Come aumentare la credibilità del blog

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

La credibilità di un blog si basa solo sui contenuti? La risposta di molti: “Certo sono i contenuti di qualità a dettare il ritmo di un blog degno di tale nome. Chi non punta su questo circuito rischia grosso”. Questo è un punto di vista interessante.

blog autorevole
L’autorevolezza di un blogger.

Anzi: un punto di vista che appoggio in pieno. Ho sempre puntato molto sui contenuti di qualità, sull’analisi del target per definire gli argomenti utili per il mio pubblico.

La credibilità di un blog – e quindi dell’autore – è legata a doppio filo alla qualità dei contenuti. Ma ci sono altri fattori da considerare: non basta scrivere tanto e bene.

Inizia con un blog proprietario

Il primo punto per avere un blog autorevole al tuo fianco: evita soluzioni gratuite. Nulla contro i vari WordPress.com o Altervista ma credo che un lavoro professionale debba essere proprietario.

Per creare un blog assicurati di acquistare, da un provider di fiducia, un dominio con il tuo nome o il brand e un hosting WordPress per avere tutti i file su un server. Non sai usare FTP e hai paura?

Non temere, aziende come Serverplan (per fare un esempio) hanno hosting con WordPress preinstallato in italiano. Bastano pochi click per essere online con un blog di proprietà e con le carte in tavola per essere autorevole, credibile, professionale. Insomma, un vero blogger!

Da leggere: come gestire la reputazione online

Pubblica contenuti di qualità

Un sito web che si affianca a un blog acquista immediatamente credibilità, è evidente. Ma non basta, devi aggiungere qualcosa al tuo blog per essere credibile.

I contenuti giocano un ruolo decisivo? Ok, va bene per aumentare la credibilità. Sono importanti. Ma secondo questa infografica i fattori che conferiscono credibilità a un blog non riguardano solo la qualità dei post pubblicati giorno dopo giorno.

credibilità blog
La credibilità passa dai contenuti.

La pubblicazione dei contenuti di qualità tocca il 30%. Secondo il campione, questo è l’elemento più influente nel definire la credibilità di un blog. Ma anche la regolare pubblicazione degli articoli e una buona presenza social hanno un ruolo fondamentale.

Credibilità del blog e firma dell’autore

Interessante l’importanza che viene data alla firma. Chi pubblica determina la qualità del contenuto, un punto a favore per chi sceglie con cura i blogger con i quali collaborare e migliora la propria reputazione online. Questo significa che un blog autorevole e credibile deve far firmare gli articoli. Così passiamo al prossimo punto.

Mettici la faccia e i contatti

La credibilità del blog passa da qui: devo sapere chi pubblica i contenuti. Dal mio punto di vista, ogni articolo deve avere nome e cognome – magari una bio con gravatar e contatti social – e la barra di navigazione porta i link a due pagine speciali:

Devo sapere chi sei, cosa fai e come raggiungerti. A proposito, è buona norma inserire nel footer indirizzo, nome dell’attività e tutti i contatti utili per raggiungerti.

Se sei un libero professionista o un’azienda devi anche rispettare delle regole fiscali inserendo partita IVA e altri dati: chiedi chiarimenti al commercialista.

La credibilità del blog si vede

Molti colleghi sostengono l’inutilità – o la poca importanza – del design di fronte alla qualità dei contenuti: “Ma perché un lettore dovrebbe dare peso all’estetica se trova ottime fonti?”. Perché gli esseri umani sono così: guardano e giudicano.

crea un progetto editoriale autorevole
Pronti per migliorare la tua credibilità online?

Non hanno solo un giudizio analitico ma anche una impressione che tiene conto dell’immagine. In questo caso dell’investimento affrontato da una persona per migliorare la presentazione in pubblico del proprio progetto editoriale.

Estetica del blog

Il tema che scegli per presentarti in pubblico fa la differenza. Non puoi usare un template trascurato, con design vecchio e superato. Oggi puoi creare un blog capace di comunicare autorevolezza e competenza in un settore dal primo sguardo.

Navigabilità e credibilità del blog

Il tuo blog è facile da sfogliare e scoprire? Io non mi fido dei siti web che non permettono all’utente di muoversi liberamente: vuol dire che vogliono farti fare giri inutili. Come avviene, ad esempio, con la paginazione. Hai presente questa pratica?

Dividere un articolo in più sezioni con pochi paragrafi è una forzatura pensata per aumentare pageview e click sulle pubblicità. Questo, per me, non è credibile.

Eccesso di pubblicità

Ti piace guadagnare con il blog, vero? Questo non vuol dire renderlo inservibile a causa di banner e link sponsorizzati. Scrivere bene è importante, così come presentare il contenuto in una buona forma. Cosa significa tutto questo? Gli eccessi della pubblicità minano la credibilità e impedisce la fruizione dei contenuti.

Cura le conversazioni del blog

L’assenza dei commenti, dei subscriber e delle condivisioni possono diminuire la credibilità di un blog. Qui entra in scena il fattore Fake Follower: se compri fan sulla pagina Facebook arrechi un danno al tuo nome. Lo stesso discorso vale per le interazioni del blog: è un passaggio chiave che deve essere gestito in modo naturale.

I numeri fanno la differenza

È una valutazione non analitica ma un’idea che prende forma attraverso la riprova sociale. Per molte persone, infatti, la credibilità si lega ad aspetti influenzabili:

  • Nome dell’autore: ha fatto cose buone? Le farà anche qui.
  • Numero dei commenti: se le persone commentano è bene.
  • Testimonial: beh, se lo dice lui vuol dire che è così.
  • Numero di iscritti alla newsletter: più siamo meglio stiamo.

D’altro canto se giriamo queste statistiche in chiave negativa (quali sono gli elementi che distruggono la credibilità di un blog) otteniamo gli stessi risultati.

contenuti credibilità
Cosa rovina la credibilità.

In realtà c’è qualche differenza che attira la mia attenzione. Ad esempio il numero delle condivisioni conquista importanza, lo stesso vale per i commenti. Insomma, se hai numeri reali e validi conviene farli vedere per aumentare l’autorevolezza.

Da leggere: come avere un sito web autorevole

Credibilità del blog secondo te

Il succo di questo articolo: devi agire a 360 gradi. Non ti puoi fermare alla semplice creazione e ottimizzazione di articoli qualitativamente superiori.

Certo, è importante il ritmo di pubblicazione. Ma non è sufficiente. Devi lavorare su tutti i fronti, sul design e sulla riprova social, sul buon equilibrio della pubblicità e sulle tecniche per aumentare i commenti: ti stai muovendo anche tu in questo modo?

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Blogging

13 commenti su “Come aumentare la credibilità del blog”

  1. Hai detto bene (come sempre ) Riccardo, si deve agire 360° . Come dice qualcuno “Content is the king, but distribution is the queen!” , quindi oltre ai contenuti di qualità entrano in gioco infiniti altri fattori 🙂 E tu li curi tutti in modo impeccabile!

  2. Buongiorno Riccardo! Come hai ben detto tu, la credibilità sul web è un mix di tanti fattori. E un po come cucinare. Serve la giusta scelta degli ingredienti, le dosi giuste, i tempi di cottura adeguati e infine il modo con cui si presenta il piatto. Quindi da User experience design ho sempre dato e continuo a dare, il 100% del massimo della cura ad ogni aspetto che concerne la realizzazione di un progetto online. Personalmente penso che tutto dipenda dall’amore con cui svolgi il tuo lavoro. Chi ama davvero il suo lavoro non lascia nulla al caso. Ogni piccolo particolare diventa fondamentale. Sul web, come nel mondo reale, e ciò che rende un progetto, un’idea, un blog, un prodotto semplicemente unico!

    Ps. complimenti per l’amore che traspare dal tuo lavoro. A buon intenditor poche parole 😉

    1. Riccardo Esposito

      Sono i dettagli che fanno la differenza. Anzi, è il mix tra cura dei principi base e attenzione per ciò che passa inosservato alla massa.

  3. Quando ho aperto il mio blog mi sono sentito dire: “I contenuti sono tutto…”, strada facendo mi sono reso conto che anche la grafica è importante, quindi buoni contenuti in una buona grafica, ma è pur vero, almeno per quanto mi riguarda, che i buoni contenuti sono ancora la cosa che più conta. Io leggo tutti i giorni blog con una grafica estremamente povera, viceversa, molti blog che ho iniziato a seguire perché accattivanti dal punto di vista grafico lo ho poi abbandonati perché poveri di contenuti. Occorre poi fare una distinzione alla base, cioè sull’ argomento trattato, in un fashion-blog il design credo sia di pari importanza, se non oltre, rispetto ai contenuti, un blog-diario (tipo il mio) è praticamente solo contenuti. Ovviamente anche a me piacerebbe una grafica accattivante-simpatica-cool… e occorre tener presente quanto detto dal grafico. Diciamo che d’ ora in poi dedicherò più tempo al “vestito” sperando di scendere come livello di contenuti.
    Grazie e complimenti per l’ ottimo lavotro, sei frai miei appuntamenti fissi.

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Luca,

      Bisogna dedicare più tempo al vestito, esatto. Senza dimenticare i social e i commenti. E senza cercare di guadagnare il massimo inondando il blog con la pubblicità. Si tratta di equilibrio, ecco. Grazie per i complimenti.

  4. Eccomi, Ricky!
    Dunque, è ovviamente… ovvio che i blog debbano avere una “confezione” presentabile.
    Io la vedo come per una rivista: c’è il grafico, l’impaginatore… insomma, lo stile di quella rivista (e di conseguenza di un blog, nel nostro caso) è determinante anche solo per (far) capire chi si ha di fronte, no?
    La grafica è la primissima cosa che balza all’occhio, anche se poi passa brevemente in secondo piano rispetto ai contenuti ma…
    …ma, secondo me, subito dopo si “amalgama” ai contenuti stessi, diventandone un insieme. Sei d’accordo?

    Moz-

    1. Riccardo Esposito

      Si amalgama, esatto. Ma solo a un occhio attento, a un occhio capace di leggere un contenuto. Non hai idea: le persone guadano un blog due secondi e lo valutano. In questo gioco il design è fattore chiave.

      1. Eh, appunto. Dev’essere paradossalmente la prima cosa a spiccare, a funzionare bene. E amalgamarsi altrettanto bene ai contenuti.

        Moz-

  5. Ciao Riccardo,
    innanzitutto complimenti e un sincero grazie, i tuoi post sono sempre una fonte contagiosa di passione e positività. Per quel che riguarda contenuti e grafica, io da profana non riesco proprio a scinderli, perché vedo l’immagine come parte del contenuto. Penso dipenda da qual è il canale elettivo di comunicazione tra l’autore del blog e il suo target: se è l’immagine oppure la parola. Tutt’e due insieme, poi, formano il contenuto. Sbaglio?

    1. Riccardo Esposito

      Chiaramente no, non sbagli. La qualità di ciò che scrivi si fonde con il formato e l’estetica con la quale presenti il lavoro. In passato ci dicevano che dovevamo riportare il tema in bella copia: sarà un caso?

  6. Concordo! OK i contenuti che devono essere di qualità, ma se il sito non ha un design accattivante, fai presto anche a dimenticarlo. Per me il design del sito è sempre stato ed è tutt’ora un problema, non sono ancora riuscita a trovare la grafica straordinaria che voglio per i miei contenuti.
    “Un’immagine vale più di mille parole”, quindi colori e scrittura devono combinarsi in un’unione perfetta. Poco ma sicuro.

    1. Riccardo Esposito

      Attenzione però al design troppo spinto. L’idea di stupire con immagini, video effetti speciali e animazioni può mettere in seconda luce il contenuto scritto. O magari la tua idea di contenuto è proprio questa e allora va bene.

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