Come aprire un travel blog e guadagnare viaggiando

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

Per creare un blog di viaggi devi scegliere una piattaforma di blogging, individuare un nome e un hosting, acquistare un tema professionale e iniziare a scrivere reportage di viaggi pubblicando tante foto. Anche su Instagram.


Tutti vogliono creare un blog di viaggi per monetizzare e fatturare con le proprie passioni. Questo è uno dei settori più inflazionati del web, mi arrivano tante richieste di consulenza per questo: come aprire un blog di successo e guadagnare viaggiando.

iniziare un blog di viaggi
Come diventare travel blogger.

Non è un obiettivo impossibile. Difficile sicuramente, ma puoi immaginare la congestione che si raccoglie intorno a questo tema. Chi non vorrebbe essere in grado di guadagnare con un blog di viaggi, sul quale racconti le tue esperienze. Devi solo scrivere.

Ma non è proprio così. Allora tutti sarebbero travel blogger di successo. Per fare un blog di viaggi vincente devi andare oltre. Devi creare un buona base, devi scegliere un tema adeguato e i plugin indispensabili. Devi puntare sui contenuti giusti (non solo scritti).

Cos’è un travel blog (e il travel blogger)

Un travel blog è un sito web aggiornato con costanza che affronta il tema della scoperta di paesi, luoghi, città, metropoli, campagne. Il tutto attraverso non solo la descrizione di musei e attività ma anche di tradizioni enogastronomiche e culturali.

L’approccio di un blog dedicato ai viaggi è quello dello storytelling: l’autore accompagna il lettore raccontando ciò che ha visto. Il lavoro del travel blogger su WordPress, CMS per creare un blog turistico, va di pari passo con quello su Instagram e YouTube.

Questo circuito è interessante per chi cerca guadagni online. Il blog di viaggi entra a pieno titolo nell’inbound marketing, e si fa trovare nel momento in cui le persone hanno bisogno di informazioni specifiche. Basate sull’esperienza diretta.

In Italia c’è un comparto turistico che guadagna e investe, ci sono persone che cercano informazioni su dove trascorrere le prossime ferie, sugli hotel da prenotare e sui piatti da assaggiare. Qui c’è lavoro per il travel blogger con il suo blog di viaggi.

Da leggere: cos’è un blog, come funziona e a cosa serve 

I migliori blog di viaggio da seguire

In questi casi è sempre difficile dare una valutazione onesta, però è giusto dare una valutazione personale. Per me questi sono i migliori travel blog dello scenario italiano. Rappresentano uno spaccato, conosco gli autori e posso garantire il contenuto.

  • Federica Piersimoni
  • Mi Prendo e mi porto via
  • Viaggiare da soli
  • The Family Company
  • Trippando
  • Viaggi del taccuino
  • Volo Gratis

Ecco i nomi che conosco. Questi ragazzi fanno un ottimo lavoro editoriale e riescono a lavorare come travel blogger. Lo so, non è una lista esaustiva ma sarebbe difficile crearla. Ci sono altri blog di viaggi da inserire nella lista? Perfetto, fallo nei commenti.

Come impostare un blog di viaggi

Devi creare un blog di viaggi sul quale pubblicare i contenuti. Per impostare il lavoro, però, devi prendere coscienza di alcuni punti. Il primo è questo: i contenuti del blog, soprattutto in questo settore, lavorano sulle query informazionali. Cosa significa?

Come aprire un blog di viaggi

La ricerca su Google si divide sostanzialmente in ricerche transazionali, navigazionali e informazionali. Le prime riguardano un’azione, un’attività utile alla transazione o comunque alla conversione. Le seconde hanno nella query il nome del blog.

Sono ricerche fatte da persone che già ti conoscono, rappresentano un buon metro per comprendere la diffusione del brand. E infine c’è la richiesta di supporto.

Qui si cercano notizie, idee e suggerimenti per le vacanze. Il blog di viaggio che vuole essere strumento per guadagnare e trovare nuovi clienti online lavora su questo piano.

Il travel blogger deve farsi trovare dalle persone giuste nel momento in cui hanno bisogno di contenuti: guide, liste di ristoranti, recensioni. Per impostare un travel blog devi puntare su un focus, e generare un piano editoriale. Senza dimenticare una keyword research – analisi delle parole chiave – che ti aiuti a scoprire cosa cercano le persone.

