Quali sono le principali figure retoriche?

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

Le figure retoriche più importanti sono la metafora, la metonimia, l’onomatopea, l’ossimoro, il climax, la perifrasi e il chiasmo. Questi meccanismo della buona scrittura ti aiuteranno a scrivere meglio e a sfruttare il copywriting creativo.


Pablo Neruda insegna a Mario Ruoppolo (interpretato da Troisi nel film Il Postino) cos’è una metafora: «Quando dici “Il cielo piange” che cosa vuoi dire?». Quando devo spiegare le figure retoriche utili nel copywriting sfrutto questo esempio.

Quali sono le principali figure retoriche?
Come scrivere come un vero poeta.

L’aspetto più affascinante delle figure retoriche è la loro capacità di incantare i lettori, di superano la semplice esposizione dei fatti. Anche nei testi tecnici

Un artificio linguistico degno dei migliori copywriter può aiutarti a rendere il tutto più piacevole. Ecco un elenco delle figure retoriche che uso per scrivere meglio.

A cosa servono le figure retoriche

Quando devi scrivere per il web hai un compito preciso: comunicare il messaggio nel miglior modo possibile. Devi essere efficace, preciso, attento ai dettagli che possono fare la differenza quando pubblichi una pagina online.

Ad esempio devi prendere in considerazione anche l’aspetto relativo al SEO copywriting, con le attenzioni che richiedono i vati titoli e gli header con H1, H2 e H3. Senza considerare l’importanza di inserire una buona descrizione e gli altri meta tag di WordPress.

Quindi la scrittura online è solo una questione tecnica? No, c’è anche il persuasive copywriting che fa la differenza. Per questo ho deciso di elencare le principali figure retoriche.

Figure retoriche che non finiscono qui. Ci sono altre tecniche per dare sfumature al testo, ci sono altre soluzioni che puoi mettere in campo: le trovi su Wikipedia.

Da leggere: quali sono i migliori siti web per copywriter?

Anadiplosi, largo alla ripetizione

Consiste nella ripetizione dell’elemento terminante di una frase all’inizio di quella successiva. Esempio: “Sono stanco, stanco di ascoltarti”. Questa figura retorica è perfetta per sottolineare un passaggio particolarmente importante.

Punta al massimo con il climax

Rappresenta l’uso di parole e frasi in maniera tale che creino un crescendo di sentimenti. Esempio: “In quella stanza c’era ansia, nervosismo, rabbia, furore!”.

Elementi contrari con l’ossimoro

In cosa consiste l’ossimoro? Perché è così famosa questa figura retorica? La soluzione è semplice: si tratta si due elementi discordanti inseriti in una frase come se fossero perfettamente compatibili. Esempio: “Ghiaccio caldo”.

Figure retoriche: Polisendeto

Lo trovi nell’elenco delle figure retoriche care agli oratori. Ripetizione di congiunzioni. Esempio: “Ho visto la rabbia e il furore e l’indignazione nei suoi occhi”.

Iperbole: punta sempre al top

Questa figura retorica rappresenta l’utilizzo di concetti e costruzioni che esaltano in maniera spropositata l’oggetto della frase al fine di dargli rilevanza. Esempio: “Sono tornato a casa con un mal di testa che mi perforava le tempie”.

Figure retoriche e onomatopea

Questa figura retorica nota come onomatopea riguarda l’utilizzo di consonanti e vocali in maniera tale da simulare voci o rumori. Esempio concreto: “il fruscio delle foglie autunnali”.

Anafora, ripetere ciò che serve

Ripetizione della stessa parola all’inizio di ogni frase. Questa figura retorica è particolarmente utile per definire l’importanza di un concetto. Esempio: “Il caso è colpevole di questo danno. Il caso ha voluto che nessuno si salvasse…”.

Gira intorno alla scrittura: perifrasi

Una delle figure retoriche più utilizzate. La perifrasi è un giro di parole per indicare una cosa o una persona senza menzionarla. Esempio: “L’uomo basso, bello e tronfio”.

Figure retoriche, ecco il chiasmo

Un modo per dare dinamicità ai tuoi testi? Prova a incrociare gli elementi fondamentali di due concetti. In questo modo si genera una completa rivoluzione della scrittura. Esempio: “L’alba mi conforta, la tua presenza mi illumina”.

chiasmo schema

Come vedi da questo schema, il chiasmo incrocia gli elementi della frase in modo da creare un intreccio capace di dare forma a un testo sempre in movimento.

Sineddoche, potere alla sintesi

Ecco un buon artificio retorico che permette di indicare il tutto evocando solo una parte di esso. Esempio: “Prendi il tuo ferro” da usare per intendere un’arma.

Politically correct ed eufemismo

Questa è tra le figure retoriche è quella che preferisco, sul serio. Consiste nell’utilizzare parole miti per esprimere un concetto ben più grave. Esempio: “Sei poco adatto a questo compito” al posto di scrivere che non servi a niente.

Metafora, classico della scrittura

Sostituzione di un termine con un un altro apparentemente non rappresenta un sinonimo, ma che possiede un forte rapporto di somiglianza con il precedente.

Da leggere: come diventare copywriter

Figure retoriche: la tua opinione

L’esempio di quest’ultima figura retorica te l’ha già dato il buon Pablo. Ora tocca a te: come usi questi artifici nel testo? Sono frequenti nei tuoi articoli?

figure retoriche
Esempi di figure retoriche.

Le figure retoriche possono aiutare la buona scrittura online? Un copywriter dovrebbe essere abile in questo settore? Lascia la tua opinione nei commenti.

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Scrivere

6 commenti su “Quali sono le principali figure retoriche?”

  1. Che bravo che sei 🙂

    Quest’articolo diventerà certamente una mini-guida per tanti blogger che probabilmente non hanno mai aperto neanche un’antologia

    1. Riccardo Esposito

      Beh… in questi post butto fuori un po’ la mia passione per la “cultura del lumicino”, cioè quella fatta da pagine di carta e non in HTML.

      Comunque grazie ad entrambi!

  2. Ciao Riccardo,
    ho una perplessità nell’esempio usato per il chiasmo, che mi ricordo veniva rappresentato con una “X” come il “chi” dell’alfabeto greco. La forma corretta non sarebbe invertendo “mi illumina” e “la tua presenza”?

    Comunque interessante e utile come sempre.
    Grazie e buon lavoro!
    C.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto