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto