Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il
Per catturare l’attenzione del lettore devi dare subito le informazioni necessarie per capire se stai affrontando un tema utile. Nella headline, nel sottotitolo e nel primo paragrafo del post devi subito dare le informazioni giuste all’utente.
Il tuo obiettivo è semplice: devi attirare l’attenzione del lettore. E lo devi fare subito. Perché sei riuscito a portarlo sul tuo blog grazie a una buona ottimizzazione SEO, oppure è tutto merito dei social. Forse le visite arrivano dai link in entrata.
Le fonti di traffico sono diverse. Ma l’obiettivo è sempre lo stesso: catturare l’attenzione del lettore e mantenerlo sulla pagina. Non devi lasciarlo scappare.
Come suggerisce il Time, le persone che cliccano su una pagina non equivalgono a quelle che leggono. Esaltiamo il numero che indica quante volte è stata caricata una pagina. Ma non è detto che le persone leggano i contenuti, non va così.
Forse si dovrebbero incrociare questi dati con i tempi di permanenza. Ricerche successive hanno dimostrato che la maggior parte delle persone che cliccano non leggono. Il 55% dei click ha speso meno di 15 secondi su una pagina.
Indice dei contenuti
Devi sempre superare i 10 secondi
Anche Jackob Nielsen descrive un utente che decide cosa fare – se continuare o lasciare – in pochi secondi. Dai dieci ai venti secondi. Ma come puoi notare dal grafico, è una questione di tempo. Devi vincere la sfida per mantenere il lettore sulla pagina.
Sull’asse verticale c’è la probabilità di lasciare la pagina immediatamente, su quello orizzontale il tempo passato sulla pagina. Questa curva suggerisce che i primi 10 secondi della visita sono critici per la decisione degli utenti di rimanere o lasciare.
In questi 10 secondi la probabilità di abbandono è alta perché gli utenti sono scettici. Se la pagina sopravvive alla prima sentenza, il pubblico inizia a leggere e a guardarsi intorno. Ma è propenso a lasciare la pagina durante i successivi 20 secondi.
Solo dopo 30 secondi la curva diventa piatta. Le persone continuano a lasciare la pagina, ma con un ritmo fisiologico. Quindi il tuo obiettivo è semplice: superare la soglia dei 10 secondi. Questo è indispensabile per attirare i lettori.
Per approfondire: come si costruisce una grande storia
Perché è così importante l’attenzione?
Già, perché è così importante l’attenzione del lettore? In fin dei conti questo grafico (preso sempre dall’articolo del Time) suggerisce un aspetto singolare.
Lo share. Molte condivisioni avvengono nei primi 10 secondi, ovvero quando il lettore non ha letto neanche una frase del post. Solo l’headline e il sottotitolo.
Perché affannarsi? Forse perché il tuo articolo ha uno scopo preciso, forse perché c’è qualcosa che va oltre il numero delle visite o quello delle condivisioni. Non è la prima volta che lo dico: spesso i blogger sono schiavi dei numeri su Google Analytics.
I numeri sono la rappresentazione del mezzo. Il fine può essere il download di un documento, l’iscrizione alla newsletter, la prenotazione del corso, l’acquisto di un bene. Mantenere l’attenzione del lettore vuol dire portare l’utente verso gli obiettivi.
Come catturare l’attenzione del lettore
Questo è sempre al centro della tua attività di web writer: Hai poco tempo per cogliere l’attenzione del lettore e per fare in modo che rimanga nel tuo blog. Però ci sono altri dettagli che puoi sfruttare per ottenere questo risultato. Ecco i consigli:
- Scrivi headline avvincenti.
- Usa i sottotitoli nei post.
- Aggiungi immagini utili.
- Inizia l’articolo con forza.
- Sviluppa bene il testo.
- Non mettere link inutili.
- Cura la leggibilità.
Scrivi buone headline per catturare l’attenzione
Il titolo ha ancora un ruolo decisivo per portare e mantenere il lettore sulla tua pagina web. Informa, non giocare con il click baiting, ma lascia anche un elemento avvincente. Ovvero un dettaglio che colga l’attenzione del lettore.
Se vuoi ottimizzare i primi passaggi del tuo post devi iniziare dalla stringa più importante. Ovvero dal titolo, che aggancia il lettore e lo porta verso l’articolo. L’headline viene richiamata ovunque: nella home page, nella serp, sui social.
Il tuo compito è chiaro: ottimizzare questo micro contenuto e fare in modo che attiri l’attenzione del potenziale lettore. In che modo? Come suggerisco anche nel libro Fare Blogging, una buona headline deve rispettare tre punti essenziali:
- Informazione.
- Emozione.
- SEO.
Il titolo deve informare il lettore indicando l’argomento che viene affrontato nel post, deve seguire la linea del SEO copywriting e comunicare a Google il topic principale dell’articolo. Ma deve anche far leva sulla persuasione, deve sfruttare leve emotive.
Questo per convincere il lettore a cliccare. Tempo, guadagno, risparmio, esclusività, riprova sociale: una headline efficace sfrutta questi elementi per farsi cliccare. Non è facile trovare il giusto equilibrio, ecco perché esistono i web writer.
Il titolo su un articolo pubblicato grazie a WordPress diventa tag title. Per differenziare questi elementi devi usare WordPress SEO by Yoast. Ricorda che il tag title deve rimanere sotto le 60 battute per evitare di essere stroncato nella serp.
Inserisci il sottotitolo (e la meta desc) nel post
Può fare la differenza. Il sottotitolo è lo snodo tra il titolo e il primo paragrafo, un passaggio che approfondisce l’headline e permette di avere informazioni in più.
Nella serp e sui social questo ruolo è svolto dalla meta description, che rimane sempre sotto alle 160 battute per non essere tagliata. Per approfondire:
- Come mettere un sottotitolo in un post WordPress.
- Inserire e cambiare la meta description sul tuo blog.
Catturare attenzione del lettore con le immagini
Le immagini sono decisive in questo caso. I blogger che non usano un’immagine d’impatto nella prima parte dell’articolo stanno perdendo una buona occasione per catturare l’attenzione del lettore e far leggere un articolo fino alla fine.
Ci deve essere una buona ottimizzazione SEO, certo, ma devi puntare anche alla qualità del visual: grande, luminoso, mai sgranato o con eccessivo contrasto.
La combinazione visual/headline è vincente. Puoi guadagnare l’attenzione del lettore se riesci a trovare il giusto incastro tra le battute del titolo e l’immagine.
Un’immagine che deve rispettare alcune regole base per fare in modo che si integri nel miglior modo possibile con la pagina web. Quindi dovrebbe essere:
- Leggera.
- Ottimizzata lato SEO.
- Di grandi dimensioni.
- Di qualità.
Sembra un controsenso, vero? La foto deve essere leggera ma di qualità. Per ottenere questo risultato ci sono dei programmi per comprimere le immagini senza rinunciare alla sua bellezza, e per trovare il materiale ci sono dei siti che ti permettono di scaricare visual con licenza Creative Commons 0.
Crea un attacco diretto, immediato, semplice
Nel primo paragrafo devono esserci già gli elementi per capire qual è l’argomento del post. Non devo leggere tutto l’articolo per capirlo, deve essere chiaro.
Questo fin dalle prime battute nell’above the fold. Quelle che rientrano nei 10 secondi di lettura. Sono quelli che ti permettono di spiegare perché rimanere sul pezzo.
Di solito i giornalisti usano la tecnica delle 5 W – chi, cosa, come, quando, perché – che consente di riassumere la notizia in pochi passaggi. Certo, è una soluzione efficace. Proprio come lo è la regola imposta dalla piramide rovesciata.
Ma è anche fonte di noia e di ridondanze infinite. Non puoi iniziare tutti gli articoli in questo modo, devi trovare delle alternative. Puoi usare una domanda, oppure:
- Una citazione famosa.
- Un aneddoto personale.
- Una figura retorica.
Quello che conta è inserire sempre l’aspetto fondamentale del topic: devi far capire che affronterai un tema. Al tempo stesso devi comunicare l’importanza del tema stesso per il lettore, devi puntare sulla centralità del topic.
Vuoi elencare 10 caratteristiche fondamentali del copywriter? Inizia a descrivere questa figura professionale, sottolinea la sua importanza in un team, e poi sviluppa l’articolo. In che modo? Come si articolano i paragrafi successivi?
Sviluppa il testo che pubblichi in modo chiaro
Vladimil Propp, linguista e antropologo russo, ha trovato uno scema costante: c’è una situazione iniziale, poi una rottura o un evento traumatico, lo sviluppo della storia e infine la soluzione. Puoi usare lo stesso percorso per sviluppare i tuoi post.
La fase iniziale corrisponde alla descrizione del topic, un paragrafo in cui introduci l’argomento dell’articolo. L’evento drammatico, invece, si ritrova in un secondo/terzo paragrafo che suggerisce un problema che ha bisogno di te
E della tua spiegazione. Spiegazione che non tarda ad arrivare e si trova nello sviluppo del post. La conclusione è chiara, riassume il tutto.
E invita il lettore all’azione. Questo è uno schema valido sempre? No, è una soluzione da mettere in pratica. Ce ne sono altre, magari più semplici e dirette.
Quello di Propp è uno schema utilizzato nello storytelling che puoi attivare quando il blocco dello scrittore mette in crisi la tua creatività. Io lo uso spesso, ma non sempre: a volte mi limito a riportare la notizia o a introdurre il tema in modo diretto.
La scrittura di un post deve avere come obiettivo principale la semplicità. Vale ancora di più per i primi paragrafi, quelli che introducono il lettore e devono portarlo verso la lettura completa dell’articolo. Usa parole semplici, immediate. E lo stesso vale per i periodi. Non aver paura di eliminare il superfluo e accorciare.
Non mettere link a caso nel tuo contenuto
A prescindere dalla differenza tra link in entrata e in uscita, preferisco evitare i link nei primi paragrafi del post. Il motivo è semplice: rappresentano una distrazione, un motivo per abbandonare la lettura. Tu invece vuoi catturare il pubblico.
Con questo non voglio mettere in discussione l’utilità dei link (come vedi i miei post ne sono pieni) ma cerco solo di evitare quando il lettore sta decidendo cosa fare.
Catturare attenzione del lettore con la leggibilità
Per concludere la lista: attenzione alla leggibilità. Il tuo articolo deve essere scorrevole. La formattazione deve mettere in risalto i punti importanti, gli spazi bianchi devono dare respiro alla lettura. Interessante il concetto di Luisa Carrada:
Lavora sulla chiarezza, introduci l’articolo con concetti e parole che il lettore può riconoscere subito. Questo è il modo migliore per superare la soglia dei 10 secondi.
Un dettaglio che fa la differenza: usa il grassetto per evidenziare non solo le keyword, ma per creare un percorso visivo da seguire. Una buona formattazione può fare miracoli: usala con cura, senza esagerare. Evita interi periodi in neretto.
Come mantenere l’attenzione del lettore sull’articolo
Ci sono diversi modi per mantenere l’attenzione del lettore sull’articolo del blog quando sta leggendo un articolo. Inizia con una introduzione interessante, evita frasi troppo lunghe o complesse, usa titoli per suddividere il testo in sezioni facili da leggere.
Esatto, questo è il tuo obiettivo. Mantenere l’attenzione del lettore e fare in modo che rimanga sull’articolo. Deve leggere il tuo contenuto. Fino alla fine. Impossibile?
Così sembra. Oggi il pubblico sfoglia i tuoi articoli migliori, scannerizza il contenuto. O meglio, lo ha sempre fatto. Jackob Nielsen lo ha detto nel lontano 1997:
How Users Read on the Web? They don’t. People rarely read Web pages word by word; instead, they scan the page, picking out individual words and sentences.
Le persone selezionano cosa vogliono leggere, individuano delle parole all’interno della frase, fanno una sintesi. Leggono una sezione del testo. Ecco perché i blogger devono capire immediatamente come mantenere il lettore sulla pagina web.
Posso mettere in pratica tutti i passaggi utili per aumentare le visite, ma se voglio ottenere dei buoni risultati devo fare in modo che il lettore assimili i miei contenuti.
Affronta temi cari ai lettori, scegli gli argomenti
Questo è il primo punto. Per scrivere articoli capaci di catturare l’attenzione del lettore devi capire cosa vuole, cosa cerca. Devi incrociare domanda e offerta. Puoi sfruttare l’aiuto di un fedele amico: il Keyword Planner di Google che non perde mai il suo fascino.
Grazie al Keyword Planner, infatti, puoi individuare il volume di ricerca di una query e avere una prima indicazione: ci sono persone interessate all’argomento? Ma non basta, se vuoi portare il lettore fino all’ultimo paragrafo devi trovare dei topic utili al pubblico: l’argomento di partenza non basta. Ecco che arrivano in tuo aiuto le keyword correlate.
Ovvero le ricerche che ruotano intorno alla query principale. Per indagare questo punto puoi usare due SEO tool gratuiti ma decisivi: Ubersuggest e Answer The Public.
Avrai report con le correlate che puoi usare nei tuoi articoli. In entrambi i casi puoi esportare i dati, ma è interessante la funzione di Ubersuggest che ti permette di selezionare e isolare le correlate. Poi se non ti basta usa Semrush.
Cogli l’attenzione con un buon lavoro di heading
Devo spingere verso una direzione chiara e concisa: attirare l’attenzione attraverso un buon lavoro di headline e spingere l’utente verso una comprensione del testo.
Voglio catturare l’attenzione del lettore e fare in modo che lasci il contenuto dopo l’ultimo punto. Quello finale. Possibile ottenere questo risultato? Certo, devi lavorare sulla struttura del contenuto. Devi puntare verso la forma e la sostanza.
Concluso il lavoro di ricerca, organizza la scaletta e crea una struttura di H1, H2 e H3 in grado di rispecchiare la logica necessaria a un lettore per trovare ciò che desidera. Questo è utile per capire come far leggere un articolo fino alla fine.
Crea connessioni virtuose con il tuo lettore
Un trucco da vecchi copywriter: creare delle connessioni interne. Nello storytelling si chiamano cliffhanger, nel mondo dei sales copy si parla di bucket brigade.
Sto parlando di quelle particelle di testo che non hanno una reale funzione, non spiegano e non illustrano. Ma catturano l’attenzione del lettore. Lo coinvolgono, lo attirano verso il testo attraverso un linguaggio diretto e immediato. E con le parole di transizione:
- Nessun problema.
- Ecco, ti spiego.
- Visto?
- Secondo te?
- Cosa succede ora?
- Come risolviamo il problema?
- Capito?
- Questo è assurdo.
- La soluzione migliore?
Questi sono esempi che puoi usare nel tuo articolo, o in una qualsiasi pagina web che abbia come obiettivo la lettura del testo. Ogni passaggio è uno snodo per convincere il lettore a continuare, a proseguire il percorso. Stiamo parlando del lavoro di cliffhanger.
Un altro modo per attirare e mantenere l’attenzione del lettore con la scrittura efficace: devi dare del tu a chi legge e sfruttare il copywriting conversazionale per creare vicinanza. Dai uno sguardo alla grafica di marketingexamples.com/conversational.
Devi scrivere con chiarezza i tuoi contenuti migliori
Mi dispiace deluderti, ma ho una brutta notizia per te: le persone leggono poco quando si trovano su una pagina web. Sul serio. Devi essere dannatamente interessante per fare in modo che il pubblico rimanga incollato su ogni sillaba scritta.
Anche io cerco sempre di convincermi del contrario, ma i dati di Nielsen sono senza pietà: “Users will read about 20% of the text on the average page”.
Sull’asse verticale hai la percentuale di parole che l’utente può leggere, su quello orizzontale ci sono gli elementi della pagina. Le parole e i testi che pubblichi.
Come puoi ben vedere, arrivati a 1.200 parole le persone abbandonano l’impresa. Ecco l’opinione: in linea di massima l’utente leggerà il 20% di quello che hai scritto.
Questo è un dato che si scontra con un’altra ricerca che sottolinea un punto interessante: i contenuti lunghi si posizionano meglio. Motivo? Sono completi, sono interessanti, soddisfano l’esigenza del lettore, ottengono link in ingresso.
Quindi qual è l’equilibrio da rispettare? La semplicità, solo questo. Un argomento deve prendersi il suo spazio, ha bisogno del testo necessario per essere spiegato nel miglior modo possibile. Le persone odiano i testi lunghi? Sbagliato, rifiutano i post inutili e pieni di fuffa. Quindi il mio consiglio è questo: devi puntare alla semplicità.
Devi togliere quello che non serve. Ho scritto diversi articoli che ti aiuteranno a semplificare il testo. Non lo dico io, ma un grande pubblicitario come David Ogilvy: Usa parole brevi, frasi brevi, periodi brevi. Non ti complicare la vita.
Metti le parole in evidenza con la giusta formattazione
Come sottolinea Nielsen, le persone estrapolano parole all’interno del testo. Tu hai la possibilità di guidare l’occhio sulle parole giuste grazie all’uso della formattazione, del grassetto in particolar modo. Come si usa questa funzione del testo?
Individuando un percorso di significato. Non devi evidenziare parole a caso, ma elementi capaci di creare una linea interna che guidi il lettore verso una sintesi dell’articolo. Non è facile e non è sempre possibile, ma il tuo lavoro è questo.
Lo stesso discorso vale per i titoli: dopo aver ragionato sui topic, puoi creare una divisione in paragrafi utile al lettore. Per introdurre queste sezioni puoi usare delle headline H2, ma ricorda di essere chiaro nella scelta delle parole: i titoli devono essere una bussola per il lettore che sfoglia l’articolo. Devo leggere il titolo e capire.
Scopri i bisogni: individuare i cosa vuole il tuo lettore
Gli strumenti Google sono perfetti, ti aiuteranno a intercettare le domande dei lettori. Perché la gente usa il motore di ricerca per trovare le risposte. Usa il keyword tool di Google ADS per raccogliere le informazioni sulle ricerche: inserisci la keyword principale
Come puoi vedere da questa schermata, ho fatto una ricerca con la keyword “WordPress” e ho già trovato soluzioni (installare WordPress, installare WordPress, aggiornamenti WordPress) che mi suggeriscono i bisogni delle persone. Altre idee?
Prendi le keyword che hai trovato e metti in moto la ricerca di Google: alla fine della serp troverai le ricerche correlate che ti aiuteranno a essere ancora più preciso. Ecco i risultati dedicati a “come installare WordPress” su Google Suggest:
Per migliorare i risultati ti suggerisco di utilizzare la ricerca, e di dare uno sguardo a questa guida dedicata a Mountain View per gli operatori di ricerca base. Altri suggerimenti arrivano dal completamento automatico sempre di Google. Digita le parole.
Per facilitare i lavoro arrivano Answer The Public e Ubersuggest, tool che raggruppano tutte le combinazioni possibili di Google Suggest: tu digiti una keyword e il tool ti restituisce i risultati utili con tutte le lettere dell’alfabeto. Da provare!
Una delle soluzioni più interessanti per scoprire i bisogni del lettore e scrivere articoli interessanti: usa il box Le Persone Chiedono Anche. Il motore di ricerca permette di declinare i suggerimenti attraverso vere e proprie domande per mantenere l’attenzione.
L’aspetto più interessante: le domande non hanno un numero definito, man mano che clicchi sulle voci aumentano sempre di più. In questo modo trovi sempre informazioni aggiuntive per i tuoi articoli e fai una buona keyword research.
Punta sempre sulla leggibilità dei tuoi contenuti online
Puoi scrivere il miglior testo ma senza organizzazione del testo non riuscirai a conquistare l’attenzione del lettore. Qui trovi i punti per ottimizzare la leggibilità di un articolo, un punto però te lo voglio ricordare: attenzione alla divisione in paragrafi.
Molti blogger dividono il testo in blocchi per dare leggibilità al testo. Ma non devi dividere un filo logico. Ogni paragrafo racchiude un discorso, un’idea. Dividere un ragionamento in due paragrafi non è un bene perché ne interrompi la lettura.
Stesso discorso vale per i contenuti visual. Le immagini di qualità sono importanti in un articolo, riescono a catturare l’attenzione del lettore, ma non devono essere inserite a caso, bensì solo per spezzare il testo. Danneggiano la leggibilità del testo.
Per approfondire: come diventare copywriter
Devi capire perché ti leggono
Come mantenere l’attenzione del lettore? Questi sono i consigli che lascio sempre durante il mio corso di blogging: se vuoi ottenere visibilità devi fare in modo che le persone leggano il tuo articolo. E per ottenere questo risultato devi essere:
- Interessante.
