L’architettura dell’informazione per i siti web

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

Per l’user experience, l’architettura dell’informazione è il modo in cui organizziamo logicamente i contenuti su un sito web. Questo permette di migliorare la navigabilità e il percorso dell’utente sul portale internet.


L’architettura dell’informazione aiuta le persone a trovare ciò che sta cercando. Ecco una prima definizione del concetto che voglio affrontare in questo articolo.

architettura dell'informazione per il world wide web
Organizza i tuoi contenuti al meglio.

Il motivo del mio interesse? Semplice, ogni autore di contenuti online dovrebbe sfruttare al massimo i vantaggi di una struttura informativa efficace. In che modo? Quali sono i parametri della buona information architecture? Continua a leggere.

Cos’è l’architettura dell’informazione

Si tratta dell’organizzazione logica e semantica delle informazioni per fare in modo che il messaggio arrivi con maggior semplicità ed efficienza possibile. Non riguarda solo il web, ma in questo contesto si lega al concetto di User Experince (UX).

Impieghiamo risorse nel content marketing e investiamo ore per scrivere articoli che si sviluppano intorno al concetto di qualità. Ma tutto ruota intorno alla sostanza.

Ma la forma? Il miglior contenuto di questo mondo diventa lettera morta se non si rende fruibile. Ecco perché l’architettura dell’informazione diventa centrale. E tu dovresti conoscere questi principi utili sia per chi scrive e progetta pagine web.

Da leggere: come scrivere un articolo del blog

8 principi dell’information architecture

Per iniziare il percorso nell’organizzazione dell’architettura informativa è giusto considerare dei punti di partenza per chi deve affrontare i contenuto sul web: i principi di Dan Brown, information architect & principal alla EightShapes.

  • Oggetti – Tratta il contenuto come un essere vivente.
  • Scelte – Crea pagine focalizzate, con un compito particolare.
  • Divulgazione – Mostra informazioni per aiutare a capire.
  • Esempi – Descrivi il contenuto delle categorie mostrando esempi.
  • Ingresso – Molti arrivano da una pagina diversa dalla home page.
  • Classificazione – Offri diversi schemi per sfogliare i contenuti .
  • Navigazione mirata – Non mescolare mele e arance.
  • Crescita – Il contenuto odierno è piccola parte di quello futuro.

Non tutti questi punti sono legati alla creazione dei contenuti. Scrivere testi per un sito web riguarda solo una parte dell’architettura dei contenuti, ma credo che da questi punti possano prendere vita tecniche specifiche che io già metto in pratica.

Libri sull’architettura dell’informazione

Architettura dell’informazione di un sito web

Creare una buona struttura dell’articolo è principio base per una buona riuscita del tuo lavoro di content manager. La domanda fondamentale: come organizzare l’informazione? Il faro di questo processo è la necessità di facilitare il lavoro.

Il lettore che deve capire subito cosa vuoi comunicare: il tema della pagina, cosa troverà di utile, perché deve continuare a leggere. Ecco la combinazione vincente:

  • Headline: cattura l’attenzione e informa.
  • Sottotitolo: approfondisce e introduce.
  • Primi paragrafi: definiscono e spiegano.
  • Immagine: rapisce lo sguardo del lettore.

Il meccanismo è quello della piramide rovesciata del giornalismo. Prima dai le informazioni più importanti, o la risposta alla domanda che il pubblico si aspetta.

Piramide lettura

Poi approfondisci mantenendo sempre fede al principio di economia: quello che non serve può andare via, magari lasciando link interni o in uscita per approfondire.

Togli quello che non serve dall’articolo

Togliere le informazioni superflue per far emergere ciò che serve al lettore. Questo è uno dei principi base della buona architettura dell’informazione. Perché disturbare l’utente con testo, immagini o video che non servono a comunicare valore?

Questa domanda deve guidarti nella composizione dell’articolo e della pagina web. Ad aiutarti nell’impresa ci sono i vari SEO tool per copywriter che ti consentono di indagare e scoprire cosa cercano le persone intorno a un argomento specifico. 

Io inizio sempre dai suggerimenti proposti da Google nel completamento delle ricerche e continuo con Ubersuggest, Answer The Public e Semrush.

Obiettivo: scoprire cosa scrivere e aggiungere per soddisfare il pubblico cercando di fare meglio rispetto ai competitor. Cercando di evitare inutili approfondimenti.

Tassonomie: tag e contenuti dei post

Rendere disponibile l’informazione nel posto giusto, quando serve veramente. Questo è il compito di tag e categorie nel tuo blog. Quali sono le regole base?

  • Ogni articolo in una categoria.
  • Pochi tag per ogni post.

Se non hai le idee chiare rispetto a come usare i tag in modo sistematico rischi solo di creare confusione, con tassonomie che si accavallano senza valore aggiunto per l’utente. Qual è la soluzione per una buona architettura dell’informazione?

In primo luogo creo una mappa mentale (magari con Coggle) per organizzare la ramificazione a monte. In modo che il blog può svilupparsi creando solo tag e categorie che servono veramente, evitando tassonomie con uno o due articoli.

struttura del blog
Categorie e tag su un blog con la mappa mentale.

Mi assicuro che non ci siano sovrapposizioni semantiche. Ha senso avere due tag dedicati, rispettivamente, a web writing e scrittura online? Magari accompagnati da una categoria web copywriting? No, è un problema per Google e l’utente.

Infine rendo la pagina più usabile possibile. Quindi curo tag title e meta description, tag H1 e testo unico per spiegare cosa sto riunendo in quella sezione.

Chiarisci sempre quello che comunichi

Un altro aspetto fondamentale dell’architettura informativa sul web è la capacità di rendere chiaro ogni elemento comunicativo. Questo significa ridurre al minimo possibili incomprensioni tra la fonte e il ricevente. Il problema è sempre lo stesso:

On the average Web page, users have time to read at most 28% of the words during an average visit; 20% is more likely.

Jakob Nielsen

C’è molta distanza tra ciò che io, web writer, credo che sia chiaro e le reali capacità/volontà di chi si trova dall’altro lato dello schermo. Perché sperare in uno sforzo cognitivo extra da parte del lettore quando posso semplificare

Architettura dell’informazione: parole

Usa termini semplici per spiegare ciò che serve. Evita forme verbali complesse, terminologia tecnica fuori contesto, burocratese o altri linguaggi di nicchia.

Spiega gli acronimi se sono lontani dalla tua nicchia, usa l’italiano se possibile. Evita inglese, latino o altre neolingue (tipo quella che ti spinge a usare briffare).

A proposito di parole: ricorda di usare sempre un contrasto degno di questo nome per far emergere il testo, e di usare un font chiaro e abbastanza grande per non affaticare la lettura. Questi dettagli fanno al differenza.

Architettura dell’informazione: anchor text

Il testo che consente al link di funzionare e di mostrarsi nella pagina web deve chiarire il suo intento. Quindi meglio evitare soluzioni generiche ma preferire parole che suggeriscono all’utente cosa troverà dall’altro lato del click.

Suggerendo, magari, quando si sta per aprire un documento diverso dalla pagina HTML, tipo un PDF. L’anchor text deve avere alcune proprietà definite dall’usabilità:

  • Colore diverso dal font base. 
  • Colore diverso tra link già cliccati. 
  • Cursore che cambia forma quando passa sopra. 
  • Colore diverso quando cursore passa sopra. 

Architettura dell’informazione: immagini e video

Oltre a caricare foto ottimizzare per la SEO e leggere per migliorare i tempi di caricamento, ricorda che ogni elemento che inserisci in un documento deve avere uno scopo, veicolare informazioni extra rispetto alla soluzione testuale.

Quando serve inserisci didascalie a immagini e video (con WordPress Gutenberg puoi farlo anche su quest’ultimi), e rendi le immagini dei grafici molto dettagliati cliccabili e disponibili in un formato più generoso. Altrimenti diventano inutili.

Aggiornamento del contenuto online

Tratta il contenuto come un essere vivente e considera che il tuo operato è solo una parte di ciò che sarà necessario nel futuro. Cosa significa questo? Devi aggiornare i vecchi articoli. Certo, non è facile quando devi gestire un portale generoso.

Ma se vuoi dare la possibilità al pubblico di trovare ciò che cerca devi fornire la migliore informazione. Anche ottimizzando i contenuti obsoleti. Quindi, nel calendario editoriale puoi inserire un programma di aggiornamento dei vecchi post.

Dividi il testo in paragrafi utili al lettore

Uno dei pilastri della buona architettura dell’informazione: la capacità del contenuto di rendersi scansionabile. Le persone danno una rapida occhiata al testo.

Architettura dell'informazione
Come leggono le persone, dal libro di Steve Krug.

Poi decidono cosa leggere. Per questo è fondamentale interrompere il muro di parole non solo usando i paragrafi, ma anche dividendo i blocchi in sezioni introdotte da un titolo. Vale a dire un header che può essere un H2 o un H3, in base alla gerarchia interna del testo. Questi titoli, però, non devono essere approssimativi.

Non devi neanche piegarli esigenze SEO: piuttosto, usa i titoli per spiegare realmente cosa stai per spiegare in quella sezione del testo. Se l’architettura dell’informazione è l’arte di organizzare un contenuto in modo da rendersi facile da fruire, la definizione delle sezioni e la chiarezza dei titoli sono passaggi imprescindibili.

Da leggere: come scrivere un articolo in ottica SEO

Architettura dell’informazione per il web

Il lavoro abbraccia materie anche molto diverse da quelle che può conoscere un web writer o un blogger. Riguarda designer, esperti di user experience, sviluppatori ma anche creatori di contenuti. Io ho affrontato il tema rispetto alla scrittura online, tu hai altre osservazioni rispetto all’architettura dell’informazione?

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Scrivere

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