Come scrivere un oggetto email efficace

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

Per scrivere un oggetto email e aumentare il tasso di apertura devi essere sintetico e andare al punto. Evita parole spam, non utilizzare punti esclamativi e neanche FWR o RE che possono essere viste come tentativi di truffa.


L’oggetto email è una stringa di contenuto che anticipa il messaggio di posta elettronica, ed è uno degli strumenti decisivi per migliorare l’efficienza della campagna di email marketing. Vale a dire uno dei più tool più vantaggiosi ed efficaci.

oggetto email
Come si scrive l’oggetto di un messaggio di posta..

Per scrivere un’email di successo devi curare molti aspetti. Ad esempio la scelta della piattaforma per inviare newsletter, la raccolta degli indirizzi di posta elettronica dei contatti – che deve rispettare la legge – e l’elaborazione di contenuti.

Anche la più curata delle newsletter, tuttavia, difficilmente riuscirà a ottenere gli effetti sperati se il destinatario non è spronato ad aprirla e a leggerla.

Da questo punto di vista, la riuscita del progetto dipende in larga misura dalla scelta di un elemento semplice, ma di importanza fondamentale: l’oggetto email della newsletter. Ecco qualche consiglio da copywriter per ottimizzare questa stringa.

Cos’è l’oggetto email: la definizione

Con questo termine s’intende una stringa di contenuto che anticipa nei vari client di posta elettronica il contenuto del messaggio. Chi riceve un’email, in pratica, vede prima questo testo e poi prende una decisione: aprire o meno, cliccare o no.

L’utente medio è ormai abituato a gestire imponenti flussi di posta in ingresso. E a dedicare solo pochi minuti del proprio tempo alla selezione dei messaggi. Gli altri sono inutili. In questo lasso di tempo si decide la sorte del tuo lavoro, della tua newsletter.

Gli elementi in grado di fare la differenza tra un’email aperta e una cestinata sono due: il mittente e l’oggetto della newsletter. Ecco quindi come scrivere un subject vincente

Per approfondire: come creare un blog aziendale

Perché è importante l’oggetto email

Hai infinite soluzioni per scrivere il tuo testo. Con una breve frase devi illustrare il contenuto della newsletter e coinvolgere il maggior numero di utenti possibile. Ecco perché è indispensabile puntare sulle qualità di un bravo copywriter.

tassi di apertura
Tasso di apertura (open rate) e parole usate – Fonte immagine

Come puoi vedere dal grafico è importante usare bene le parole per creare un testo introduttivo. Ma per scrivere un oggetto email efficace devi anche leggere i dati.

I servizi di mailing avanzati offrono strumenti specifici per recuperare il numero di messaggi aperti e visualizzati per ogni invio. Tra le statistiche della piattaforma c’è l’Open Rate, il tasso di apertura: sarà fondamentale per la tua email.

Open rate basso: ma cosa significa?

Questo elemento indica il rapporto tra il numero di email aperte dai destinatari e quello complessivo dei messaggi inviati. Un Open Rate molto basso è indice di una campagna di email marketing poco performante. Ecco due spiegazioni:

  • Le liste sono di cattiva qualità, i contatti non sono interessati.
  • Gli oggetti email non sono stati scelti in modo opportuno.

Ma quali sono le regole per mettere a punto un oggetto email efficace? Voglio rispondere a questa domanda elencando le migliori soluzioni per creare un’email.

Copy: come scrivere oggetto email

Questa è la fase decisiva per il progetto. Vuoi scrivere una newsletter efficace e fare in modo che contribuisca al successo della tua strategia? Ecco i consigli da seguire.

Lunghezza

La versione desktop dei principali client di posta elettronica visualizza per intero solo oggetti di circa 50 caratteri, inclusi gli spazi. Nella versione mobile tutto questo si riduce ulteriormente. Molto dipende dal modello e dalla visualizzazione.

lunghezza oggetto email
Email subject: la lunghezza è importante.

Anche dello schermo, ma il limite dell’oggetto email su mobile può diventare di 25 caratteri. Superare questi parametri equivale ad inviare newsletter il cui titolo sarà tagliato, a meno che gli utenti non decidano di cliccare sul messaggio e di aprirlo.

Emoji nell’oggetto email

Una soluzione che funziona e può ottenere buoni risultati se usata con attenzione. Le emoji nell’introduzione delle email può aiutare a dare un messaggio di apertura, anticipare il contenuto, farsi notare nella lista di messaggi ancora da leggere. Ma non devi esagerare.

Semplicità

Crea frasi rapide e concise. Per essere sicuri di scrivere un oggetto email efficace, è bene posizionare i termini più importanti all’inizio del titolo. Così da avere la certezza che saranno visualizzati su tutti i client. Anche sui telefonini meno generosi.

Pre-header

L’uso di questa stringa di contenuto consente di dare ulteriori informazioni all’utente. Se è vero che conviene scrivere un oggetto email breve e conciso, in modo da evitare eventuali stroncature non preventivate, puoi riempire lo spazio così.

pre header testo email
Differenza con e senza pre-header – Fonte immagine

Vale a dire con il pre-header, un campo che i moderni programmi e software per email marketing consentono di compilare con attenzione certosina. Magari usando elementi umani e tone of voice amichevole per richiamare l’attenzione del lettore.

Coerenza

Altro aspetto fondamentale riguarda la coerenza del titolo della newsletter con i contenuti che condividi nel messaggio. È inutile sfruttare l’oggetto per ingannare l’utente e indurlo ad aprire la newsletter con false promesse e inganni.

Se il lettore non è interessato agli argomenti, l’email finirà in ogni caso nel cestino. In più potresti essere segnalato come spam: un danno per l’intera campagna.

Gli esempi di oggetto email efficaci

La finalità di un oggetto: catturare l’attenzione dei destinatari. A tale scopo, esistono diverse formule che possono essere utilizzate per incuriosire gli utenti e spingerli a proseguire nella lettura. Tra le più efficaci ti posso lasciare questi esempi pratici:

  • Riferimento a offerte o promozioni a tempo limitato: “2 giorni di sconto sui jeans”.
  • Risolvere un problema: “Caduta dei capelli? Scopri la nostra selezione di integratori”.
  • Risorse utili o appuntamenti di interesse: “3 tool online per organizzare i tuoi impegni”.

Questi esempi di oggetto email possono fare la differenza. Oltre al contenuto, il tono può essere modificato per creare titoli più simpatici o formali a seconda del target al quale ci si rivolge. Questa è la prima regola: devo conoscere chi hai di fronte.

Ancora qualche consiglio? Cura la coerenza tra oggetto e testo email, scegli i benefici, non usare parole complesse, punta sui verbi quando possibile e sintetizza usando i numeri: sono diretti, proprio come deve essere l’oggetto email efficace.

Le strategie da evitare: parole spam

L’email marketing funziona quando tra mittente e destinatario si instaura un rapporto di fiducia: basta poco per intaccare la stima degli utenti nei confronti di un brand.

In alcuni casi, recuperare il danno provocato da un uso poco attento dei canali del web marketing può richiedere un lavoro lungo.

oggetto email spam
Quando l’oggetto email diventa spam – Fonte immagine

Il consiglio è quello di ragionare sugli oggetti dei messaggi mettendosi nei panni degli utenti. Un’ulteriore raccomandazione riguarda l’ostacolo rappresentato dai filtri. Ecco una serie di parole che spesso vengono intercettate e identificate come spam:

  • Gratis.
  • Free.
  • Regalo.
  • Rimborso.
  • Chiama gratis.
  • Investimento.
  • Paga.
  • Sconto.
  • Urgente.
  • Approfitta.

L’antispam è vigile Tra gli elementi analizzati dai client di posta per selezionare le email in ingresso, e deviare quelle indesiderate verso la cartella spam, c’è proprio l’oggetto dei messaggi. I principali fattori in grado di allertare i filtri:

  • L’uso indiscriminato del maiuscolo.
  • Un ricorso eccessivo a punti esclamativi e segni di punteggiatura simili.
  • L’inserimento di simboli che si riferiscono al denaro (come € e $).
  • la presenza di termini come “gratis”, “gratuito”, “guadagna”, ecc.
  • FWR e RE utilizzati senza un reale motivo.

In assenza di altri problemi evidenti, come l’inserimento dell’IP del server sfruttato per l’invio delle newsletter in una blacklist, quando i messaggi spediti finiscono nella cartella spam, l’oggetto è il primo elemento che deve essere analizzato.

FWR nelle email significa inoltrato e spesso viene utilizzato nell’oggetto email per far sembrare un invio come un inoltro di un conoscente. Mentre RE sta a indicare reply, risposta. In entrambi i casi sono soluzioni viste come veri e propri raggiri.

Per approfondire: come scrivere lettere formali e commerciali

La tua esperienza con l’oggetto email

Queste sono le principali soluzioni. Devi essere sintetico, concreto, attento alle necessità di chi riceve il messaggio. Ricorda che le persone che ti lasciano il contatto si aspettano contenuti di qualità, e tu devi trasmettere questo passaggio iniziando dall’oggetto. Sei d’accordo? Aspetto la tua opinione nei commenti: quali sono le migliori tecniche per scrivere un oggetto efficace nell’email marketing?

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online.