Come si crea un blog di viaggi online

Nel travel blogging, così come in ogni settore competitivo, non puoi permetterti mediocrità: devi andare oltre ed essere speciale. E migliorare degli aspetti che fino a questo momento hai ignorato. Ma nello specifico come si crea un travel blog?

  • Scegli un nome per il tuo blog
  • Acquista un dominio e un hosting.
  • Installa WordPress sul server.
  • Scegli un tema e i migliori plugin.
  • Inizia a pubblicare i tuoi articoli.

Questo se vuoi usare la soluzione migliore per far fruttare la tua passione per i viaggi. Diventare travel blogger vuol dire aprire per forza un diario online con WordPress?

No, puoi lavorare anche solo con Instagram. Però tagli fuori una fetta di guadagni online e di visibilità. Se lavori solo sui social lavori nell’influencer marketing, ma se hai intenzione di monetizzare con un blog seriamente hai bisogno di un dominio e pagine web.

come creare un blog di viaggi

Quanti blog di viaggio ci sono online? Una marea, un’infinità. Se vuoi buttarti nella mischia e iniziare a sbracciare per farti notare accomodati pure. Non sarà facile.

Ciò che devi fare per iniziare con il piede giusto è puntare su un’identità chiara, su un tratto riconoscibile. Affronta il tema del viaggio con una prospettiva individuale, caratterizza i tuoi contenuti. E soprattutto renditi riconoscibile immediatamente.

Scegli il nome per il tuo blog di viaggi

Uno degli aspetti del lavoro di travel blogger: trovare il nome per il blog. Se vuoi renderti riconoscibile devi puntare sui contenuti ma soprattutto devi avere un nome che ti renda riconoscibile. E che faccia capire subito qual è il topic. Qualche esempio di naming:

  • Mi prendo e mi porto via.
  • Viaggiare da soli.
  • The family company.
  • Viaggi Low Cost.

In qualche caso il nome del blog può essere una sintesi degli intenti, semplice ed essenziale come Viaggi Low Cost. Lo leggo e capisco subito qual è il benefit del blog. Da qui puoi anche scegliere il nome dominio del tuo travel blog per iniziare a scrivere.

Altre soluzioni suggeriscono un nome capace di ispirare qualcosa: Mi Prendo e Mi porto via, ad esempio, suggerisce fuga e voglia di partire. Senza dimenticare che un nome e cognome può essere sempre una buona soluzione per dare un’identità al progetto.

Come scrivere un travel blog di successo

Il consiglio che do ai travel blogger: crea il calendario editoriale e organizza i contenuti. Ma quando scegli i titoli ragiona su questo: cosa sto dando in più rispetto agli altri? È un settore inflazionato, ci sono centinaia di blog che lavorano nella stessa direzione.

Perché le persone dovrebbero scegliere te? Perché riesci a trasformare un articolo in una narrazione con un tono personale. Questo vale per tutti i lavori, ma soprattutto per chi vuole fare un blog di viaggi vincente: devi raccontare le esperienze nel blog turistico.

Devi descrivere i luoghi come un cantastorie. Devi fare storytelling delle tue esperienze, non basta elencare cosa hai mangiato e cosa hai visitato. Ogni articolo deve essere una tappa del tuo viaggio, deve esserci un fil rouge che collega gli episodi.

Questo filo è composto da un tone of voice, da una scrittura che parla alle persone. Non sei un’agenzia di viaggi, sei un punto di riferimento che le persone possono usare per ottenere informazioni. In questo passaggio il visual gioca un ruolo decisivo.

Dai personalità al tuo travel blog

Questo è il punto decisivo. Devi essere differente, devi allontanarti dalla massa perché rischi di fallire senza possibilità di appello. Ci sono centinaia di travel blog e tu non puoi iniziare la tua avventura seguendo la scia. Devi essere differente.

Cosa significa questo? In primo luogo devi puntare su una scrittura personale. Quello che lasci sul post è la tua voce, la tua comunicazione. Devi mostrare la tua personalità nel rispetto del SEO copywriting. Mai mortificare la tua essenza.

tone of voice tool
Devi trovare il tono di voce del tuo blog per turismo.

Al tempo stesso devi rispettare il tone of voice per parlare con i tuoi lettori e avvicinarti a loro con contenuti utili. E con la tua esperienza nel campo travel blog. Questo permette di creare un blog di turismo autorevole e sempre riconoscibile.

