Come scrivere un libro

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

Per scrivere un libro devi scegliere il genere e un soggetto se si tratta di un romanzo o argomento se vuoi scrivere un saggio, creare una struttura dei capitoli, individuare un ritmo di scrittura e seguire una tabella di marcia.


Giallo, autobiografico, fantasy, romanzo, horror: come scrivere un libro? Questa è la domanda che molti aspiranti scrittori si fanno e cercano risposte per strutturare un testo da consegnare a una casa editrice. Ma non sai come fare, vero?

come scrivere un libro
Consigli pratici per scrivere un libro.

Molti vogliono scrivere un libro per un concorso letterario, altri seguono il sogno di vivere con la scrittura. Non per diventare famosi, ma per far leggere al pubblico le proprie idee. Magari una storia reale. Ma hai bisogno di una guida passo passo.

Come scrivere un libro per la prima volta e pubblicarlo online, su Amazon o in formato cartaceo? Hai bisogno di una guida, una base di partenza per iniziare e confezionare un prodotto da leggere. A prescindere dal genere letterario.

Come iniziare a scrivere un libro di successo

Per dare il via al lavoro di scrittura hai bisogno di un primo elemento. Parlo della passione. Che automaticamente si divide in due elementi fondamentali, vale a dire la scrittura e l’argomento che vuoi affrontare. Solo uno scrittore professionista, un romanziere o un ghostwriter, può pensare di iniziare un libro senza una scintilla interiore. Vale a dire una voglio di comunicare con un prodotto strutturato, ben pensato e organizzato. Come scrivere un libro? Ecco la sintesi che andremo ad approfondire nell’articolo:

  • Individua un tema che ti interessa.
  • Studia e alimenta la tua idea.
  • Crea una mappa degli argomenti.
  • Inizia a scrivere dal primo paragrafo.
  • Confronta il lavoro periodicamente.
  • Scrivi introduzione e conclusione.

Il lavoro di scrittura del testo è un’opera d’arte. Non segue regole precise. Il titolo del libro può arrivare anche alla fine e questo vale per l’introduzione o l’incipit. C’è chi scrive libri partendo dalla prima parola, chi prosegue a macchia di leopardo.

Quindi, da dove prende il via il lavoro per confezionare un libro da far leggere? La conoscenza appassionata di ciò che ti circonda. Jack Kerouac ha viaggiava in lungo e in largo per l’America e scriveva il suo libro On The Road. Sei disposto a fare lo stesso? Allora inizia a scrivere il tuo bestseller da vendere in libreria.

Da leggere:  come pubblicare un ebook su Amazon

Crea una cartella su Google Drive

Sarà il tuo punto di partenza per scrivere il libro. Non avrai bisogno solo di un documento testuale sul quale aggiungere paragrafi e capitoli del manoscritto.

Iniziare a usare Google Drive per scrivere.

La stesura di un libro ha bisogno di spazi per archiviare appunti, materiale fotografico e altri documenti. Su Google Drive hai questa possibilità: puoi creare uno spazio cloud che puoi utilizzare sempre e raggiungere anche da smartphone.

Scegliere l’argomento e lo stile

Sarà un romanzo autobiografico o un saggio scientifico? Qual è il tema affrontato? Per iniziare a scrivere un libro devi avere le idee chiare almeno per quanto riguarda lo stile che dovrai utilizzare per la stesura e l’argomento. Non puoi procedere alla cieca: su questi punti hai bisogno di idee chiare per iniziare a scrivere il libro.

Preparare la stesura: le fonti e l’ispirazione

Hai preparato il tuo spazio di lavoro e scelto il genere letterario da affrontare (commerciale, romanzo, saggio, novelle, poesie): devi iniziare con la raccolta delle informazioni necessarie per scrivere il tuo libro. Conosci già Umberto Eco, vero?

Per scrivere il Cimitero di Praga si è recato a Parigi per passeggiare lungo le stradine del centro storico e appuntarsi i nomi delle taverne, respirare le atmosfere.

Come è fatto un libro e relativa composizione

Per capire come scrivere un libro bisogna scoprire quali sono gli elementi sostanziali che devi compilare. Chiaro, in primo luogo hai bisogno della scrittura delle pagine. Ma per organizzarle al meglio è utile conoscere la composizione di un libro.

composizione libro

Le parti del libro secondo WikiPedia: 1) fascetta, 2) sovraccoperta, 3) controguardia, 4) labbro, 5) taglio di testa, 6) taglio davanti, 7) taglio di piede, 8) pagina pari o di destra, 9) pagina dispari o di sinistra, 10) piega del foglio. Vuoi approfondire?

Parti esterne del libro

FascettaStriscia per inserire informazioni commerciali.
SovracopertinaCopre la copertina originale, ha dettagli informativi.
ControguardiaCarta di guardia che collega libro a copertina.
Prima di copertinaPiatto superiore, parte principale della copertina.
Seconda di copertinaIl lato posteriore della prima, del fronte.
Seconda di copertinaIl lato interno del piatto posteriore.
Quarta di copertinaPiatto inferiore, retro dove si trovano notizie.
DorsoSezione centrale che unisce tutte le pagine.
Taglio davantiLa controparte del dorso, concavo.
Taglio di testaSezione delle pagine superiore del libro.
InferioreO taglio di piede, la base.

Come creare una copertina del libro

Chiaramente questa è una delle sezioni vincenti che possono determinare il successo o l’insuccesso di un prodotto editoriale. Quali sono le informazioni da inserire sulla prima di copertina, la sezione più visibile di un libro? Ecco i punti obbligatori:

  • Autore.
  • Titolo.
  • Editore.

A volte si mettono ristampa e sottotitolo. Sul dorso, o costa, si trovano le stesse informazioni. La quarta di copertina, invece, è dedicata solitamente a informazioni biografiche dell’autore con foto, notizie sull’opera, prezzo, codice ISBN (International Standard Book Number, numero di riferimento internazionale del libro).

copertina di un libro
Copertine famose dei libri: Il Padrino.

La copertina del libro contemporaneo è arricchita da una grafica che comprende immagine stilizzata o foto, font e colori particolari. La combinazione permette di anticipare e ispirare il lettore. In passato c’erano rilegature più o meno pregiate.

Composizione interna di un libro

OcchielloPagina bianca con titolo.
FrontespizioRipropone i dati della copertina.
Colophoncopyright, editore, ISBN, collaboratori.
IndiceElenco di capitoli, paragrafi, sottoparagrafi.
TestatineIntestazione con capitolo.
Note a pie’ paginaInformazioni numerate di approfondimento.

Come si mettono i numeri pagina su un libro

Devi inserire l’avvio della numerazione delle pagine in un punto specifico del documento: sulle pagine a sinistra ci sono sempre i numeri pari mentre quelle a destra i dispari. Questo è molto importante per l’organizzazione del libro.

Come si fanno le citazioni in un testo

Quando si scrive un libro è importante gestire le menzioni delle fonti. Non puoi procedere a caso e lavorare a grandi linee citando vagamente un testo. Se prendi spunto da una fonte devi menzionarla nel testo seguendo delle regole ben precise.

Il virgolettato rappresenta la citazione di un testo che viene preso per intero e riportato, deve essere fedele all’originale segnalando ogni variazione. Anche idee e concetti possono essere utilizzati e segnalati con due metodi fondamentali:

  • Note a pie pagina.
  • Autore e data.

Nel primo sistema di citazioni inserisci tutte le informazioni (autore, titolo dell’opera, editore, data) nelle note. Nel secondo, invece, metti nel testo tra parentesi solo autore e data, rimandando alla bibliografia finale altri approfondimenti.

Il lavoro sulle citazioni e note bibliografiche è lungo, meriterebbe un approfondimento a parte: consulta le guide dell’Università di Trento, sono complete.

Struttura per scrivere un libro: ecco lo schema

Qual è la struttura da seguire per scrivere un libro? In primo luogo devi organizzare i contenuti in base al genere letterario che hai scelto. Un romanzo dovrà essere pensato attraverso fabula e intreccio, rispettivamente:

  • Gli avvenimenti della narrazione.
  • L’organizzazione degli eventi.

In questi casi può essere comodo lavorare con lo storyboard, vale a dire una rappresentazione visuale della storia disegnata o fotografata. In questo modo si possono immaginare le varie fasi della narrazione. Vale per tutti?

esempio di storyboard
Esempio di storyboard disegnato.

I libri professionali non possono essere gestiti in questo modo e possono seguire una metodo scientifico. Come scrivere un libro a prescindere dal genere? Io suggerisco sempre di usare uno strumento decisivo oltre ai vari software per scrivere libri.

Devi creare una mappa mentale del libro

Iniziare a scrivere senza una guida è impossibile. O meglio, puoi riuscirci. Puoi portare a termine l’opera. Però con una fatica immensa. La mappa mentale è la stella cometa del tuo lavoro di scrittura. Come puoi sfruttare questo strumento? Metti al centro del grafico il tema che vuoi affrontare. Ovvero il titolo del libro.

schema libro
Come organizzare la struttura di un libro – wwwcdf.pd

Poi inizia a creare dei nodi. I primi rappresentano i capitoli, e per ognuno di questi devi creare altri punti che racchiudono i titoli dei paragrafi. E poi ancora quelli dei sottoparagrafi, fino a raggiungere gli estremi della conoscenza.

La mappa mentale ti permette di smembrare un argomento e di estrapolare al massimo i punti da affrontare. Ora organizza i contenuti e iniziare a scrivere il tuo libro seguendo questa struttura che va dal generale al particolare.

PartiParte I
Capitolo1 Titolo capitolo
Paragrafi1.1 Titolo paragrafo
Sottoparagrafi1.1.1 Titolo sottoparagrafo

Queste sono le parti centrali del libro, poi ci sono quelle conclusive che comprendono appendici, glossario con termini tecnici, indici analitici per rendere più facile la consultazione e bibliografia. Con eventuale sitografia per il web.

Come scrivere un romanzo: tecniche e strutture

Attenzione merita la scrittura di un libro che ha fatto storia: il romanzo. Vare a dire la narrativa in prosa che ha al centro il concetto di storytelling, del raccontare una storia. Non è facile scrivere un romanzo, ecco i punti che devi pianificare:

  • Spazi nei quali si svolge la vicenda.
  • Tempi in cui è ambientata la storia.
  • Conflitti, simpatie, obiettivi, missioni.
  • Personaggi principali della narrazione:
    • Protagonista.
    • Aiutanti.
    • Antagonista.

Tra le sfumature per scrivere un romanzo c’è la stesura dei dialoghi. Devono essere compresi tra virgolette e creare una tensione, un botta e risposta capace di caratterizzare la storia. Anche qui devo rimandarti a un approfondimento.

Tecniche per scrivere un libro in poco tempo

Voglio scrivere un libro in 100 giorni, è possibile? Questo è uno dei passaggi centrali per chi vuole scrivere un libro ma magari fa già un altro lavoro e non ha molto tempo per la redazione di un testo da impaginare e consegnare a un editore.

Non è facile trovare il tempo per scrivere un libro, soprattutto se vuoi creare un testo completo e articolato. Ma ci sono dei trucchi per lavorare bene e in poco tempo.

Impara a scrivere velocemente

La scrittura si un libro diventa molto più semplice e intuitiva quando la scrittura diventa snella. Questo significa fare un po’ di pratica per imparare a scrivere velocemente sulla tastiera. Devi investire 30 secondi per scrivere 10 parole?

come scrivere velocemente
Mappa della tastiera per la scrittura cieca – Wikipedia

Vuol dire rallentare il lavoro di stesura del testo. Ci sono esercizi per imparare a scrivere, ma avere le idee chiare è il primo passo: se sai cosa comunicare è più facile proseguire. Per questo il lavoro su mappe mentali e storyboard è decisivo.

Scrivere con costanza

Pensa a come scrivere un libro in tempi ridotti e non solo ad aumentare la velocità con la quale batti le dita sulla tastiera. Non devi fare il lavoro in poche settimane.

E non devi scrivere un libro in 3 mesi. Lo puoi fare anche in un anno ma è importante dedicare ogni settimana un certo numero di ore. Deve essere un impegno non prorogabile. Hai poco tempo ma vuoi comunque scrivere un libro? Definisci un numero di ore minimo e mantienilo sempre e comunque. Cascasse il mondo.

Devi scrivere ovunque

Questo è il primo consiglio per scrivere un libro in poco tempo, o quando fai un secondo lavoro e non ti puoi dedicare alla scrittura a tempo pieno.

Devi trovare il modo per scrivere in qualsiasi momento. La soluzione è lo smartphone e con l’aiuto di Google Drive puoi portare con te la scrittura del libro.

I dettagli prendono tempo

Come trovare il tempo per scrivere un libro? Non è per niente facile. Ricorda che devi considerare le risorse per la rilettura, che è molto impegnativa, e per l’ottimizzazione dei contenuti visual. Ma anche per le didascalie immagini.

Poi ci sono note a pie’ di pagina, bibliografia, indice, correzioni. In questi casi la differenza tra chi scrive in self publishing e chi è seguito da un editore si vede: nel secondo caso consegni il documento e via, porti a casa un prodotto professionale.

Usa la tecnica del Pomodoro

Non esiste un modo per mantenere alta l’attenzione sulla stesura del libro se non hai forza di volontà. Ma per aumentare la concentrazione e scrivere con ritmo e costanza hai bisogno di uno strumento che porta il nome di Pomodoro Technique.

  • Lavori per 25 minuti a un’unica cosa.
  • Fai 5 minuti di pausa breve.
  • Dopo 4 riprese fai pausa lunga.

Questo è uno schema di lavoro basato su continui intervalli e pause che scandiscono le fasi operative durante le quali devi solo lavorare. La tecnica del Pomodoro si basa sul concetto di micro-pause: intervallare fasi di lavoro a momenti di pausa.

Manuali per scrivere un libro

Come si scrive e vende un libro secondo te?

Non devi diventare Stephen King o Jack Kerouac, ma puoi ritenerti soddisfatto dei clienti che arrivano grazie alle pubblicazioni. Sei d’accordo? Secondo te questi sono i punti giusti per scrivere un libro? Aspetto la tua esperienza nei commenti.

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Scrivere

74 commenti su “Come scrivere un libro”

  1. Vero, che forse è persino impossibile diventare Umberto Eco.
    Ottimi punti, direi. Sono d’accordo.
    Io li seguo un po’ a modo mio… sono più “confusionario” e anche nella programmazione di una storia lascio sempre aperte possibilità di nuove strade.
    L’unica cosa che mi segno sempre, imprescindibilmente, è il finale.

    Moz-

      1. No, nel senso che la scena finale di solito ce l’ho ben presente.
        So come deve finire, ecco.
        Poi, il modo per arrivarci, può avere modifiche o digressioni…

        Moz-

  2. Ho trovato questo articolo molto interessante e di reale utilità per le persone che vorrebbero scrivere un libro ma non sanno da che parte iniziare.
    Sulla base della mia esperienza professionale posso confermare che la scrittura di un libro porta diversi vantaggi dal punto di vista del personal branding. Quali sono questi vantaggi? Un professionista che ha questo obiettivo per esempio acquisisce autorevolezza, si qualifica all’interno di un determinato settore, ottiene una reputazione positiva, si distingue dalla concorrenza e non è tutto.
    Dalla pubblicazione del libro deriva poi un grande vantaggio che consiste nel fatto che i clienti ti vengono a cercare e le occasioni lavorative si moltiplicano.
    Per ottenere tutto questo però alla base ci devono essere i contenuti di valore cioè quelli che possono realmente aiutare le persone a risolvere i propri problemi, a soddisfare le proprie esigenze e che li aiutano a raggiungere i loro obiettivi.
    Scrivere un libro è una risorsa soprattutto dal punto di vista professionale ma bisogna pensare anche al fatto che la scrittura non è per tutti, è un vero e proprio mestiere. Esserne consapevoli e magari chiedere aiuto ai professionisti della scrittura può essere dunque il primo passo da compiere verso la creazione di un libro di qualità che permetta il raggiungimento di obiettivi importanti.
    Di fondamentale importanza è la fase di pianificazione alla quale bisogna dedicare tutto il tempo necessario senza avere fretta di cominciare a scrivere. Anche per scrivere un libro ci vuole una strategia e cercare di non lasciare nulla al caso risulterà poi molto utile nel momento in cui ci saranno delle difficoltà per affrontarle nel modo giusto, senza correre il rischio di perdersi per strada.

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Marzia, grazie per il tuo commento. La fase di pianificazione per la scrittura di un libro è decisiva, concordo. Poi la stesura viene facile se c’è una base solida. La strategia ti permette di evitare gli imprevisti, anche se il mio vecchio prof di Antropologia Culturale mi avrebbe detto che è proprio perdendo la bussola che puoi trovare la strada giusta.

  3. Ciao Riccardo,

    sto scrivendo un manuale tecnico e il tuo articolo di oggi mi è di grande aiuto. Dovrei essere a posto con i primi due punti (conosco l’argomento e credo di aver individuato le esigenze ancora non soddisfatte dal mercato), ho già uno schema generale degli argomenti e ho iniziato a scrivere i primi capitoli.
    Prima di continuare però voglio leggere il tuo articolo sulle mappe mentali, credo che sia proprio quello che mi serve.

