Come fare revisione dei testi

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

La revisione di un testo (editing o proofreading) deve essere fatta iniziando da una serie di correzioni di base. Per poi proseguire con successive riletture che servono a individuare errori si forma, di punteggiatura e refusi minori.


Credi che il tuo migliore biglietto da visita sia il contenuto dei tuoi articoli? È così. Ma per ottenere credito come web writer professionista devi stare attento anche alla forma di ciò che pubblichi. Per questo devi capire come fare la revisione di un testo.

 come fare la revisione di un testo
I dettagli sono importanti nella revisione.

Perché la differenza tra un blogger amatoriale e un web writer professionista la fa il saper scrivere in modo corretto. Come fare la revisione di un testo?

  • Rileggi più volte il testo.
  • Leggi parola per parola.
  • Fai una rilettura su carta.
  • Fai rileggere a un collega.
  • Rileggi anche al contrario.
  • Aspetta prima di rileggere.

Questo vale soprattutto se sei un blogger aziendale, un copywriter o un content editor. Per la gestione del tuo blog/diario puoi permetterti qualche svista o di farti sfuggire un refuso: i tuoi lettori non ne avranno a male se scrivi inviece al posto di invece.

Amano i tuoi post e sono disposti a perdonarti una vocale in più o addirittura po’ con l’accento. Ma non è lo stesso per i clienti: qui devi scrivere senza errori.

Il rischio di una scrittura disattenta

Non puoi essere approssimativo o distratto se sei un web writer professionista. Rischi di perdere clienti. E non tanto perché il CEO può leggere i tuoi strafalcioni online e decidere di non affidarti la cura del suo blog aziendale. Molti nemmeno fanno caso ai tuoi pasticci grammaticali o sintattici. Il rischio maggiore è fare una pessima figura.

Quelli che possono passarti un cliente perché apprezzano le tue abilità, ti stimano e sanno di poterti affidare un lavoro senza temere figuracce. E quelli che possono chiederti un guest post. Senza dimenticare quelli che ti correggono in pubblico.

Occhio ai refusi e a una revisione perfetta se vuoi lavorare nel mondo del blogging, dell’inbound marketing e del copywriting. Occhio perché tutti ti tengono d’occhio.

Da leggere: come scrivere la bozza di un articolo

Scrivi in modo semplice e diretto

Lo so bene. Io appartengo alla categoria dei Grammar Nazi. Per molti è un difetto di spocchia, per altri e per me equivale a rispettare la lingua italiana. Quindi i lettori.

Le contaminazioni linguistiche mi fanno impazzire e sono una sostenitrice degli ibridi italiano-dialetto. Quando è possibile li uso. Ma tutte quelle storie su “Non usare il congiuntivo, tanto la gente quando parla non lo usa” a me fanno andare in bestia. 

come fare la revisione di un testo
Come fare la revisione di un testo?

Il perché te lo spiego all’istante. È noto il principio secondo cui la scrittura sul web deve essere semplice. Il lettore deve comprendere al volo cosa gli dici, non si deve stancare leggendoti e deve cogliere immediatamente il senso del tuo messaggio.

Senza dizionari alla mano e senza consultare un traduttore aziendalese-italiano. Se non rispetti questo principio, tempo due righe di post e il tuo lettore è volato via.

“Mi scuso per la lunghezza della mia lettera, ma non ho avuto il tempo di scriverne una più breve”.

Blaise Pascal

La regola aurea in questo caso è: scrivi in modo semplice per essere compreso. Ma cosa vuol dire? Comporre testi pensando che ti stia leggendo un analfabeta? No. Redigere testi pensando che ti stia leggendo un ignorante? Nemmeno.

Come fare la revisione di un testo?

Devi rispettare le norme della leggibilità. Frasi brevi, pochi incisi e nei punti giusti, poche parentesi, forme attive al posto di quelle passive, limitare al minimo il gerundio. Caro web writer, per essere leggibile devi evitare errori o refusi.

Per essere leggibile devi saper scrivere in italiano. Punto. Un ignorante non si accorge dei tuoi errori, chi sa scrivere sì. È sempre bene curare la forma dei tuoi articoli con la dovuta attenzione. Ecco qualche consiglio prezioso per evitare il refuso.

Come evitare errori e refusi online

Una volta stabilito che un contenuto di qualità è quello che rispetta anche una forma curata e che bisogna puntare sulla leggibilità del tuo articolo per conquistare e fidelizzare i lettori, vediamo come evitare errori e refusi accidentali.

Perché capitano, lo sai bene. Vuoi per la fretta, vuoi per stanchezza, vuoi per un po’ di ignoranza. Nessuno è perfetto, nemmeno il web writer professionista.

La mia fase di revisione dei testi segue questi step. In realtà è sempre migliorabile, tant’è che spulcio blog, siti e gruppi di discussione per carpire consigli e pareri.

Controllo ortografia e grammatica con Word

Uso Word per i testi dell’Email Marketing, delle landing page, degli e-book da convertire poi in Pdf o in Slide. Anche per i blog quando non scrivo direttamente su WordPress. In questi casi mi viene comodo il Controllo ortografia e grammatica.

Questa opzione mi notifica refusi, la ripetizione di una parola nella stessa frase, errori di punteggiatura, frasi incomplete, mancate concordanze, parole da sostituire perché obsolete, la presenza di congiunzioni a inizio frase e molto altro.

Ovviamente puoi ignorare il suggerimento se sei sicuro di voler mantenere il testo così come lo hai scritto. Ma puoi anche inserire un termine nel dizionario in modo da non averlo più in notifica come errore (tra i tanti, l’ho fatto con Feedly).

Per utilizzarlo devi entrare nel pannello Revisione del tuo documento Word aperto, cliccare su Controllo ortografia e grammatica e ti si apre la finestra del correttore.

Attento, può ignorare un errore se la parola digitata male ha comunque un significato corretto. A me è capitato con solido al posto di solito. In questo caso nessun correttore è meglio dei tuoi occhi.

EdOra e Word Filter Plus di WordPress

Scrivi su WordPress? Puoi installare un plugin per la correzione automatica degli errori di ortografia. Proofreading, infatti, ti corregge in automatico maiuscole e minuscole, parole e parti di parole se lo imposti per queste funzionalità (c’è anche in italiano). Un altro tool utile per controllare i testi e trovare ripetizioni: EdOra.

Leggere, rileggere e ancora leggere

Per la revisione dei tuoi contenuti puoi usare plugin e correttori automatici, ma nulla vale più dei tuoi occhi. Una volta completato un articolo, lo rileggo online una prima volta per correggere refusi, errori di concordanza e parole straniere che ho usato.

Poi lo stampo e lo rileggo per l’editing, quindi sto attenta al significato dei termini usati e verifico se le frasi girano nel modo giusto. La rilettura del testo è importante.

errori italiano
I principali errori da evitare.

Poi leggo a voce alta, per rendermi conto del ritmo dei periodi. Questa fase per me è essenziale, perché è qui che mi accorgo se le frasi e le costruzioni sintattiche sono troppo lunghe. Il fiato mi manca e una frase non riesco a leggerla?

Allora è il momento di tagliarla o di eliminare tutto quello che è superfluo per la comprensione del suo significato. Via giri di parole, metafore inutili, incisi che non aggiungono valore al contenuto, parentesi e ogni ornamento retorico superfluo.

Quando sono su WordPress, invece, ho l’abitudine di rileggere l’anteprima. Non ho trovato una spiegazione, ma nel corpo dell’anteprima scovo molti refusi ed errori.

Chi cerca trova (anche gli errori)

Conosci i tuoi errori? Hai un refuso che ti perseguita? C’è un intercalare da eliminare? Usa la funzione “cerca testo” nella pagina web: prima di pubblicare cerca l’errore ridondante. E se hai un dubbio non tentare la sorte: cerca su un dizionario online.

Buoni consigli per rileggere i testi

Un metodo spartano usato da molti correttori di bozze è la rilettura a ritroso parola per parola. Si tratta di prendere il testo e leggerlo tutto partendo dalla fine.

Il vantaggio della tecnica: ti costringe a puntare l’attenzione su ogni termine, articolo, preposizione, accento e apostrofo. Difficilmente ti scapperà un refuso.

Web Writer professionista
La correzione finale di un testo.

Ma io la trovo noiosa e stancante. Provata una volta, ho capito subito che non faceva per me. Ciò non vuol dire, però, che non si adatti alle tue modalità di lettura e per questo ti consiglio di sperimentarla almeno una volta per fare dei test.

Quando fare la revisione di un testo

Puoi procedere con la correzione dopo aver pubblicato il post o mentre lo scrivi. Scegli la seconda opzione, così puoi rileggerlo e verificare che tutto sia a posto prima di passarlo online. Regola del correttore di bozze: mai pubblicare senza proofreading.

Mai revisionare di sera. Per me è sempre stato un lavoro inutile. A meno che tu non scriva solo per 2 ore durante la giornata e poi esci a passeggiare per un intero pomeriggio, sei talmente stanco che non riesci proprio a perfezionare i tuoi articoli.

Come sfruttare i ritagli di tempo

Se al calar del buio hai ancora un po’ di forze, metti giù le bozze per un nuovo articolo, cataloga i link che ti serviranno per sviscerare meglio l’argomento, cerca fonti utili per il blog. Ma non revisionare. Come fare la revisione di un testo? Meglio svegliarsi un’ora prima la mattina, e con occhi e mente freschi rileggere tutto.

Lascia rileggere ad altre persone

Avere qualcuno che revisioni il testo al posto tuo è importante. Hai bisogno di un paio d’occhi estranei non coinvolti e che abbiano la distanza necessaria per fare uno screening obiettivo del testo. Come suggerisce una collega copywriter:

“Fai più giri di bozze, ma non farli tutti tu. In caso di prodotti editoriali cartacei, rivolgiti a un correttore di bozze professionista; in caso di prodotti editoriali digitali, affidati a un bravo copywriter/correttore. Se l’articolo lo scrivi tu, fallo leggere anche ai colleghi: due paia di occhi is meglio che one”.

Valentina Falcinelli

Quando mi chiedono come fare la revisione di un contenuto senza errori penso sempre all’importanza della collaborazione. Per trovare errori di formattazione, ortografia e sintassi c’è bisogno di uno sguardo diverso sul testo. E nel testo.

Per approfondire: come diventare copywriter

Come fai la revisione di un testo?

Puoi approfondire le norme SEO, quelle per una perfetta formattazione dei testi e altre sulle headline efficaci. Puoi trovare i migliori plugin e i siti con immagini gratis.

la correzione finale di un testo
Le regole del proofreading.

Ma ripeti insieme a me: la differenza tra un web writer professionista e un dilettante sta anche nel buon uso dell’italiano. E nella leggibilità dei suoi post. 

Credi di poter sopravvivere nella giungla del blogging aziendale e del content marketing ignorando la forma dei tuoi articoli? Dimmi se pensi di avere già tutte le carte in regola o se hai ancora qualche problema con la revisione e i refusi. Lasciami un tuo commento e aggiungi pure i tuoi consigli per scrivere come un content writer.

Questo articolo è stato scritto da Nadia Merlo Fiorillo. Copywriter, web writer e ghost writer, scrive testi per siti web, corporate blog, e-commerce, campagne DEM, lead generation e tutto ciò che è funzionale a strategie di Digital Marketing, Brand Positioning e Brand Identity. Ecco il suo profilo LinkedIn.

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Scrivere

16 commenti su “Come fare revisione dei testi”

  1. Nadia articolo interessantissimo.
    Ricco di informazioni e soprattutto attento alla forma.
    Ho riletto me stesso in tutti i punti che hai elencato… la mia grande paura lo ammetto… amo raccontare e raccontarmi ma non sono uno scrittore e la mia maggior pecca è la distrazione oltre ad essere un ex-dislessico…hahaha ! però scrivere è una cosa bellissima rilassante e ti “circoscrive” i momenti relegati a questa bellissima passione. Grazie

    1. Riccardo Esposito

      Ciao Enrico, ti capisco perfettamente. Sai cosa? In passato avevo un problema: scrivevo “propio”. Non riuscivo ad abituarmi alla giusta forma. A causa della mia R moscia. Poi, a suon di minacce da parte della mia professoressa di italiano…

    2. Nadia Merlo Fiorillo

      Ciao Enrico, qualcuno su Fb ha appena detto di aver trovato due refusi! Ho riletto il post due volte e ora ho chiesto aiuto, perché non li vedo.
      Cosa significa questo? Che se vuole, quel maledetto di un refuso ti frega sempre :D.
      Ma c’è una bella differenza tra una distrazione e uno strafalcione, quindi vai tranquillo: continua a scrivere, soprattutto se ti fa stare bene ;-).
      Grazie mille a te per il commento.

      1. Riccardo Esposito

        Il refuso è micidiale. A volte rileggo una frase 3 volte e non lo trovo. Ma esiste una tecnica di concentrazione per individuare questi errori? Non so, qualcosa di specifico…

  2. Ottimi consigli!
    La “consulenza esterna” di una persona amica, in particolare, è l’ideale per scovare gli errori più insidiosi quali discordanze o ripetizioni.

    1. Nadia Merlo Fiorillo

      Andrea, per le ripetizioni hai provato rileggendo a voce alta? Io me ne accorgo così. In questo caso il suono lavora meglio della vista. E lo fa anche con certe assonanze cacofoniche. Quando le sento vado di sinonimi, ché non le sopporto 🙂

  3. Appartengo anche io alla categoria dei “Grammar Nazi” e sono d’accordo con te nella premessa. Purtroppo il refuso a volte scappa ci sta poco da fare. La tecnica che io adotto (soprattutto quello di word) è scrivere l’articolo che devo pubblicare un paio di giorni prima e rileggerlo quando è passato un po’ di tempo. Quasi sempre trovo errori e refusi che mi erano sfuggiti.

    1. Nadia Merlo Fiorillo

      Ciao Rod, sono d’accordo con te. Potendo, rileggere dopo un paio di giorni aiuta molto a pescare il refuso saltato. Ma ci sono anche testi che vanno consegnati con urgenza. In quel caso che fai?
      Poi non si tratta solo di refusi, ma di scovare veri e propri errori. Immagino venga anche a te il gelo agli occhi e una paralisi facciale quando leggi in giro “fà in fretta……hai solo un’altro mese per approfitare della nostra offerta”. Giusto? 🙂

  4. E infatti anche stavolta è partito il refuso :))) “Volevo scrivere la tecnico che io adotto (oltre, non soprattutto, a quella di Word) è…”. Fortunatamente io urgenze non ne ho perché in pochissimi casi scrivo per conto terzi e, in quel caso, comunque so i tempi. In quei casi rari faccio rileggere il testo a qualcuno di esterno che scova sempre qualcosa che a me era sfuggito.

    1. Riccardo Esposito

      Nel nostro campo si dice: “Fai leggere a un amico, o meglio ancora: a un nemico”. Perché una persona ostile cercherà qualsiasi punto per attaccarti. una volta superata la prova del nemico sei pronto per andare online.

  5. Standing ovation per il “…appartengo alla categoria dei Grammar Nazi”. E’ comunque un bene l’essere precisi nello scrivere, è veramente fastidioso leggere post con grossolani errori di grammatica o ricchi di frasi sconclusionate. Più “Grammar Nazi” ci sono, più possibilità avremo di leggere contenuti scorrevoli e piacevoli in futuro. Riccardo complimenti per il blog e buon lavoro,

    1. Nadia Merlo Fiorillo

      Mi ero persa il tuo commento. Grazie mille, Max.
      Ma intanto, visto che sei un esperto in materia, se hai da aggiungere uno dei tuoi preziosi consigli può solo far piacere 🙂

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