Chi sono i blogger e cosa significa

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

Il blogger è una persona che pubblica contenuti online su social e CMS. Spesso usa WordPress per questo ma anche Tumblr, Medium e Blogspot funzionano. Il termine deriva dal verbo to blog in inglese con l’aggiunta del suffisso -er.


Essere blogger vuol dire possedere un blog, magari su WordPress e scrivere articoli. Il blogger crea contenuti e relazioni virtuose con il lettore. E con altri colleghi.

Chi è il blogger
Identikit del blogger.

Ma oggi la definizione di blogger comprende anche chi usa YouTube e Instagram. Posso essere blogger pur non avendo un blog WordPress? Chi è il blogger? Una persona che pubblica contenuti HTML o una che racconta facendo storytelling?

Chi è il blogger, definizione

II significato di blogger: persona che usa il blog. Ovvero un diario online il cui nome deriva dal termine web log, un concetto individuato da Jorn Barger nel lontano dicembre 1997 per identificare il suo diario online sul quale scriveva di caccia e pesca.

Quindi il blogger è una persona che scrive e pubblica su un blog con pagine web e articoli. Può essere travel blogger, specializzata in viaggi, food blogger o fashion blogger. In sintesi, il suffisso -er equivale in italiano al fare, al mettere in pratica qualcosa.

foto di Jorn Barger
Jorn Barger, il primo blogger.

Spesso lavora su un content management system come WordPress. Nel lavoro di blogging è compresa l’opera di community, di relazione con i lettori e chi altri blogger.

Ecco chi è il blogger: una persona che, attraverso un blog, crea contenuti e relazioni. Se al posto degli articoli pubblica video su YouTube si tratta di vlogger che cura un vlog.

Il professionista del blog deve scrivere per comunicare, pubblicare per creare confronto. La definizione di blogger si lega con la stessa natura dello strumento che può essere WordPress, Blogspot, Tumblr, Medium o altre piattaforme per fare blogging.

Da leggere: come mettere blog personale su Instagram

Cosa fa un blogger sul blog

Quali sono i principi del blogging? La pubblicazione di articoli, quindi la continua evoluzione della home page, e l’interazione con l’utente. Il dialogo, la conversazione.

Cosa vuol dire essere blogger?

Questo elemento manca sulla piattaforma e sui social. Loro pubblicano e basta, come un quotidiano online. Come Repubblica o Il Corriere della Sera. Ora la mia domanda è questa: per essere blogger è sufficiente pubblicare articoli con continuità?

Secondo me no. I requisiti sono la condivisione, la pubblicazione e l’interazione. Io ho sempre dato attenzione ai dettagli perché credo che siano importanti per fare la differenza tra un buon post e un grande post. Chi è il blogger e cosa fa? Ecco, ti lascio qualche idea sviluppata durante la mia attività quotidiana del web writer:

  • Usa didascalie per contestualizzare le immagini.
  • Devi migliorare la leggibilità del testo.
  • Aggiungi un menu interno con ancore.
  • Scegli sempre tag alt e nome immagine con cura.
  • Inserisci i link interni scegliendo le risorse migliori.
  • Usa parole brevi, di uso comune.
  • Verifica le fonti e dai un’informazione accurata.
  • Risolvi le barriere tra autore e lettore.
  • Elimina tutti i campi inutili nei form.
  • Cerca di rispondere sempre ai commenti.

Inoltre, inserisco tutti i link necessari al lettore per approfondire un argomento. Perché non c’è blogger peggiore di quello che non soddisfa la sete di conoscenza.

Cosa significa essere blogger

Essere blogger vuol dire creare un blog e gestirlo. Così è stato per Aranzulla e Chiara Ferragni. Questi personaggi possono essere definiti blogger perché hanno un blog.

Gestiscono due piattaforme note come esempi di guadagno online. Lui, Aranzulla, è famoso per aver conquistato le migliori posizioni nelle serp. Cerca un tutorial legato alla tecnologia digitale e appare Aranzulla. Lei invece è la regina delle fashion blogger.

Cosa significa pubblicare un contenuto utile? Risposta teorica: devi confezionare un articolo in grado di rispondere alle domande e alle esigenze dei lettori. Risposta pratica: ecco 7 idee per diventare un blogger influencer e fonte imprescindibile.

Risolve un problema 

Ispeziona la rete, studia i siti e i blog del tuo settore, leggi con attenzione i forum. C’è un problema che nessuno conosce, c’è qualcosa che hai solo tu: cambia prospettiva immediatamente. Parla del tuo problema e racconta la soluzione, condividi tutto.

Affronta temi complessi

Facile affrontare il tema superficiale, dare nozioni semplici da condividere. Adesso prova ad affrontare un tema impegnativo, un argomento che gli altri non vogliono affrontare perché non vogliono o non possono farlo. I blogger famosi italiani fanno così.

Cambia prospettiva

Tutti possono affermare che la terra è rotonda. Ma puoi cambiare prospettiva? Puoi affrontare questo tema senza banalità? Ad esempio: cosa significa per te vivere su un pianeta sferico? Attenzione, cambiare prospettiva non significa fare link baiting.

Semplifica i nodi 

Un contenuto utile è anche un articolo che riesce a spiegare in parole semplici qualcosa che appare come complesso. A volte è un problema di apparenza, a volte è la voglia di apparire sontuosi a complicare tutto. Il tuo compito: semplificare.

Crea relazioni

Seth Godin: “Connecting dots, solving the problem that hasn’t been solved before (…), is more essential than ever before “. Mettere in relazione dei punti vuol dire creare sinergie, vuol dire risolvere dei problemi che non erano mai stati affrontati e che non erano mai stati risolti. Questo può essere un nuovo modo di fare blogging.

Regala contenuti

Cosa vuol dire essere blogger? Devi essere unico. Ogni giorno devi offrire il tuo impegno. Ma se vuoi conquistare realmente i tuoi lettori devi puntare anche sui doni: un e-book, ad esempio. Ma qual è la caratteristica di questo e-book?

Deve essere speciale, qualcosa capace di fare la differenza: il dono è un evento straordinario, non puoi distruggere la magia del dono con un prodotto mediocre.

Non copiare

Ultimo consiglio per diventare un influencer e blogger di successo. In realtà questa la chiave che tutti si ostinano a ignorare: non inseguire. Basta inseguire gli altri, basta entrare in percorsi già segnati: per diventare un blogger utile devi innovare.

Professione blogger, le basi per iniziare

Puoi trasformare la scrittura in un lavoro. Quindi non monetizzi con il tuo progetto ma vendi competenze. Per diventare blogger professionista devi lavorare su 3 fronti: formazione professionale, esperienza personale e lavoro in una web agency.

  • Formazione: studi, leggi libri, segui webinar.
  • Lavoro: ti confronti con professionisti e clienti.
  • Esperienza: ti sporchi le mani, trovi la tua prospettiva.

Ma cosa succede se il blog che gestisci è quello del cliente? Non possiedi il CMS, non hai in mano le chiavi di casa. Cosa sei? Web writer? Web content editor? Ghost writer? Chi è il blogger: possiede la piattaforma o scrive e pubblica contenuti?

come iniziare a fare blogging
La condivisione del sapere.

Per diventare un blogger professionista devi avere un blog di proprietà. Scegli un hosting di qualità, acquista un dominio e trova un nome. Installa WordPress e inizia a fare blogging con un tuo progetto personale per trovare la tua identità online.

Mantieni ritmo della pubblicazione

Inutile pubblicare due, tre, dieci articoli di fuffa, o notizie rimbalzate di portale in portale che atterrano senza forze sul tuo blog. Superfluo fare numero. Ma se pubblichi contenuti di qualità – completi, interessati, ricchi di spunti –  sarai apprezzato.

Ho abbandonato il feed di blog che pubblicavano troppo perché era impossibile da gestire. Ma facciamo le dovute proporzioni: stiamo parlando di 10, 15 articoli al giorno. Tu quanti articoli pubblichi? Devi mantenere sempre un buon ritmo di pubblicazione.

Io credo che un articolo al giorno non dia fastidio in un feed reader. Anzi, abituare i lettori a un appuntamento quotidiano è un modo per instaurare un rapporto. Quindi, chi è il blogger? Un professionista che sa usare il calendario editoriale al meglio.

Devi puntare sulla coerenza

Hai un’idea? Portala avanti e non cambiare opinione dopo 4 articoli. Le bandiere si muovono con il vento, i blogger sono coerenti. E sanno ammettere gli errori, ma questo punto lo affrontiamo dopo. Per ora concentrati su questo punto: coerenza!

Ammetti i tuoi errori nel blogging

Ammetti i tuoi errori e impara a fare un passo indietro al momento giusto. Non conosco blogger peggiore di quello che vuole avere ragione a tutti i costi. Prima di confessare le sviste, quando decidi di fare blogging, ricorda di verificare. Poi chiedi scusa.

Prenditi le responsabilità di blogger

Devi assumersi le responsabilità quando esprimi un’opinione, quando usi il blog come ariete per dare forza al tuo punto di vista. Perché in questo modo dai valore al blog.

La spina dorsale del tuo spazio web è il punto di vista, l’opinione, lo stile che ti permette di selezionare le fonti migliori, di affrontare un argomento piuttosto che un altro. La personalità è tutto, ma per valorizzarla devi assumersi la responsabilità.

Ascolta i tuoi lettori del blog

Come puoi essere blogger se non ascolti il pubblico? Non incontrerai le esigenze dei lettori se non ascolti la voce che riecheggia sui forum, nei commenti degli altri blog.

Professione blogger
Ehi, ascolta i tuoi lettori nella professione del blogger.

Non fare finta ma ascolta veramente. Appassionati alla voce delle persone, trasforma queste espressioni in contenuti validi e utili. Non puoi tirarti indietro.

Prenditi cura della professione blogger

Questo è un invito: devi curare la tua attività, i tuoi lettori, le tue pubblicazioni. E soprattutto devi curare i dettagli. Quelle piccole cose che fanno la differenza.

Non esiste dettaglio da non meritare la tua attenzione. La differenza tra un blogger e chi fa profesisone blogger si nota dalla cura che viene infusa in ogni angolo.

Cosa studiare per diventare blogger?

Chi è il blogger? Una persona che ha letto e studiato libri per fare blogging. Ce ne sono tanti, io suggerisco di dare uno sguardo a questa lista di libri per blogger. Non ti bastano? Ho creato degli elenchi anche per figure professionali limitrofe:

Il mio preferito: Fare Blogging. Un libro (che ho scritto) dedicato a chi vuole trasformare la propria attività di web writer. Lo consiglio a tutti chi punta alla professione blogger.

Perché l’esperienza è importante? La differenza tra il tuo articolo e il concorrente (o quello che vuole copiare) si riassume in questo bene intangibile: la conoscenza.

Il sapere non si trova in strada: te la guadagni sbagliando, frequentando luoghi e persone stimolanti. Ma anche incrociando saperi e competenze differenti, hard e soft skill.

diventa blogger professionista
La professione del blogger è fatta di incroci.

L’esperienza si forma, soprattutto, quando metti in discussione i tuoi punti fermi. Le tue false certezze. E sai cosa? Mettere in discussioni le certezze è faticoso.

La professione del blogger è difficile

Perché dovrebbe essere semplice gestire uno strumento in grado di generare una fonte? Perché dovrebbe essere facile raggiungere 2.000 persone al giorno?

Le potenzialità del tuo blog sono infinite. Sul serio. Non sto scherzando. Puoi parlare al mondo intero attraverso il tuo blog. Ci sono persone che guadagnano milioni di dollari.

Non ho necessità del curriculum o dei parenti per avere una buona parola. Io ho il mio dominio, il mio sito web. Ma per guadagnare con un blog hai bisogno di impegno.

Mantieni la parola data al lettore

Hai promesso qualcosa al pubblico? Non venir meno: è un buon modo per deludere il lettore, per far subentrare una vena di scetticismo che danneggerà ogni parola.

david ogilvy
Impara a comunicare con i tuoi lettori.

Non puoi permettere tutto questo, lo sai. Mantieni la parola, rispetta le promesse che lasci nei titoli e quelle che annunciano iniziative, incontri e lavori.

Utile o inutile: tu fai la differenza

Un blog potrebbe risolvere i tuoi problemi. Potrebbe fare la differenza e aiutarti a trovare lavoro online. Potrebbe fare qualcosa di buono per la tua azienda.

Oppure potrebbe essere completamente inutile. Sì, c’è questa possibilità. Un blog può cambiarti la vita, oppure può essere inutile. Molto dipende da te, dalle scelte che fai nella gestione. Nel mio libro ti racconto il mio metodo, ma la certezza non esiste.

Non può esistere. Fare blogging è difficile. Ma perché aprire un blog professionale? questo è il destino delle cose belle. I risultati arrivano solo per chi si impegna. E ha l’intuito per cogliere al volo le opportunità che offre il web. Ogni. Santo. Giorno.

Investi nella professione blogger

Queste operazioni, molto probabilmente, non pesano sul tuo conto corrente in banca. Ma, sicuramente, hanno bisogno di un impegno costante. Questo significa che devi:

  • Investire tempo.
  • Investire risorse.

Non è facile curare ogni dettaglio di un blog personale ma lo stesso vale per un corporate blog: ci vuole tempo. Non è facile chiedere scusa per i propri errori: devi mettere da parte il tuo orgoglio e guardare il tuo lavoro con obiettività.

Usare Instagram per essere blogger

Questo è un punto utile: ho l’account Instagram come blogger professionale, quindi sono anche io parte della famiglia? Dal mio punto di vista no, è una forzatura: il blogger è la persona che scrive e pubblica contenuti su un sito web chiamato blog.

Il blog ha due caratteristiche: la sequenza delle pubblicazioni infinita e la possibilità di creare discussioni alla fine di ogni pubblicazione. Un progetto senza queste caratteristiche non è un blog. Quindi chi ha un profilo Instagram non è blogger.

salvatore aranzulla
Aranzulla è un blogger?

Quindi, chi è il blogger? Una persona che pubblica articoli e accetta il confronto. Salvatore Aranzulla che chiude i commenti non è un professionista? No, per me è un divulgatore. Se vuoi essere blogger devi accettare il confronto. Altrimenti fai altro, diffondi idee e crei conoscenza. Un lavoro altrettanto valido. Ma non fai blogging.

Come e quanto guadagna un blogger?

I blogger mettono a disposizione le proprie competenze al servizio di aziende e liberi professionisti. Puoi guadagnare con un blog, puoi essere un nome affermato e capace di monetizzare la propria abilità. In che modo? In sintesi ci sono tre modi:

  • Advertising.
  • Influencer.
  • Inbound.

Nel primo sfrutti il blog per vendere banner, recensioni e spazi web nei quali aggiungere link affiliati. Nel secondo è il tuo nome a diventare merce di scambio.

Tu pubblichi un contenuto e io ti pago, ma perché sei tu a farlo. La terza opzione è quella che ho scelto: uso il blog per farmi trovare, per puntare sull’inbound marketing. In ogni caso il blog è indispensabile, senza non si va avanti. Quanto guadagna una blogger?

Difficile dirlo, anzi è praticamente impossibile. Se lavora anche come influencer può arrivare anche a somme che superano i 50.000 euro l’anno ma tutto dipende dalla forza del suo brand e dalla capacità di scrivere contenuti in gradi di diventare utile.

Cosa vuol dire essere blogger: Daniele Imperi

Il suo lavoro è quello delle buone parole, della scrittura pensata per ottenere dei risultati concreti. Persuasive copywriting, scrittura efficace, storytelling: Daniele Imperi scrive per blog, pagine web, landing e tutto ciò che serve per organizzare una strategia.

Chi è Daniele Imperi?

Sono Daniele, ho passato i secondi “anta” e non mi piace, ma suppongo debba abituarmi all’idea. Sono uno dei tanti web writer e blogger italiani. Scrivo per il web dal 2000 e da alcuni anni anche per lavoro, curando i testi per siti e blog aziendali.