    1. Riccardo Esposito

      Le mappe mentali sono decisive in diverse situazioni. Per scrivere un libro, ma anche per creare un piano editoriale e per gestire articoli impegnativi come i pillar article, i tutorial, i cornerstone content. Senza sarei perso.

  4. Antonio Musarra

    Buongiorno Riccardo.
    Ottimo articolo, i punti che hai illustrato sono esattamente quelli che ho affrontato quando ho deciso di scrivere il mio primo libro.

    Io ho fatto tutto in autonomia e in self-publishing di Amazon. È stato un parto che però mi ha dato grandi soddisfazioni. Ha richiesto parecchio lavoro di preparazione che richiede impegno. Importanti sono le riletture tue ma soprattutto quelle che chiedi di fare ad altre persone, possono uscire spunti interessanti.

      1. Antonio Musarra

        Mi son trovato molto bene. La procedura di pubblicazione è veramente semplice, tutto tramite wizard. In pochi step il tuo libro è disponibile online in formato elettronico su tutta la piattaforma amazon e sui mercati che tu decidi. Forse l’unica difficoltà è il formato epub ma fino ad un certo punto. Personalmente ho utilizzato LibreOffice con il plugin EPUB. Sulla convenienza dipende….comunque generalmente il 75% del prezzo di copertina è dell’autore. La piattaforma che si chiama KDP mette poi a disposizione dell’autore anche strumenti di monitoring e marketing.

        Se volessimo la versione cartacea esiste il servizio CreateSpace sempre di amazon.

        Io credo nel SelfPlushing come valida alternativa all’editoria classica, dove accedere a quest’ultima (specialmente per coloro che sono alla prima esperienza) può essere difficoltoso.

        Il mio libro che ho realizzato (dal testo alla copertina) al 100% “di persona personalmente” e pubblicato su amazon è Sviluppo Liferay con Maven: Dalla configurazione alla creazione di un progetto d’esempio in pieno stile Maven (Liferay Development Guide Vol. 1).

        SelfPublishing non vuol dire realizzare la propria opera in modo superficiale, anzi, il più delle volte richiede più fatica perchè alle spalle non avete una casa editrice che copre una serie di attività.

        1. Riccardo Esposito

          Confermo l’ultimo passaggio. Il mio lavoro è stato solo scrivere il libro. Una volta consegnato stop, questa è una grande cosa. Non è facile occuparsi dell’impaginazione e della distribuzione.

  5. Ciao Riccardo, grazie per questo tuo articolo. Spesso mi sono chiesta come e dove trovano il tempo per scrivere i grandi scrittori e autori di romanzi di cui le librerie sono piene. Quindi tu suggerisci di trovare una ‘fetta’ del tuo tempo per cominciare a scrivere.

    Sono molto d’accordo con quanto indichi nei punti 3 e 4 sono d accordo con te. L’importante non è seguire una sequenza precisa quando si scrivere. L’importante è coordinate il tutto alla fine, anche se però spesso non viene insegnato così.

    Per la pubblicazione invece se i contenuti sono buoni secondo me un editore lo trovi e credo sia meglio del self publishig. Grazie per questo articolo, credo che scrivere libri faccia parte dell’attività di un buon blogger. Io però direi che è necessario differenziare tra chi scrivere romanzi e chi si dedica ai manuali.

    ?

    1. Riccardo Esposito

      C’è una differenza tra chi scrive libri tecnici e chi si dedica ai romanzi. Sono opere differenti, con caratteristiche specifiche. Io non riuscirei a scrivere un romanzo, anche se mi piacerebbe. Noi web writer abbiamo sempre un libro nel cassetto…

  6. Ho trovato questo articolo molto interessante, veramente utile e “spietatamente” sincero. Bello.
    Io sto scrivendo un libro per Mondadori, un romanzo, ci lavoro da un anno e ogni volta che rileggo i vari passaggi il mio senso autocritico mi porta a correggere una infinità di passaggi che, appena scritti, trovavo soddisfacenti. Il consiglio di leggere per non riproporre la stessa minestra che si trova in giro è giusta, però è importante leggere al fine di allenare la mente alle varie strutture che compongono i libri. Grazie per l’articolo. Andrea

    1. Riccardo Esposito

      Prego, è un piacere aiutare un collega.

      Rileggere è indispensabile, ma sai cosa? A un certo punto devi andare e non pensare. Impossibile ritornare sempre sulle stesse cose.