- Semplice.
- Chiaro.
Il tuo compito di blogger non si esaurisce con la ricerca delle fonti e la scrittura: devi mettere il lettore al centro della tua attività, e questo non vale solo per quanto riguarda la scelta del topic. Spesso si parla di SEO copywriting e di scrittura orientata verso i motori di ricerca, e si continua a ragionare sull’uso delle keyword.
È un lavoro utile per i motori di ricerca: un utente che legge il mio contenuto è soddisfatto, è felice di tornare sul mio blog. Lo consiglia agli amici, lo condivide e lo linka. Quindi anche questo è utile in ottica SEO, non trovi? Aspetto la tua opinione.
Trucchi della stampa per rapire il lettore
Tu lavori con la comunicazione, e il mondo intorno a te si muove grazie allo scambio di informazioni: basta osservarlo da una prospettiva diversa.
Ieri, ad esempio, sfogliando la rivista Casamica (un inserto de Il Corriere della Sera) ho individuato 5 modi per migliorare la leggibilità dei tuoi post e per attirare l’attenzione dei lettori. La carta stampata può insegnare qualcosa a un blogger?
Immagine I – In questa prima scansione ci sono due porzioni di testo separate dall’articolo. Nel primo si definisce il menu, nel secondo una serie di informazioni utili. Una cornice gialla evidenzia quest’ultimo e lo rende immediatamente visibile.
Ancora una porzione di testo (immagine II) separata dall’articolo, ma questa volta la grafica aiuta l’occhio a individuare le informazioni: il font è di colore differente.
Immagine III – Un modo diverso di intendere la didascalia. Il testo incornicia l’immagine e diventa un orpello, un accessorio che non contrasta con l’armonia dell’immagine. Ma la aiuta a definirsi. Senza disturbare la vista.
Immagine IV – Due colonne di testo, un classico della carta stampata. E poi una stringa centrale che racchiude informazioni preziose. Sarebbero state lette se le avessero inserite all’interno dell’articolo? Io non credo, ecco come catturare l’attenzione del lettore.
Immagine V – Il testo evidenziato e separato dal corpo principale si arricchisce con un titolo, con un indirizzo web per approfondire il tema e con immagine stile oblò.
Come catturare l’attenzione del lettore?
Superare i primi 10 secondi per catturare l’attenzione del lettore: sembra una sfida interessante, vero? Un blogger deve ragionare in questi termini, non può scrivere un’introduzione con il peso specifico del piombo e aspettarsi grandi risultati.
L’unica certezza è che le persone devono superare una soglia critica prima di dedicarsi definitivamente alla lettura di un post. Sei d’accordo con questo punto di vista? Come catturi l’attenzione del lettore? Lascia la tua esperienza nei commenti.
Categoria: Blogging
Ciao Riccardo, secondo me la capacità di sintesi è fondamentale per colpire subito il lettore, lo è sempre stata. Dalla carta stampata ai pixel è cambiato soltanto il modo di sfruttare questa capacità.
Aggiungo un dettaglio: sul web abbiamo mille distrazioni in più. Tipo banner pubblicitari che invadono lo schermo e l’abitudine di leggere con il telefonino in qualsiasi situazione rende tutto più difficile. Quindi devi essere ancora più scaltro nel catturate l’attenzione del lettore.
Certo che il grafico n 2 fa pensare, eh? Altri fattori sono quindi il peso del blog, il peso dell’autore o della realtà per conto di cui scrive, cose che spesso prescindono dal contenuto stesso, credo.
Un aspetto interessante è sicuramente quello del nome. C’è un dominio che conosci e che ha condiviso un post? Lo condivido senza leggere perché sono sicuro della qualità del contenuto stesso. Ecco perché a volte preferisco non condividere con short URL…
Lo stesso principio per cui è utile formattare adeguatamente il testo e usare con saggezza il grassetto, tendiamo a leggere “di corsa”, bombardati come siamo da mille contenuti.
In un certo senso questo sovraccarico informativo a cui ci ha abituati il web ci ha disabituati a mantenere alta la soglia dell’attenzione per più di pochi minuti…
Per catturare l’attenzione del lettore dobbiamo essere pragmatici, chiari.