Da quando ho conosciuto il blogging non riesco più a farne a meno. Sarà perché da ragazzino avevo il pallino del giornalismo e creai perfino la mia prima rivista, artigianalmente con una macchina per scrivere, fogli di quaderno e colla. Adesso uso una tastiera e WordPress, ma la passione del ragazzino è rimasta la stessa.

Come è nato il primo blog?

È nato verso la fine del 2005: era un anno che mi dedicavo alla speleologia e ho voluto raccontare le mie “esperienze sotterranee”, per parafrasare il titolo del mio primo post.

L’anno successivo i blog erano triplicati: se ne aggiunse uno sulle recensioni di libri e un altro sulla mia attività dell’epoca, il web design. Nel corso degli anni ne aprii altri, perfino uno sulla SEO, pur non essendo un SEO. Alla fine ne sopravvissero solo due: 

  • Penna blu.
  • Blog su Edgar Allan Poe.

È possibile lavorare con il blog?

Come un tempo scoppiò l’epidemia di web designer (che contagiò ovviamente anche me), così oggi è scoppiata l’epidemia di web writer e social media manager. Secondo me è possibile ancora lavorare con la scrittura se sono soddisfatte certe condizioni:

  • Sai davvero scrivere per il web: conosci la scrittura per il web e le dinamiche del web, sai come ragiona Google e come leggono i lettori online.
  • Crei un tuo sito e un tuo blog: professionali, quindi registri il tuo dominio, curi la parte grafica e ti metti in testa di scrivere contenuti periodicamente.
  • Fai esperienza nella scrittura per il web: devi ottenere commissioni, frequenta i forum e leggi gli annunci di lavoro per blogger, copywriter, web writer e articolista.
  • Non scrivere articoli per 3 euro: specialmente nei siti di annunci è pieno di gente che pretende di pagarti quella miseria. A simili proposte si risponde no.
  • Fatti conoscere online: quindi sui social media (a differenza di quello che faccio io).

Essere blogger vuol dire fare SEO?

Secondo me il blogger e il web writer sono una cosa e il SEO un’altra. Ognuno ha il suo mestiere. Di sicuro un web writer deve conoscere la basi della SEO: deve saper ottimizzare i testi che scrive per Google. Deve sapere la differenza fra un titolo H1 e un tag title. Deve sapere come impaginare un testo affinché sia ben leggibile online.

Tutto questo non significa che sappia e che debba anche posizionare un sito o una pagina web. Quello è un lavoro per il SEO. Sappiamo tutti che un testo ottimizzato scritto da un blogger non è necessariamente anche (ben) posizionato nella serp.

Da leggere: che differenza c’è tra Blogger e influencer?

La tua opinione: chi è il blogger?

Questa è la mia riflessione: è quella persona che ha un blog. Ovvero una piattaforma basata sulla sequenza temporale e con un dispositivo per ospitare il confronto.

Parlo dei siti nati su CMS WordPress o poco altro. Oggi non più. La definizione stessa di blog prende il largo, tende a diventare elastica e comprensiva di altro.

Per me il blog sarà sempre un prodotto simile a My Social Web, però mi rendo conto che forse le definizioni diventano strette. Per te chi è il blogger? Deve avere un blog di proprietà? Se lavora con domini di altre persone è un semplice web editor?

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Blogging

21 commenti su “Chi sono i blogger e cosa significa”

    1. Riccardo Esposito

      Qui trovi qualcosa mysocialweb.it/2017/03/24/programmi-per-modificare-video/ Ma quindi, secondo te, anche chi monta video può essere blogger?

      1. Grazie! Diciamo che mi piacerebbe poter fare il contrario! Cioè. Io ho un blog, e qualche volta vorrei sperimentare la creazione di un video da pubblicare, un po’ come fai tu. Siccome sono argomenti che mi appassionano, non mi dispiacerebbe apprendere competenze in questo campo. Non andrò probabilmente a vendere questo servizio, ma in ottica di inbound marketing secondo me può essere davvero un’arma in più. Devo solo decidermi a metterci la faccia =)

  1. Ciao Riccardo,
    Sono d accordo non siamo noi a determinare le evoluzioni culturali e linguistiche.
    Per me blogger e chi possiede una piattaforma, scrive e accetta il confronto.
    Chi monta solamente video per me non è un blogger..