  7. Avrei una a domanda. In un romanzo che sto scrivendo si parla di musica rap italiana. È meglio citare rapper veri (e magari qualche stralcio di testo) o inventarli di sana pianta? Il mio non è un quesito etico (copyright) ma estetico. Temo che citando il nome di un cantante che ora è in voga e magari fra due anni è già sparito renda effimero anche il mio testo. Voi che dite?

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Gerardo, veramente difficile come domanda. Dovrei essere nel settore per darti una risposta sensata, mi dispiace. In ogni caso buona scrittura.

  8. ciao Riccardo…mi accingo a scrivere il mio primo libro…grazie per i tuoi preziosi consigli…ne faccio tesoro…un abbraccio

  9. Ciao Riccardo.
    Mi sembrava che lo stile dei tuoi banner fosse lo stesso di
    quel libro che mi regalarono due natali fa! (Fare blogging, appunto).

    L’ho divorato.

    Oggi ho letto questo tuo articolo e secondo me c’è
    qualcosa d’altro da dire.

    Io penso che per scrivere un buon libro bisogna scrivere.

    Banale, no?

    Scrivere e allo stesso tempo chiedersi se quello che si sta
    scrivendo è buono abbastanza – che è poi l’obiettivo della pianificazione –
    serve solo per interrompere il flusso di scrittura.

    Perché allora non scrivere 300 parole il giorno, 10.000 il mese,
    fino all’obiettivo finale di 60.000 parole, la lunghezza media di un libro di 250 pagine.

    E solo poi analizzare quello che si è scritto e lavorare sulla
    pianificazione come suggerisci tu.

    Io ho scoperto che questo metodo è liberatorio, prima di tutto, e
    mi ha permesso di scoprire quello che volevo scrivere veramente;

    che si è rivelato leggermente diverso da quello che mi ero pianificato
    di voler scrivere prima di aver finito di battere a macchina le mie 60.000 parole.

    Cosa ne pensi?

    1. Riccardo Esposito

      Credo che per scrivere un libro sia necessaria una costanza particolare, una qualità tipica del maratoneta. Ogni giorno uno step, come suggerisci tu. Tante operazioni poi le facciamo dopo. In ogni caso non esiste una regola: se la tua soluzione funziona perché non usarla?

  10. E ‘ da tempo che penso di scrivere una sorta di autobiografia coinvolgendo satelli familiari e non . Alle volte penso sia banale ma vorrei provarci.
    Tutto cio’ che riporterei e’ veriterio.
    Bohh!! Intanto annoto pensieri.

  11. Ho iniziato a scrivere per semplice noia, non sapendo come spendere le mie giornate ed avendo poco da spendere ho deciso di adottare una soluzione, la più economica: mettere nero su bianco. Scrivere senza osservare logiche saltando da un punto all’altro. La storia? Quella vien da se.

  12. Bellissimo blog, utilissimo, io sto scrivendo un libro, ma essendo uno studente liceale, purtroppo ho poco tempo. Un’idea in testa ce l’ho, un po’ vaga. Ho iniziato a scrivere questa estate perché ispirato da un tramonto (strano ma vero)

    1. Riccardo Esposito

      Il tempo è sempre nemico di chi vuole scrivere un libro. Ti consiglio questo post mysocialweb.it/2016/04/04/come-trovare-il-tempo-per-scrivere-un-libro/

  13. Salve a Tutti, mi chiamo Antonio. Il mio ” problema” e’ che da tempo mi assale una sorta di necessita’ di mettere su carta il mio punto di vista. Fin dalle scuole elementari mi spingevo a scrivere racconti e pensieri. L’ eventuale aspetto economico mi interessa sicuramente molto meno rispetto alla necessita’ che provo di scrivere qualcosa che possa essere di aiuto sociale. A volte penso che e’ solo una forma di pretesa, a volte sento che ho argomentazioni e riflessioni che non vedo fare a nessuno, ma propio a nessuno. Vorrei scrivere qualcosa a capitoli dedicati, nell’insieme tenuti da un filo conduttore ma sostanzialmente specifici di un argomento.

    1. Ciao Antonio.

      Il commento che mi ha incuriosito di più è il tuo.
      Capisco molto bene ciò che scrivi, se hai piacere di condividere con qualcuno i tuoi pensieri per un confronto che può arricchire entrambi scrivimi una mail.
      Mi farebbe piacere “ascoltare” i tuoi pensieri.

