Come fare un testo espositivo

Di Riccardo Esposito | Pubblicato il - Aggiornato il

Il testo espositivo è un contenuto in grado di dare informazioni su un argomento in modo obiettivo e preciso. Il suo compito: spiegare, descrivere e analizzare un argomento in modo chiaro e dettagliato, utilizzando una struttura logica.


Argomenti supportati da fatti, dati in evidenza e riferimenti chiari. Questa è la base di partenza per scrivere un tema espositivo, ovvero un documento capace di mettere nero su bianco ciò che serve al lettore per avere un’idea chiara e approfondita del tema.

Testo espositivo: cos'è e come si scrive

Il testo espositivo si differenzia da altri tipi di contenuti, come ad esempio il tema argomentativo o il testo descrittivo, perché non ha come scopo quello di suscitare emozioni o sentimenti. Ma piuttosto quello di trasmettere conoscenze e informazioni. Vuoi scoprire come si scrive un testo espositivo? Ecco esempi e struttura da seguire.

Cos’è un testo espositivo e a cosa serve

Il testo noto come espositivo è un documento in grado di mettere in chiaro un tema attraverso introduzione, approfondimento e conclusione con fonti e approfondimenti. Il suo obiettivo è fornire una descrizione oggettiva di un determinato tema.

Grazie a questo tipo di contenuto, in sintesi, possiamo chiarire ogni aspetto di un argomento attraverso l’esposizione dei fatti. Lasciando in separata sede opinioni e teorie. Di solito la scrittura di un giornale e quella di un saggio scientifico rientrano nei testi espositivi. Ovviamente ci sono anche altri tipi di casi ed esempi di questo tipo.

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Tipologie ed esempi di testi espositivi

Quali sono i classici esempi di testo espositivo-informativo? Documento scientifico, inchiesta, guide turistiche, voci enciclopediche, ebook dedicato a un argomento tecnico.

Anche l’articolo di un blog può essere un testo espositivo in cui si delinea un tema. Senza dimenticare la tesi di laurea, un tipo di testo espositivo particolarmente famoso.

Quali sono altri esempi di testi esplicativi? Saggi di esperti, articoli divulgativi, manuali scolastici. Insomma, i contenuti descrittivi in cui un tema viene affrontato dalla A alla Z. Però esistono altre tipologie di testi espositivi con strutture degne di nota:

  • Problema e soluzione.
  • Sequenza di eventi.
  • Causa ed effetto.
  • Comparazione e contrasto.

Nella maggior parte dei casi parliamo di testo espositivo misto, una sintesi tra continuo e non. Ovvero un contenuto composto da paragrafi interrotti da soluzioni grafiche differenti e da contenuti vari, come ad esempio scrittura e immagini o grafici, video, foto.

La struttura di un testo espositivo

Un expository essay (saggio espositivo) si basa su uno schema composto da un’introduzione, una fase intermedia e una conclusione. Quindi, questa è la struttura di un testo esplicativo. Nel dettaglio, però possiamo trovare alcuni punti da approfondire.

La struttura di un testo espositivo
Schema per scrivere testi espositivi (fonte immagine).

C’è una definizione del tema trattato, una presentazione generale dell’argomento, un’analisi approfondita con presentazione dei dati, una conclusione e una lista di fonti.

Caratteristiche per fare testi espositivi

I testi espositivi hanno uno scopo: fornire informazioni e spiegazioni su un argomento. Per questo devono avere alcune caratteristiche tecniche e stilistiche imprescindibili per riuscire a ottenere il risultato. Ovvero una comunicazione chiara ed efficace.

  • Obiettività: i testi espositivi non devono contenere opinioni personali.
  • Chiarezza: la scrittura deve essere un esempio di semplicità e limpidezza.
  • Logica: la struttura segue un’organizzazione utile alla comprensione.
  • Dati: la presenza di numeri, grafici e statistiche è tipica del testo espositivo.
  • Fonti di qualità: il testo espositivo cita tutte le risorse necessarie.
  • Formattazione: il testo è organizzato in capitoli, paragrafi e capoversi.
  • Stile sobrio: la scrittura di un testo espositivo è formale ma non inamidata.
  • Completezza: ogni aspetto deve essere approfondito nel dettaglio.

Che forma espressiva usa nello scrivere il testo espositivo? Il lessico è specialistico ma non inutilmente complesso. Devi scrivere per farti leggere e le frasi restano semplici nella sintassi. Che tempo verbale si preferisce? Il più utilizzato è il presente indicativo.

In altre parole, la scrittura di un contenuto da utilizzare in una fase espositiva – a differenza di un testo argomentativo – non deve parlare alle emozioni della platea.

E non deve neanche limitarsi a dare una semplice enumerazione dei fatti come sono avvenuti. L’obiettivo è approfondire, creare valore agli occhi del lettore più attento.

Come scrivere un testo espositivo

Scrivere il testo espositivo adatto alle tue esigenze vuol dire seguire una serie di punti indispensabili per ottenere un buon risultato. Vuoi maggiori informazioni? Ecco tutto quello che devi sapere su questo argomento così importante per la tua attività.

Raccogli le informazioni e le fonti

Il primo passo per realizzare un contenuto espositivo ed esplicativo: devi avere una base solida per realizzare un contenuto di qualità. Questo passaggio riguarda la capacità di individuare e raccogliere informazioni giuste da inserire nelle fonti utilizzate.

L’obiettivo: dotare il testo di una solida condizione espositiva. Per realizzare un testo in grado di affrontare tutti i punti del topic bisogna avere dati, numeri, tesi affrontate in precedenza. Da qui, e da un lavoro di content curation d’eccellenza, nasce il tuo testo espositivo migliore. Questo è il modo migliore anche per scrivere un articolo di giornale.

Scopri le esigenze di chi leggerà

Un testo espositivo non procede a vuoto ma si occupa delle persone giuste e procede in una direzione chiara. Per fare questo devi scoprire e risolvere i problemi della nicchia.

Devi usare una serie di strumenti che rientrano nel SEO copywriting che comprende tutte le tecniche e le strategie per analizzare le esigenze del pubblico quando cercano contenuti. Analizzando le ricerche fatte dal pubblico puoi ottenere dei vantaggi.

Con i vari Ubersuggest, Semrush e Answer The Public puoi scoprire cosa vogliono le persone e in che modo si struttura la richiesta di notizie, idee e curiosità.

Scegli e organizza le informazioni

La regola essenziale per avere testi espositivi: devi fare in modo che emergano i punti di forza, ciò che conta veramente. Devi capire cosa serve all’utente e quali sono, invece, i dati da escludere. Non basta mettere tutto nel testo per scrivere articoli online.

E poi decidere come organizzare i punti. La buona architettura dell’informazione suggerisce proprio questo: scegli e organizza ciò che può servire a chi ti legge.

Per fare questo puoi usare un programma per creare mappe mentali, in questo modo tutto è più semplice. Metti al centro il titolo e crea un ramo per ogni H2 del testo espositivo. Il tool che preferisco in questi casi? Per me la soluzione vincente è Coggle.

Crea uno schema per il testo espositivo

Anche un breve testo espositivo deve essere anticipato da uno schema di scrittura ben chiaro. Abbiamo detto che tutto si basa su una struttura tripartitica. Quindi con introduzione, sviluppo e conclusioni. Ma non dobbiamo approfondire altro per iniziare?

  • Crea un titolo freddo, meglio evitare le soluzioni calde.
  • Aggiungi un sottotitolo per dare maggior chiarezza sull’argomento.
  • Definisci un’introduzione per chiarire la tua attività.
  • Ipotizza uan divisione i paragrafi per analizzare tutti i punti.
  • Crea una sequenza logica di argomentazioni utili.
  • Chiudi il lavoro con conclusioni (senza giudizio).

Per realizzare uno schema funzionale del testo espositivo-informativo puoi utilizzare uno strumento molto utile in questi casi: la mappa mentale, ovvero una struttura con un punto d’inizio (il tuo topic) e una serie di rami che possono diramarsi e definirsi.

Inizia con un’introduzione chiara e sintetica

Dai subito un buon motivo al lettore per iniziare a leggere. L’headline deve essere informativa, l’attacco anche. Evita introduzioni generiche e vaghe. Concentrati su aspetti specifici del tema. Usa esempi concreti per dimostrare i tuoi punti di vista.

Inizia con un'introduzione chiara e sintetica
Esempio di inizio per un testo espositivo.

Un buon punto di partenza per realizzare un attacco efficace per il tuo contenuto espositivo: ragionare in termini giornalistici e puntare sulla tecnica delle 5W. Ovvero, scrivi un primo paragrafo capace di definire subito chi, cosa , come, quando, perché.

Sempre nell’attacco, in cui dovrebbe esserci un abstract per introdurre l’argomento, puoi inserire una serie di elementi fondamentali per contestualizzare il documento. Ad esempio si aggiungono gli autori, date di pubblicazione e aggiornamento, i topic.

Affronta i punti e concludi con le giuste fonti

La parte centrale di un testo espositivo rappresenta il succo. Qui si affrontano tutti gli argomenti necessari, esplosi in modo da dare al lettore tutti i dettagli necessari per avere dei riferimenti utili. la formula è quella che ben conosciamo: la piramide rovesciata.

  • L’attacco introduce.
  • Il body approfondisce.
  • Il finale sintetizza.

La coda, la chiusura, tira le somme e dà le ultime informazioni Ad esempio, si possono utilizzare le battute finali per aggiungere bibliografia e fonti utilizzate. Ma anche per richiamare l’attenzione del pubblico con call to action (CTA) e inviti finali all’azione.

Sposa la scrittura semplice, diretta

Ho trovato un testo online dell’Università di Foggia molto interessante che riunisce tutti i punti che reputo indispensabili per trasformare un testo in un capolavoro di chiarezza. Sono le 30 regole per scrivere testi amministrativi ed espositivi chiari:

  • Usa frasi affermative.
  • Preferisci forma attiva.
  • Evita l’impersonale.
  • Fuggi dalle nominalizzazioni.
  • Dai spazio al soggetto.

Ecco, basterebbe questo per creare contenuti espositivi. Puntare su frasi che mettono al centro la combinazione soggetto/verbo è sempre una soluzione vincente, così come è importante evitare di lavorare sull’affermazione attiva. Tutto molto semplice.

Formatta il testo nel modo giusto

Come scrivere un testo espositivo e rispettare la formattazione? Bisogna dividere il blocco in paragrafi in modo da dare aria al contenuto, creare spazi di lettura comodi e accoglienti. Poi devi rispettare le regole per la leggibilità dei testi online:

  • Usa il grassetto per poche parole.
  • Sfrutta gli H2, H3 e H4 per introdurre sezioni.
  • I link devono differenziarsi dal testo.
  • Deve esserci contrasto tra font e sfondo.
  • Il font deve essere generoso.
  • Allinea il testo a bandiera.

Perché il testo deve essere allineato a sinistra? Non è meglio giustificato? No, questa soluzione crea spazi innaturali tra le parole. Per questo conviene usare l’allineamento a bandiera per i testi espositivi che pubblichi online come articoli, post del blog, pagine web.

Elimina parole, sigle e incisi inutili

La regola di partenza per informare il lettore passando attraverso l’economia della scrittura: elimina tutto quello che non serve. In primo luogo le parole, aggettivi e avverbi inutili possono solo appesantire la lettura e rendere il testo meno chiaro.

Devi essere diretto, semplice. Quasi spietato nel dare subito ciò che serve. Per questo è importante anche limitare gli incisi. Vale a dire le proposizioni che hanno lo scopo di approfondire e precisare, ma spesso diventano solo un peso per il lettore.

come scrivere un copy persuasivo
Fonte immagine: Copyblogger

Come scrivere un testo espositivo? Punta alla scrittura semplice. Ogni periodo un’idea, ogni paragrafo un concetto. Le frasi ricche di subordinate non scorrono.

Evita anche sigle incomprensibili al lettore e parole che appesantiscono il testo: sono difficili da leggere. Ma soprattutto non svolgono il compito principale.

Rileggi e sintetizza la meglio i testi

Come scrivere un testo espositivo? Una fase fondamentale è quella della rilettura perché ti consente non solo di correggere eventuali errori di grammatica e di sintassi: qui puoi anche mettere in pratica uno degli accorgimenti decisivi. Ovvero la sintesi.

Spesso, un testo espositivo diventa prolisso. Ovvero, inutilmente lungo e approfondito. Non segue ciò che serve veramente, si perde in dettagli inutili. Individua l’argomento principale del testo, distingui le informazioni essenziali da quelle superflue. E taglia.

Poi lavora sulla formattazione. Dividere il testo in sequenze logiche con paragrafi introdotti da H2 e H3 aiuta a rendere un documento più leggibile e facile da digerire. Anche se si tratta di una struttura long form tipo pillar article o cornerstone content.

Da leggere: come alleggerire un testo e creare un contenuto chiaro

Cosa aggiungere secondo te?

Questi sono i punti indispensabili per creare un testo capace di esprimere al meglio la forza dell’esposizione di un fatto. Ricorda il nocciolo di questo contenuto: approfondire e chiarire in modo oggettivo. Tu hai già lavorato su questo fronte? Con quali risultati?

Quanto deve essere lungo un testo espositivo?

Non c’è una lunghezza definita a priori ma è sicuramente vero che stiamo parlando di un contenuto informativo, quindi potenzialmente si tratta di un long form content.

Qual è la struttura del testo espositivo?

Lo schema di partenza per un contenuto espositivo si basa su una tripartizione semplice: introduzione, esposizione, conclusione. Ricorda di aggiungere sempre fonti.

Come fare un’esposizione scritta?

Devi puntare sulla semplicità e sull’immediatezza. Un contenuto di qualità per esporre dei concetti non perde tempo in chiacchiere e si traduce in soluzioni chiare, concrete.

Riccardo Esposito

Sono un web writer freelance. Mi occupo di scrittura online dal 2009, mi sono specializzato nella stesura di piani editoriali per blog aziendali. Ho scritto 3 libri dedicati al mondo del blogging e della scrittura online (bio di Riccardo Esposito).

Categoria: Scrivere

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