L’uso dei due punti: cosa sono e come si usano

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

I due punti sono segni di interpunzione che fanno parte della punteggiatura italiana. Servono a inaugurare una fase del discorso in cui si elencano elementi, si spiega qualcosa, si mostra metaforicamente ciò che serve al lettore.


I due punti sono un segno della punteggiatura italiana. Ma non solo, c’è molto da dire su questo elemento portante della buona scrittura online e offline. Qui non si dà solo ritmo: c’è un significato diverso che viene dato al contenuto grazie ai due punti.

due punti
L’equilibrio della punteggiatura.

Il punto fermo chiude, la virgola frena, il punto e virgola è una via di mezzo. Il lavoro che unisce è l’esatto opposto dei punti sospensivi. E viene svolto alla perfezione. Ecco cosa sono i due punti e come li puoi utilizzare nella tua attività di web writer.

Cosa sono i due punti: definizione

I due punti sono un segno di interpunzione composto da una coppia di puntini posizionati uno sopra l’altro. Con questo simbolo si indica una pausa o un approfondimento.

Detto in altre parole, con questa combinazione di punti fermi e sempre sovrapposti puoi chiarire, dare maggiori informazioni e guidare verso qualcosa che deve funzionare.

Ma quando si usano i due punti?

In matematica sono il simbolo della divisione, e definiscono anche lo spazio tra ore e minuti. Ma nella buona scrittura, invece? Quando si usano i due punti?

  • In fase esplicativa.
  • Nei discorsi diretti.
  • Per le citazioni.
  • Prima di un elenco.
  • Come congiunzione.

In sintesi, ci sono tre grandi funzioni di questo segno della buona punteggiatura italiana: introducono una spiegazione, presentano un discorso diretto, guidano verso un elemento. E poi frenano la lettura. Vuoi approfondire? Continua a leggere.

Da leggere: regole di punteggiatura nei titoli

I due punti indicano una pausa

Il primo uso di questo elemento della punteggiatura: i due punti definiscono un momento di stop nella lettura. Uno stop marcato che però si manifesta meno importante di quello che caratterizza il punto ma più incisivo rispetto alla virgola.

Semplifica la scrittura creando connessioni

Questo elemento della punteggiatura rende tutto più semplice grazie alla sua capacità di connettere due parti dello stesso periodo. Nello specifico, come suggerisce l’Accademia della Crusca, dopo il punto addoppiato può seguire una:

  • Conseguenza logica o l’effetto.
  • Descrizione dell’insieme.
  • Frase dal valore appositivo.

Ciò significa che dopo i due punti può seguire una spiegazione o un effetto di quanto hai già indicato. Magari puoi illustrare, aggiungere, definire e precisare.

Lo puoi fare eliminando una congiunzione e mutando una proposizione subordinata, in condizione di dipendenza dalla precedente, in coordinata. Esempio:

“Domani non andrò a scuola: potrebbe piovere”.

Al posto dei due punti potevo usare la congiunzione (tipo perché) ma ho preferito questa combinazione. Che, dal mio punto di vista, può guadagnare in linearità.

Iniziano una lista puntata o numerata

Chi scrive tanto e bene conosce l’importanza della leggibilità. E sa quanto sia importante usare le liste puntate o numerate per snellire il testo, renderlo facile da digerire. Prima di una bullet list può esserci il punto doppio ad aprire le danze.

Uso specifico nel discorso diretto

Nella scrittura dei dialoghi e in un testo narrativo (and esempio nel caso dello storytelling) questo elemento introduce ciò che dice una persona. Si trova prima del trattino, dei caporali o dell’apertura delle virgolette e introduce un enunciato.

Buone regole di punteggiatura

Ci sono tanti casi da elencare e definire per comprendere qual è il buon uso del doppio punto nella scrittura online e offline. Cosa sapere e ricordare? Ecco una guida.

Dopo i due punti si va a capo?

No, questa non è una regola neanche per i discorsi diretti. In alcune pubblicazioni si usa questa soluzione ma non è obbligatoria. Da evitare nella scrittura ordinaria.

Ci vuole spazio dopo i due punti?

Sì, è una regola di base che non può essere ignorata. Dopo il segno c’è necessità di uno spazio, anche se seguono le virgolette del discorso diretto, mentre prima no.

Posso usarli due volte nella stessa frase?

Un principio suggerisce che è meglio evitare questa combinazione. Non esiste un divieto assoluto, anche se il Manuale di redazione a cura di Epigeo suggerisce: “È bene evitare che in una frase i due punti vengano ripetuti più di una volta”.

Dopo i due punti c’è lettera maiuscola o minuscola?

Minuscola. Dopo il punto doppio c’è sempre la lettera bassa tranne quando la prima parola corrisponde con un nome o un virgolettato. Solo in questi casi c’è maiuscola.

Attenzione tra verbo e complemento oggetto

I due punti non sono al soluzione in ogni situazione, quindi è meglio evitarli tra verbo e complemento oggetto. Un esempio? Mario ha mangiato: pasta e pomodoro.

Esempi di frasi con i due punti

Qualche caso per capire l’uso dei due punti? Ecco gli esempi che puoi prendere come riferimento rispetto alle condizioni già suggerite in questo articolo.

“Andrò a scuola: non voglio perdere la mia lezione di grammatica, è importante”.

Spiegazione

Giovanni affermò: “Hai capito tutto, non hai bisogno di altri approfondimenti”.

Discorso diretto

Ho pubblicato 5 articoli: una lista puntata, due tutorial, una notizia e un case study.

Lista

La tua opinione su questo tema?

Non è facile rinunciare ai due punti ma neanche al punto e virgola: aiutano la lettura e permettono di snellire il testo. Puoi rendere tutto più semplice e diretto grazie a questo segnale di interpunzione. Tu come usi il punto addoppiato? Lascia la tua opinione.

Fonti e approfondimenti utili

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Scrivere

6 commenti su “L’uso dei due punti: cosa sono e come si usano”

  1. Andrea Mentasti

    Per me, l’articolo è davvero valido con consigli pratici ottimi e più comprensibili di quanto si trova nei libri di grammatica.

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Andrea, ti ringrazio per il commento e per l’attenzione che hai posto sui due punti: a volte bisogna andare oltre i libri di grammatica, senza dimenticare le regole di partenza. Hai detto che sei un amante dei due punti, perché ti piace questo segno di punteggiatura? Come lo usi?

  2. se in una frase scrivo “tra cui”, è necessario mettere i due punti, prima di un elenco di sostantivi o no? è errore metterli?

    1. Riccardo Esposito

      Se il discorso è continuativo – esempio: tra cui questo, quello e quello ancora – non devi mettere i due punti.

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