Categoria: Scrivere | Tag: Email

16 commenti su “Come scrivere un oggetto email efficace”

  1. Utile articolo, sarebbe stato interessante poter visualizzare altri dati relativi all’Open Rate e agli altri parametri kpi di valutazione dell’efficacia… Attendiamo una “parte 2” di questo post? Magari con un focus sui dati…?
    Un caro saluto 😉

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Fabio, sarebbe una grande idea continuare questo articolo con i punti che hai elencato. Magari posso proporlo all’autore. Nel frattempo grazie per aver lasciato la tua opinione.

    2. Damiano Bettini

      Le metriche utili per valutare l’andamento di una campagna di email marketing in effetti sono molte: in generale, non è detto che un buon open rate si traduca automaticamente in un numero elevato di conversioni. Diventa quindi fondamentale saper interpretare l’andamento del click-through rate, delle richieste di cancellazione ricevute e di tutti quei segnali che svelano il livello di engagement dei destinatari. Sicuramente ci sono diversi temi che potrebbero essere approfonditi

      1. Riccardo Esposito

        Alla base di ogni buona campagna di email marketing c’è sempre l’open rate. Chiaro, poi ci sono altri parametri che possono fare la differenza. Io non voglio solo farla aprire la newsletter, voglio che le persone clicchino e facciano determinate azioni. Ma l’apertura è il punto di partenza.

  2. Ho sentito parlare anche dell’uso (sensato) degli emoji nell’oggetto – “$” a parte, come la pensate al riguardo? 🙂

    1. Riccardo Esposito

      La domanda è sempre interessante: cosa scrivere nell’oggetto email per aumentare i click? A volte devi andare oltre e pensare in grande. O in piccolo. Tipo considerando le emoji, dei simboli che possono essere d’aiuto a trasmettere un senso, un’idea precisa.

      Invece di usare la parola sconto o guadagno puoi ribadire il concetto con il simbolo del denaro: funziona, le persone sono attratte dal visual e riconoscono le immagini prima ancora del testo. Secondo me la buona sintesi in questo caso è importante, ma voglio sentire anche l’opinione di Damiano, che è l’esperto in email marketing.

    2. Damiano Bettini

      Ciao! Inserire simboli o emoji nell’oggetto delle newsletter è un po’ un trend del momento, ma può rivelarsi un’arma a doppio taglio: un oggetto contente solo simboli rischia chiaramente di allertare i filtri antispam dei destinatari e, più in generale, un abuso di questo stratagemma finisce sempre con l’indispettire i lettori. Meglio riservare simboli ed emoji solo per gli invii più importanti e, naturalmente, sceglierli in maniera coerente con i contenuti.
      Un ultimo dettaglio: a seconda del client di posta, del servizio webmail o addirittura del sistema operativo utilizzato, le emoji possono essere visualizzate in modo diverso o non comparire affatto, quindi è sempre bene valutarne con attenzione l’uso!

      1. Riccardo Esposito

        Ecco, vedi? Usare i simboli e le emoticon nell’oggetto email non è una scelta semplice. La valutazione, anche in questi casi, è decisiva.

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Francesco,

      I numeri sono sempre utili per attirare l’attenzione e per sfamare il bisogno ossessivo della nostra mente: abbiamo bisogno di ordine e organizzazione, vogliamo le risposte prima ancora di arrivare nella newsletter.

      Ecco perché le liste funzionano. La nostra mente organizza le informazioni in questo modo, attraverso una schematizzazione. E quando ce la ripropongono non sappiamo farne a meno. Per approfondire puoi dare uno sguardo qui newyorker.com/tech/elements/a-list-of-reasons-why-our-brains-love-lists

      Ora, quando usare i numeri nell’oggetto email? Dipende, nel senso che non farei un calendario editoriale basato solo sui numeri. Lavorerei con diverse soluzioni dando uno sguardo ai dati per vedere se i risultati migliori sono legati a questo elemento.

  3. Ho un problema, chissà se mi potete aiutare. Svolgo promozione di corsi per conto terzi e devo pubblicizzare un corso gratuito (che invogli a fare poi un corso a pagamento). Ovviamente il fatto che sia gratuito costituisce un forte appeal, anche ai fini dell’apertura della newsletter. Ma temo che se lo scrivo nell’oggetto, i filtri antispam potrebbero penalizzare molto l’efficacia dell’invio. Qualche idea? Grazie!

    1. Damiano bettini

      Ciao Tullio,
      io non mi preoccuperei troppo dell’uso della parola “gratuito” se si tratta di un invio una tantum. Comunque, se vuoi andare sul sicuro ti basta scegliere una formula diversa, come “Corso ad accesso libero! Scopri il programma” oppure “Prenota il tuo accesso libero: i posti stanno finendo!”

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