      Grazie Riccardo per questo articolo e per l’umanità trasparente che percepisco attraverso le tue parole.

      Un abbraccio a tutti e due.

  14. Buongiorno
    Da anni mi chiedo se scrivere un libro sulla mia vita può servire a me e “al mondo” per capire meglio il senso di ogni cosa… mi ripeto che potrei farlo quando andrò in “pensione mentale e fisica”,quando insomma la famiglia avrà
    Meno bisogno di me… eppure preme la voglia, vivendo anni in continua evoluzione, e sento il bisogno di farlo ora!
    Temo però di non potercela fare…

    1. Riccardo Esposito

      Scrivere un libro quando vado in pensione: un passaggio chiave che molti ripetono. Io ti dico: perché non iniziare prima?

    2. Ciao Tiziana.

      Ritengo che sia la stessa vita quotidiana a insegnarci eternamente, momento per momento, il senso di ogni cosa.
      Ci vorranno mesi, magari anni, magari altre reincarnazioni, ma alla fine tutti impareremo e l’evoluzione, il cambiamento, sono concetti infiniti.
      Il viaggio è più importante e significativo della meta, è il libro, metaforicamente parlando, il dipanarsi del testo centrale, quello racchiuso fra la prefazione e il finale.
      La parte che facciamo più fatica a metterci a scrivere e che, potenzialmente potremmo continuare ad aumentare nel contenuto o a correggere man mano che le nostre esperienze ci arricchiscono.
      Un libro, un commento, una canzone, una musica, un quadro, quattro chiacchiere vis a vis sono i metodi di condivisione, interagendo con altri possiamo ampliare i punti di vista, arricchirci.
      L’accidia, che sarebbe il procrastinare, il rimandare, ci tiene lontano da tutto questo, ci tiene lontano da ciò che vogliamo fare, le giustificazioni sono tante e ce le diamo tutte, poi, se non bastano, arriva la paura e mette tutto nella tomba.
      La paura blocca.
      Allora trovi la forza di tirare fuori il coraggio e rifiutare la paura, così la paura si fa più grande e diventa ansia.
      A quel punto cedi.
      Chi sei tu? Quanto vali per te? Cosa vuoi per te? Cosa ti piace?
      Trova la risposta a queste domande, ci vorrà tempo, riflettici profondamente.
      Penso che si comincia a capire davvero, a sapere davvero qualcosa di sé, quando si comincia a mettere in dubbio la risposta a quelle domande e si tentenna nel rispondere, solo lì la vera riflessione meditativa ha inizio.

      A me questo è servito molto per superare blocchi e paure, per trovare la forza.
      Ma sono in cammino come tutti, gli alti e bassi arrivano e ognuno cerca un suo modo.
      Mi auguro possa esserti utile questo scambio.

      Un abbraccio.

  15. Buongiorno,
    bel articolo.
    L’unico mio problema non è scrivere il libro ma trovare qualcuno che poi me lo correggi.
    Come posso fare?
    Grazie.

  16. Bellissimo, interessantissimo, io amo scrivere, ora sono circa due anni, che sto scrivendo la mia storia pazzesca, tanti fogli, ma tutti in ordine. E se un giorno vorrò pubblicarlo?

    1. Riccardo Esposito

      Devi contattare una casa editrice o puntare al self publishing. Ovvero pubblicare un ebook su Amazon. Per approfondire mysocialweb.it/2017/03/27/come-pubblicare-un-ebook-su-amazon/

  17. Ciao Riccardo, ho letto il tuo articolo e grazie a te finalmente inizio a trovare la motivazione per iniziare a scrivere il mio libro; ho un problema però: trattandosi di un libro professionale, gran parte del libro dovrebbe essere dedicato alla descrizione di Teorie già esistenti; come faccio ad evitare querele per copia?

    1. Riccardo Esposito

      Contatta gli autori, trova un accordo, cita le persone nel modo giusto, mettendo sempre in chiaro che il lavoro menzionato è di altre persone. In ogni caso, ogni parere deve essere sempre verificato con un legale specializzato in questo lavoro.

  18. Ciao Riccardo, buonasera. Vorrei chiederti un consiglio: Se si volesse pubblicare un libro, nel caso in cui quest’ultimo raccontasse un’autobiografia che prende spunto da eventi realmente accaduti, modificandone però, luoghi, personaggi, il contesto in generale, pur mantenendo un filo logico, che abbraccia ciò che poi in definitiva è capitato nella vita dell’autore; tutto ciò, può essere oggetto di azioni (ti qualunque forma) da parte di chi, in un certo qual senso si sente chiamato in causa???
    Se si, cosa bisogna fare o non fare per non incappare in nessun disguido, da parte di chi o cosa?