Racconta tuo viaggio con lo storytelling

Di tutorial ce ne sono in abbondanze, di guide da scaricare idem. Quante bullet list hanno pubblicato per consigliare i migliori ristoranti a Roma? Centinaia. Come emergere in questo mare di informazione? Devi puntare su quello che hai vissuto.

E quindi fare storytelling del viaggio. Le informazioni pratiche sono decisive e interessanti. Ma non dimenticare mai la tua voce, ovvero la tua esperienza in un viaggio. Nessuno potrà rubare ciò che hai vissuto. E i lettori ti apprezzeranno.

Punta sui tutorial nel tuo blog turistico

Nel calendario editoriale trova spazio per la diversificazione, non puntare solo su un tipo di articolo. Spesso nel travel blogging gli autori descrivono un unico aspetto del viaggio e raccontano la propria esperienza. Questo è un bene perché creano valore.

Ma al tempo stesso il blog di viaggi dovrebbe avere contenuti informativi. Cioè contenuti lunghi, densi, ricchi di informazioni per soddisfare una necessità espressa dai lettori attraverso le ricerche su Google. E che tu hai scoperto con la keyword research.

I long form content, pillar article che affrontano un tema in modo completo, sono fondamentali per dare vigore a un piano editoriale degno di nota. Possono portare buoni risultati in termini di posizionamento. Guarda l’immagine in basso.

contenuti
Scrivere tanto e bene è il tuo obiettivo.

I contenuti con più di 2.400 parole hanno posizioni migliori nella serp rispetto ai post meno consistenti. Questo non significa dover scrivere di più a tutti i costi, ma devi considerare la possibilità di pubblicare dei contenuti sostanziosi per il tuo trave blog.

Adattati alla situazione quando sei in viaggio

Ho parlato con qualche travel blogger e ho scoperto un punto interessante: spesso il lavoro di caricamento del post su WordPress (quindi tutto ciò che riguarda la formattazione, l’upload immagine, la rilettura) viene fatto in condizioni precarie.

Tipo da un portatile e con una una connessione mediocre. Non sempre puoi lavorare in camera o nella portineria: essere travel blogger e gestire un blog di viaggi vuol dire comunicare in ogni luogo del mondo. I lettori apprezzano questa filosofia

Ma la qualità del contenuto deve essere impeccabile. Quando sei in viaggio ti consiglio, quindi di lavorare sempre offline e di preparare il materiale sul desktop.

Arrivi in albergo e puoi sfruttare il Wi-Fi? Dedicati all’upload. Ma l’articolo deve essere pronto sul desktop: abitudine che seguo anche io quando scrivo in treno, durante i viaggi e gli spostamenti. In questo modo diventa facile essere un scrittore produttivo.

Da leggere: come creare un blog di cucina

Sfrutta le immagini per raccontare i viaggi

Un blog di viaggi senza immagini rischia di morire sul nascere. Se vuoi aprire un blog di successo ti consiglio di puntare subito su una strategia visual degna di questo nome. Anche in questo caso, come la scrittura, non basta scattare e pubblicare.

Devi dare un tono personale a ciò che stai creando con il travel blog. Ciò significa avere un’idea, un gusto, uno stile riconoscibile e non allungato da ciò che fanno gli altri.

Come organizzare il tuo lavoro.

Ben inteso, è impossibile creare senza prender espunto da altri. Siamo sempre influenzati da ciò che vediamo intorno. Ma se vuoi creare un blog di viaggi capace di attirare l’attenzione devi andare oltre la copia carbone del lavoro svolto da altri.

Questo vale per quelle che pubblichi sul blog (attenzione sempre all’ottimizzazione SEO delle foto) e per i contenuti che lasci sui social. In particolar modo Instagram, strumento decisivo per aumentare la tua notorietà e farti conoscere come travel blogger.

Ottimizzi ogni dettaglio prima dell’upload? Spesso il problema dei travel blogger si lega a un aspetto decisivo: il peso dei contenuti. Un post può avere anche più di una foto, e quando gli scatti sono di qualità il peso del file può essere un problema. Come risolvere?

  • Carica l’immagine già ridimensionata per il blog.
  • Alleggerisci la foto con Photoshop o altri programmi.

Ultimo appunto: per fare travel blogging devi organizzare una strumentazione completa: cavalletti, obiettivi, caricabatteria, cavetti vari, smartphone di ricambio.

