Come migliorare i vecchi blog post

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

Per ottimizzare i vecchi post sul blog devi puntare sull’ottimizzazione SEO e sul miglioramento generale del testo. A partire dalla leggibilità fino alla completezza delle informazioni presenti nell’articolo da proporre al pubblico online.


Qualche giorno fa, su Facebook, parlavamo delle tecniche utili per migliorare i vecchi post pubblicati sul blog. È vero, i lettori amano gli articoli freschi ed è giusto gestire un piano editoriale sempre aggiornato. Ma aggiornare i contenuti è importante.

Come aggiornare i vecchi post.
Come aggiornare i vecchi post.

Fa sempre bene ripetere le cose importanti. Senza esagerare. C’è un’attività da svolgere ogni giorno: la rivalutazione di un vecchio articolo. Un’attività che consente di migliorare il posizionamento di un articolo e di accogliere il lettore con un buon testo online.

Io non credo alle coincidenze. Da tempo stavo riflettendo su questo punto ed è giusto cogliere la palla al balzo: ecco come ridare vita e traffico ai vecchi post.

Perché aggiornare i vecchi post?

Devi rinfrescare gli articoli del blog per diversi motivi. Il primo e il più importante: spesso le informazioni che inserisci cambiano, diventano obsolete.

Quindi offri un servizio di qualità se ti occupi di questo punto. Ovvero, se permetti alle persone di arrivare su una pagina allineata. Questo è un aspetto interessante per il pubblico, ma anche per Google che apprezza aggiornamenti ben fatti.

Ho anche registrato un miglioramento interessante con il cambio data: mi ha permesso di scalare la serp ma è una pratica che non consiglio di seguire in continuazione. Soprattutto per aggiornamenti minimi del testo degli articoli pubblicati su internet.

Questo lavoro di miglioramento deve essere pensato in termini chiari: è utile? Può fare la differenza? Aggiornare la data vuol dire comunicare una seconda versione dei vecchi post, quindi valuta questo passaggio con la massima attenzione possibile.

Per approfondire: come aggiungere il meta tag description

Selezionare un post da aggiornare

Scegli un post che è stato pubblicato da almeno un anno: è più probabile che abbia bisogno di cure. Ma i criteri per scegliere un articolo da rivalutare non seguono solo il principio temporale. In linea di massima cerco di aggiornare i contenuti che ricevono più visite. Ecco qualche domanda che mi faccio in questi casi:

  • Ha dato buoni risultati in passato in termini di traffico o commenti?
  • Si posiziona bene per alcune keyword o ha potenziale su altre?
  • È datato, le informazioni sono superate e necessitano di un aggiornamento?
  • È un buon post, ma per un motivo o un altro non ha espresso il massimo?

Di solito i post che rispondono a queste esigenze non rientrano nel campo delle news. Ci sono contenuti che rimangono validi nel tempo, altri che devono essere ripresi. Il calendario editoriale mi suggerisce i post da migliorare, in questo modo posso mantenere un aggiornamento costante. Ma devo fare attenzione.

seo tool
Controlla il posizionamento del contenuto.

Prima di aggiornare un contenuto ricorda sempre di valutare, con i giusti SEO tool, il posizionamento ottenuto in precedenza. Perché il tuo lavoro deve preservare ciò che hai ottenuto, o permettere all’articolo di conquistare delle posizioni interessanti.

Aggiornamento contenuti dell’articolo

Può essere una rapida rilettura, una riscrittura del post o un adattamento parziale. Magari utile per correggere un refuso o inserire degli aggiornamenti per migliorare il messaggio. Oppure puoi aggiungere un paragrafo per rendere il contenuto più ricco.

Devi migliorare il contenuto per renderlo utile ai lettori per correggere gli errori. In qualche caso (guarda sopra) sono gli stessi utenti che ti segnalano le modifiche.

Ho cambiato più volte il tema del blog. Gli equilibri grafici tra testo e immagini erano pensati per una soluzione, e non sempre si accordano al nuovo template. Ora puoi porre rimedio a questi problemi estetici grazie a un aggiornamento costante.

Punta sulla leggibilità mentre riscrivi il testo

Come leggono le persone sul web? Scannerizzano, iniziano dall’angolo in alto a sinistra e danno uno sguardo all’articolo alla ricerca delle informazioni utili: leggo o vado via? In questo equilibrio l’attacco dell’articolo ha un’importanza decisiva: John Morkers ha notato che le frasi brevi migliorano la leggibilità di un contenuto del 58%.

Vuoi migliorare la struttura dei tuoi articoli? Ho un numero degno di nota: l’uso delle liste puntate migliora la leggibilità di un articolo del 57% secondo Jackob Nielsen.

Prova anche a cambiare stile del vecchio post

Il calendario editoriale è la strada che ti guida. Qui aggiungi i titoli dei post ed è su questo documento che puoi applicare una prima modifica: puoi iniziare la riflessione per pubblicare post diversi, capaci di affrontare l’argomento con uno stile differente.

Prova con un articolo legato alla tua opinione personale. Questa logica può essere applicata in qualsiasi occasione: cambia stile, dai una marcia in più alle pubblicazioni e diversifica il calendario. Sono sicuro che i lettori apprezzeranno.

Dedicati all’ottimizzazione SEO

Ti sei dimenticato di inserire la meta description, ti è sfuggito un link interno. Guarda bene il tag title: potrebbe essere dedicato a una keyword capace di esprimere meglio il post. Bene, questa è l’occasione giusta per controllare l’ottimizzazione SEO.

Tutto sulla meta description.

Il miglioramento dei link interni è utile anche per gli utenti: è fondamentale per limitare il bounce rate. Hai pubblicato articoli e risorse interessanti in questi mesi, sicuramente c’è qualcosa da suggerire. Per approfondire:

Controllare i post vecchi vuol dire verificare i link in uscita e assicurarsi che non ci siano collegamenti rotti. Io di solito uso un plugin: Broken Link Checker.

Attenzione ai contenuti lunghi

Meglio articoli brevi o lunghi? La risposta non esiste ma ci sono dei dati che confortano gli amanti dei long form content. Secondo Jonah Berger i contenuti lunghi, più di1.500 parole, hanno il 52% delle probabilità in più di essere condivisi.

URL semplici e brevi

Come sono i permalink del tuo blog? Usa parole utili per descrivere il topic del post: anche questo ti può portare vantaggi, fino al 25% di click in più secondo Microsoft.

Come segnalare una pagina web aggiornata su Google

Una volta ottenuto un buon risultato puoi comunicare a Google che ci sono state modifiche. Lo spider comunque passerà sulla pagina ma i tempi possono essere anche abbastanza lunghi. Per velocizzare puoi usare lo strumento controllo URL.

  • Vai nella search console.
  • Copia l’URL del post modificato.
  • Incolla l’URL nel campo che trovi nella home.
  • Premi invio per ottenere le prime informazioni.
  • Clicca, infine, su richiesta informazioni.

A questo punto costringi lo spider di Google a prendere in considerazione subito la pagina modificata. I risultati dovrebbero essere immediatamente visibili nella serp.

Riprendi l’aspetto social del contenuto

I post pubblicati 3 anni fa erano stati creati per un web diverso. Quante cose sono cambiate in sei mesi? Puoi fare molto per migliorare l’aspetto social.

aumentare le visite del blog
I vecchi contenuti devono essere aggiornati.

Ad esempio, puoi aggiungere un’infografica o una citazione per rendere il post condivisibile su Pinterest. In alcuni casi puoi inserire gli embedded di Twitter.

Senza dimenticare Instagram e Pinterest… prima non esistevano queste realtà. Ancora, puoi sfruttare un box Click To Tweet per aumentare le visite del blog.

Marketing Sherpa sottolinea la qualità del visual: una buona immagine aumenta del 45% le condivisioni su Facebook, rispetto a una foto di scarsa qualità.

Riprendi l'aspetto social del contenuto

Come puoi vedere da questo grafico, le immagini di qualità hanno delle probabilità maggiori di essere condivise, ma in cima alla lista c’è sempre qualcosa di speciale. Ad esempio le infografiche, i disegni originali, una mappa mentale.

Aggiungi delle Call to Action nel testo

Il web è cambiato, e anche i miei obiettivi. Do uno sguardo critico ai vecchi post e capisco che in alcuni casi la call to action, l’invito rivolto ai lettori, non è aggiornata.

Non sfrutta l’attenzione. Tre anni fa non avevo un ebook gratis da proporre, non proponevo una landing page dedicata al piano editoriale da pubblicizzare e un servizio blogging da proporre. Se l’articolo che sto aggiornando è collegato uno di questi servizi interessati aggiungo una call to action e sfrutto la visibilità del post.

Dai nuova visibilità ai post pubblicati

Il post ha una nuova forza. È stato migliorato, sono state aggiunte immagini e informazioni. Ora devi guadagnare traffico grazie a questo lavoro. Come fare?

  • Condivido su Twitter, Facebook e Google Plus sottolineando che sono vecchi post.
  • Creo una newsletter per evidenziare il singolo articolo, oppure creo una lista di link.
  • Penso a un speedlinking post su My Social Web
  • Creo uno slideshow in homepage con i vecchi post che voglio pubblicizzare.
  • Una soluzione interessante: mettere insieme i vecchi post in una pagina specifica.

Questo passa in secondo piano se pensi che questo lavoro di update ha un obiettivo ancora più alto: aumentare la qualità generale del tuo blog personale e aziendale.

come aggiornare vecchi post
Vecchi e nuovi post.

Controllare tutti i vecchi post in un unico momento è assurdo, soprattutto per i blog più longevi. Ma rileggere un articolo al giorno è un impegno accettabile e ti permette di essere sempre presentabile. Ogni articolo è importante per te.

Newsletter

Puoi sfruttare i vecchi post per costruire delle mini-guide dedicate a un tema caro a chi si è iscritto alla newsletter. In questo modo ottieni due risultati utili: crei un materiale degno d’attenzione da condividere via email, porti traffico nuovo e interessante ad articoli vecchi. Che però, magari, sono stati migliorati e aggiornati.

Condividi raccolte social

Un altro passaggio che sto sperimentando da qualche tempo con grande soddisfazione: le raccolte di post sui social. Ovvero, puoi creare delle liste tematiche di articoli da condividere su Facebook, LinkedIn e Twitter.

Come si ottiene questo risultato per riutilizzare gli articoli del blog? Molto semplice: punti su un argomento (ad esempio come creare un blog) e poi lo declini in base a ciò che hai pubblicato. Ad esempio gli aspetti tecnici per aprire un diario online, l’organizzazione dei contenuti, il piano editoriale, i tag e  le categorie.

lista puntata

Insomma, crei un piccolo indice che porta ad articoli scritti in passato. Ma che meritano ancora l’attenzione del lettore. Vale il discorso di prima, tranquillo.

Puoi pubblicare quando hai gli articoli già aggiornati, in modo da portare le persone su un contenuto fresco. Questo passaggio è molto importante, così come quello che ti spinge a trovare una soluzione per pubblicare i link sui social.

Io, ad esempio, uso uno stile molto semplice: titolo blog, breve testo introduttivo e testo con i link. Posso inserire anche delle emoji per rendere tutto più vivace ma qui puoi sbizzarrirti. Il maiuscolo può diventare titolo per i paragrafi, senza dimenticare le foto e le preview dei link: ecco come riutilizzare gli articoli del blog.

Aggiungi il vecchio post a una rubrica

Vuoi lavorare sul piano editoriale? Inserisci una nuova rubrica al calendario. Apri la mappa mentale dei contenuti e inserisci un ramo per approfondire un determinato argomento. In questo modo puoi definire su carta le evoluzioni del blog, senza improvvisare.

Prima di aggiungere una rubrica, però, ti conviene fare qualche ricerca per capire come e se affrontare un tema. In primo luogo ti consiglio di lavorare sulle informazioni che ruotano intorno ai motori di ricerca (volumi, correlate), e poi ci sono le community da scandagliare: monitora le opinioni del web.

Prova a riscrivere il titolo del contenuto

Un classico: come scrivere una grande headline? Ci sono tante soluzioni per attirare lo sguardo dei tuoi lettori. Ma i numeri hanno una marcia in più. Perché danno notizie nette e precise, aiutano la tua psiche a decidere e razionalizzare.

Headline - Numeri e titoli
Numeri e titoli fanno la differenza.

Uno studio di Conductor basato su 150.000 titoli del blog è arrivato a questa conclusione: le headline con i numeri riescono a ottenere molti click, il 36% in più. E i numeri dispari hanno un’efficacia ancora maggiore su internet, ottengono risultati migliori del 20% meglio rispetto alle headline con numeri pari.

Cambia stile delle immagini sul post

Scegli con cura le foto del tuo blog? Puoi fare molto di più con i mezzi che hai a disposizione: senza chiamare in causa la grafica avanzata, puoi creare uno stile speciale per il visual grazie a una buona base e a programmi di editing spettacolari.

Scarica da questi siti le immagini di qualità con licenza Creative Commons Zero e carica tutto su Canva: con un pizzico di creatività puoi definire una base di partenza per il tuo visual e renderti riconoscibile in qualsiasi occasione quando vuoi scrivere un blog.

Da leggere: come scrivere contenuti per il sito web

Come aggiorni i vecchi post del blog?

Hai già migliorato i tuoi vecchi post? Hai organizzato un piano e un calendario per ridare valore ai tuoi contenuti? Credi che questa sia una buona strategia per conquistare nuovi clienti e per evitare di scrivere articoli già pubblicati sul tuo blog?

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Blogging

20 commenti su “Come migliorare i vecchi blog post”

  1. Non sono molto propenso ad apportare modifiche pesanti a vecchi post. Piccoli dettagli, come hai suggerito, tipo la description (che dimentico sempre di scrivere), refusi da correggere sì.

    Ma correggere, per esempio, un’informazione datata non è per utile, perché un post mostra la sua data di pubblicazione. Se parlo, per esempio, di una specifica caratteristica di WordPress oggi, che poi scomparirà magari fra sei mesi, perché devo aggiornare il post correggendo? Non ha davvero senso.

    In quel caso scrivo da capo un nuovo post, linkando il vecchio. Io, almeno, preferisco questa strada.

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Daniele.

      Ti dico: ieri ho corretto un post dedicato a Google Drive in cui indicavo il limite di GB gratuiti. In passato erano 5, oggi sono 15. Probabilmente è inutile scrivere un articolo solo per aggiornare i lettori che è cambiato quel dettaglio.

      Comunque ti posso assicurare una cosa: questo lavoro di aggiornamento costante è indispensabile. E ammetto che spesso lo lascio andare…

    2. Alessandro Cosimetti

      Spesso per “rinfrescare” un post – o quanto meno renderlo attuale – inserisco delle rettifiche datate. Esempio: “Rettifica post del 31 ottobre 2013”

      Mentre sull’aspetto SEO, se necessario, apporto le dovute modifiche.

    1. Io indico sempre la data dell’aggiornamento. Credo che indicare l’aggiornamento sia utile sia per i lettori, ma sopratutto che per i motori di ricerca.

  2. Aggiungo un consiglio di SeoMoz per i vecchi post, ovvero:
    se hai diversi post, ormai datati, sullo stesso argomento, “301unizzali” tutti verso il più recente o performante.
    Se lo dice Moz…

    1. Riccardo Esposito

      Sicuramente Moz dà buoni consigli. per esperienza, però, ti dico che questi passaggi devono essere gestiti con un’attenzione millimetrica. Altrimenti rischi di eliminare fonti di traffico o di link utili.

  3. Io credo sia un’ottima idea, anche quella di riproporla sui social, post datati ma ancora attuali che possono interessare persone che non hanno avuto l’opportunità di leggerlo

  4. Alcuni post sull’hardware necessitano aggiornamenti ogni sei mesi, a volte me ne dimentico o li trascuro e rimangono obsoleti e questo non è bello per il blog, ma soprattutto per gli utenti che rischiano di ricevere informazioni non aggiornate. Comunque lascio sempre visibile la data dell’articolo in fondo. 😀
    PS
    la soluzione 301 nel commento di Mattia secondo me è molto buona soprattutto se gli articoli sono tantissimi! 😀

    1. Riccardo Esposito

      La soluzione dei 301 dipende se gli articoli non propongono soluzioni utili. Se ad esempio non portano traffico, bisogna sempre valutare ciò che inserisci in questo processo.

  5. Ciao Riccardo,
    be io sono daccordo ad aggiornare il post.
    Vedi tu avevi scritto un post sulle keyword, ora nel post avevi spiegato qualcosa su google, ora quello è a pagamento, dove trovare dei tool validi e gratis? sarebbe bello sapere come muoversi

    1. Riccardo Esposito

      Per la ricerca delle Keyword io uso Keyword Planner, Ubersuggest, Answer The Public e altri seo tool a pagamento come Semrush e SEOzoom. Se vuoi il massimo bisogna anche pagare 🙂

  6. Ciao, Riccardo, grazie sempre per i tuoi brillanti contenuti. Sono assolutamente d’accordo nel riproporre vecchi post. Da una parte, scrivendo ogni articolo con trasporto, resto legato sentimentalmente ad ogni parola e mi piace riprendere i post anche dopo tempo; dall’altra, mi rendo conto che cose scritte tanto tempo fa hanno costantemente bisogno di revisione, un po’ nei contenuti, molto nella forma. Cambia davvero il modo di scrivere da un anno all’altro.
    Parlando di alberghi e benessere sul mio blog, però, ho un vantaggio in più, ulteriore motivo di riproporre vecchi contenuti: il settore, in Italia, è talmente statico che le cose scritte anche anni fa sono decisamente ancora attualissime! Posso dire che sull’argomento “mi piace vincere facile!”.

    1. Riccardo Esposito

      Proprio perché è un settore statico bisogna aggiornare, in questo modo è ancora più facile emergere e piccare. Ti suggerisco di scrivere e agiornare i contenuti oer essere sempre un passo avanti.

  7. Ciao Riccardo,
    il post è molto interessante. Di recente, ho rivisto buona parte dei testi del mio sito personale. Credo che tutto debba partire dalla definizione della keyword primaria e secondaria di ogni post per poi decidere come intervenire.
    In alcuni casi, non scarterei la rimozione del post o l’accorpamento di contenuti distribuiti su due o più post in modo tale da ottenere articoli meglio strutturati e, Seo a parte, anche più completi ed interessanti.

    Felicità e successo,
    Danilo.

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Danilo. In questi casi tool come Seozoom e Semrush diventano decisivi perché ti consentono di capire quali sono le posizioni nella serp, e di ottimizzare l’articolo in modo da avvantaggiare la keyword che ci interessano senza perdere altre posizioni.

  8. Grazie mille Riccardo! Ecco una cosa che mi piacerebbe fare è la newsletter. Ci penso già da un po’. Credo che con il nuovo anno farò anche quella!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto