Di Riccardo Esposito | Pubblicato il
Le strategie per la crescita professionale: formazione continua e trasversale, definizione degli obiettivi, networking con colleghi, mentoring per farti seguire da un coach che possa guidarti nella tua crescita come professionista.
Quali sono le regole per crescere professionalmente e lavorare meglio? Quali sono i punti da rispettare per avere successo sul lavoro e per la crescita personale in azienda?

Obiettivo? Star bene sul posto di lavoro, terminare ogni giornata con leggerezza. Non capita sempre, vero? Chiudi il computer e il telefono con un macigno sullo stomaco, non riesci a darti pace. Capita anche a me, però affronto il problema diversamente.
Regole che mi aiutano a lavorare meglio. Non sono delle leggi da rispettare sempre: le vedo come buone pratiche da rispettare, consigli per lavorare bene e senza stress.
O almeno con un esaurimento inferiore alla norma. Vieni a dare uno sguardo. Ecco come lavorare sulla crescita professionale in azienda o come libero professionista.
Indice dei contenuti
Fai formazione per la crescita professionale
Il primo punto, il più importante. Per lavorare meglio devi fare buona formazione, e lo devi fare sempre. Ma come formarsi professionalmente? Le strade sono diverse:
- Devi leggere libri.
- Frequentare corsi.
- Seguire webinar.
Seleziona il meglio, investi e impara. Sai perché? In questo modo puoi guadagnare di più, puoi dare servizi superiori ai tuoi clienti ed esigere il massimo per migliorare i risultati relativi alla crescita personale e professionale che puoi ottenere in tempi brevi.
Se resti ciabattino puoi chiedere solo quello che ti meriti, o poco più. Se diventi un esperto del settore puoi alzare i prezzi. E lo puoi fare senza problemi se hai le carte in regola. Se hai le competenze per dare un contributo degno di questo nome.
Per approfondire: lavorare da casa, guida per sopravvivere
Fissa limiti per evitare il burnout professionale
Sei un freelance, non puoi chiudere il computer e salutare tutti. Ah, sei un dipendente? La storia è simile: arrivano telefonate fuori orario, controlli l’email.
Ci sono dei messaggi importanti. Anche io mi ritrovo in questo meccanismo ma sto iniziando a imporre delle regole. Non sono un chirurgo, nessuno muore se rispondo domani. Un consiglio: mai dare il contatto WhatsApp ai clienti. Mai.
Superare gli attriti è il vero segreto per crescere
Nella crescita personale e professionale non puoi permettere che le incomprensioni e i dubbi macerino nel sottobosco del lavoro. Perché non vai d’accordo con i colleghi?
Per ché non riesci a comunicare con i clienti? Una parola di troppo, un doppio senso lasciato cadere senza aggiungere altro, una mezza verità non definita. Devi prendere una decisione: vale la pena chiarire? Bene, fallo ora. Altrimenti taglia.
Impara da tutti per crescere professionalmente
Uno dei punti di riferimento. Io imparo da tutti, ogni situazione per me è utile per acquisire una competenza in più. Anche minima. Puoi archiviare conoscenza in ogni istante della tua vita, ogni notizia può aiutarti a migliorare il tuo lavoro.

Molti confidano nella capacità di ritagliarsi momenti dedicati alla formazione. Certo, è una cosa buona. Però il mondo lascia continue occasioni per migliorare le proprie abilità. Il tuo obiettivo? Coglierle al volo, questo mi permette di lavorare meglio. E di crescere professionalmente e sul piano personale. Giorno dopo giorno.
Non regalare (troppo) ai clienti se vuoi crescere
Un consiglio da vecchia volpe, da partita IVA consumata per far crescere la propria azienda. Non devi regalare troppo, non devi svendere il tuo valore. Vero, sul web il dono è importante e riesce a muovere le masse verso i tuoi interessi.
Ma il core business, il valore che puoi aggiungere grazie alla tua esperienza, lo devi vendere. E lo devi vendere bene, ad un prezzo capace di portare monetizzazione.
Lavorare meglio vuol dire scegliere il meglio
Una visione da vero egoista. Spesso la vita ti mette di fronte a scelte difficili, devi prendere una decisione. Al centro di tutto questo ci sei tu, c’è la tua attività.
Il tuo futuro dipende dalle scelte che fai ogni giorno, questo vale per il freelance e per il dipendente. È difficile scegliere e sfavorire altre persone, questo è vero.

Ma la chiarezza è la prima virtù. Una persona matura capisce le dinamiche del lavoro, dei rapporti professionali. E sa che le regole del gioco sono spietate. In queste dinamiche scelgo il meglio per me, per i miei amici, per i miei collaboratori.
Luoghi e tempi per la crescita professionale
Vuoi lavorare meglio? Nei limiti del possibile scegli i luoghi e i tempi che preferisci. La scrivania deve essere a tua immagine e somiglianza, lo stesso vale per l’ufficio.
Ami lavorare la mattina? Concentra la parte più difficile della to-do list quando puoi dare il massimo. Lo stesso vale per la musica, la sedia, la postazione di lavoro.
Coccola la tua personalità per essere più produttivo. In questo caso il freelance ha una marcia in più, può lavorare in pigiama da casa ed essere operativo al 100%. Ma non è così semplice, questi lussi si pagano (e non poco, posso assicurartelo).
Non lavorare per la visibilità se vuoi migliorarti
Ogni esperienza potrebbe essere quella giusta. Ogni tirocinio potrebbe essere quello del lavoro. Ogni collaborazione potrebbe farti conoscere la persona della svolta.
Quel professionista che all’improvviso vede grandi potenzialità nella persona che sta lavorando sodo nella scrivania di fronte è la tua speranza, il tuo piano di crescita lavorativa.
E invece niente. C’è solo il lavoro gratuito. Ma io dico basta a questa storia. Lo so che ti può sembrare assurdo ma anche tu devi dire basta per crescere professionalmente.

Devi smetterla di togliere tempo e risorse alla tua professionalità per scrivere al servizio di persone che non possono aiutarti. Dobbiamo crederci, ti dicono.
Dividi la giornata: la prima deve essere dedicata al lavoro, quello che può o potrebbe fruttare un guadagno, l’altra metà invece rivolgila al tuo brand. Magari al blogging, al lavoro sui social. Trasforma il tuo nome in un sinonimo di garanzia.
Scegli le persone giuste per te e per i clienti
Questo è un punto fondamentale. Per lavorare meglio devi scegliere le persone giuste. I collaboratori, i clienti, i fornitori… Tutti devono essere partner del tuo progetto principale, devono condividere e rispettare la tua visione.
Lo so, non è sempre così. C’è il menefreghista, il cliente che ti usa come protesi, il cattivo pagatore: il mondo perfetto non esiste. Ma puoi migliorarlo con le tue mani.
Lavora sempre meno e guadagna sempre di più
Sembra assurdo, vero? Lavorare meno e guadagnare di più. Non è un principio complesso e segue un filo logico. Devi lavorare con pochi clienti che ti fanno guadagnare tanto. Ogni contatto rappresenta un investimento monetizzabile.

È normale, tutti i clienti sono così. Però tu non sei infinito. Soprattutto se sei un freelance e lavori da solo. Ecco perché spesso mi capita di rifiutare lavori che non hanno budget e che magari potrebbero diventare solo una perdita per me.
Analizza gli errori e i successi per migliorare
Quando sbagli hai un unico pensiero: gridare dalla rabbia. Io vado in palestra e me la prendo con il sacco da boxe. Però dopo analizzo quello che è successo perché dall’errore puoi ottenere informazioni preziose. O meglio, puoi imparare tanto.
Lo stesso vale per le situazioni positive. Puoi imparare in ogni istante della giornata, ma soprattutto quando perdi o vinci migliori per crescere professionalmente e a livello personale. Quindi non solo come impiegato o freelance.
Approfondisci per la crescita professionale
Non lavorare alla cieca. Io non ci riesco. Spesso ho bisogno di fare una breve brief al cliente, di fare una chiacchierata su Skype e di lasciare un breve questionario.
Un questionario che il cliente dovrà compilare con sincerità e attenzione. Ecco, vuoi sapere cosa chiedo (quasi sempre) ai miei clienti prima di iniziare un lavoro?
Dati
In questo campo il cliente lascia i dati fondamentali: nome azienda, numero di telefono, email, nome e cognome dei referenti. Può sembrare superfluo ma in questo modo ho sempre un punto di riferimento per mandare fattura.
Core business
Voglio sapere cosa fai e voglio saperlo ora per lavorare meglio e con professionalità. La prima domanda del mio questionario riguarda il core business, ovvero la principale attività aziendale, l’attività che permette di guadagnare.
Il core business è il cuore dell’azienda, il suo motivo di esistere. Può essere chiaro, cristallino, ma trovo utile iniziare proprio da questo punto: è il modo migliore per rompere il ghiaccio con il cliente quando si inizia un lavoro.
Target
Chi vuoi raggiungere? Qual è il target della sua strategia di comunicazione? Questo è un passaggio fondamentale dell’intervista, ti permette di regolare il tone of voice.

Scrivere una strategia di marketing rivolto ai millennials che comprano app è un lavoro, creare dei testi per un sito di assicurazioni è un altro. Si tratta di scrittura online ma devi usare uno stile diverso, un tone of voice differente.
Valori
Quali sono i valori che si nascondono alla base aziendale? Questa domanda mette in crisi buona parte degli intervistati. Eppure rappresenta un altro passaggio chiave.
I valori definiscono l’azienda. Creano un immaginario condiviso, delineano un’identità di brand nella mente dei clienti e segnano la differenza con i concorrenti.
Pensa alla Coca Cola: quali sono i valori che si nascondono dietro questo brand? La comunicazione deve esaltare questi punti, la pubblicità deve dare spazio ai valori.
Benefici
Stai vendendo un bene o un servizio, e io voglio conoscere i benefici che posso ottenere dalla tua azienda. Ma soprattutto voglio sapere qual è la killer app della tua attività, ovvero la caratteristica unica e inimitabile che ti permette di importi.
Per dare una marcia in più, avere successo nel lavoro, crescere professionalmente e fatturare di più devo sapere cosa ti rende speciale, cosa ti differenzia dalle altre aziende. Spesso questo punto deve essere chiarito e io non mi tiro mai indietro.
Ispirazione
Fare benchmark è importante, analizzare il lavoro svolto dai competitor è utile per chi lavora sul web. Per copiare? No. Per individuare i punti di riferimento del cliente e fare una buona analisi SWOT. Le fonti di ispirazione sono decisive.
Da leggere: apro un blog e guadagno, soluzioni utili
Lavora subito alla crescita professionale
Durante gli anni dell’università ho lavorato in una redazione. Subito. No, non me lo sono goduta la vita universitaria. Ho fatto il lavoro sporco, quello dello studente.
Non è stato facile. Però ho imparato tanto. Lavoravo in un’agenzia stampa da aprile fino a settembre, e mi sembrava tutto fantastico. Uscire dall’università con delle competenze concrete vuol dire poter avere una carta in più.
Quando hai 20 anni puoi permetterti di essere stagista, quando ne hai 30 diventa difficile: fallo subito, lo so che vuoi spassartela quando gli unici impegni sono quelli dello studio. Ma io credo che questa sia la soluzione per trovare clienti online.
Per approfondire: come fare una buona gavetta
Segui il tuo stile per creare un lavoro nuovo
All’inizio tutti cercano di imitare il blogger di successo, quello che ce l’ha fatta e che è arrivato. Il motivo? È più facile, ti esponi di meno, cerchi la strada comoda. Ma sai perché ha avuto successo? Ha inventato qualcosa, ha dato un riferimento.
Per raggiungere i tuoi obiettivi nel minor tempo possibile devi creare il tuo stile. Anzi, non si tratta di creare ma di seguire. Ognuno di noi conosce l’alfabeto, ma questo non è una garanzia: non tutti sanno scrivere, ci sono dei nodi che frenano.

Per dimezzare i tempi e aumentare le probabilità di successo nel tuo lavoro di accrescimento professionale devi puntare verso la soluzione dei nodi. Togli i freni, lascia che le emozioni e le conoscenze diventino testo, contenuti da condividere con i lettori.
Non aver paura della crescita professionale
Questa è la scorciatoia che ti permette di lavorare sulla crescita personale in azienda. Specifica. Senza distrazioni. La maggior parte delle perdite di tempo sono legate alla paura di sbagliare, o magari di rifare lo stesso errore con conseguenze già note.
Ed è una paura comprensibile, nessuno lo mette in dubbio. Ma non puoi ragionare in questo modo. La paura di fallire ti consumerà lentamente. Ti costringerà a virare e a cambiare finalità, ti influenzerà in ogni modo possibile per costringerti verso il basso.Tu vuoi questo? Sul serio, vuoi essere influenzato dalla paura di fallire? Certo, non è facile perché in qualche caso ci sono delle scelte economiche in ballo.
Non all’inizio ma quando devi decidere la strada da seguire da un punto di vista fiscale. Spesso la strada del blogging si incrocia con quella professionale, e non è facile prendere una decisione che includa la partita IVA. Ma non c’è altra soluzione.
Le persone vedono quello che c’è alla fine del percorso, si godono il risultato e non sanno che dietro ci sono scelte difficili. A volte sofferte. Io ti dico: non perdere tempo. Prendi la tua decisione quando tutti gli elementi saranno favorevoli.
La crescita lavorativa parte dalla gavetta
Come crescere in azienda? Iniziando dalla base, senza essere troppo selettivi. La gavetta è fondamentale anche per me. Collaboro con alcune testate online solo per avere visibilità. E partecipo come relatore ai convegni che mi permettono di raggiungere un target.
Lavorare gratis non vuol dire per forza farsi sfruttare. Scrivere un articolo per 50 centesimi vuol dire farsi sfruttare. Ma pubblicare un pezzo per un progetto che ti permette di intercettare potenziali clienti vuol dire investire il tempo in pubblicità.
- Il mio tempo vale X risorse.
- Impiego Y tempo per scrivere un articolo.
- Investo X risorse per farmi pubblicità.
Potrei investire queste risorse per acquistare un banner e impiegare il tempo che ho risparmiato per fare altro. Ma avrebbe lo stesso risultato? I banner hanno senso?
La migliore pubblicità è mostrare quello che vali. Io ho trovato i migliori lavori lavorando gratis. Crescere vuol dire assottigliare (ma non eliminare) il lavoro gratis.
Prendi appunti nel percorso di crescita professionale
Un amico/cliente mi dice che i personaggi importanti hanno una caratteristica: scrivono sempre. Prendono appunti. Non voglio darmi delle arie, però io ho sempre usato il mio blog come un block notes in cui segnare i punti della mia attività.

Prima lo usavo come un deposito di idee e concetti. Poi ho capito che c’era un pubblico dall’altro lato dello schermo. In ogni caso ho sempre puntato sul blog, sulla sua capacita di organizzare le idee. Ma anche di costruire la mia fortuna.
Seguo il principio base dell’inbound marketing: mi faccio trovare dalle persone giuste al momento giusto. Ovvero quando cercano figure professionali come la mia. Un consiglio: il blog lo devi aprire quando non ne hai bisogno, subito.
Obiettivi SMART per la crescita professionale
Li ho inseguiti cercando di guardare la mia professione dall’alto. Nei momenti peggiori mi sono preso una pausa. Ho organizzato un viaggio. E mi sono concesso del tempo per pensare. Per parlare a me stesso e fissare nuovi obiettivi.
Non puoi procedere senza strategie per raggiungere gli obiettivi, non puoi semplicemente andare avanti. Certo, è un fattore positivo. Ma non basta. Tornando alla tua vita professionale: non devi semplicemente aumentare le ore di attività.
Devi sfruttare il lavoro per vivere meglio. E fissare degli obiettivi per poi raggiungerli. Ma devono essere realistici. Spesso i freelance puntano in alto, hanno grandi vette da raggiungere. Oppure rimangono generiche e inseguono delle chimere.
Senza operativizzare i passaggi, girando intorno a un concetto che rimane astratto. La scorciatoia da seguire: trasformare gli obiettivi in operazioni concrete.

Faccio un esempio. Hai deciso di usare il blog per aumentare i lead di un corso base. Questo è un traguardo generico, non operativizzato. Quanto tempo impiegherai per ottenere i risultati? Anche questo incide sulla crescita personale e professionale.
Devi individuare le attività utili e metterle su carta, nella strategia che hai già definito. E che devi monitorare giorno dopo giorno, identificando e valutando dei KPI utili alla tua crescita lavorativa, capaci di tradurre in valori da osservare determinate attività.
Sbaglia nel percorso di crescita professionale
Ho sbagliato sempre, ogni santo giorno. Assaggiando il sapore della sabbia. Non mi è piaciuto, sai? Però mi ha aiutato a prendere consapevolezza di questa realtà. Non puoi fare senza sbagliare, ma puoi evitare di fare sempre gli stessi errori.
Banale, vero? Sì, me ne rendo conto. Però questa banalità spesso viene ignorata, perché il tuo cervello resiste: è stato abituato a rimproverare l’errore e a gratificare il successo. Colpa del sistema scolastico, dell’universo in cui cresciamo.

O meglio. C’è un posto, ma non è quello che gli altri si aspettano. Io ti dico questo: sbaglia. Sbaglia ancora. Ascolta la voce delle persone amiche, abbandona quelle degli invidiosi che fanno notare gli errori in pubblica piazza solo per compiacersi.
Il mondo non è dei poveri d’animo. Solo chi non fa non sbaglia mai. Metti da parte le tue paure, trasformati in una macchina capace di consegnare sempre in orario, cercando di migliorare sempre. Ogni giorno. Imparando dagli errori precedenti.
Da leggere: come trovare lavoro su internet con Google
Vuoi crescere professionalmente?
Questi sono i punti indispensabili, regole per lavorare meglio che puoi mettere in pratica subito. Ora. Senza scuse. Vanno bene per i freelance e per i dipendenti, anche per gli imprenditori. Devi solo intervenire sulle tue abitudini quotidiane, cambiare.
Sembra facile, vero? Posso dirti questo: non esiste il lavoro perfetto, ma sono fortunato perché mi occupo di un campo che mi appassiona. Quindi voglio smussare gli spigoli e godermi i vantaggi. Sei d’accordo? Quali sono i tuoi consigli?
Categoria: Lavoro online