Non dimenticare i video nel travel blogging

Qual è la caratteristica fondamentale del tuo travel blog? Te lo dico subito: i video che registri durante la tua attività sul campo. Il visual è un’arma decisiva.

Soprattutto quando lavori nel mondo dei viaggi, sposando tutto con copywriting e turismo online. Devi mostrare quello che vuoi e a volte non bastano le parole.

travel blog
Come fare travel blogging di successo.

Cura le immagini con attenzione, non esagerare con l’ottimizzazione dei colori e della saturazione, usa un programma come Canva per inserire una firma digitale. Ovvero per creare una thumbnail unica quando carichi su YouTube.

Come guadagna un travel blogger

Come guadagna un blog di viaggi. Hai creato il tuo piano editoriale, hai già individuato un tema per mettere in risalto le foto. Stai pubblicando articoli spettacolari e hai scaricato il modello di calendario editoriale per organizzare i titoli. Ma devi monetizzare.

Post sponsorizzati

Le persone svolgono un’attività di blogger outreach (nel migliore dei casi) e ti individuano come influencer. Ciò significa che sei la persona adatta per raggiungere una nicchia.

Ti pagano per pubblicar, sul blog o sui social. Attenzione, rischi di mettere a repentaglio la tua autorevolezza se esageri. E se vendi link senza nofollow rischi di subire anche una penalizzazione da Google. Qui puoi collocare anche le recensioni testuali e video.

Vendita di servizi web

Il blog di turismo e viaggi è una vetrina importante e le persone che ti leggono possono aver bisogno dei tuoi servizi. Ecco cos’è l’inbound marketing: la possibilità di sfruttare i contenuti (non per forza quelli testuali) per raggiungere le persone giuste.

E portarle verso l’acquisto di servizi. In questo settore inserisco anche la vendita di infoprodotti, lavori in formato digitale (ebook, video, foto) che rendi disponibile a un costo. In questo caso la landing page diventa vitale insieme alle sponsorizzazioni.

Consulenze

Non si tratta di scrivere sul blog per viaggiatori di un potenziale cliente ma di aiutare le persone a raggiungere il tuo stesso obiettivo. Se diventi un travel blogger famoso e se riesci a creare un blog di viaggi degno di nota attiri l’attenzione del pubblico.

Tutti vorrebbero diventare come te, o comunque le persone sono spinte verso la consulenza. Tu puoi vendere il tuo tempo e organizzare degli incontri su Skype.

aprire un blog di viaggi
Il duro lavoro del travel blogger.

Lo stesso vale per gli interventi nei vari congressi ed eventi: fatti pagare. All’inizio ci può stare, ma poi abbandona l’idea di essere presente solo per la visibilità. Mentre tu ti impegni per creare buone presentazioni c’è chi vende il biglietto a costi proibitivi.

Blog tour

Uno dei settori specifici del travel blogging. La tua presenza in un luogo o in un locale possono fare la differenza. In particolar modo può portare dei vantaggi economici.

Quindi devi farti pagare per raccontare la tua esperienza. Attenzione, non si tratta di incassare per pubblicare due foto: questo atteggiamento è deleterio per la professione. Devi creare un’esperienza narrativa, devi creare contenuti capaci di farsi trovare in rete.

Trasforma il travel blogging in lavoro

Il problema del settore travel blogging? L’assenza di una strategia di web marketing per trasformare l’attività di blogger in un guadagno. All’inizio il travel blog nasce come un’attività secondaria, magari è un semplice passatempo. Poi cambia qualcosa.

Le esigenze si evolvono, capisci che il blog può diventare fonte di guadagno. E che magari qualcuno ti offre denaro per scrivere un articolo sulla tua piattaforma.

Non è questo il modello utile per i tuoi scopi. Il mio consiglio? Punta sull’inbound marketing e trasforma il tuo blog in uno strumento per intercettare nuovi clienti, persone in grado di apprezzare le tue qualità di professionista nel settore traveller. Per fare questo hai bisogno di contenuti. Ma soprattutto di landing page.

come migliorare il tuo travel blog

Troppe volte vedo travel blog – ma non solo – che puntano link e risorse verso una qualsiasi pagina contatti. Non è abbastanza, non puoi ottenere il massimo con una risorsa del genere, con un semplice contact form. Vuoi guadagnare con il tuo blog?

  • Aggiungi link con affiliazioni.
  • Metti AdSense nelle pagine.
  • Vendi post sponsorizzati.

Sai cosa ottieni? Spiccioli. E se vendi link SEO rischi anche una penalizzazione. La soluzione? Creare una landing page per il tuo servizio di travel blogger. Magari per organizzare blog tour e andare oltre l’oceano blu. Hai già letto il libro?

libro strategia oceano blu

Per approfondire l’argomento relativo alla strategia da mettere in pratica per il tuo business online, che sia o meno un blog di viaggi, è importante approfondire questo testo.

Mi riferisco al titolo La Strategia Oceano Blu (Blue Ocean Strategy), è un libro pubblicato nel 2005 e scritto da W. Chan Kim e Renée Mauborgne.

Cosa serve a un travel blogger per creare un blog di viaggi capace di monetizzare? Costanza nel seguire i propri impegni, delle landing page capaci di attirare i lettori da trasformare in clienti e una community forte. Quest’ultimo punto è importante per tutti.

Un travel blogger può far fruttare la propria fama, ma questa è dipesa dalla capacità di creare un seguito. Di diventare un totem per la propria tribù. proprio come suggerisco.

Da leggere: come avviare un fashion blog

Creare un blog di viaggi: opinioni?

Questa è la mia esperienza. Ho iniziato a lavorare con il turismo e posso dire, con certezza, che molti blogger hanno trovato una vera e propria miniera d’oro. L’Italia è un paese che vive di promozione in questo campo e c’è ancora tanto lavoro da fare.

Non basta scrivere su un travel blog, devi raccontare. Non devi fare solo promozione di un luogo o di un locale, devi accompagnare il lettore nelle location che hai visitato.

Le persone devono sentire la sabbia sotto i piedi. Questo è un buon modo per fare travel blogging? Hai un blog di viaggio e cerchi qualche consiglio? Ti aspetto nei commenti.

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Blogging

45 commenti su “Come aprire un travel blog e guadagnare viaggiando”

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Stefania, grazie per la fiducia. Come hai strutturato il tuo travel blog? Stai già raccogliendo i primi risultati?

  1. Ciao Riccardo e grazie per le dritte. Ho creato il mio blog senza esperienza e sono contenta di vedere che ho fatto qualcosa di giusto 😉 Il mio blog è fresco fresco di apertura, da solo 1 mesetto.. ma è l’idea di una vita. Ogni quanto consigli di postare articoli sulla pagina Facebook collegata? Ho l’entusiasmo di tutti i primi articoli ma non vorrei intasare di notifiche chi mi segue..

    1. Riccardo Esposito

      Solo la reazione del pubblico ti può dare una risposta. Inizia a pubblicare un contenuto al giorno, poi fai delle modifiche (tipo aumenta o diminuisci) e registra il risultato. Così puoi regolarti di conseguenza.

  2. Antonio Buttiglione

    Ciao Riccardo, il tuo articolo mi ha chiarito le idee, ma ho un dubbio. Tempo fa ho comprato un dominio per un blog di viaggi. Data la costanza richiesta, i miei articoli tratteranno (almeno all’inizio) dei miei viaggi passati, che sono tanti. Secondo te è una buona strategia o dovrei parlare dei miei viaggi futuri (quando li farò)? Però così facendo perderei la costanza di scrivere un articolo al giorno. Spero di essere stato chiaro… 😀

    1. Riccardo Esposito

      Secondo me puoi tranquillamente raccontare i tuoi viaggi passati, aggiungendo consigli di viaggio ed esperienze. Con foto e video.

      1. Ok, proverò così, grazie. I primi articoli avranno solo foto. Per i video mi sto attrezzando dato che sono video maker, anche se ho il timore che gli utenti guardino i video (più diretti) e smettano di leggere gli articoli.

  3. Grazie per i preziosi suggerimenti, è da un po che valuto l’idea di creare un mio blog travel e forse sta volta ci proverò seriamente. Sono consapevole che non sarà una passeggiata e che non basterà solo la mia passione ma ce la metterò tutta.

    1. Riccardo Esposito

      Certo, la passione non basta per aprire un blog di viaggi. però è la base di partenza per un progetto di successo. Quindi devi andare avanti.

  4. Ciao Riccardo ho un dubbio sul mio futuro blog ho due macro aree che mi piacciono molto il viaggio con focus sugli eventi e il cibo sano secondo te posso inserire questi marco argomenti in un solo blog oppure c’è il rischio che diventa confusionario è troppo generico? In caso se devo scegliere in questo momento dove mi consigli di orientarmi sul cibo o sul viaggio? Anche perché ho notato che blog di viaggi che parlano solo di eventi non esistono..

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Anna,

      In realtà molti blog combinano viaggi e cibo. Perché nel momento in cui ti sposti automaticamente ti ritrovi ad assaggiare qualcosa del post. Certo, avere il focus solo su un tema rende il tuo lavoro più pertinente agli occhi del pubblico e di Google. Io, personalmente, mi focalizzerei su questo passaggio: il viaggio e ciò che posso mangiare durante i miei spostamenti.

  5. Ciao Riccardo ,
    Vorrei finalmente coltivare il mio sogno ed aprire il mio diario di viaggio !
    Purtroppo lavoro molto e non ho tempo illimitato per dedicarmi a questa attività. Vorrei chiederti se secondo te potrebbe essere un opzione plausibile trovare una persona che (pagata) si occupi di curare le parti più tecniche del blog (It, layout , google positioning, etc.) e che io nel frattempo invece mi occupi di contentui , redazione e foto?
    Grazie mille
    Gloria 🙂

      1. Ok, grazie mille! secondo te un buon budget per iniziare quale sarebbe? Per trovare la persona adatta a suopportarmi in questo lavoro come posso fare? Da dove comincio?

        1. Riccardo Esposito

          Dipende. Un budget per fare cosa? SEO? Web designer? Hai elencato una serie di operazioni che potrebbero impegnare anche un budget di 30.000 euro al mese.

  6. Ciao Riccardo,
    sono davvero preziosi i tuoi consigli!
    Io ho aperto da circa 4 mesi il mio travel blog . Ho fatto davvero tutto da sola e, sebbene ancora non ci siano grandi risultati per quanto riguarda le visite, qualche soddisfazione me la dà 😉 Ma soprattutto, mi permette di unire il lavoro di copywriter alla mia passione: i viaggi!
    Ogni tanto mi chiedo però se sto facendo un buon lavoro, se ho suddiviso bene menù e categorie, se faccio abbastanza per farlo crescere, etc. e continuo a fare continui aggiustamenti in itinere. Le modifiche non finiscono mai! Se ti va, dagli un’occhiata e dimmi cosa ne pensi o se hai consigli da darmi.
    Grazie mille, Lucia

    1. Riccardo Esposito

      Ciao, ho dato uno sguardo e voglio essere onesto: è un blog con un design da migliorare. Troppo pesante quel nero, troppo vecchio quel font verde. Ci sono alcune cose da sistemare.

  7. Grazie per la tua onestà!
    Inizialmente la parte nera era grigia, ma sembrava troppo anonimo il bianco/grigio insieme e, quindi, ho deciso di mettere il nero per dare uno stacco (è solo sui lati e al fondo).
    Il verde riprendeva i colori di un logo che ho messo all’inizio e ho deciso di togliere, ma siccome mi piaceva il tocco di verde l’ho lasciato. Non ho capito in che senso é “troppo vecchio”… Il bianco/nero invece l’ho trovato sempre molto “elegante”! Ma se risulta pesante si può migliorare.
    Quindi, che direzione devo prendere secondo te?
    Grazie mille!

    1. Riccardo Esposito

      Il font è un corsivo che non dà giustizia al tuo blog. La direzione: usare un tema migliore e far lavorare un bravo web master per sistemare il tutto.

  8. Ciao Riccardo, ho iniziato a seguire molto il tuo blog e vorrei ringraziarti per il lavoro che fai e i preziosi consigli, veramente.
    Sto studiando per aprire un blog di viaggi e sono nella fase della ricerca delle keyword. Ho un’idea più o meno chiara di nicchia che però non sembra avere riscontro nelle ricerche delle persone. Addirittura sembrerebbe che in Italia le persone non facciano tante ricerche in ambito di viaggi, ad eccezione di tutto ciò che è lowcost o pacchetti o coupon.
    Non volendo aprire un blog sul modello di quelli già esistenti (cosa vedere, dove mangiare, cose da fare) hai qualche suggerimento per individuare una possibile nicchia in cui ci sia effettivamente un mercato?
    Quello che io vorrei fare è proporre un diverso approccio al viaggio, con possibili itinerari fuori dalle rotte turistiche. Ma non riesco a capire se può funzionare o meno.
    Scusa la lunghezza

    1. Riccardo Esposito

      Non è mai facile individuare una nicchia di mercato per il proprio blog. Dare una risposta così, su due piedi, è molto difficile soprattutto nel mondo dei viaggi perché è un settore molto inflazionato. Sorry.

  9. Ciao riccardo, consigli molto interessanti per chi come me è agli inizi degli inizi, nel senso che devos empre iniziare. Ho molte idee, molti viaggi da recensire e consigli ma non saprei come organizzarle, dato che non sono bravo come web designer ! Quale sito mi cosnigli per cominciare a creare il mio blog ?
    L’idea di scriverlo in più lingue potrebbe essere importante ?
    Grazie

    1. Riccardo Esposito

      Sicuramente ti consiglio di acquistare dominio e hosting, per poi usare il CMS WordPress che è perfetto se vuoi creare un blog multilingua. Che è una soluzione ottima ma devi avere il triplo del tempo.

  10. Ciao Riccardo, grazie per l’articolo. Chiarissimo. Ho aperto iaiastories l’estate scorsa ma non avendo esperienza di piattaforme ho… Toppato. Attualmente sono ancora su WordPress.com (+ Pagina Facebook e Instagram), ma credo proprio che dovrò migrare a wordpress.org. Quale servizio di hosting mi consigli? Grazie, Lisa.

    1. Riccardo Esposito

      Io lavoro con Serverplan e ho tutti i miei progetti su questo servizio hosting molto performante, con Let’s Encrypt (certificato SSL) gratis ma anche server con dischi SSD e HTTP/2. Due elementi essenziali per velocizzare WordPress.

  11. Ciao Riccardo,
    WOW! non posso credere che ti sto scrivendo davvero!
    Non sono una blogger di professione, faccio tutt’altro nella vita. Da pochi mesi mi sono “avventurata” nel mondo del blog con il mio “www.partenzacompulsiva.it” … sto cercando di farlo conoscere attraverso la pagina facebook ed instagram (Partenza Compulsiva); non è davvero così facile ma me lo aspettavo.
    Dici che non è così impossibile avere successo? Sinceramente me lo auguro, perchè ci credo, ci credo tanto, soprattutto perché ho davvero bisogno di inseguire le mie passioni (la scrittura e l’esplorazione del mondo), ho bisogno di comunicarle e rendere gli altri partecipi.
    Quindi ti ringrazio se vorrai dare una sbirciata al mio blog e darmi qualche consiglio per capire come migliorare.

    1. Riccardo Esposito

      Io lavorerei su un visual più omogeneo. A volte le foto in anteprima ci sono, a volte no, a volte sono più piccole… e poi svilupperei il logo in orizzontale e non in verticale. L’above the fold è occupato solo dal logo.

  12. Buongiorno,
    Io e il mio compagno siamo amanti del viaggio,dal più piccolo al più lungo tempo.Viaggiamo con camper e nei luoghi in cui ci fermiamo amiamo riempirci di esperienze a 360° dai paesaggi,dai prodotti ecc…vorrei aprire ul blogg che parli delle nostre esperienze,vorrei sapere come muovermi.
    Grazie

    1. Riccardo Esposito

      In primo luogo devi comprare un hosting, poi un dominio e infine devi creare un blog. Qui inizi a scrivere gli articoli.

  13. AnnaLisa Spinosa

    Ciao Riccardo, ho aperto da pochissimo un blog di viaggi, gli articoli da inserire sono davvero tantissimi ma pian piano ce la farò… vorrei che tu dessi uno sguardo al sito. Magari un tuo parere su come ho impostato il tutto sarebbe gradito e potrebbe spronarmi a continuare… grazie

    1. Riccardo Esposito

      Ciao,

      Siamo proprio agli inizi!

      Io direi di iniziare dal far capire alle persone dove sono arrivate e cosa affronti nel blog. Diciamo che così devono procedere per intuizione.

  14. Francesca Giannoni

    Ciao Riccardo
    Sono anche io in fase riflessiva per aprire un blog su viaggi con bambini di età scolare. Ho visto che ce ne sono tanti, tutti bellissimi. Sono digiuna del mondo web per cui devo partire completamente da zero. Ma anche se ho più di 40 anni ci voglio provare!
    Per il nome ho pensato a boys on the road (ho figli madchi?) Oppure boystrips. Secondo te attrae? Grazie mille

  15. Ciao Riccardo,

    anche io sto muovendo i primi passi in questo campo…purtroppo fino ad ora ho avuto poco tempo e pochi soldi da investire, per cui il dominio è gratuito e i contenuti sono solo una parte di quello che vorrei. Mi sono fermata un po’ anche per via di un incidente avuto l’anno scorso da cui però mi sono completamente ripresa. Cerco di unire la mia attività di filmmaker e la passione per i viaggi, infatti due pagine del blog sono deidcate ai miei prossimi progetti video, che però sono ancora in itinere, anche se i diritti sono registrati. Devo anche aggiornare la mia attrezzatura perchè vorrei aggiungere più contenuti multimediali video. Ti va di dargli un occhiata e dirmi cosa ne pensi? So che c’è ancora molto da fare…è solo una specie di scheletro di quello che vorrei diventasse il mio blog…mi vorrei focalizzare su bei video, belle foto e sull’attenzione al viaggiare minimal e low cost, visto che sono anche stata capace di organizzare un viaggio in Finlandia di 10 gg in inverno (fino a capo nord) con solo 2000 euro di budget in 2 ed avere uno spazio per promuovere la mia attività.

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Valeria, per la precisione io suggerisco sempre di iniziare con un blog di proprietà, self hosted. In modo da poter creare subito un blog valido.

  16. Ciao Valeria, ho visitato il tuo blog per curiosità ed ho notato subito un errore nella prima pagina. Scrivi “viaggaire” al posto di “viaggiare”.
    Mi ci è saltato subito l’occhio 😉

  17. Ciao Riccardo, grazie per il tuo articolo e per tutti i suggerimenti. Io ho aperto il mio sito e blog di viaggi self hosted ormai da otto mesi e sono abbastanza soddisfatta di tutto il lavoro che stiamo facendo, ma ancora c’è tanto da imparare. Che libri consigli per lo studio della SEO? I miei ostacoli più grandi al momento sono proprio la Seo e il primo approccio con dei potenziali clienti (cosa proporre loro e come, quanto è giusto farsi pagare), se hai ulteriori suggerimenti sono ben accetti 🙂

    1. Riccardo Esposito

      Ciao, per la SEO ti consiglio “SEO e SEM: guida avanzata al web marketing” di Marco Maltraversi e “Manuale di SEO Gardening” di Francesco Margherita. In ogni caso trovi tutto qui mysocialweb.it/2017/11/06/libri-sul-web-marketing/

      Per i potenziali clienti: qual è il punto che non ti torna?

  18. Ciao Riccardo, ho iniziato ora a seguire la tua pagina e mi si è aperto un mondo sconosciuto! Credo di essere in quel milione di persone che vorrebbero condividere le proprie esperienze di viaggio con l’umanità ma Seo e Sem ho scoperto non essere amici miei..non so nulla di marketing e tanto meno di web designer.
    Immagino che questi siano requisiti fondamentali per far si che un blog non sia solo una pagina condivisa tra amiche,ma mi chiedevo se…mentre provo a colmare queste abominevoli lacune di ignoranza…io non possa comunque iniziare. Vorrei chiederti un’opinione quindi: meglio partire preparati (e in questo caso..da dove parto?!) o far procedere teoria e pratica insieme?
    Ti ringrazio per la pazienza e per il tuo impegno 🙂

    1. Riccardo Esposito

      Non esiste un percorso preciso, c’è chi inizia e basta e chi invece decide di fare formazione. Io dico questo: inizia.

  19. Ciao Riccardo, grazie per l’articolo…l’ho trovato molto interessante! Più o meno dovrei essere in linea con quanto scrivi. Siamo un’antropologa e una fotografa, abbiamo unito le nostre passioni/lavori con l’altra grande passione per il viaggio, cercando di offrire uno sguardo diverso rispetto ai tradizionali blog. Non è facile, ma piano piano spero di riuscire a farci conoscere! Ad esempio dovrei capire il modo per farlo comparire nelle ricerche degli utenti su google! Steo by step 😉

    1. Riccardo Esposito

      Eh, come far comparire il blog sulle ricerche per Google: una domanda che racchiude un mondo. In realtà tutto parte dal fatto che il blog sia indicizzabile da Google e poi si lavora sul posizionamento che si definisce a monte con una buona definizione del piano editoriale.

      Il vostro progetto è molto interessante, le foto sono belle. Ma ci sono alcuni problemi da affrontare. Come la formattazione del testo e l’uso dei tag: il rischio di fare danni è presente!

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