  2. Riccardo, le cose sono semplici: blogger è colui che ha un blog e pubblica su di esso. Chi usa altre piattaforme -non di blogging- non ha un blog, di conseguenza non è un blogger.
    A questo punto io inizio a pubblicare foto di piatti presi da libri di cucina e mi definisco cuoco, senza avere mai acceso un fornello.

    Moz-

    1. Riccardo Esposito

      Mmmmm, io la vedo in modo diverso. Oggi definiamo blog delle cose che somigliano a magazine, ma i primi blog erano completamente diversi. Pensa ai blog di MySpace: erano liste di link e ripubblicazioni. Oggi il blog significa qualcosa, domani avrà una forma diversa. ma la base è sempre la condivisione del sapere.

        1. Riccardo Esposito

          Oggi c’è la cucina molecolare. Quello che si occupa di queste cose è un cuoco? Per molti no, per altri sì. Guardare e studiare le novità, questo è importante.

  3. Come sai, io mi reputo una blogger, anche se nasco come giornalista e continuo ad esserlo. Però scrivo – con molta soddisfazione economica e personale – su blog aziendali che non sono testate e che spesso mi pagano più delle testate giornalistiche. Allora preferisco definirmi, ma solo se me lo chiedono, “una blogger senza blog”. Ma non per fare la figa, perché è così.
    Mi rendo però conto che, nonostante usi piuttosto bene wordpress e praticamente ogni giorno, non decido di quello spazio nulla né sulla grafica, né su come impostare una call to action o altro che renda più fruibile un contenuto. Da attenta osservatrice quale sono, spesso segnalo le cose che non vanno bene e vedo che i miei suggerimenti vengono accettati però, ecco, non intervengo direttamente. Sono stata una blogger a tutti gli effetti nel 2007/2008. Non è detto che non torni a esserlo, magari se seguita da qualcuno bravo…chissà chi 😉
    P.S.: il blog su Medium vale? :-p Lo trovate qui medium.com/@cristinamacca

    1. Riccardo Esposito

      Il blog su Medium Vale. Ma co,e dico sempre, sarebbe meglio optare per una soluzione personale: è un investimento, un modo per avere sempre un punto di riferimento relativo alla propria persona. Non perdere tempo, apri il tuo blog ora…

  4. e quando la blogger non “blogga” più ma diventa talmente personaggio da avere altri che scrivono i contenuti per lei … come la chiamiamo?????
    … Senza fare nomi, Ovviamente!

  5. Ciao Riccardo, innanzitutto piacere di conoscerti ! Ti suonerà strano e inusuale ma le buone maniere mi son sempre piaciute . Sono superata? Beh non me ne cruccio . Sta girando tutto troppo velocemente, io non sono più una ragazza e per capire a volte ci metto un sacco di tempo ! Comunque leggo e cerco di tenermi informata . Il tuo tutorial sul lavoro del blogger è quello più chiaro e scorrevole tra quelli che ho scovato fin’ora nel web . Ben fatto ?

  6. Salve seguo con attenzione i suoi blog, avrei un chiarimento da sottoporle.
    Se ho un blog in cui parlo di alcuni aspetti legati al settore per il quale il blog è stato creato e cito in alcuni post le case produttrici dei vari prodotti di cui parlo per l’appunto nel blog secondo lei è possibile, o dovrei richiedere una autorizzazione alla stessa casa produttrice se parlo del suo prodotto. Le pongo ancora una curiosità. La citazione di persone famose, sempre all’interno di un post e con riferimento magari al prodotto di cui si parla, cosa comporta ?
    La ringrazio anticipatamente.

    1. Riccardo Esposito

      Ciao, molto dipende da come ne parli. In ogni caso, se credi, puoi chiedere alla casa una dichiarazione di consenso. Ricorda sempre le regole imposte da Google per la questione scambi di link e recensioni.

  7. Buongiorno Riccardo , grazie per le indicazioni e spiegazioni un articolo molto interessante ed esaustivo anche se in continua evoluzione ,dato l’ argomento trattato. Nives 65

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