  19. Maria Antonietta Marinelli

    Io sto scrivendo una storia che viene pubblicata su instagram e quando posso la pubblico su wattpad.
    Ogni volta che pubblico un capitolo della mia storia taggo la Mondadori ma niente.
    Come posso fare? Per farla notare da loro?

    1. Riccardo Esposito

      Con grande onestà, Maria: non è facile. Non è sufficiente questo. Le strade per farsi notare da una casa editrice sono ben più complesse. E alla base deve esserci sempre un prodotto di qualità.

    2. Antonio Musarra

      Concordo pienamente con Riccardo.
      Perché non inizi pubblicando il tuo libro seguendo la strada del self-publishing?

  20. Salve,
    Premetto che sono una principiante, ed ho deciso di scrivere un libro, che parli un po’ di me immedesimandomi in un personaggio.
    Tutte le sere mi siedo fuori al mio balcone e scrivo un qualcosa di nuovo, il tuo articolo mi è stato di immenso aiuto…spero con tutta me stessa, di poter realizzare il mio grande sogno.

  21. Ciao Riccardo
    Io sono una ragazza disabile motoria di quasi 30 anni
    Amo molto leggere scrivo poesie e piccole frasi da quando ne avevo 16
    La moglie di mio fratello un giorno mi disse perché non scrivi un libro sulla tua vita?
    Io temo che la mia vita possa risultare molto banale per un libro visto che quasi tutte le persone con cui mi rapporto più di frequente sono virtuali ovvero conosciute tramite internet e le persone reali sono per lo più miei conoscenti
    Tu cosa mi consigli?
    Martina

    1. Riccardo Esposito

      Io credo che scrivere un libro sia sempre una buona idea. Provaci. Forse fallirai, forse no. Forse il tuo libro non avrà successo o forse sì. Però avrai provato e questo è importante.

  22. Ciao sono Martina e io ho 14 anni. Nel 2012 improvvisamente mi è venuta voglia di scrivere una storia di fantasia. Anno dopo ne ho scritte tante e ora sto decidendo di pubblicare un libro su storie di fantasia per bambini

  23. Salve, mi chiamo Jennifer, e sto scrivendo il mio primo libro di genere biografico sul bullismo, faccio bene trattare questo argomento? Grazie!

    1. Riccardo Esposito

      Sicuramente è un tema interessante per scrivere un libro, secondo me vale la pena approfondire questo tema con i giusti contenuti.

  24. massimo defilippo

    Riccardo, un sito tecnico a quante copie può arrivare? Nel senso, qual è il limite massimo a cui ambire?
    E poi, meglio un libro cartaceo o un e-book?
    grazie 1000

  25. Ciso vorrei scrivere un libro sul rock impostato a schede, ogni scheda tratta un album, una canzone o un artista
    Se uso le foto degli artisti rischio una denuncia?

  26. Ciao anche io ho sempre avuto questa passione di scrivere un libro avevo cominciato a 15 anni e poi ho abbandonato. E mi è ritornata la voglia adesso di scrivere la mia vita io come persona, le esperienze, i rapporto con i miei genitori. Ho voglia di far capire ai ragazzi, alle donne di oggi, che si può guarire da certe ferite dell’infanzia.

  27. Buonasera, come ci si comporta con le citazioni da altri libri e per lo scarico di responsabilità su eventuali pratiche consigliate nel testo ?
    Grazie

  28. Lorenzo Tortora

    Ciao, ottimo articolo!
    Ho tantissimo materiale a cui voglio dare un ordine e pubblicarlo.
    Mi occupo di gestione marketing e mi sto focalizzando sulle piccole e medie attività; banalmente, nella stragrande maggioranza dei casi vedo sempre gli stessi errori da parte dei miei clienti tanto da farmi pensare di creare una specie di manuale.
    Ti chiedo: una prefazione fatta da una persona più “autorevole” pensi sia funzionale al fine ultimo o verrebbe letta come semplice fuffa?

    1. Riccardo Esposito

      Sì, scrivere un libro con una prefazione autorevole e scritta da una persona del tuo settore è molto importante. Non di certo un elemento vitale ma io la farei.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto